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Budget delle vendite e sono legati dalla politica delle
scorte, che non è un budget. Dovrò quindi sommare le rimanenze finali di
prodotti finiti desiderati e sottrarre le rimanenze iniziali di prodotti finiti che ho
già in magazzino. Il budget delle vendite influenza la politica delle scorte e la
produzione.
Non è sufficiente sapere qual sia il volume di produzione, ma vanno definiti, per
tempi, modi e risorse
ogni tipologia di prodotto, necessarie rispetto al processo
di produzione. Questa dimensione viene gestita dal programma di
produzione (nemmeno questo è un budget, sebbene sia una sua parte
essenziale). Attraverso il programma di produzione posso determinare il
consumo previsto delle materie prime. volume di produzione
Per passare dal al
consumo previsto di materie prime moltiplico i volumi di produzione per lo
standard fisico. Va fatto notare come il consumo sia diverso dalla quantità
acquistata di materie prime, poiché non tiene conto delle rimanenze iniziali o
finali, ma solo della quantità di fattore produttivo necessarie.
costo delle materie prime,
Se volessi ottenere il e in particolare il budget del
costo d’acquisto delle materie prime, dovrò moltiplicare il consumo previsto
standard monetario.
delle materie prime per lo
consumo previsto delle materie prime il fabbisogno
Con il posso definire
previsto, che è quanta materia prima dovrò acquistare per completare la
Il fabbisogno previsto
produzione. si ottiene sommando le rimanenze finali di
materie prime e sottraendo le rimanenze iniziali di materie prime.
costo d’acquisto
Se voglio ottenere il delle materie prime, che ritrovo nel
budget dell’approvvigionamento delle materie prime , dovrò moltiplicare per lo
standard monetario.
costo d’acquisto delle materie prime
Il va ad alimentare il prospetto delle uscite
budget di tesoreria.
del Il budget di tesoreria è legato al volume di vendita, che
prezzo,
è anche riconducibile al fatturato, da cui, moltiplicato per il ottengo le
budget di tesoreria.
entrate che vanno all’interno del un vincolo di capacità produttiva,
Il programma di produzione può evidenziare
che qualora esistesse darebbe luogo a degli investimenti per un incremento
(budget degli investimenti).
degli stessi
Va detto che in alcuni contesti non ha senso utilizzare come base di partenza
il budget delle vendite. Esso infatti diventa evitabile in tutti quelle situazioni dove
ho una capacità produttiva limitata e sono al contempo consapevole che la domanda
la saturerà tutta e che venderò sempre quanto prodotto. Esempi significativi sono le
aziende di cantieristica navali, ma anche le università. Al posto che evidenziare il
fatturato diventa molto più interessante rilevare i costi e partire dal budget dei costi di
produzione, perché così potrò puntare a una massimizzazione dell’utile minimizzando i
costi.
Lezione 9/05
Ricapitolando il budget delle vendite influenza: il budget di cassa/tesoreria, il budget
dei costi di produzione, il budget degli approvvigionamenti e il budget degli
investimenti. In realtà il discorso è più complesso, poiché il budget delle vendite è
espresso a quantità di venduto, ma in esso troviamo espresse altri due dati
fatturato mix di
significativi: il (moltiplicando per il prezzo unitario di vendita) e il
vendita, cioè come si compone il mio fatturato globale dato dalla somma del fatturato
realizzato su ciascuna tipologia di prodotto.
Articolazione infrannuale del budget delle vendite
L’obiettivo minimale è scomporre il budget delle vendite in mesi di riferimento, perché
un budget solo annuale nulla mi dice su produzione e entrate. Devo capire, ad
esempio, quanto realizzo del fatturato nel mese di gennaio oppure potrei scoprire che
un prodotto viene venduto solo in alcuni mesi dell’anno. Nel caso di vendite molto
stagionalizzate è meglio “esplodere” i mesi di riferimento in settimane, poiché in un
unico periodo concentro le vendite di un mio prodotto. Ho così la possibilità di capire in
modo ancora più preciso come si costruisce il mio fatturato e quando avviene
l’overload, cioè la saturazione della mia capacità produttiva. La strutturazione
infrannuale del budget delle vendite non può essere realizzata con una semplice e
acritica divisione del budget annuale in dodici parti. L’articolazione infrannuale deve
eventuali fenomeno di stagionalità,
tener conto di legati alle vendite, e deve tener
progressiva aleatorietà delle informazioni
conto della man mano che ci si allontana nel
tempo dal momento della rilevazione (cioè man mano che ci allontaniamo dal periodo
più vicino alla stesura del budget le informazioni sul futuro diventeranno più imprecise
ed aleatorie). Quando però finirà ad esempio il primo mese “esploderò” il mese
successivo nelle settimane di riferimento, perché a quel punto avrò a disposizione una
quantità maggiore di informazioni.
Come si predispone il budget delle vendite?
Il budget delle vendite è strettamente legato alla complessità strutturale dell’impresa,
ma soprattutto alla cultura di budgeting presente in azienda. Il processo è
estremamente strutturato ed è fortemente atipico per le realtà italiane di piccole
dimensioni. Il budget va costruito sviluppando una analisi situazionale esterna, che
deve evidenziare le opportunità e le minacce del contesto in cui andiamo ad operare,
ed una interna, che deve evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza.
L’analisi situazione esterna deve evidenziare le risposte ad una matrice
prodotti/mercati (vecchi e nuovi per entrambi), ad esempio i mercati vecchi e i
prodotti vecchi li conosco bene, mentre i prodotti nuovi lanciati su mercati nuovi
portano ad una serie di nuove domande (quali prodotti? quali concorrenti? Per
cosa i clienti mi sceglieranno? Quali sono i fattori critici di successo? Quali
clienti mi trovo di fronte? Quali saranno i loro fabbisogni?). Queste sono tutte
domande a cui sarà difficile trovare una risposta. Ovviamente l’obiettivo sul
“quarto quadrante” sarà meno preciso rispetto a quelli più “vecchi” e di cui
conosco già “tutto”.
L’analisi situazione interna ci deve portare ad analizzare gli assetti
economico-finanziari, le persone e le tecnologie, intese come tecnologie di
produzione e tecnologie dell’informazione.
Il budget dei costi di comunicazione
Il tema non scontato è: quanto dobbiamo investire in comunicazione? Quanto
dobbiamo investire in pubblicità e promozione aziendale? Il problema è che in questo
caso siamo non solo in presenza di costi indiretti, ma oltretutto di costi di marketing.
Siamo a monte del processo di produzione, teoricamente meno spendo meglio è. Non
esistono totalmente i parametri utilizzati fino ad ora come lo standard fisico, che mi
permette di definire una relazione diretta tra risorse impiegate e risultati ottenuti.
Possiamo elencare una serie di approcci:
Metodo delle risorse disponibili: si limita ad una quantificazione delle
risorse destinate alla comunicazione con un approccio puramente residuale,
rispetto ad ogni altra voce di costo. Non è un approccio coerente con gli
obiettivi di budget o coerente con la necessità di sostenere il prodotto dal
punto di vista del marketing; esso non fornisce una risposta ragionata rispetto
ad eventuali e reali fabbisogni di comunicazione.
Proiezione dei costi passati: consiste nel creare una percentuale
incrementativa o decrementativa rispetto alla spesa degli anni precedenti.
Questo metodo ha limiti enormi, il più basilare è il non considerare l’inflazione e
addirittura il contesto competitivo e i prodotti dei nostri concorrenti.
Percentuale di incidenza sul fatturato: destino alla comunicazione una
percentuale sul totale del fatturato (in modo sincrono), ma così la
comunicazione diventa un costo da fisso a variabile. Il limite è che aumento i
costi di comunicazione quando le cose vanno bene e li riduco quando le cose
vanno male, cioè quando ne avrei maggior bisogno.
Politiche adottate dai concorrenti: copiando in sostanza quello che fanno i
concorrenti. I limiti sono che non è detto che i concorrenti stiano facendo la
scelta corretta e che le politiche dei concorrenti siano adatte alla nostra
azienda (potremmo avere target di clientela differenti, branding differente,
sistema di prodotto diverso).
Marketing strategico: è l’approccio corretto. Per definire quanto spendere in
marketing è necessario conoscere il mercato, il grado di pressione competitiva,
cosa fanno i concorrenti e adottare i modelli di simulazione e valutazione propri
del marketing strategico. Questo approccio è ovviamente il più costoso e
complicato.
Programma di produzione
Il programma di produzione è uno strumento che partendo dal volume delle
vendite, o volume di produzione funzionale al fatturato, e tenendo in adeguata
considerazione la politica delle scorte, definisce tempi, modi e risorse
necessarie alla produzione del volume obiettivo. A valle del programma di
produzione potrò costruire: il budget dei costi di produzione, il budget degli
approvvigionamenti e, nel caso ci siano dei limiti strutturali, il budget degli
investimenti.
Le risorse evidenziano i consumi previsti di ogni fattore produttivo necessario
all’ottenimento di una unità di prodotto o servizio. Quali sono le possibili soluzioni in
caso di vincolo tecnico e quali sono i limiti di ciascuna di queste soluzioni?
Ipotesi di riduzione del fatturato . Si mette in pratica gestendo il vincolo tecnico
con il margine di contribuzione su fattore scarso, che consente di evidenziare
un ordine di convenienza economica, ridefinendo il programma di produzione.
Sulla base di questo nuovo programma di produzione ridurrò il fatturato del
prodotto meno conveniente. Il limite di questa scelta è evidente: raramente un
imprenditore vorrà ridurre il fatturato, magari condizionando pesantemente il
processo di vendita futuro nei confronti dei clienti che andremo perdendo.
Ridefinizione della politica delle scorte , magari anticipando la produzione da un
mese all’altro in fase di budget per evitare di saturare la capacità produttiva.
Normalmente questa è l’alternativa più utilizzata in azienda, permettendo di
gestire il normale disallineamento tra mondo commerciale e mondo produttivo
(esigenze distoniche). Il limite potrebbe essere proprio il dimensionamento del
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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