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Esempi di definizione
Tramite le sue coordinate (Fig.a) P1= X20 Y50
Tramite coordinate polari (Fig.b) P2= m20 a70
Tramite l'intersezione di 2 enti (Fig.c)
P1= l1,l2 P2= l2,c1 P3= l2,c1,s2
S2 = 2° intersezione, tra l2 e C1 abbiamo 2 intersezioni (p1 e p2), per sintassi intendiamo come 1° intersezione il primo punto che incontriamo seguendo il verso di percorrenza della circonferenza. Con s2 si indica che il programma deve arrivare al punto p2, altrimenti senza indicazioni si fermerebbe a p1.
RETTE
Esempi di definizione
Tramite le coordinate di 2 punti di passaggio (Fig.a) l1= X20Y30,X10Y10 Verso definito dal 1° al 2° punto
Tramite un punto e l'angolo (Fig.b) l2= XY60, a170 verso definito dall'angolo con l'asse delle X
Tramite un punto e una condizione di tangenza (Fig.c) l3= p1,c1 l4= p1, -c1 verso da P1 al punto di tangenza
Tramite 2 condizioni di tangenza l1= c1,c2 l2= c1, -c2 l3= -c1,c2 l4= -c1, -c2
CERCHIO
Esempi di definizione
definizione di un cerchio:
- Tramite le coordinate del centro e del raggio (Fig.a): c1= I60 J50 r20c2= I100 J105 r-30 c3= m160 a30 r-50
- Tramite 3 punti (Fig.b) : c1= p1,p2,p2
- Tramite condizioni di tangenza e il raggio (Fig. c,d) : c1= l1,l2,r-10 c2=c1, l3,r20 c5= c3, c5, r50 c6= c4, c3, r50
ESTRAZIONE CARATTERISTICHE
Una volta che gli enti geometrici sono stati definiti, è possibile estrarre da questi alcune caratteristiche.
FEP(A,B): estrae la caratteristica di indice B (1 = ascissa del punto; 2= ordinata del punto), dal punto di indice A. Esempio E31 = FEP (3,2) assegna la variabile E31 la quota Y del punto p3.
FEL(A,B): Estrae la caratteristica di indice B (1= seno dell'angolo che la retta forma con l'asse delle ascisse; 2= coseno dell'angolo; 3 = distanza dall'origine, dalla retta di indice A. Esempio: E33 = FEL(1,3) assegna la variabile E33 la distanza dall'origine della retta l1.
FEC(A,B): Estrae la caratteristica di indice B (1 = ascissa del centro; 2 = ordinata del centro; 3 = raggio), dal cerchio di indice A. Esempio: E41 = FEC(2,3) assegna la variabile E41 il raggio del cerchio c2.
- ordinata del centro; 3 = raggio), dal cerchio di indice A. Esempio: E30= FEC(5,3) assegna lavariabile E30 il raggio del cerchio c5.Tramite l'utilizzo di queste istruzioni è possibile calcolare, ad esempio, le coordinate diun punto ottenuto dall'intersezione di 2 rette. p1 = l1,l2 E30 = FEP(1,1)E31=FEP(1,2)
- PROGRAMMAZIONE DELLA TRAIETTORIADELL'UTENSILE
Un profilo viene lavorato indicando in successione gli enti geometrici con cui esso è composto. La programmazione è attivata dalla funzione G21 e disattivata da G20. In particolare si distinguono 2 tipi di profili:
PROFILO APERTO: inizia in corrispondenza di un punto e termina in corrispondenza di un altro
G21 ---primo punto--- 17--- ente n.1 ---….--- ente n.k ---G20 --- ultimo punto ---
L'utensile percorre quindi una successione di k enti geometrici da unire il primo con l'ultimo punto, FARE ATTENZIONE AL VERSO.
PROFILO CHIUSO: esso non ha né un punto di inizio né un punto di fine, la
La lavorazione deve essere iniziata e terminata in corrispondenza di un punto di intersezione o di tangenza tra 2 enti:
G21 --- ente n.k ------ ente n.1 ---…--- ente n.k ---G20 --- ente n.1 ---
È necessario che sia programmato, per primo, l’ente che deve essere percorso per ultimo (n.k) e per ultimo l’ente che deve essere percorso per primo.
ESEMPIO
Inizialmente definisco tutti gli enti 18L8= c3, c4 l9= c4, a180 mentre le istruzioni necessarie alla lavorazione dei suddetti profili sono:
Per il primo profilo:
G21 G41 p1L1C1L2L3G20 G40 p2 Devo dire all’utensile di posizionarsi o a dx o a sx rispetto all’avanzamento, non posso andarmi a mettere in asse con l’utensile con la traiettoria come con le cave, per questo metto in questo caso G41 (utensile a sx del profilo rispetto alla direzione di avanzamento) o G42 (utensile a dx) e infine G40.
Per il 2° profilo:
G21 G40 l9L4L5L6C2s2..L9G20 G40 l4
INTERSEZIONE E RACCORDI TRA ENTI GEOMETRICI
Può capitare che
L'intersezione tra 2 enti successivi non è unica ma presenta due possibilità. Se non sono fornite informazioni aggiuntive, il sistema sceglie la prima intersezione. Se è fornita l'indicazione aggiuntiva con il simbolo s2, il sistema sceglie la seconda intersezione.
È necessario quindi stabilire quale venga considerata come prima e come seconda intersezione.
Intersezione tra retta e cerchio:
- Si considera come intersezione quella che si incontra per prima percorrendo la retta nel suo verso positivo (Fig.a)
Intersezione tra 2 cerchi:
- Si considera la retta congiungente il centro del primo e del secondo cerchio percorso; questa divide il piano in 2 semipiani: il semipiano di sinistra contiene il primo punto di intersezione, quello di destra il secondo.
Riguardo all'immagine di sopra abbiamo:
- Profilo A: l1c1
- Profilo B: l1s2c1
- Profilo C: c1c2
- Profilo D: c1s2c2
RAGGIO DI RACCORDO
Può essere necessario costruire un profilo ottenuto unendo 2 enti geometrici.
tramite un raggio di raccordo. La presenza di tale raccordo può essere precisata direttamente durante la programmazione senza definire un ulteriore ente, interponendo tra i 2 enti geometrici interessati dal raccordo la funzione r
seguita dal valore del raggio (senza segno se viene percorso in senso antiorario, con il segno – se orario.
ESERCIZIO
G21 G42 P1 – utensile a dx l2 r-10 l3 r-10 l4 r-10 l1 r-10 l2
G20 G40 P1
Per iniziare la lavorazione dovremmo posizionarci in rapido senza urtare il pezzo. La coordinata X la posso lasciare così com'è, mentre la Y = Yp1 – sovrametallo – Dfresa/2 – quota di sicurezza (extra -corsa)
Y(es) = 60 -2 – 10/2 -2 = 51
Prima della contornatura quindi devo posizionarmi in rapido
G0 X150 Y51 Z20 Z-12
G21 G42 P1… 20
G20 G40 P1
FUNZIONE SOVRAMETALLO
Posso definire il sovrametallo che l'utensile deve lasciare lungo il profilo durante la lavorazione. Con questa funzione il controllo effettua una correzione lungo
Il profilo, definita dalle funzioni G41 o G42, pari al raggio dell'utensile più il sovrametallo impostato. Sintassi: UOV = s Dove s è il valore in mm del sovrametallo da lasciare durante l'operazione di contornatura. Di default è impostato UOV = 0.
ES. CONTORNATURA
Devo eliminare 3mm di soprametallo in 3 passate:
(UAO,1)
L1= X0 YO a0
C1= I80 J0 r-35
L2= X150 Y0 a90
C2= I125 J40 r25
C3= I110 J130 r-40
L3= l2, c3
L4= X0 Y80 a225
C4= c3, l4, r18
L5= X0 Y0 a-90
T1.1 M6
G97 S1000 M3
G94 F200
G0 X0 Y-10 Z2
Z -10
E20= 2 "(RPT, 3) - ripeto 3 volte la parte di C2 programma tra (RPT) ed (ERP) L3
UOV= E20 C3
G21 G42 l5 C4
L1 L5
C1s2 - senza s2 sarebbe tornata a c1
G20 G40 l1
L1 E20= E20 -1
R8 (ERP)
L2 Continua a dx "ESERCIZITAZIONE N°5 21 Z
Posiziono origine nello spigolo in basso
CHIAMO E30= B, E31=X, E32= Y
(UAO,3) E31 = E31 + 40
T1.1 M6 - centratura (ERP*)
G97 G95 S1200 F0.08 M3 E32= E32 + 40
G X Y Z50 B (ERP)
E30 = 0 G80
(RPT,4) G Z100
G B E30 - la piattaforma
resta ruotata E30 = E30 + 90“end” (ERP)così com’è T2.2 M6 – foraturaG81 R2 Z-3 – apro il ciclo di centratura G97 G95….“start” E32= 40 G X Y X50 B(RPT,9) E30= 0E31= 40 (RPT,4)(RPT*,6) – asterisco messo per G B E30differenziare i 2 RPT, per far vedere G81 r2 Z-20quando si chiude (ERP, Start, End)X E31 Y E32 M30
LA PROGRAMMAZIONE DELLE OPERAZIONI DI TASTATURALe operazioni di tastatura sono utilizzate per la misura del pezzo lavorato e la verificadelle specifiche di progetto (tolleranze dimensionali, di forma e di posizione).Solitamente sono utilizzate macchine dedicate, ma possono anche essere eseguite suun CNC utilizzando il tastatore al posto dell’utensile. Esso è composto da:- Un corpo: contenente microinterruttori, che rilevano il contatto della sonda conla superficie, e un sistema di trasmissione dati all’unità di governo.Uno stilo di misura:- parte che viene a contatto con la superficie.
Realizzata in materiale ceramico e porta alla sua estremità una sfera di rubino. Un cono posteriore: - alloggiamento nella macchina. L'operazione avviene avvicinando il tastatore al pezzo e portando a contatto la sfera con la sup. da controllare. L'operazione di tastatura deve avvenire a una velocità inferiore rispetto agli spostamenti in rapido. Tale velocità (Vm velocità di misura) deve essere mantenuta per tutto il tragitto lungo il quale si presuppone che possa avvenire il contatto con la sup. del pezzo. La lunghezza di tale tragitto viene determinata rispetto alla quota nominale Qn della sup. del pezzo tramite i seguenti due parametri: - Quota di accostamento Qa (detta anche distanza di pre-hit) - Quota di Sicurezza Qs (detta anche distanza di post-hit) Il tastatore si avvicina alla velocità in rapido e, prima di arrivare a Qn - Qa, decelera fino alla velocità Vm, mantiene tale velocità fino a raggiungere la posizione.nominale esuccessivamente decelera fino ad arrestarsi alla Qn + Qs. Lungo questo tratto sipossono verificare 3 casi:
- Contatto avviene regolarmente tra Qn – Qa e Qn + Qs. In questo caso iltastatore interrompe il moto di avvicinamento sul punto di contatto, il sistemamemorizza le quote raggiunte e il tastatore torna indietro alla velocità in rapido.
- Il contatto con la superficie non avviene. Il tastatore, dopo aver compiuto tutto iltragitto fino alla quota Qn + Qs, ritorna indietro accelerando fino alla velocità inrapido segnalando “tastatura non avvenuta”
- Il contatto avviene prima di raggiungere la quota Qn – Qs. Il tastatore si arrestae segnala una situazione di collisione, senza effettuare nessuna misura.
Tastatura di un punto e di un foroi parametri di tastatura sono programmati tramite la funzione DPT (definizioneparametri di tastatura) avente la seguente sintassi:
(DPT,Qa,Qs,Vm)
Essendo Qs e Qa espressi in mm e Vm in mm/min.
ATTENZIONE:
essere eseguite sono: 1. Premere il tasto M5 per arrestare la rotazione del mandrino.