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Estratto del documento

MOVIMENTO CONVESSO E LINEARE.

136

.

LA BANCA VISTA ATTRAVERSO IL BILANCIO

Il bilancio delle banche è stato oggetto di recenti importanti innovazioni normative.

È solo dal 92 che vi è una normativa ben specifica sul bilancio delle banche.

Prima le autorità di vigilanza non erano molto sensibili al concetto di disciplina delle banche.

Nel 92 si introduce per la prima volta una disciplina di bilancio e i primi 4 documenti che

compongono il bilancio della banca:

tato Patrimoniale

 S

Conto Economico

 ota ntegrativa

 N I

 Relazione sulla gestione

Nel 2005 diventa obbligatorio produrre a livello consolidato i bilanci delle banche seguendo i

principi contabili IAS.

Nel 2006 l’obbligo di adozione degli IAS passa dalle sole entità consolidate, a tutte le banche.

che siano quotate o meno proprio

Tutte le banche, , devono produrre il bilancio secondo i

principi IAS.

Successivamente scoppia la crisi.

Nel 2009 si introduce un ulteriore obbligo informativo, ossia si introduce il prospetto della

redditività complessiva e si introduce anche l’obbligo di rendicontare per quanto riguarda il

trasferimento di poste da un portafoglio all’altro.

Le banche quindi devono dare informazioni per quanto riguarda le operazioni di trasferimento.

n

Nel 2014 l’I ternational Accounting Standard Board (IASB) pubblica un nuovo principio contabile:

IFRS 9 entrato in vigore però dal 31/12/17, che va a sostituire il principio contabile incorporato

nello IAS 39.

Quest’ultimo entra in vigore dal primo gennaio del 2018, quindi i bilanci delle banche, fino al

.

31/12/17 sono redati con lo ias39

Per quanto riguarda la normativa dei bilanci delle banche italiane è pubblicata dalla Banca

d’Italia nella Circolare Bankitalia n. 262 del 22 dicembre 2005 “Bilancio bancario: schemi e regole

. (ovviamente dal 2005 ad oggi ci sono stati

di compilazione” vari aggiornamenti).

Gli IAS modificano in misura importante tutto l’impianto delle informazioni di bilancio con effetti

particolarmente significativi sulla configurazione dello stato patrimoniale e del conto economico.

Con riferimento agli strumenti finanziari, gli IAS impattano sui criteri di:

•classificazione;

•contabilizzazione;

•valutazione.

Alcuni aggiornamenti di rilievo:

1) Introduzione del prospetto redditività complessiva

Si tratta di un documento che riporta la redditività della banca che però è aggiustata rispetto a tutte

ha un

quelle voci dell’attivo e del passivo che sono valutate a Fair value, ma la cui variazione non

effetto ad impattare

sul CE, ma va in una riserva cosiddetta di rivalutazione, e quindi va nel PN.

Quindi ci sono delle poste di bilancio (attività e passività) che sono valutate a FV, ma l’effetto di

variazione delle stesse, non va a finire direttamente nel CE ma nello SP precisamente nella voce

riserva di rivalutazione. mento al portafoglio definito

Le voci analizzate in questo modo sono quelle che fanno riferi

“Available for sale” portafoglio detenuto con finalità di vendita, disponibile per la vendita.

Il bilancio di una banca è formato da tantissime parti:

 Sp

 Ce 137

 Prospetto della redditività complessiva

 Prospetto delle variazioni del PN

 Rendiconto finanziario

 Nota integrativa

 Relazione sulla gestione

2) La nota integrativa

La nota integrativa fornisce un commento esplicativo dei dati presentati nello stato patrimoniale e

nel conto economico, che per loro natura sono sintetici e quantitativi e un commento delle

variazioni rilevanti intervenute nelle voci tra un esercizio e l’altro (funzione esplicativa); ma

contiene oltretutto, in forma descrittiva, informazioni ulteriori rispetto a quelle fornite dagli schemi di

bilancio (funzione integrativa).

Una informazione sicuramente molto importa per gli analisti è quella in merito ai rischi e relative

politiche di gestione, importantissima perché ci permette di capire quanto è sofisticata la

gestione dei rischi da parte delle banche.

3) Impairment test

che le rettifiche

Una novità degli IFRS9 è vengono effettuate tramite il cosiddetto impairment test:

del passivo a seguito dell’IT,

se una posta dell’attivo o ha subito una variazione di valore, deve

essere rettificata.

Con il vecchio IAS 39, la rettifica/impairment si faceva quando nella banca subentrava un evento

che aveva determinato una perdita, quindi al verificarsi di un evento specifico. Ad esempio il

è un

debitore che non paga una serie di rate evento che può generare una perdita.

Si sosteneva che la banca doveva valutare la perdita, e quindi fare l’impairment test e procedere

alla rettifica del valore della posta, solo nel momento in cui si verificava una perdita subita.

Il G20 ha individuato nel criterio dello IAS39 una delle possibili cause della crisi del 2007: il

riconoscimento tardivo nel bilancio delle banche delle perdite a cui la stessa banca via via risultava

esposta. Questo perché lo IAS 39 riconosceva che la rettifica sulle poste dell’attivo e del passivo

avvenisse solo al verificarsi di un evento generatore di perdita, quindi i bilanci riflettevano la

rischiosità della banca solo quando questi eventi generatori di perdita si erano manifestati.

138

Il G20, proprio per correggere questo limite dei vecchi principi contabili, afferma che è bene che le

banche adottino un criterio più conservativo e prudenziale:

Al posto di rilevare le perdite e le rettifiche al momento in cui avvengono, le banche

debbono prudenzialmente stimare, nel momento in cui mettono in SP una posta dell’attivo

e del passivo, già qual è la perdita attesa. La banca quindi stima per ogni posta la perdita

attesa e subito rettifica prudenzialmente per la perdita attesa indipendentemente dal fatto

che si verifichi. Se non dovesse verificarsi la perdita attesa andrà ristornata.

?

Come si applica IFRS 9

IFRS9=nuovo principio contabile sugli strumenti finanziari

Per ogni posta va calcolata la perdita attesa.

Quindi la prima rettifica, che si fa su ogni credito, è data dalla perdita attesa, anche se non si

mai

dovesse verificare.

La rettifica (perdita attesa) di una posta dell’attivo va a finire nel CE.

che già

Pensiamo al bilancio delle banche: nel momento in cui generano un nuovo credito (in

bonis per definizione) devono già rettificarlo per la perdita attesa, la quale andrà a finire in CE.

Questo quindi che effetto ha sulla redditività delle banche? Sicuramente la redditività delle banche

è influenzata negativamente proprio perché hanno delle rettifiche più alte (data l’inclusione delle

perdite attese).

Gli IFRS9 funziona con lo stesso meccanismo:

- In prima battuta dobbiamo prendere le poste oggetto di valutazione e capire che tipo di

flussi di cassa generano. Se generano dei flussi di cassa in linea capitale e interessi (come

possono essere i prestiti o un’obbligazione) oppure se generano dei flussi sotto forma di

dividendi o flussi che sono semplicemente legati alla differenza tra il prezzo di vendita e il

prezzo di acquisto.

Quindi quando si prendono le diverse poste, in particolare quelle dell’attivo, bisogna capire

che tipo di flussi generano.

- In secondo luogo bisogna vedere l’intento per cui le banche detengono le attività

finanziarie, che sono oggetto di valutazione. ( Business model )

ica vari tipi di Business model

L’IFRS9 identif :

ll vecchio held to maturity è stato sostituito dall’held to collect and sale= l’analogo del

portafoglio disponibile per la vendita 139

-

Poi abbiamo un altro sotto portagoglio che è costituito held for trading che è il portafoglio

di attività o passività finanziarie che sono detenute per finalità di pura negoziazione. I flussi

che generano sono dati dai differenziali tra prezzi di vendita e di acquisto.

principi circa la composizione

Questi due informano dello stato patrimoniale della banca.

- A questo punto le banche possono valutare le poste con i seguenti criteri:

 AF valutate al costo storico ammortizzato: valutate a fair

Queste poste nel momento in cui vengono scritte in bilancio vengono

value successivamente con il criterio del costo storico ammortizzato.

Tipiche operazioni che vengono valutate con questo criterio sono le operazioni held to

collect cioè quelle attività che vengono detenute per raccogliere i flussi che generano,

come i prestiti di una banca.

 AF valutate a fair value con impatto sul CE.

air alue

Nella maggioranza dei casi le poste valutate a f v hanno un impatto sul CE.

air alue

Quindi se una posta valutata a f v aumenta di valore, questo importa una

variazione positiva che viene registrata in CE.

Quindi se il valore di mercato di queste poste aumenta ci sarà un impatto positivo sul

CE e viceversa. air alue

Le azioni vengono sempre valutate a f v con impatto sul ce a meno che nel

momento in cui la banca ha assunto queste partecipazioni abbia dichiarato (e lo deve

poi provare alle autorità di vigilanza) che queste partecipazioni non sono detenute per

finalità di negoziazione ma per finalità di investimento. air alue

In questo caso queste partecipazioni vengono si valutate a f v ma la variazione

del loro valore non passa più dal CE ma va obbligatoriamente a finire nello SP in

.

particolare nella voce riserva di rivalutazione che va a finire nel patrimonio netto Anche

in caso di cessione di queste partecipazioni. air alue

Se invece fossero detenute per finalità di negoziazione allora sono valutate a f v

e la variazione del loro prezzo, o eventuale utile/perdita di cessione, va finire nel CE.

 AF valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva.

air alue

AF che sono sempre valutate a f v ma il cui impatto non è sul CE ma sulla

(

redditività complessiva quella redditività della banca che deriva non solo dall’utile di CE

) fintanto

ma da quella redditività che va a finire in una riserva di rivalutazione nello SP

non saranno cedute .

L’effetto dell’aumento o diminuzione di prezzo va a finire nella riserva di rivalutazione

fintanto che non saranno cedute.

La banca dovrà dichiarare le poste che andranno a finire in questa categoria di

valutazione, tra queste ci sono sicuramente i titoli obbligazionari, per i quali,

diversamente dalle partecipazioni, vale il criterio per cui una volta ceduti questi titoli di

debito, l’effetto della cessione è evidenziato in CE, quindi quella che era la componente

di riserva di rivalutazione a loro relativa dev’essere stornata dall’ SP e portata in CE.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
154 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mr.Note di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle aziende di credito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Poli Federica.