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PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLO SP
Attività e passività esposte per portafogli IAS
Criterio di esposizione delle voci per liquidità ed esigibilità decrescente
Forte attenuazione dell’attività off balance sheet sotto la linea
Nell’attivo si possono individuare due parti
Fruttifero: suscettibile di generare frutti sotto forma di interessi attivi, di dividendi o di capital gain [da voce 10 a 100
estremi compresi]
fruttifera:
Non attività materiali, immateriali, fiscali, e altre attività ( ex voce 150) dove ad esempio investimenti della
banca in oro [da voce 110 a 150 estremi compresi]
NB usa il termine “attività finanziaria “ è diverso da strumento finanziario. Il prestito è un’attività finanziaria ma non un
strumento finanziario. Attività finanziaria è più estesa che strumento finanziario. La Banca di Italia ha usato quindi tale
termine, e non strumento che sarebbe stato limitato
20: attività che la banca ha solo per lucrare tra il prezzo di acquisto o di vendita (tipo speculativo)o per soddisfare la
clientela
40: attività finanziarie che la banca ha già deciso che saranno oggetto di vendita. Ex : prestiti sindacati. Le banche pro
quota sottoscrivono una parte del prestito sindacato. Una parte di questa quota o intera la può vendere alle banche. E
quindi se decide di venderla la mette in tale voce
Portafoglio : non per speculazione, ma atte a detenerle fino a scadenza. La banca quindi trae profitto per effetto dei frutti
collegati e non per acquisto vendita
30:attività finanziarie che la banca ha deciso di valutare al fair value così che si rappresenti in valore corrente.
Da 20 a 40 vengono valutate a fair value.Le attività che invece vengono detenute fino a scadenza o che rappresentano
crediti verso altri rientrano in una altro modello di valutazione
60 e 70: crediti destinanti a due categorie: altre banche e clientela . Questo indipendentemente dai tipi di crediti. Ad
esempio crediti verso clientela comprendono n on solo i clienti, ma crediti verso amministrazione locale, assicurazione.
Tutti soggetti diversi da banche ch invece rientrano in 60. Infatti l’obiettivo della Bc era quello di far emergere la
posizione della banca rispetto a tutto il sistema bancario o agli altri soggetti. Bisogna quindi calcolare il peso della voce
60 rispetto alla somma di 60 e 70. E’ la nota integrativa che poi mi dice nella voce crediti verso clientela la tipologia di tali
crediti . [QUESTA DOMANDA POSSIBILE SUI CREDITI VOCE 60 E 70]
80 : strumenti di copertura e verifica
copertura generica specifica.
90: può essere e Generica se si riferisce a più voci dell’attivo o a portafogli senza
individuazione specifica, è specifica quando utilizza uno strumento derivato per coprire il tasso di interesse per uno
strumento finanzia oro incluso nei portafogli indicati
100: partecipazioni : solo investimenti azionari o di controllo o strategici
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE[spiegato poco]
La voce “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (voce 20 dell’Attivo) comprende i titoli di debito e di capitale ed
il valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE[spiegato poco]
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività e passività finanziarie (voce 40 del passivo) detenute per la
valorizzate al fair value. sono imputati nel
negoziazione sono Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione
conto economico (voce 80).
Risultato netto attività di negoziazione (valutazione + utili/perdite)
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE[spiegato poco]
La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” (voce 30 dell’Attivo) include gli strumenti finanziari designati a
tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO).
L’inclusione di attività finanziarie in questa classe è volta ad eliminare distorsioni causate da altre classificazioni (migliore
informativa) o/e rendere possibili allocazioni più coerenti con specifiche politiche aziendali (gruppi di attività/passività
finanziarie gestiti secondo una data strategia di investimento/gestione rischio).
Nella voce 110 del CE “Risultato netto delle attività finanziarie valutate al fair value” è riportato il risultato
dell’attività di valutazione a fair value (nonché utili e perdite)
=>NB fin ora tre portafogli valutati a far value
NB Se una banca ha acquistato un titolo e se poi deve venderlo e subisce una perdita , la perdita va in ce
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA
Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono valutate al con iscrizione delle variazioni
fair value
nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto (voce 130 del passivo dello SP).
Vengono incluse in questa voce, oltre ai titoli obbligazionari che non rientrano nelle altre voci anche le partecipazioni
azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto,
inclusi gli investimenti di private equity e in fondi di private equity, nonché la quota dei prestiti sindacati sottoscritti che,
sin dall’origine, viene destinata alla cessione.
Al momento della cessione gli utili/perdite vengono rilevati nella voce 100 del CE
=>Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni
nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto ( voce 130 del passivo dello SP)
Le modificazione delle voci, i questo caso NON VANNO A FINIRE IN CE, ma in una riserva . Se il valore di mercato
aumenta, aumenta la riserva di valutazione, se diminuisce minimuisce la riserva a. Fin quando l’attività non viene
dismessa. Devo quindi per valutare la redditività di queste poste, anche se dal punto di vista economico tali poste non
transitano nel ce. E’ solo nel momento della vendita che utili e perdite passano in tali perdite.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADEZA
In questa categoria di attività (Held – HTM) sono comprese le attività finanziarie che si ha
to maturity
intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza. Esse sono valutate al costo storico ammortizzato.
Il criterio di iscrizione è il fair value aumentato/diminuito dei costi attribuibili. Successivamente sono valutate al costo
storico ammortizzato ed il risultato riportato nel conto economico.
Utili e perdite da cessione sono imputati al CE alla voce 100. In sede di chiusura dell’esercizio se
l’impairment test è negativo occorre riportare le perdite nella voce 130 del CE.
=>In questa categoria di attività sono comprese le attività finanziarie che si han intenzione e capacità di mantenere fino
ala scadenza . Esse sono valutate al costo storico ammortizzato
Utili e perdite da cessione sono imputabili al Ce alla voce 100. In sede di chiusura dell’esercizio se imapriment test è
negativo, occorre riportare le perdite nella voce 130 del ce.
Imparimet test : serve per verificare se il valore attuale di questi strumenti può essere diminuito rispetto al costo a cui
sono iscritte nel bilancio della banca . Se ci si verifica e quindi ce una riduzione del valore, occorre rettificare nella voce
130 : rettifiche sulle posti in oggetto.
CREDITI E FINANZIAMENTI
Si tratta di impieghi a banche e clienti originati direttamente o acquistati da terzi che prevedono pagamenti fissi
o determinabili e che non sono quotati in un mercato attivo.
L’iscrizione avviene al fair value aumentato/diminuito dei costi di transazione. Successivamente la valutazione avviene al
costo storico ammortizzato.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto
dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico. Analogo criterio di
valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a
=>A fair value e poi a costo storico ammortizzato
Eccezione : deroga al principio del costo storico ammortizzato per quanto riguarda i crediti a breve scadenza o a
scadenza indeterminata. In tale situazione viene utilizzato i criterio del costo storico senza ammortamento
La perdita su crediti nello IAS 39
I crediti sono soggetti a continua valutazione
Se presentano delle patologie, devono essere valutati in maniera analitica. Se non presentano particolari patologie e
fanno parte di un portafoglio, comunque il portafoglio deve essere soggetto a valutazione periodica anche senza
patologia. Ex crediti al consumo , finiscono in portafogli molto grandi e sono valutati in termine generico di portafoglio.
Scatta la valutazione analitica quando
Probabilità di fallimento o di altra procedura concorsuale;
Significative difficoltà finanziarie;
Un’effettiva violazione del contratto, quale inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
Il venir meno di un mercato attivo preesistente per difficoltà finanziarie;
La concessione al debitore di dilazioni temporali, che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione, per
ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del debitore stesso.
Esempio costo storico ammortizzato [il costo storico ammortizzato lo chiede sicuramente all’esame]
Prestito erogato il 1° gennaio 2013. Scade il 31 dicembre 2015. Prevede un tasso nominale annuale sul capitale del
10%. Il cliente rimborserà 100 alla scadenza. Pagherà invece periodicamente l’interesse periodico. E’ un prestito Bullet,
dove si paga solo interessi e a scadenza si rimborsa il capitale. La rata interessi è costante
Come si nota la banca ha concesso 100 ma di fatto ha dato 95. Ha trattenuto una serie di oneri posti a carico del
debitore ( esempio commissioni legate all’istruttoria o altri tipi di commissioni).
La banca ha avuto un uscita di cassa effettiva di 95, a scadenza avrà 100 euro rimborsati dal debitore e ogni anno a
partire dal 2013 fino al 2015 una serie di flussi derivanti dagli interessi.
In totale la banca dovrà percepire un totale di flussi complessivi pari a 130 e avendo avuto un uscita di cassa pari a 95.
La valutazione al costo storico ammortizzato tiene conto del concetto di rendimento effettivo. Il rendimento effettivo ( o
tasso interno di rendimento)è il tasso di rendimento ex ante che rende uguale il valore attuale dei flussi a tutti i flussi
futuri. Eguaglia 95 a tutti i flussi futuri generati dal prestito ( 10 + 10 +10 + 100)
Il costo a cui viene valorizzato nello stato patrimoniale è 95 . Devo quindi spalmare per tutta la vita del prestito dal 2013
al 2015 qui 5 euro di differenza tra 95 e 100 che giustificano il fatto che io