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ANANAS

Contiene

10% di zuccheri (saccarosio, glucosio, fruttosio)

Acido citrico.

Vit C: 12 mg/100 g.

Bromelaina, un insieme di proteine ad azione proteolitica e fibrinolitica che aiuta la funzione

digestiva ed ha attività antiinfiammatoria ed antiedematosa.

Nel campo alimentare viene utilizzata per intenerire la carne e per la preparazione di cereali

precotti. I frutti sono consumati freschi, in scatola ed utilizzati per la preparazione di succhi,

confetture e cubetti per macedonie. FUSTO

L’APPARATO DEL GERMOGLIO ED IL FUSTO

La PARTE AEREA della pianta adulta è costituita dal SISTEMA DEL GERMOGLIO (fusto e foglie).

Il FUSTO è la PARTE ASSILE DEL GERMOGLIO.

La cui FUNZIONE è di:

 SOSTEGNO DELLE APPENDICI LATERALI

Le appendici laterali del fusto, prodotte da gemme vegetative, sono:

• RAMI

• FOGLIE

Rami e foglie originano dal fusto a livello dei nodi e sono separati fra loro dagli internodi.

In fase riproduttiva si formano sul fusto delle gemme fiorali, che produrranno singoli fiori o infiorescenze.

 CONDUZIONE

 RISERVA:

 Tuberi

 Bulbi

 Rizomi

 Bulbo-tuberi

L’APICE DEL GERMOGLIO

Le STRUTTURE del germoglio originano da una ZONA EMBRIONALE (meristematica) costituita da:

Un CONO VEGETATIVO O APICE DEL GERMOGLIO O MERISTEMA APICALE.

In successione, allontanandosi dall’apice, compaiono sui fianchi del cono ad una certa distanza dall’apice

le:

BOZZE FOGLIARI

LE GEMME

La STRUTTURA CHE COMPRENDE l’APICE MERISTEMATICO E LE GIOVANI FOGLIOLINE che si vanno

formando:

E’ UNA GEMMA

STRUTTURA PRIMARIA DEL FUSTO:

Come nella radice, il processo di DIFFERENZIAMENTO delle cellule e tessuti è GRADUALE e non sincrono in

tutte le cellule. 

Allontanandosi dall’APICE: LE CELLULE CESSANO DI DIVIDERSI COMINCIANO A DIFFERENZIARSI

DANDO CHE

ORIGINE AI TRE TESSUTI MERISTEMATICHE FORMERANNO I TESSUTI PRIMARI:

Al termine DIFFERENZIAMENTO:

- GLI INTERNODI SI SONO ALLUNGATI

- LE FOGLIE SONO DISTANZIATE L’UNA DALL’ALTRA

I TESSUTI CONDUTTORI NEL FUSTO IN STRUTTURA PRIMARIA: I FASCI CRIBOVASCOLARI

Anche nel FUSTO, I TESSUTI DI CONDUZIONE (floema e xilema):

- DECORRONO AFFIANCATI L’UNO ALL’ALTRO,

- DISPOSTI nei cosiddetti FASCI CIBRO-VASCOLARI (fasci collaterali).

Nei fasci cribro-vascolari, la disposizione dei tessuti è:

• Xilema verso l’interno

• Floema verso l’esterno.

• Nel fusto xilema e floema sono disposti sullo stesso raggio

LA DISPOSIZIONE DEI FASCI CRIBRO-VASCOLARI NEL FUSTO IN STRUTTURA PRIMARIA: EUSTELE E

ATACTOSTELE

Rispetto allo spessore del fusto, i fasci cribro-vascolari sono disposti:

• IN CERCHIA PERIFERICA (EUSTELE) a delimitare una corteccia e un midollo nelle Dicotiledoni

• IN MANIERA APPARENTEMENTE DISORDINATA in tutto lo spessore del fusto nelle Monocotiledoni

(ATACTOSTELE)

NEL FUSTO IN STRUTTURA PRIMARIA I TESSUTI MECCANICI SONO DISPOSTI IN POSIZIONE PERIFERICA

Se un oggetto viene flesso, lo sforzo si manifesta in periferia e non al centro della struttura.

Per il sostegno meccanico la zona CENTRALE è poco necessaria, tanto che esistono FUSTI CAVI.

TESSUTI MECCANICI COLLENCHIMI

I COLLENCHIMI sono TESSUTI MECCANICI (sistema dei tessuti fondamentali).

Le cui cellule presentano PARETI SPESSE ma costituite da SOLA CELLULOSA e PRIVE DI LIGNINA che quindi

possono assecondare la crescita degli organi.

Le cellule collenchimatiche sono :

- VIVE a maturità

- Talvolta fotosintetiche grazie alla presenza di cloroplasti.

I collenchimi si dispongono in:

- FASCI O CORDONI nelle zone periferiche di fusti e piccioli (sedano, finocchio, rabarbaro).

I collenchimi possono essere:

a) ANGOLARI

b) LAMELLARI

A) ANGOLARI

Nelle cellule dei collenchimi angolari gli ISPESSIMENTI di cellulosa vengono DEPOSITATI agli ANGOLI di

confluenza delle cellule.

B) LAMELLARI

Nelle cellule dei collenchimi lamellari gli ISPESSIMENTI di cellulosa INTERESSANO le PARETI TANGENZIALI

delle cellule.

RESPONSO ALIMENTARE FUSTO

In numerose specie la struttura del fusto si è modificata per assumere funzione di riserva, assumendo così

anche un interesse alimentare.

Generalmente viene accumulato amido, ma si possono trovare anche sostanze diverse [saccarosio nella

canna da zucchero; fruttani (inulina) nel tubero di topinambour].

CANNA DA ZUCCHERO

 Raggiunge i 4-5 metri d'altezza.

 Ogni pianta possiede:

- FUSTO PRINCIPALE

- PARECCHI FUSTI AEREI

 INTERNO DI OGNI FUSTO vi è un liquido sciropposo, da cui si ricava lo zucchero. I residui

dell’estrazione dello zucchero possono essere utilizzati per l’alimentazione animale.

CUORI DI PALMA

 Si ricavano dal MIDOLLO della parte vegetativa posta sulla sommità di alcuni tipi di palma.

Per ricavare il midollo è necessario che la palma abbia almeno 10-15 anni, (fino a 20 metri

d'altezza).

 Il cuore di palma può arrivare a PESARE 3 kg, ed è ricoperto da foglie fibrose non

commestibili.

Rappresenta ecologicamente un grande spreco, dato che per ricavare 1 kg bisogna abbattere

un intero albero.

FUSTI MODIFICATI:

1) TUBERO

 FUSTO SOTTERRANEO MODIFICATO.

 FUNZIONE DI RISERVA.

 Spesso si FORMA all’estremità di STOLONI (fusti sotterranei striscianti).

 L’EPIDERMIDE SUBERIFICATA E IL PERIDERMA formano la “BUCCIA” del tubero, dove sono

presenti strutture (LENTICELLE) per gli scambi gassosi.

Le gemme dormienti (“occhi”) generano dei fusti.

 All'interno del tubero, i TESSUTI PARENCHIMATICI DELLA CORTECCIA E DEL MIDOLLO

ACCUMULANO grandi quantità di AMIDO

In mezzo a questo tessuto si nota un anello di fasci di conduzione diretti verso gli “occhi”.

TESSUTI MERISTEMATICI SECONDARI E ACCRESCIEMENTO SECONDARIO DEL CORPO DELLA PIANTA:

Il cambio subero-fellodermico (o fellogeno)

Il cambio subero-fellodermico PRODUCE:

- SUGHERO verso l’esterno

- FELLODERMA verso l’interno

Insieme, sughero, cambio SF e felloderma formano il PERIDERMA

PATATA

 La pianta è originaria delle Ande, fu importata in Europa dopo la scoperta dell’America.

 È la quarta coltivazione nel mondo (dopo frumento, mais e riso).

 Fonte di carboidrati per l’alimentazione di base soprattutto nei Paesi con clima freddo (Nord

Europa).

 La perdita del raccolto delle patate per una malattia fungina causò nel 1845 la spaventosa

carestia irlandese che portò alla morte di milioni di persone ed all’emigrazione verso gli USA.

 L’alto contenuto di acqua (80%) la rende relativamente poco calorica e facilmente deperibile.

L’elevato contenuto di acqua rende la patata molto soggetta a marciumi, con notevoli perdite

produttive.

 Sulla sostanza secca, 80% carboidrati (amido), 2% proteine (buon contenuto di lisina).

 È buona fonte di vitamina C (21 mg/100 g in una patata appena raccolta).

 I tuberi devono essere conservati a T non troppo basse (5-6°C) per evitare la formazione di

zuccheri solubili con funzione di “antigelo”, che, oltre ad impartire un sapore dolciastro, ad

alte T di cottura reagiscono con gli aminoacidi (reazione di Maillard) dando colorazione

brunastra e sapore amaro.

 Le parti verdi dei tuberi contengono SOLANINA, un alcaloide neurotossico e termostabile (non

si elimina con la cottura).

TOPINAMBUR

 Tubero RICCO di FRUTTANI (inulina) e quindi ADATTO DIETE DIABETICI perché il picco

glicemico dopo il pasto risulta limitato.

2) BULBO

 FUSTO MOLTO ACCORCIATO dal quale si dipartono le FOGLIE CARNOSE (CATAFILLI) con FUNZIONE

DI RISERVA.

 CATAFILLI:

- + ESTERNI hanno CONSISTENZA CARTACEA e OFFRONO PROTEZIONE ALLA STRUTTURA

- + INTERNI RACCHIUDONO la GEMMA.

 Alla BASE DEL FUSTO si trova l’APPARATO RADICALE, con radici avventizie.

CIPOLLA

 Pianta biennale.

 Il bulbo è la parte commestibile.

 Il valore dietetico principale, dato il basso contenuto in grassi, zuccheri, proteine, è rappresentato

principalmente dai: COMPOSTI SOLFORILATI (ALLINE) che sprigionano il loro aroma alla

masticazione o al taglio.

Questi composti si pensa abbiano capacità di ridurre l’incidenza di alcuni tumori e malattie

cardiache.

 Le varietà rosse (cipolla di Tropea) sono ricche di antociani antiossidanti.

 Il consumo di aglio e cipolla è tradizionalmente consigliato per la cura di alcune patologie

(antielmintico, regolatore della pressione sanguigna, antibatterico, antifungino).

3) BULBO-TUBERO

 Talvolta confuso, per la forma, con i veri bulbi.

 Tuttavia il bulbo-tubero è formato essenzialmente da:

TESSUTI PARENCHIMATICI CARNOSI RICCHI DI AMIDO

 L’ORGANIZZAZIONE ANATOMICA CONSTA: 

- UNO O PIU’ INTERNODI che sovrastano UN NODO BASALE da cui originano RADICI AVVENTIZIE

- LA STRUTTURA è ricoperta da FOGLIE ESSICCATE con FUNZIONE PROTETTIVA

- All’APICE si trovano UNA O PIU’ GEMME che producono FIORI E FOGLIE.

TARO

 Coltivato nei paesi tropicali.

 Ha proprietà nutrizionali equivalenti a quelle della patata comune ma contiene quantità più

elevate di CALCIO E FERRO e MENO VIT C.

 È tossico se mangiato crudo (e provoca dermatiti quando maneggiato), è necessario quindi usare

guanti durante la preparazione e bollirlo prima del consumo.

4) RIZOMA

 FUSTO SOTTERRANEO CARNOSO che PERMETTE alla pianta di COLONIZZARE TERRENO in

DIREZIONE ORIZZONTALE.

ZENZERO

 Il RIZOMA ESSICCATO, generalmente commercializzato in polvere, è impiegato come spezia

(biscotti allo zenzero della tradizione del Nord Europa) e come aromatizzante nella preparazione di

liquori e bibite (ginger ale).

 Ha proprietà stimolanti la digestione, la circolazione periferica, antinfiammatorie ed antiossidanti

5) TURIONE

È un giovane germoglio con foglie squamiformi che origina da rizomi sotterranei.

È la parte epigea e commestibile della pianta di asparago

ASPARAGO

 Proteine 3%, zuccheri 2%, Carotene 0.3 mg/100 g, vit C 12 mg/100

L’APPARATO RADICALE

L’apparato radicale può essere: A) A FITTONE

Con RADICE PRINCIPALE assai + SVILUPPATA DELLE LATERALI (tipico delle Dicotiledoni): RADICI DI

INTERESSE ALIMENTARE B) FASCICOLATO

La RADICE PRINCIPALE ABORTISCE.

LE RADICI LATERALI HANNO + O – LA MEDESIMA LUNCHEZZA (tipico delle Monocotiledoni)

LA STRUTTURA PRIMARIA DELLA RADICE

L’APICE MERISTEMATICO della radice è SITUATO POSIZIONE SUB-TERMINALE, e produce cellule verso:

- ALTO a FORMARE TESSUTI MERISTEMATICI (protoderma, meristema fondamentale,

procambio)

 

- BASSO dove viene PRODOTTA

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A.A. 2016-2017
57 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/04 Fisiologia vegetale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pages di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Produzioni vegetali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Morgutti Silvia.