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Processo di selezione e miglioramento genetico nel settore suinicolo
LD. Poi dopo si fa la selezione razza o linea sui caratteri, per i suini si punta anche alla scelta dei riproduttori (specie di linea maschile), fatta con il sib test, cioè test suicollaterali, sfruttando la prolificità della specie; l'iperprolificità della specie suina fa sì che le valutazioni possano essere fatte anziché sulla progenie (come i bovini, tempi più lunghi) viene fatta sui collaterali, cioè i fratelli e sorelle del verro (il migliore maschio che presenta migliore vitalità e sviluppo), mentre vengono sottoposti a sibtest un maschio castrato (fratello del verro) e due femmine non castrate che vengono trasferiti nei centri genetici per fare tutti i controlli. Tutti i dati raccolti col sib test vengono calcolati per creare gli indici genetici. Una volta individuati i verri migliori il processo di miglioramento genetico si conclude con il loro sfruttamento che è reso possibile anche con la fecondazione.
artificiale. Successivamente si fa l'incrocio tra razze o linee selezionate. Diffusione miglioramento genetico Ogni anno vengono testati delle tre razze (LW, LD, Duroc) circa 600 verri; per la Pietrain il numero è ridotto perché si valutano solo le sorelle si hanno indici genetici minori. Le scrofe, figlie dei verri (sottoposte a valutazione) vengono controllate per i caratteri riproduttivi e questo consente di ottenere un miglioramento dell'efficienza produttiva. I dati produttivi delle scrofe e riproduttivi dei verri vengono elaborati dai centri Anas e si individua il miglior 16,5% di verri, che potranno essere abilitati alla fecondazione artificiale. Questi vengono inviati al Centro riproduzione seme per raccogliere le dosi (500 dosi/verro), che verranno utilizzati negli allevamenti dove sono presenti le scrofe migliori. Vengono poi trasferiti nei centri privati per la produzione del seme (chi ne fa richiesta), ma solo il 10% del seme viene realizzato in questi nuclei.
di maternità le scrofe che sono prossime al parto o che hanno appena partorito. Qui vengono tenute separate dalle altre scrofe e possono prendersi cura dei loro piccoli fino a quando sono pronti per essere svezzati; - svezzamento: i suinetti vengono separati dalle scrofe e trasferiti in un'area apposita dove vengono alimentati con una dieta specifica per la crescita; - ingrasso: i suinetti svezzati vengono trasferiti in un'area dedicata all'ingrasso, dove vengono alimentati con una dieta adatta per favorire la crescita muscolare e la deposizione di grasso. A ciclo aperto In questo tipo di allevamento, la fase di riproduzione viene effettuata in un nucleo di selezione esterno, mentre la fase di ingrasso viene svolta all'interno dell'allevamento. I suinetti vengono acquistati dal nucleo di selezione e da questi accoppiamenti verranno scelti i giovani soggetti da valutare, mentre il resto dei verretti e scrofette che si producono all'interno del Nucleo vengono distribuiti negli allevamenti per diffondere i caratteri migliorati, ottenendo il progresso genetico. Tipologie di allevamento A ciclo chiuso Vengono effettuate entrambe le fasi (riproduzione ed ingrasso) e bisogna prevedere le strutture dove verranno alloggiati le diverse categorie di animali nelle diverse fasi fisiologiche, come: - attesa calore-fecondazione: scrofe che hanno appena svezzato i piccoli e si aspetta la manifestazione del calore; in questo settore le scrofe vengono controllate per questo, poi vengono fecondate e poi mantenute per controllarle nel corso della 1° fase di gestazione che si chiude dopo 45 giorni; - gestazione: dopo 45 giorni le scrofe vengono spostate nel settore di gestazione, dove rimangono fino ad una settimana prima del parto; - maternità: vengono trasferite nel reparto di maternità le scrofe che sono prossime al parto o che hanno appena partorito. Qui vengono tenute separate dalle altre scrofe e possono prendersi cura dei loro piccoli fino a quando sono pronti per essere svezzati; - svezzamento: i suinetti vengono separati dalle scrofe e trasferiti in un'area apposita dove vengono alimentati con una dieta specifica per la crescita; - ingrasso: i suinetti svezzati vengono trasferiti in un'area dedicata all'ingrasso, dove vengono alimentati con una dieta adatta per favorire la crescita muscolare e la deposizione di grasso. A ciclo aperto In questo tipo di allevamento, la fase di riproduzione viene effettuata in un nucleo di selezione esterno, mentre la fase di ingrasso viene svolta all'interno dell'allevamento. I suinetti vengono acquistati dal nucleo di selezione e da questi accoppiamenti verranno scelti i giovani soggetti da valutare, mentre il resto dei verretti e scrofette che si producono all'interno del Nucleo vengono distribuiti negli allevamenti per diffondere i caratteri migliorati, ottenendo il progresso genetico.maternità dove partoriscono e allattano i piccoli; terminata la fase di allattamento i maialini vengono svezzati; - post-svezzamento: le scrofe vengono trasferite nel reparto post-svezzamento dopo lo svezzamento dei maialini e vengono tenute fino all'età di circa 2 mesi e mezzo dove le scrofe ritornano nel settore attesa calore-fecondazione in attesa della comparsa del calore; - rimonta: i suinetti, terminata la fase di post-svezzamento vengono trasferiti nel reparto ingrasso, dove una parte di suinetti viene trasferito nel reparto rimonta. In ogni settore bisogna prevedere un piano di alimentazione differente, così come lo smaltimento o sfruttamento delle deiezioni. Da un punto di vista economico è un sistema ottimale. A ciclo aperto Si effettua o solo la fase riproduttiva (vendita lattoni) o di ingrasso (acquisto lattoni). In allevamento si possono ritrovare diverse categorie di suini: - verretto: maschi allevati per la rimonta (riproduzione). Va da unIntervallo di età tra i 2-3 mesi (lattone, 25-30 kg) alla pubertà (3-4 mesi) fino al primo salto (7-8 mesi, 110 kg); deve essere tenuto in un box collettivo per mantenere la socialità (verretti Pietrain)- verro: sono i maschi adulti allevati per la riproduzione, fino a 5-6 anni di età; devono essere tenuti in box singoli (verro Pietrain), perché sono vicine le scrofe per la riproduzione;- scrofetta: femmine allevate alla rimonta (riproduzione). Va da un intervallo di età tra i 2-3 mesi (lattone, 25-30 kg) alla pubertà (6-7 mesi) fino al primo accoppiamento (8 mesi, 110 kg);- scrofa: sono le femmine adulte in riproduzione dopo il primo parto;- lattonzolo: dalla nascita (1,1-1,4 kg), che è suinetto allattato, svezzato dopo 28 giorni, a 5-6 kg;- lattone: è il soggetto post-svezzamento che si conclude a 2-3 mesi (25-30 kg)- magroncello: è un soggetto che si accresce velocemente, dai 2-3 mesi (25-30 kg), fino ai 4-5 mesi (50-60 kg),
Destinati all'ingrasso. Può essere destinato alla produzione del suino leggero (maiale magro da macelleria, a 6-7 mesi, 100-110 kg) o del suino pesante, dove vi sono due categorie, il magrone, dai 4-5 mesi (50-60kg) ai 6 mesi (90-100 kg) ed il maiale pesante (maiale grasso) a 9-12 mesi, 150-185 kg.
Superficie di alloggio
Verro Pietrain: 8-9 mq per verro, con pavimento pieno (15°-16°) o parzialmente fessurato; evitare l'esterno per non sottoporre il verro a T elevate, diminuendo la qualità della carne.
Scrofetta: La selezione genotipica viene fatta sulla base della paternità e maternità (accoppiamenti programmati); per la selezione fenotipica nella fase post-svezzamento vengono separate dai maschi e viene controllata la crescita, l'aspetto morfologico e vengono trasferiti nel locale rimonta; anche per loro è meglio non alloggiarle in box singoli (box collettivi). È importante che raggiungano la pubertà il più presto
Possibile, per iniziare la carriera riproduttiva e ciò deve essere garantito da condizioni ottimali (anche la presenza di altri soggetti). La norma sul benessere impone che il box non abbia una pavimentazione del tutto fessurata (max 40-42%), almeno 3 mq/capo e importante poi che abbiano uno spazio esterno collegato al box, perché le dà modo di muoversi, a vantaggio non solo della maggiore robustezza, ma anche di sviluppare una maggiore capacità di ingestione; la pubertà si raggiunge a 6-7 mesi (di solito le ibride sono più precoci, arrivando a 110-120 kg); questa fase è stimolata dalla presenza del verro, per questo è importante che vengano alloggiate in zone dove non ci sia nessun soggetto maschio. La prima fecondazione viene fatta dopo 7-8 mesi, quando si fa la selezione finale, che è legata dalle prestazioni di crescita, di sviluppo, dallo stato sanitario, dalla corretta morfologia e dalla presenza di un apparato mammario (n°
capezzoli maggiore o uguale a 12-14). Il 1° accoppiamento si fa dopo 8 mesi (al terzo calore) e si ritarda un po' per avere un maggior tasso di ovulazione (maggiore n° di ovuli prodotti); è importante che le condizioni corporee dell'animale siano adeguate e vengono valutate con il body condition score e si osserva il dorso e lo spessore del lardo dorsale > 20-22 mm e si punta ad avere il parto entro l'anno di età. La gestazione dura 114 giorni (3 mesi, 3 settimane e 3 giorni). La sua alimentazione è importante, che sarà a volontà fino a 60 kg (per favorire lo sviluppo di tutti i tessuti e la pubertà). Si dà un mangime di accrescimento di 3300-3400 kcal/kg, energetico e proteico e solo a partire dopo il 60 kg fino a 2 settimane dalla pre-fecondazione, è bene seguire la tecnica di alimentazione più diffusa (razionamento), per prevenire un eccessivo ingrassamento che provoca maggiori patologie agli arti.
minore longevità, circa 7'00-750 gr/di accrescimento. Fanno un flushing alimentare (una forzatura) nelle due ultime settimane pre-fecondazione, dove mangiano una quantità di mangime superiore (1,5 kg/d) che fa produrre maggior insulina che ha effetti positivi sugli ormoni (+GnRH, +LH ed FSH). Dopo la fecondazione si deve attuare il razionamento per evitare la mortalità dei maialini. Scrofa è responsabile della produttività quantitativa e quindi è importante la sua efficienza riproduttiva, che può essere espressa con il n° di svezzati per anno che mediamente è 22 suinetti svezzati per anno (in altri paesi è maggiore). La produttività dipende dal n° di parti annuali e ciò dipende dall'interparto, dato dalla somma dei tempi di gestazione, durata della lattazione (28 gg), intervallo svezzamento-calore e intervallo svezzamento-fecondazione (10 gg). Questo tipo di interparto dà vita a 2,4 parti
annuali. La produttività dipende anche dal n° di svezzati/nidiata, che è legata al tasso di ovulazione (elevato), % di ovuli fecondati, % mortalità embrionale, n° nati/parto, n° nati vivi/parto (10-11) e mortalità nascita-svezzamento (10-11%). Sulla base di questo si ottiene una numerosità di svezzati per nidiata di 9,5. È importante la comparsa dell'estro dopo il parto che deve avvenire entro 10 giorni (si ottiene il miglior estro tra il 4° ed il 6° giorno) e si verifica quando la scrofa si trova in una condizione alimentare adeguata, dettato dallo spessore del lardo dorsale (maggiore di 15 mm); si avvantaggiano anche con la stimolazione del verro, che permette di stimolare la comparsa del calore ma anche di individuare le scrofe in calore. Si può utilizzare il riding test (prova di cavalcamento), fatta dall'operatore che preme sulla schiena o si mette a cavalcioni sulla scrofa che mostra il riflesso
di immobilità (è importante controllarle almeno 2 volte al giorno, mattina e sera). Il calore dura 2-3 giorni; se si rileva il calore la mattina si feconda il pomeriggio e se si rileva il calore il pomeriggio si feconda la mattina successiva. Fecondazione artificiale I vantaggi sono diversi, simili per qualsiasi altra specie, ma se per il bovino ha dei vantaggi soprattutto dal punto di vista genetico perché si usa il seme di soggetti migliorati, nei suini il vantaggio principale è economico ed organizzativo (il seme non viene congelato ma usato fresco, perché si riduce il numero di verrini in allevamento (anche i costi), ma si riduce la manodopera per le monte. Nei vantaggi genetici si possono sfruttare i verrini per il miglioramento (produttività), anche utilizzando semi di altre razze per ottenere meticci. I vantaggi sanitari sono che si evitano contatti tra gli adulti e si riduce il rischio di trasmissione delle patologie e consente un maggior controllo.cnici dell'allevamento di suini vi sono diversi aspetti da considerare. Innanzitutto, l'allevamento di suini permette di ottenere una fonte di carne molto apprezzata e consumata in tutto il mondo. La carne di suino è ricca di proteine e nutrienti essenziali per una dieta equilibrata. Inoltre, l'allevamento di suini può essere un'attività redditizia per gli agricoltori, in quanto i suini crescono rapidamente e possono essere venduti a un prezzo vantaggioso sul mercato. Dal punto di vista igienico-sanitario, è importante sottolineare che l'allevamento di suini richiede una corretta gestione delle condizioni igieniche e sanitarie. È fondamentale garantire un ambiente pulito e ben ventilato per evitare la diffusione di malattie tra gli animali. Inoltre, è necessario seguire rigorosamente le norme di sicurezza alimentare per garantire la qualità e l'igiene della carne prodotta. Infine, l'allevamento di suini può contribuire all'economia locale, creando posti di lavoro e promuovendo lo sviluppo delle comunità rurali. In conclusione, l'allevamento di suini offre diversi vantaggi zootecnicieconomici e può essere un'attività redditizia se gestita correttamente dal punto di vista igienico-sanitario.