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METODI DI RILEVAMENTO
Protein-based:
ELISA
➢ Soia: CP4-EPSPS (tolleranza all’erbicida glifosate)
➢ Mais: Cry1Ab (tossina del Bacillus Thuryngensis che conferisce resistenza agli insetti), PAT
(conferisce resistenza al glifosinate d’ammonio) IMMUNO-PCR
La tecnica di immuno-PCR combina i vantaggi dei
saggi immuno enzimatici con l’amplificazione
esponenziale della PCR.
Permette di quantificare gli antigeni trangenici
usando anticorpi specifici marcati con dsDNA che
serve da generatore di segnale per la PCR
quantitativa. Amplificare il segnale da 10-1000 volte rispetto ad una tecnica immuno enzimatica classica.
DNA:
q PCR e Real time PCR
Screening di presenza assenza OGM:
➢ Campionamento matrici vegetali (3000 particelle)
➢ Estrazione DNA: cell lysis, protein removal, DNA precipitation
➢ Amplificazione del tratto genico di interesse
➢ Analisi risultati
12. ALIMENTI, ACQUA E SOSTANZA SECCA
PRINCIPI ALIMENTARI
La corretta alimentazione degli animali da reddito: primo requisito per garantire la sicurezza alimentare e
per contenere l’impatto ambientale dell’allevamento.
Sostanze vegetali o animali che forniscono all’organismo energia e sostanze plastiche. Contengono sostanze
nutritive che in seguito a consumo ed assorbimento da parte dell’animale, contribuiscono ad assicurare un
ciclo regolare della sua vita e gli permettono l’estrinsecazione delle sue capacità produttive. La scelta degli
alimenti deve corrispondere alle esigenze fisiologiche e produttive degli animali. L’ Analisi chimica (valore
nutritivo) + conoscenza delle specie animali (Fabbisogni).
Gli alimenti vengono utilizzati per:
➢ Fornire energia
➢ Sintesi sostanze biologicamente attive. Gli alimenti contengono inoltre sostanze prive di valore
nutritivo che sono presenti in piccole quantità
➢ Sostanze che inibiscono utilizzazione dei principi nutritivi
➢ Sostanze dannose all’organismo perché tossiche
COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI SOSTANZA SECCA
Comprende la sostanza organica di un alimento e gli
elementi minerali. Espressa in percentuale sul tal
quale (%TQ). Conservabilità di un alimento. Gli
alimenti secchi come cereali, altri mangimi
concentrati, fieno e paglia sono altamente
conservabili (contenuto in acqua del 5-15%). I foraggi
freschi ricchi in acqua si conservano per breve
tempo.
PERCHÉ È IMPORTANTE CONOSCERE LA SS DEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI:
L’acqua contenuta negli alimenti non apporta macronutrienti (energia, proteine, etc.). Il contenuto in acqua
delle erbe è importante per stabilire il momento ottimale dello sfalcio per la produzione di insilati.
Conservabilità: se gli alimenti contengono più del 14% di acqua si ammuffiscono facilmente
(ESSICAMENTO: permette di allungare i tempi di conservazione riducendo la crescita batterica e fungina).
Fabbisogni di acqua degli animali, quantità di cibo ingerita dall’animale è influenzata dal contenuto in
sostanza secca.
ACQUA
L’acqua fa parte degli alimenti ed è essenziale poiché tutti i processi vitali si svolgono in fase liquida.
Solvente trasporto e escrezione. Mezzo di trasporto per alimenti (digestione e assorbimento).
Mantenimento del turgore cellulare. Temperatura corporea.
➢ Acqua intracellulare: 40% peso corporeo
➢ Acqua extracellulare: 20% peso corporeo
Fabbisogno idrico soddisfatto attraverso due vie:
➢ →
Via esogena: Assunzione volontaria con alimenti Assorbita attraverso pareti prestomaci
(ruminanti) e intestino.
➢ →
Via endogena: acqua metabolica che si forma durante ossidazione dei carboidrati e dei grassi
Scarso interesse zootecnico Importante per insetti che non bevono e per animali in letargo.
Il Fabbisogno idrico dipende dal tipo di alimentazione e varia in funzione dello stadio fisiologico nonché
della destinazione produttiva dell’animale stabilito sulla base della sostanza secca ingerita. La quantità di
acqua nei tessuti e nel sangue è costante quindi la sua carenza ha conseguenze negative su processi
metabolici e sintesi di nuove sostanze.
➢ Vacche in lattazione: consumo dipende da quantità di latte prodotto (4L/kg). 100- 120 l.
➢ Suini: consumo di molta acqua da 20 a 30L/die
➢ Avicoli: fabbisogno pari al doppio del peso del mangime consumato
Sistemi automatici di abbeverata: maggior benessere animale, incremento produzioni zootecniche.
SISTEMA DI ELIMINAZIONE IDRICO RENALE, CUTANEO E POLMONARE
➢ RENE: Urina prodotta in media tra 5L (cavallo), fino a 9L per bovini all’ingrasso, 0.1 L per il pollo
➢ CUTE: Per Diffusione, legata al contenuto idrico del sottocute, alla permeabilità della pelle Per
sudorazione, dipende dal controllo termico dell’organismo (T esterna, metabolismo basale e stato
nutritivo)
➢ POLMONE: Umidità dell’aria contenuta degli alveoli è costante, tuttavia l’eliminazione dell’acqua
dipende da T esterna, umidità aria espirata e da ventilazione polmonare.
ANALISI CHIMICA
Alimento
Si essicca il campione a 65-80 °C. La durata dell’essiccazione dipende dal tipo di alimento (più acqua c’è, più
tempo ci vuole). Ciò si fa su alimenti con alto tenore di acqua (erbe, insilati, melasso). con alimenti a basso
tenore in acqua (fieni, paglie, granelle, farine, pellet, etc) si salta questo passaggio. Il campione viene
macinato con griglia da 1 mm. SUL CAMPIONE MACINATO SI FANNO TUTTE LE ANALISI CHIMICHE: fibra,
lipidi, ceneri, ss, proteina.
Analisi chimica rappresenta primo passo nella valutazione di un alimento.
ANALISI CHIMICA UMIDITA’
ALIMENTO Essicazione in stufa 105°C %ss= PESO RESIDUO/ PESO DEL CAMPIONE*100
Metodo AOAC 2001.11 (2005)
il campione viene consegnato in lab in diversi contenitori, macinazione campione e mantenuto a
temperatura ambiente fino all'analisi.
CROGIOLI PER ANALISI EFFICATI IN STUFA ( 4h a 105°C) + essiccatore per raggiungere t ambiente (PESO
NETTO CROGIOLO). Pesare campione (2g macinato) nel crogiolo. Essiccare per 2h 135°C.
Un’aliquota del campione macinato viene poi essiccata a 105°C per eliminare tutta l’acqua. L’essicazione
viene protratta finché per due pesate successive il peso del campione non cambia. –CALCOLO SS-
L’essiccazione a 105°C danneggia il campione (creando nuove sostanze non presenti in origine), che non
può essere usato per altre analisi.
13 FORAGGI E CONCENTRATI
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
➢ FORAGGI: qualsiasi pianta erbacea, coltivata o spontanea, utilizzabile in alimentazione
direttamente o indirettamente, fresca o conservata.
➢ CONCENTRATI: vasto gruppo di mangimi semplici caratterizzati nel loro insieme da un elevato
contenuto di principi nutritivi digeribili. Il loro valore nutritivo è mediamente superiore a quello dei
foraggi. Nei ruminanti vengono utilizzati per completare l’apporto in principi nutritivi dei foraggi.
FORAGGI
BOTANICA: foraggere
➢ Graminacee: foraggere di grande diffusione e produttività. Alto contenuto in fibra e bassa
concentrazione proteica. Per utilizzazione ottimale come alimento verde non devono superare la
spigatura (SS < 20%). Dopo spigatura diminuisce appetibilità ed il foraggio si presta maggiormente
alla conservazione rispetto al consumo diretto.
➢ Leguminose: foraggere di larga utilizzazione zootecnica. Ricche in proteina e povere in fibra
(elevata appetibilità). Capacità produttiva scarsa ad eccezione di alcune specie prative, della fava,
della soia. Periodo di sfalcio non deve superare la fioritura (prima dell’ingiallimento della foglia).
➢ Crucifere: foraggere utilizzate principalmente per erbai autunno-primaverili precoci o estivo-
autunnali. Basso contenuto in ss e alta percentuale di proteine.
➢ Radici e tuberi: foraggere maggiormente impiegate sono le barbabietole da foraggio (integrazione
della razione nel periodo invernale), utilizzo limitato di barbabietole da zucchero, carote e patate
(costi elevati), più utilizzate in nord europa.
CARATTERISTICHE GENERALI:
➢ Digeribilità inferiore ai concentrati
➢ Alto contenuto in fibra grezza (>18%)
➢ Basso contenuto in energia
I foraggi apportano fondamentalmente: fibra, pochi carboidrati non strutturali (amido e zuccheri),
quantità variabile di proteina.
le leguminose – erba medica-sono più ricche di proteina rispetto alle graminacee – loietto –
La quantità di fibra aumenta all’invecchiare della pianta e diminuisce anche la digeribilità ruminale.
All’aumentare della quantità di fibra corrisponde una diminuzione della quantità di proteina. I foraggi
andrebbero raccolti poco prima della fioritura, o quando circa il 30% del campo è in fioritura per le
leguminose per le graminacee il riferimento è la spigatura.
I foraggi sono utilizzati esclusivamente nell’alimentazione dei ruminanti, degli equini e parzialmente dei
conigli.
La porzione dell’apparato gastro-enterico in grado di digerire la fibra (elevata conc nei foraggi) da cui
derivano acidi grassi volatili che rappresentano una importante fonte di energia:
➢ i prestomaci, in particolare il rumine, per i ruminanti
➢ Il cieco per gli equini ed i conigli
RUMINANTI (poligastrico)
il rumine precede lo stomaco vero e proprio e l’intestino, i batteri ruminali possono venire digeriti ed
assorbiti nell’intestino, quindi il ruminante è in grado di trasformare proteine vegetali in proteine animali di
elevato valore biologico.
EQUINI E CONIGLI
questo meccanismo non può funzionare in quanto il cieco è posizionato dopo l’intestino tenue (sito di
assorbimento degli aminoacidi derivanti dalla digestione delle proteine).
Principali foraggi utilizzati in alimentazione animale:
➢ erba medica, appartiene alle leguminose
➢ loiessa, appartiene alle graminacee
➢ Diffusi sono anche i miscugli di leguminose e graminacee (prati stabili)
➢ Esistono anche altre leguminose (es. trifoglio, sulla, etc.) e graminacee (es. panico, festuca etc.)
I foraggi possono essere somministrati:
➢ Verdi sotto forma di erba (20% sostanza secca)
➢ Affienati (85-90% sostanza secca)
➢ Insilati (30-50 % sostanza secca)
➢ L’erba non è praticamente più somministrata, a parte al pascolo
➢ La pianta intera di mais è somministrata solo come insilato.
FOAGGI: INSILATO DI MAIS; ERBA MEDICA (fieno); ERBA MEDICA (insilato); LIOESSA (fieno); LOIESSA
(insilato); PAGLIA.
CONSERVAZIONE DEI FORAGGI: Insilamento; Fienagione; Disidratazione; Conservazione integrale
INSILAMENTO
Rende l’alimento conservabile grazie alla formazione di acidi organici (processi fermentativi).
Perdite meno elevate rispetto a quelle che si hanno in seguito a fienagione.
Fermentazione &