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Può essere rimossa a determinate condizioni di temperatura e di pressione o con mezzi
meccanici. Ha le stessa caratteristiche dell’acqua pura (mobilità, potere solvente, tensione di
vapore, punto di congelamento,…ecc) Acqua legata Acqua che risente della presenza degli
altri gruppi polari e pertanto ha minore potere solvente, tensione di vapore e è meno mobile
e più difficilmente congelabile dell’acqua pura. Acqua monostrato Acqua legata con legame
elettrostatico agli altri gruppi polari per cui perde le sue caratteristiche. Acqua di struttura
Occupa posizione ben precise nel reticolo cristallino dei solidi o all’interno di
macromolecole. Acqua inclusa È all’interno di microcapillari con diametro inferiore a 10m.
7) Fibra: Frazione non digeribile degli alimenti vegetali costituita dai polisaccaridi non
amilacei e dalla lignina ; insolubili(cellulose, emicellulose, lignine), solubili(pectine, beta
glucani, emicellulose solubili, glucomannani, inulina, psyllium); proprietà chimico fisiche:
CAPACITA’ DI LEGARE ACQUA Quantità di acqua che il sistema non rilascia quando
sottoposto ad uno stress fisico come la centrifugazione Parametro influenzato dal pH, dalla
forza ionica, dal tempo di riscaldamento, dalla temperatura, dalla cinetica del riscaldamento
e dalla microstruttura del gel, capacità di trattenere l'acqua, abilità ad assorbire e adsorbire
materiale organico, capacità di scambiare ioni, formazione di gel.
8) Disaccaridi: Due molecole di monosi possono reagire, ognuno attraverso un gruppo
ossidrilico, e dare un disaccaride per eliminazione di una molecola di acqua. Lattosio(E’
l’unico disaccaride di origine animale, si trova infatti nel latte, a cui conferisce il tenue
sapore dolce. Viene sintetizzato dalle cellule delle ghiandole mammarie, in presenza della a-
lattoalbumina. E’ formato da galattosio e glucosio uniti con legame b-glicosidico);
Saccarosio(E’ il comune zucchero da tavola; si trova in notevole quantità nelle piante
fotosintetiche, dove rappresenta una fonte energetica di riserva. Viene estratto dalla
barbabietola in Europa e dalla canna da zucchero nei Paesi tropicali; in queste piante è
contenuto infatti in notevole quantità e l’estrazione risulta particolarmente facile. E’ formato
da glucosio e fruttosio uniti con legame diglicosidico); Trigliceridi : Esteri del glicerolo con
acidi grassi, vengono classificati in base al numero dei C, della presenza o meno di doppi
legami; vengono separati in SATURI, MONOINSATURI , POLINSATURI(essenziali), gli
acidi grassi essenziali vengono a loro volta separati in omega 3 e omega 6 i primi di orgine
animale acido linoleico e arachidonico, i secondi di origine vegetale acido alfa linolenico. E'
molto importante assumerli in quanto il nostro organismo non è in grado di produrli
autonomamente l'apporto ottimale è di 5:1 ; la loro assunzione ha un effetto benefico in
quanto evitano la formazione di trombi, riducono i trigliceridi, il rischio d'infarto, cancro
ecc. Gli acidi grassi polinsaturi omega-6 abbassano la colesterolemia, riducendo i livelli
plasmatici delle LDL (colesterolo "cattivo"). Questo beneficio, tuttavia, è in parte attenuato
dal fatto che gli stessi acidi grassi omega-6 riducono anche il colesterolo "buono" HDL.
Gli acidi grassi polinsaturi omega-3 abbassano i livelli plasmatici di trigliceridi, interferendo
con la loro incorporazione a livello epatico nelle VLDL. Per questo motivo
possiedono un'importante azione antitrombotica (ricordiamo, infatti, che alti livelli di
trigliceridi nel sangue riducono il processo di fibrinolisi, deputato allo scioglimento dei
coaguli intravasali; per questo motivo l'ipertrigliceridemia si accompagna ad un aumentato
rischio di patologie cardiovascolari).
9) CALCIO: prodotti lattiero-caseari; I lassativi (oli minerali), l’acido fitico (in cereali,
legumi), gli ossalati (verdure-spinaci) interferiscono negativamente con l’assorbimento
intestinale del calcio. Formazione ossa e denti (99%) Contrazione muscolare ,Segnali
nervosi ECCESSO: rari gli eccessi dovuti ad alimentazione; si possono verificare in seguito
a somministrazione di vitamina D e possono provocare calcoli renali. può disturbare
l’assorbimento intestinale di Fe, Zn e di altri minerali CARENZA:arresto della crescita,
rachitismo nei bambini, osteoporosi negli adulti. In media viene assorbito circa un terzo del
calcio introdotto con la dieta La biodisponibilità del calcio è influenzata anche da fattori
estrinseci, quali l’antagonismo con altri metalli. Ad esempio l’elevata assunzione di zinco
può ridurre l’assorbimento di calcio ed anche di magnesio (tutti cationi bivalenti) in quanto
si instaura un antagonismo competitivo a livello dei siti di assorbimento intestinali. D’altro
canto un eccesso di calcio, che tuttavia, così come la carenza, è un evento raro causato in
genere da un eccessivo apporto di vitamina D oppure da ingestione di grandi quantità di latte
ed alcali da parte di individui affetti da ulcera peptica e insufficienza renale, può causare una
riduzione dell’assorbimento di altri cationi bivalenti, quali ferro e zinco. 1000mg-1300mg.
FERRO: E’ il più abbondante oligoelemento. Il 70% si ritrova nell’emoglobina, quindi nella
mioglobina e nei citocromi della catena respiratoria. Come ferritina è immagazzinato nel
fegato, milza e midollo osseo. Nella donna in età fertile le perdite mestruali possono creare
difficoltà nella restaurazione del patrimonio di ferro. Ridotto assorbimento negli anziani Il
ferro eme delle carni è facilmente biodisponibile (altamente assorbito (25%). Il sale ferrico
degli alimenti vegetali deve essere ridotto allo stato ferroso (importanza dell’acido
cloridrico dello stomaco o della contemporanea assunzione di acido ascorbico) con una
modesta assorbibilità complessiva (Assorbito per 2-12%). Fonti alimentari: -Ferro
altamente disponibile: fegato, milza e tutte le carni -Meno utilizzabile il ferro di: uova,
legumi secchi e vegetali (gli spinaci sono ricchi di ossalato).
Cautele: l’assorbimento è ostacolato da fitati e ossalati e tannini ; Fabbisogno LARN: 10
mg/die nell’uomo 18mg/die nella donna in età fertile. La biodisponibilità del calcio viene
influenzata anche da altri componenti la dieta quali, ad esempio, proteine, lipidi, acido fitico,
ossalati, tannini e fibre .
10) Amido: Presente in tutto il mondo vegetale ma accumulato in alcuni organi come materiale
di riserva. Digeribile e quindi utilizzato come fonte di carboidrati , Viene accumulato in
granuli con dimensioni comprese tra 2 e 100 m che per ogni vegetale hanno forma e
dimensioni caratteristiche. E’ possibile stabilire la provenienza dell’amido mediante un
semplice esame microscopico dei granuli. E' costituito da due polimeri (amilosio lineare e
amilopectina ramificata); Queste due forme sono entrambe presenti, ma in rapporti diversi
nei diversi cereali. I diversi rapporti determinano diverse caratteristiche di •biodisponobilità
ma anche di •funzionalità e •potenziale impiego nei processi tecnologici quali cottura per
estrusione, tostatura, soffiatura l’amilosio può essere separato dalle soluzioni di amido,
perché è molto meno solubile nei solventi organici ;
Cellulosa: Omoglicano lineare, presente nella parete cellulare delle cellule vegetali, pertanto
è presente in tutti gli alimenti vegetali di cui costituisce la gran parte della fibra insolubile.
E’ costituisce da catene lineari di glucosio legate con legame 1-4 glicosidico a dare struttura
molto compatta e resistente e per questo insolubile nei comuni solventi. Non è idrolizzata
dai succhi gastrici e nemmeno dagli enzimi digestivi. E’ idrolizzata a caldo dagli acidi
minerali a dare glucosio. Lino, cotone e canapa sono costituiti quasi esclusivamente da
cellulosa. E’ la materia prima per la preparazione della carta e della seta artificiale. Derivati
della cellulosa quali carbossimetilcellulosa sale sodico e gli eteri metilico, etilico e
ossipropilico sono utilizzati come additivi in campo alimentare per le loro proprietà
gelificanti, addensanti .
11) Prodotti dietetici a fini medici speciali: i prodotti alimentari per fini nutrizionali particolari,
lavorati o formulati in maniera speciale e destinati alla dieta di pazienti, da utilizzare sotto
controllo medico. Tali prodotti sono destinati all'alimentazione completa o parziale di
pazienti che presentano alterazioni, disturbi o disordini della capacità di assunzione,
digestione, assorbimento, metabolismo o escrezione di alimenti comuni o di determinati
nutrienti contenuti negli alimenti o di metaboliti. Essi sono altresì destinati a pazienti con
altre esigenze nutrizionali dettate da motivi clinici e il cui equilibrio alimentare non può
essere raggiunto semplicemente modificando il normale regime dietetico, nè mediante altri
alimenti a fini nutrizionali particolari, nè con una combinazione di entrambi.
12) Stabilizzazione proteine: Si determina l’unfolding della proteina per rottura delle forze
intermolecolari. La proteina distesa viene stabilizzata attraverso interazioni che si
sviluppano con le catene vicine. Si procede poi alla texturizzazione o per spin process o per
estrusione •Spin process •Il materiale da trasformare ricco di proteine •( es soia) è sospeso
in acqua in ambiente basico (pH 11) e sottoposto a cantinua agitazione. •La soluzione
acquista viscosità con l’unfolding della proteina. •La soluzione ad elevata viscosità, per
pressione, è estrusa attraverso un filatoio a beccuccio in un bagno coagulante acido (pH 2-
3). •Attraverso vari altri trattamenti si ottengono fasci di fibre di 7-8 cm di diametro
termicamente stabili, che possono poi essere affettati e termicamente trattati. •Extrusion
process: •Le proteine di partenza (es farina di soia al 50%) sono inumidite, addizionate di
opportuni additivi,quindi, operando ad alta temperatura (120-180°C (30-40 bar) e pressione,
sono fatte passare attraverso un estrusore che determina la formazione di un prodotto
plastico e viscoso dove materiale solido è disperso nelle proteine fuse che subiscono in
questo modo unfolding e stretching. •All’uscita dall’estrusore, l’acqua evapora lasciando dei
vacuoli nei filamenti formati(Beliz…) Le proteine così strutturate possono essere utilizzate
per preparare prodotti nuovi .
13) Vitamine liposolubili: ADEK , presentano un metabolismo più lento delle idrosolubili, si
accumulano nei tessuti e, se in eccesso, danno luogo a fenomeni di ipervitaminosi. Vit
a(della crescita), vit D(antirachitismo), vit E(fertilità), vit K(antiemorragica).
14) Proteine: eteropolimeri lineari i cui monomeri sono gli amminoacidi , con