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Differenze tra attore e osservatore nei processi di attribuzione
- Il processo di attribuzione cambia se noi dobbiamo giudicare noi stessi oppure qualcun altro, quindi varia in funzione della prospettiva (se sono osservatore o se devo giudicare me stesso).
- Nei processi di attribuzione a livello interindividuale si evidenzia una tendenza sistematica di attribuire al comportamento degli altri cause disposizionali e del nostro comportamento cause situazionali.
- Tendenza sistematica a sovrastimare cause disposizionali nel comportamento degli altri, a scapito di quelle situazionali.
- Preferenza per cause situazionali per la spiegazione del nostro comportamento.
Questo pattern di attribuzione è risposto che l’enunciato fondamentale di attribuzione è mediato con la variabile “chi giudica cosa”: se devo giudicare gli altri che agiscono -> disposizionali; se devo giudicare me che agisco -> situazionale.
- Attore -> situazionale
- Osservatore -> disposizione
Nisbett 1973
- Condusse un esperimento per studiare la differenza tra attore e osservatore nei processi di attribuzione
- Egli chiede ai partecipanti di leggere una lista di tratti di personalità
- I partecipanti dovevano descrivere se stessi, un amico con i tratti della lista