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PUNTEGGIO STANDARDIZZATO
Per ricavare l'indice della deviazione standard e verificare l'affidabilità del valore medio si effettua il CALCOLO DELLA VARIANZA, che permette di verificare la consistenza del valore medio di una certa distribuzione, più dispersione attorno al valore medio = meno affidabilità del valore assoluto; permette di derivare l'indice DS, attraverso cui è possibile confrontare qualsiasi distribuzione di punteggi indipendentemente dall'unità di misura.
L'obiettivo principale della ricerca consiste nel verificare la consistenza statistica di differenze ottenute tra trattamenti diversi (== gruppi diversi).
MISURAZIONE: misurare significa far corrispondere dei numeri a degli oggetti/eventi secondo regole prestabilite. Le caratteristiche/proprietà devono essere tradotte in numeri per effettuare un confronto. (non significa contare)
IL CONCETTO DI VARIABILE: caratteristica di un oggetto che varia a seconda
della situazione; sono categorie entro cui gli individui possono differenziarsi; è un insieme di proprietà che si escludono a vicenda. Si distinguono in: - CONTINUE-DISCRETE: continua: può assumere qualsiasi valore in un insieme continuo; discreta: i suoi valori assumono posizioni senza passaggi intermedi. quando la caratteristica dell'oggetto non è - QUALITATIVE-QUANTITATIVE: qualitativa: misurata per mezzo di numeri, bensì di categorie; quantitative: la caratteristica viene misurata con un valore numerico. Entrambe possono essere discrete o continue. ciò che determina la dipendenza e l'indipendenza è la - DIPENDENTI E INDIPENDENTI: relazione tra le due stesse variabili. La variabile che influisce ipoteticamente sull'altra è l'indipendente; quella il cui valore è influenzato da qualcos'altro è la dipendente. LE SCALE DI MISURAZIONE: Le relazioni che più comunemente si stabiliscono tra leLe proprietà del mondo ed i numeri che definiscono i tipi di misurazione sono:
- RELAZIONI DI IDENTITÀ
- RELAZIONI DI ORDINE
- RELAZIONI DI INTERVALLO
- RELAZIONI DI RAPPORTI
Le scale nominali classificano eventi/oggetti in categorie assegnando un valore numerico, ma non permettono di assumere relazioni tra le categorie perché i numeri sono utilizzati come simboli. C'è un'equivalenza tra membri della stessa categoria, ma non tra membri di diverse categorie.
Le scale ordinali dispongono gli oggetti/eventi in base alla loro grandezza, quindi i numeri hanno un valore informativo. C'è equivalenza tra elementi che si trovano nella stessa posizione.
Le scale ad intervalli rappresentano differenze nei valori numerici che corrispondono a differenze nelle osservazioni (scala quantitativa).
Le scale a rapporti hanno un zero assoluto oggettivo e definiscono con esattezza tutti i tipi di relazione e proporzione tra le caratteristiche.
misurate.
STATISTICA INFERENZIALE
Importante nell'individuazione di cause-correlazioni. Negli studi di correlazione si analizzano 2/+ variabili, lo scopo è individuare quanto la loro correlazione sia dovuta al caso. I COEFFICIENTI DI CORRELAZIONE (FORMULA: il risultato varia tra +1 e -1, il segno indica la direzione) sono espressi in valori numerici e indicano la FORZA-DIREZIONE della relazione.
POSITIVA: aumenta una variabile e aumenta l'altra, NEGATIVA: aumenta una variabile e l'altra diminuisce. Il valore assoluto indica la FORZA, assoluto se il coefficiente di correlazione varia tra 0 e 1; la correlazione è più forte se il valore è compreso tra -1 e +1.
I due effetti si dicono ADDITIVI se entrambi provocano un effetto senza influenzare l'altro (non c'è un EFFETTO COMBINATO). Anche se non vi è un'interazione, gli effetti verranno sommati tra le variabili. Se le linee convergono vi è un'interazione.
Poiché la convergenza riduce la differenza tra le medie.
In un grafico a linee, la variabilità indica in che relazione sono i singoli punteggi col valore centrale e consente di confrontare la curva con la curva della deviazione standard, ogni cosa analizzata si può ridurre alla deviazione standard; il valore centrale è 0.
In un GRAFICO DI DISPERSIONE (piano cartesiano in cui ciascun asse corrisponde a una variabile con valori propri)...
METODI D'INFERENZA STATISTICA
Valutare quanto le relazioni osservate sono dovute a fattori incontrollabili. Il metodo utilizza le leggi di probabilità. L'obiettivo è rendere i risultati statisticamente significativi, ovvero risultati in cui le probabilità che dipendano dal caso sono quasi nulle.
Il calcolo del livello statistico è un parametro P: può essere un confronto tra medie.
(P=probabilità di rilevare una differenza come quella osservata/ maggiore); o uno studio dicorrelazione (p= probabilità che il coefficiente di correlazione, grande come quello osservato odi più, sia dovuto al caso). Per ottenere dei risultati statisticamente significativi, il valore P deveessere minore o uguale al 5%. Una probabilità del 5% o inferiore che i risultati siano dovuti alcaso.
COMPONENTI DA CONSIDERARE NEL CALCOLO DI P:
GRANDEZZA DELL’EFFETTO OSSERVATO: un effetto grande ha più valore di uno- piccolo e maggiore è la differenza tra le medie, maggiore è il valore assoluto (quindi c’èuna, maggiore significatività statistica).
NUMERO DI SOGGETTI E OSSERVAZIONI NELLO STUDIO: maggiore è il numerodi soggetti7 osservazioni, maggiore è la significatività statistica, poiché maggiore è ilmaggiore è l’accuratezza della stima del coefficiente dicampione preso in
esame, correlazione. VARIABILITÀ DEI DATI ENTRO OGNI GRUPPO: - confrontando le medie di più gruppi si ottiene per ognuno un INDICE DI VARIABILITÀ per cui, a parità di condizioni, minore è la variabilità entro i gruppi, maggiore è la significatività dei risultati. QUINDI: aumento della grandezza dell'effetto osservato + crescita del numero di soggetti/osservazioni + minore variabilità dei dati entro i gruppi = maggiore significatività statistica.
VIZI SISTEMATICI: Ovvero i possibili errori che si presentano in un esperimento, i quali devono essere ridotti al minimo. Un grado di errore è inevitabile poiché è impossibile controllare tutte le variabili, ma errore non significa che l'esperimento sia sbagliato. Attraverso il calcolo delle medie (DS) il grado di errore può essere ridotto al minimo, ottenendo una STIMA DELL'ERRORE. I vizi sistematici sono effetti non casuali provocati da 1/+
fattori esterni.Ex. Studio l'insieme dei fori prodotti da proiettili sparati da due uomini. Uno è meno esperto=errore; l'altro è esperto ma ha il mirino difettoso= vizio sistematico.Errore e vizio sistematico possono verificarsi insieme (un terzo uomo poco esperto e con mirinodifettoso)Esistono tre tipi di vizi sistematici.
- VIZI DI CAMPIONAMENTO: può essere legato al modo in cui vengono scelti7assegnati i soggetti ai vari gruppi di studio; i soggetti di un gruppo possono differire dimolto dai membri dell'altro gruppo (CAMPIONE VIZIATO).Ex. In uno studio sulla depressione i soggetti scelgono da sé il gruppo -> vizio sistematico, la scelta è guidata da un giudizio personale.Tale vizio può essere rimosso con la RANDOMIZZAZIONE, ma essa può essere fonte di errore(inferenza statistica)Ex. Sondaggio su elezioni americane del '36. Si pensava che Landon avrebbe battuto Roosevelt con il doppio dei voti; vi è
precedente definisco l'intelligenza come una qualità della mente che porta al raggiungimento di diversi scopi. Identifico due gruppi: 1. Raggiungimento dello scopo, 2. Non raggiungimento dello scopo. Si valutano le differenze in base alle misure di intelligenza. Più grande è la differenza tra i due gruppi rispetto alle misure più alta la correlazione misura - criterio.
3. VIZI DI ASPETTATIVE: i ricercatori hanno aspettative/ desideri che possono influenzare i comportamenti dei soggetti e le loro risposte. Ex. Favorire comunicazione tra persone autistiche grazie ad una tastiera per scrivere frasi sensate. Le mani dei soggetti erano guidate dai facilitatori, le frasi erano il risultato inconsapevole della loro guida. Dimostrato con altro esperimento (vedere o non vedere un'immagine)
Le procedure migliori per evitare gli effetti delle aspettative:
ESPERIMENTO IN SINGOLO CIECO: l'osservatore è tenuto all'oscuro degli aspetti della ricerca
che possano generare in lui aspettative (forme di distorsione). Lo esperimento in doppio cieco (es. All'oscuro del trattamento del soggetto nello studio sull'esperimentatore è CIECO depressione). Anche i soggetti possono avere aspettative sull'esperimento (effetti delle aspettative del soggetto). DOPPIO CIECO: soggetti e sperimentatori sono tenuti all'oscuro. b. ESPERIMENTO IN: Esperimento con somministrazione di farmaco placebo (farmaco inattivo), né sperimentatore né soggetto sanno a chi è stato somministrato. Non è sempre possibile nella psicoterapia. EFFETTO HAWTHORNE: stare sotto attenta osservazione aumenta produttività dei lavoratori. EFFETTO ROSENTAL-PIGMALIONE: se un insegnante crede che un bambino sia meno il bambino diventerà come l'insegnante lo aveva dotato, lo tratterà in maniera differente -> immaginato. VARIANZA E DEVIAZIONE STANDARD CALCOLO DELLA DEVIAZIONE STANDARD: si sottrae il punteggio