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GLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (IDE)
▪ Gli IDE sono investimenti internazionali volti all'acquisizione di
partecipazioni "durevoli" in un'impresa estera o alla costituzione di una
filiale all'estero (investimenti). Si può decidere di acquisire un’impresa già
funzionante (investimento brownfield) o di avviare una nuova impresa
all’estero (investimento greenfield).
Come scegliere i Paesi più adatti?
La scelta del Paese si basa su due aspetti/criteri:
Attrattività del Paese: valutazione delle Accessibilità: esame delle barriere naturali,
• •
caratteristiche del Paese, del settore e del artificiali e concorrenziali all’entrata nel
mercato. Paese.
Bisogna che l’impresa verifichi le barriere poste
Per cominciare, si fa una lista dei paesi all’ingresso del paese per un determinato
“accettabili”, dalla quale si scartano tutti quei paesi 63 Principi di Marketing Internazionale | Chiara Zecchini
che hanno problemi a livello macro-culturale prodotto, le quali sono speso create ad hoc dai
(politico, culturale, economico, geografico, governi degli stati al fine di limitare o impedire
religioso ecc.). Una volta esclusi questi paesi, si l’entrata di prodotti che possano danneggiare
ottiene una short list contenente i paesi attrattivi l’economia del paese o al fine di tutelare la salute e
per il settore dal punto di vista macro-culturale. la sicurezza dei propri cittadini (sotto questo punto
Di questi paesi bisogna poi studiare il mercato e i di vista l’Australia è molto restrittiva).
concorrenti per giungere ad una lista di paesi
attrattivi per l’impresa.
Di seguito, alcuni siti di derivazione governativa dai quali si possono ottenere informazioni sui paesi.
– ICE (Ministero dello sviluppo economico) http://www.ice.gov.it/
– SACE (Gruppo Cassa Depositi e prestiti) http://www.sace.it/studi-e-formazione
– Info mercarti esteri (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale)
http://www.infomercatiesteri.it/
L’analisi delle leve del marketing mix
Le azioni relative a prodotto e comunicazione
possono essere attuate in modi alternativi. Si può
scegliere di esportare all’estero lo stesso
prodotto (standardizzazione)distribuito a livello
nazionale, ma attuando scelte di comunicazione
diverse. Si può anche scegliere di adattare il
prodotto (adattamento) al mercato estero
mantenendo la stessa strategia di comunicazione
o modificandola. Infine, si può creare un nuovo
prodotto da portare sui mercati esteri. Le strategie di distribuzione
La distribuzione a livello internazionale assume le forme
più svariate a seconda del paese, del bene trasportato,
delle sue caratteristiche e delle scelte dell’impresa.
Portare un prodotto all’estero comporta vari passaggi: una tratta nazionale, una tratta internazionale che
comprende più paesi diversi da quello di destinazione e un’ultima tratta all’interno del paese di
destinazione. A questo proposito, le modalità di trasporto via terra e via mare (navale) si differenziano
perché prevedono soste e tempi di trasporto diversi. 11/05/18
IL PRODOTTO
- Definizione del prodotto: lezione prof. Bonfanti
- Classificazione dei prodotti
- Sviluppo e lancio di nuovi prodotti
- Il ciclo di vita del prodotto
- Packaging & labelling
- Branding: lezione prof. Vigolo
Noi esaminiamo non tanto i prodotti industriali, ma quelli di consumo destinati al consumatore finale. Sono
classificati in base alla semplicità o complessità del percorso decisionale che richiedono. In base a questo
vengono definiti: banali, problematici, special, a seconda della complessità che generano nel consumatore
per generare l’acquisto
Per ogni prodotto analizziamo le 4 leve di marketing. Il tipo di prodotto, leva di prezzo, distribuzione e
comunicazione. 64 Principi di Marketing Internazionale | Chiara Zecchini
Vengono poi presi in considerazione comportamento d’acquisto del consumatore e il rapporto di fedeltà
alla marca.
I problematici sono quelli per i quali abbiamo
bisogno di una messa in atto di valutazioni
prima di procedere all’acquisto, che non
acquistiamo regolarmente e frequentemente,
abbiamo bisogno di tempo per riflettere.
Specialty: estremamente difficili da comprare,
per i quali serve un comportamento d’acquisto
molto complesso ed elaborato. Un prodotto è
banale, problematico o specialty a seconda
della persona che deve effettuare un acquisto.
Questo dipende dalla diversa capacità di spesa,
che è relativa. Per una persona può essere
importante ricevere il resto di 20 cent, ad
un’altra può non importare se sbagliano a
dargli il resto di 20 euro.
La leva di prezzo va di conseguenza. Di solito
l’acquisto banale è relativo ad un prodotto che
costa poco.
L’acquisto problematico è relativamente costoso, gli specialty sono estremamente costosi.
In quanto alla distribuzione, i prodotti “banali” si trovano in più posti possibili per massimizzare la vendita.
Come fa un’impresa piccola a competere con imprese con marchi più conosciuti?
Ad esempio, Nuncas produce prodotti per la casa di altissima qualità. Ha fatto una non-competizione con i
grandi marchi. Non prova ad essere economico, offre i prodotti della casa in piccoli negozi, piccoli mini
market specializzati che offrono prodotti di qualità superiore. Arriva con difficoltà nella grande
distribuzione. Si è posizionato facendosi riconoscere dalle casalinghe come prodotto superiore.
I prodotti problematici sono di solito reperibili in negozi specializzati, anche se le grandi catene dedicate ai
prodotti informatici riescono ad essere molto competitivi sui prezzi, anche se non economici.
Gli specialty si trovano in una distribuzione molto selettiva.
Prodotto banale: strategia di marketing indifferenziato.
Promotion/comunicazione: per il prodotto banale, si tende a sottolineare il prezzo, il fatto che sia
largamente disponibile. Per i prodotti problematici, la comunicazione tende a mettere in evidenza la
differenza rispetto ai concorrenti, i punti di forza. Nel prodotto specialty si mette in evidenza l’unicità del
prodotto.
Fedeltà alla marca: il consumatore non è fedele al prodotto banale, per il prodotto problematico si hanno
preferenza ma si accettano sostituti, per gli specialty si è estremamente legati alla marca.
Comportamento d’acquisto: per quanto riguarda gli acquisti di prodotti banali, essifrequenti per cui si
impiega poco tempo.
Quando un prodotto è nuovo? L’impresa può creare una formula innovativa di ammobridente, per cui per
l’impresa è nuovo, ha comportato un serie di ricerche. Innovazione continua: il consumatore non ha
bisogno di mettere in atto processi di apprendimento per i prodotti di innovazione continua (es.
ammorbidente). In questo caso il marketing deve
comunicare che c’è una novità e che è reperibile nel
maggior numero di posti possibili.
Innovazione continua in modo dinamico: ci sono prodotti
che sono nuovi pur avendo la stessa funzione offrono lo
stesso servizio ma con tecniche diversa da quella
precedente (es. spazzolino elettrico rispetto al manuale);
questo richiede un piccolo percorso d’apprendmento per
il consumatore. Il marketing deve mettere in evidenza il
maggior vantaggio che si ha dall’acquisto di questo
65 Principi di Marketing Internazionale | Chiara Zecchini
prodotto.
Innovazione discontinua: comporta un maggior grado di coinvolgimento del consumatore nel processo di
apprendimento ed è relativa ad un prodotto ocmpletamente diverso che richiede una messa in atto di
impegno da parte del consumatore per apprendere il nuovo modo di utilizzare il prodotto. Il mkt deve far
apprendere attraverso personale di vendita specializzato le persone che comprano il prodotto.
Fasi di sviluppo del prodotto
L’impresa deve prima prendere atto dell’esigenza di sviluppare un nuovo prodotto. Parte a livello di
strategie generali dell’impresa che sente l’esigenza di innovazione, di proporre prodotti innovativi. Il nuovo
prodotto non è ancora definito nella prima fase.
Generazione dell’idea: la seconda fare è il brain
storming, ci si confronta e si parla delle
caratteristiche che il prodotto dovrebbe avere
per essere innovativo.
Selezione delle idee: tra le idee si selezionano poi
quelle più opportuno utilizzando questi criteri: - si
scartano le idee più difficili o impossibili da
realizzare con le disponibilità tecniche
dell’impresa. Un’idea potrebbe essere eccellente
ma il mercato potrebbe non essere ancora
pronto al prodotto (time to market = momento
giusto in cui portare il prodotto sul mercato).
Analisi economica: ricavi-costi = guadagno. Il
guadagno deve essere durevole. Per alcune innovazioni, è necessario procedere alla protezione col
brevetto. Il brevetto può essere registrato a livello nazionale, europeo, internazionale. se proteggo il
marchio in Europa, non è detto che non vada in Cina e trovi il mio prodotto copiato. Per una copertura
globale devo registrare il marchio con procedure diverse.
Sviluppo: viene sviluppato un prototipo.
Test di mercato: si prendono alcuni consumatori selezionati, pionieri, appassionati del prodotto e si chiede
loro di testarlo.
Commercializzazione: dopo il test di mercato si inizia a commercializzare il prodotto.
Il ciclo di vita del prodotto
Nella fase di introduzione si vende poco, nella fase di crescita aumentano le vendite, poi c’è la fase della
maturità, il declino e un eventuale rilancio del
prodotto.
Le azioni di marketing mix da realizzare nelle
diverse fasi di vita del prodotto: le 4 colonne
del ciclo di vita
In ognuna delle 4 colonne incrociamo le leve di
marketing e il comportamento e le azioni di
marketing mix. Nel prodotto in fase di lancio c’è
l’obiettivo di mantenere la consapevolezza dell’esistenza
del prodotto. L’attività del marketing è quella di far
conoscere che esiste. Quando un prodotto è nuovo,
molto innovativo, ha poca concorrenza. Il prezzo può
essere di due tipi, di scrematura o di penetrazione sul
mercato. All’inizio l’impresa può decidere se ottenere il
massimo da pochi, oppure fissare un prezzo più basso di
quello che vorrebbe ottenere dalla vendita per far
conoscere il prodotto alle persone. Scrematura: le
66 Principi di Marketing Internazionale | Chiara Zecchini
imprese raccolgono clienti disposti a spendere di più per i loro prodotti (gli iPhone). Penetrazione: un
prodotto che sul mercato può avere prodotti simili viene venduto