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Insetti Muscidi e la contaminazione alimentare

Le piccole dimensioni fanno sì che spesso le sostanze alimentari ne risultino accidentalmente inquinate. Famiglia: Muscidi Musca. La maggior parte delle circa 4000 specie della Famiglia è dannosa. Tra di esse, la ben nota domestica è da considerare insetto sinantropo per eccellenza, avendo colonizzato il nostro pianeta ovunque, sempre al seguito dell'uomo. Le caratteristiche morfologiche generali dei Muscidi sono tanto note a tutti, da renderne qui superflua una seppur succinta descrizione.

Specie: Musca domestica (L.) 5-7 mm. È il Dittero forse più familiare e più universalmente conosciuto. Allo stato adulto è lungo grigio topo, di color con il torace provvisto di 4 fasce longitudinali nere. Le femmine depongono le uova su qualsiasi sostanza possa assicurare nutrimento alla prole; l'accumulo di letame in fermentazione costituisce l'alimento e l'ambiente preferito, però le larve si sviluppano molto bene anche.

Nelle feci umane e in qualsiasi deposito di sostanze organiche in via di decomposizione si possono trovare le uova di un insetto. Queste uova sono di colore bianco lucido, allungate e vengono deposte in gruppi o ammassi tenuti insieme da un secreto colloso. Ogni gruppo può contenere da 120 a 150 elementi. Una femmina può ripetere l'operazione di deposizione delle uova 5-6 volte nel corso della sua vita, con una media complessiva di 900-1.200 uova. L'incubazione delle uova dura dalle 8 alle 72 ore circa, a seconda dell'umidità e della temperatura del substrato. La femmina ha delle membrane inter-segmentali molto elastiche negli ultimi segmenti dell'addome, che possono essere estroflesse e diventare come una siringa per la deposizione delle uova. Le larve appena schiuse si insinuano leggermente negli strati superficiali del materiale alimentare e si nutrono in modo molto attivo. Le larve hanno una forma conica, con il capo all'apice e un apparato boccale dilaniante.

alla base presentano l'ano e i due stigmi. Questa conformazione permette loro di immergersi nel substrato con il capo e riuscire comunque a respirare.

Lo sviluppo larvale avviene rapidamente (da 42 ore a 4-5 giorni) in condizioni termiche ottimali (37-40°C); in caso contrario può prolungarsi anche per settimane. A maturità, la larva esce dal substrato o si porta appena sotto la superficie per impupare.

La larva di ultima età, prima di diventare pupa, provvede a non abbandonare la sua ultima spoglia, assumendo l'aspetto di un caratteristico barilotto, di colore castano scuro, dentro il quale si costruisce la nuova cuticola. L'ultima spoglia (il pupario) è abbastanza elastica da diventare più grande in modo tale da contenere la pupa. L'impupamento dura da 3-4 giorni a 2-4 settimane. Il pupario è predisposto ad avere dei punti deboli da cui uscirà l'adulto. Quando la pupa diventa adulta utilizza la testa per uscire dal pupario.

quindi l'emolinfa viene spostata nel capo dell'adulto che viene utilizzato come arnese. L'adulto si nutre di ogni sostanza liquida o semi-liquida che possa raggiungere: dal liquame colante o marcescente di qualsiasi origine vegetale o animale fresca o in decomposizione (frutta, ortaggi, carni, ecc.), agli escrementi, escreti, gocce di acqua o liquidi zuccherini (come il latte, le marmellate, il miele, ecc.) o meno (condimenti dei cibi, essudati di formaggi, ecc.). Inoltre, l'insetto adulto infatti, per la costituzione dell'apparato boccale succhiatore, è incapace di nutrirsi di sostanze allo stato solido, ma può assumere piccole porzioni di sostanze solubili, come lo zucchero, rigurgitando attraverso l'apparato boccale (la cosiddetta proboscide) una certa quantità di saliva, per portare le suddette sostanze in soluzione: questo fenomeno prende il nome di "vomito". Lo svernamento avviene per lo più come adulto.

In anfratti; in particolare in questo periodo l'insetto viene parassitato da un fungo, Entomophtora muscae, che determina un buon abbattimento delle popolazioni. Le mosche sopravvissute, data la loro fecondità, in presenza di idoneo substrato organico da utilizzare come alimento sono in grado in breve tempo di riportare le popolazioni ad un elevato numero di individui.

In ambienti costantemente mantenuti riscaldati, quali gli impianti di riciclaggio dei rifiuti, le generazioni si succedono incessantemente: di conseguenza, si calcola che in Italia l'insetto presenti da 8-10 sino a 20-22 generazioni all'anno.

È estremamente pericoloso come vettore delle più svariate malattie. Questo Dittero risulta - in particolare batteri patogeni, uova di alcuni "vermi" parassiti (Nematelminti) e, specialmente nei climi caldi, Protozoi - provenienti da escreti, escrementi, sostanze putrescenti, sui cibi destinati all'uomo, talvolta addirittura in particolari punti.

dell'uomo stesso (labbra, palpebre, ecc.), sia amezzo delle zampe che dell'apparato boccale, i quali giungono a diretto contatto del substratoil deposito sui cibi delle feciinfetto. Anche (nelle quali possono sopravvivere tutti i microrganismiil vomito possono inquinare irreparabilmente le derrate.sopra citati) e Le principali malattieper le quali è stata accertata la possibilità di trasmissione nelle nostre regioni sono la dissenteria,la diarrea estiva dei bambini, le salmonellosi. Nell'industria alimentare le mosche si introduconoattratte dalle sostanze zuccherine presenti, o da liquidi percolanti. Risultano perciò estremamentenocive nelle industrie dolciarie, nelle lavorazioni di succhi di frutta, concentrati di pomodoro, avolte alla testata di impianti per la produzione di pasta in particolare se è "all'uovo", nonché laddove vengono lavorati il latte e le carni. Un grande problema sono i rifiuti, essi non sono

Portativia giornalmente quindi si deve accertarsi che siano adeguatamente chiusi e che siano portati via.

Gli ordiniin un tempo inferiore in cui l'uovo diventa adulto. Si deve fare attenzione alle porte, esse nondevono essere lasciate aperte, perciò devono essere presenti degli allarmi che indicano che la porta è aperta e spesso sono presenti le doppie porte.

Si riconosce dal volo, che compie incessantemente intorno a lampade; è in genere più frequentenegli edifici in campagna. Le larve con regime dietetico predatorio a spese di forme giovanili diMusca domesticaaltri insetti (larve di compresa) si sviluppano nel letame molto umido e sonoparticolarmente frequenti nella pollina di allevamenti di volatili.

Famiglia: Piofilidi larve saprofaghe

Si tratta di un piccolo gruppo di Ditteri con (sinutrono di sostanze in decomposizione), di cui una sola rivesteimportanza economica. È detta comunemente "mosca del formaggio". L'adulto ha

aspettosimile a quello della mosca domestica, con dimensioni più ridotte e corpo più smilzo; depone circa 250 uova sul substrato (formaggi, e carni in stagionatura), in cui le larve rapidamente si annidano.

Le larve stesse presentano la caratteristica di saltare, scattando, dopo essersi piegate su se stesse ed aver afferrato con gli unciniboccali l'estremità caudale del corpo. Sono così in grado, ad ogni salto, di spostarsi sino a 25 cm orizzontalmente e 15 cm in altezza. L'impupamento avviene nel substrato ed il ciclo può completarsi in circa 12 giorni.

Se vengono ingerite con le vivande che le ospitano, possono causare ulcerazioni nell'apparato digerente, che si manifestano con coliche anche gravi. Gli adulti vivono pure su sostanze organiche in decomposizione e possono quindi essere vettori di microrganismi patogeni.

Famiglia: Sarcofagiadulti

Comprende specie di medie dimensioni, i cui sono caratterizzaticorpo fondamentalmente grigio, da con

pronoto a bandelongitudinali di colore grigio scuro, alternate ad altre più chiare.

Genere: Sarcophaga spp. si

Questi Ditteri sono noti come "mosconi grigi della carne", in quanto evolvono appunto su sostanze di origine animale (carni fresche, prosciutti in via di stagionatura, formaggi); in alcuni casi le larve determinano miasi. Il ciclo si completa in 8-25 giorni, in relazione alle condizioni ambientali. Come tutte le specie di Ditteri che vengono qui considerate, possono essere vettori di microrganismi, anche patogeni. Non è tollerata la loro presenza negli ambienti in cui si producono alimenti, per questo motivo devono essere presenti delle reti alle finestre non apribili.

Famiglia: Calliforidicolorazione verde o blu metallico,

Di media dimensione, ottimi volatori, sono caratterizzati da susaprofaghetutto il corpo. Comprende specie diffuse in tutto il mondo, molte delle quali sono sinutrono di sostanze in decomposizione, altre hanno larve che vivono come parassiti.

di animali, uomo compreso; alcune sono addirittura agenti di miasi cutanee. Genere: Calliphora spp. e Lucilia spp. Calliphora Le diverse specie di "moscone blu della carne" hanno larve sostanze di origine animale che si sviluppano in (carni fresche, formaggi), ma a volte anche negli escrementi o, addirittura, in tessuti frequentemente infestate ledi animali e dell'uomo. Risultano quindi industrie che lavorano la carne (fresca, per scatolame, insaccati o omogeneizzati), oltre che i caseifici. Le femmine depongono diverse centinaia di uova e sono attratte dagli odori che provengono dal substrato idoneo per lo sviluppo larvale da una distanza di diverse centinaia di metri. Comportamento similare hanno le addome di colore Lucilia, specie appartenenti al genere caratterizzate da verde metallico splendente (da cui il nome comune di "mosconi verdi"). I problemi di ordine igienico dati dalla presenza di questi Ditteri sono analoghi a quelli ricordati per la mosca domestica. Nel complesso,In condizioni di temperatura ottimali (25°C circa) completano il ciclo di sviluppo, da uovo ad adulto, anche in meno di due settimane. Gli ordini Ordine Ortotteri Gli Ortotteri, o cavallette, sono caratterizzati da apparato boccale masticatore con mandibole molto robuste e zampe posteriori generalmente saltatrici. Si tratta di insetti eterometaboli ovipari, con uova deposte isolatamente nei tessuti vegetali, o in caratteristiche ooteche (cannelli). Il primo paio di ali è come quello delle blatte ma a posizione a tetto, non appiattite. Possono avere antenne lunghe e corte. Tra gli Ortotteri due specie, appartenenti al sottordine degli Ensiferi ed alla famiglia dei Grillidi, possono divenire infestanti delle industrie alimentari, la loro presenza si può assimilare a quella delle Blatte. Questi due Ortotteri entrano nell'industria alimentare attraverso i bancali (utilizzano come riparo) nel per
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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/04 Ispezione degli alimenti di origine animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Laura-G di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Protezione degli alimenti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Locatelli Daria Patrizia.