Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
FAMIGLIA: BRUCHIDI
Le larve si sviluppano nei cotiledoni di leguminose; alcune sono polifaghe, altre strettamente infeudate ad una unica specie
vegetale. Gli adulti, di piccole dimensioni e tozzi, sono caratterizzati da elitre che non ricoprono totalmente l'addome.
14
Elena Dossi
SPECIE: Acanthoscelides obtectus – “Tonchio dei fagioli”
L’adulto misura 2.5-4mm ed ha un colore giallo-bruno sino a brunastro, con elitre ricoperte da peli; è caratterizzato da strie
longitudinali alternativamente chiare e scure.
Cosmopolita, risulta diffuso in tutta Italia.
Vive soprattutto a spese di semi di piante del genere Phaseolus, ma può attaccare anche
quelli di altre leguminose, completando da 3 a 6 generazioni nel corso
dell'annata. La prima si svolge sui legumi maturi e sulle piante in
campo; le successive in magazzino. La femmina depone 40-60 uova
(sino ad un centinaio) nei baccelli (in pieno campo) o direttamente sui
semi essiccati (in magazzino). Lo sviluppo larvale si conclude in 28-150
giorni in funzione delle condizioni ambientali: infatti l'optimum si ha a 30°C e 70%U.R., ma l'insetto può
svilupparsi, seppur lentamente, anche a 18°C. Più larve possono rinvenirsi in ogni cotiledone; le perdite
vengono valutate pari al 25% quando l'attacco è limitato ad un solo individuo per seme, salgono al 100% con almeno dieci
larve. Lo sviluppo larvale si blocca con temperature intorno ai 12°C; valori ottimali si hanno a 30°C ed in tal caso l'insetto compie
una generazione al mese.
In Italia, il "tonchio" è spesso fonte di preoccupazione per l’industria conserviera, cui gli attacchi possono sfuggire. In tal modo
l'insetto viene inscatolato in cibi pronti all'uso, con conseguenze facilmente immaginabili. Solo un controllo stretto nei
magazzini e l'eventuale esame radiografico dei semi possono evitare l'inconveniente. Risulta particolarmente nefasto nei Paesi
tropicali e subtropicali ove, per di più, i semi di leguminose risultano alimento di particolare importanza. Altri Bruchidi risultano
nocivi ai semi di leguminose conservati. Si ricordano Bruchus pisorum (L.), infestante i piselli freschi, B. rufimanus Boheman su
fave, Callosobruchus chinensis (L.).
FAMIGLIA: ANOBIDI
Si tratta di Coleotteri essenzialmente xilofagi ("tarli del legno"), ma alcuni si sono perfettamente adattati alla colonizzazione di
derrate; sono in grado di forare i più comuni tipi di materiale da imballaggio. Gli adulti, dal corpo sub-globoso, sono
caratterizzati da pronoto vistoso che ricopre il capo, rivolto verso il basso.
SPECIE: Lasioderma serricorne
L'adulto, di colore bruno, misura 2.5-3mm ed è caratterizzato da antenne costituite da 14 segmenti dentellati.
Gli adulti volano con facilità e si muovono molto rapidamente.
La femmina depone da 20 a 100 uova con un valore minimo per l'ovideposizione di 15°C, mentre il limite
superiore per lo sviluppo è di 37-40°C. La durata del periodo larvale varia da 1 a 4 mesi in funzione della
temperatura e dell'umidità. L'optimum per lo sviluppo è intorno ai 30°C, con 70% di U.R. Nel corso di un
anno si possono susseguire, accavallandosi, da 1 a 7 generazioni; in Italia ne sono state accertate 3. Le larve
scavano gallerie di sezione perfettamente circolare nei materiali attaccati; perforano così, oltre che
sigarette, qualsiasi involucro, in particolare le bustine in carta-filtro contenenti camomilla per infusi.
L'impupamento ha luogo in un piccolo bozzolo costituito essenzialmente da rosura ed escrementi.
Specie cosmopolita, polifaga, attacca di conseguenza le più disparate sostanze conservate: frutta secca,
tabacco, farine, spezie, tessuti, semi di varie piante, camomilla, pesce secco, crine vegetale e animale ecc.
Si tratta di una delle più frequenti e dannose specie di Coleotteri presenti in industrie alimentari, magazzini, supermercati.
SPECIE: Stegobium paniceum
L'adulto è molto simile a L. serricorne, differendone essenzialmente per la conformazione degli articoli antennali: infatti gli
ultimi 3 sono allungati, diversi l'uno dall'altro.
La femmina depone 20-100 uova, a gruppi di 4-5. Le larve sono resistenti ad un ambiente
sfavorevole, in particolare possono sopravvivere anche in condizioni di bassissima umidità
ambientale. Presenta da 1 a 4 generazioni annue, a seconda della temperatura. L'optimum è
tra i 25 ed i 30°C: in tali condizioni il ciclo si completa in 50-70 giorni.
Eccezionalmente polifago, attacca carta, pelli, legno, spezie, camomilla, ma in particolare
sostanze vegetali ricche di amido. È quindi rinvenibile frequentemente nel pane secco, nei
cracker, nelle paste alimentari e nei biscotti; molto caratteristici sono i fori, di 1.5mm circa,
perfettamente rotondi da cui sfarfalla l'adulto.
Altrettanto frequente della specie precedente, pure attivo volatore e caratterizzato da fototropismo positivo, è attirato da
lampade UV. 15
Elena Dossi
FAMIGLIA: DERMESTIDI
Le specie appartenenti a questa famiglia risultano infestanti derrate di ogni tipo, anche se prevalentemente sono infeudate
a prodotti di origine animale, oltre che a lana e pelli: si tratta infatti di insetti in grado di nutrirsi anche di cheratina, non
digerita dalla generalità degli animali. Le larve sono caratterizzate da ciuffi vistosi di setole presenti su tutto il corpo, ma in
particolare sugli ultimi uriti addominali. Tali setole possono essere causa di dermatiti da contatto, fenomeni di asma per
inalazione, ulcerazioni dei villi gastrici per ingestione.
Spesso sia gli adulti che le larve si rinvengono nei nidi di uccelli.
SPECIE: Dermestes spp.
L'adulto, di colore nero, presenta una fascia giallastra maculata sulle elitre; le larve, ispide e brunastre, raggiungono i 15mm
di lunghezza.
Gli adulti escono dai ricoveri invernali (gallerie scavate nel legno o anche semplicemente luoghi riparati) in
aprile-maggio e, dopo un periodo di nutrizione di alcuni giorni sui cibi che serviranno da nutrimento anche alle
larve, si accoppiano. La femmina depone sino a 150-200 uova a gruppi di 7-8 su diverse sostanze (carni
essiccate, salumi, biscotti, mangimi, ossa, formaggi secchi). La schiusura avviene dopo 7-10 giorni; le larve,
raggiunta la maturità in 20-30 giorni, scavano gallerie di circa 10-12mm nelle strutture di legno che possono
reperire (scaffalature, pavimenti, travi di tetto), impupandosi. Gli adulti sfarfallano dopo 15-20 giorni. A 25°C
il ciclo si completa in circa 2 mesi; a 15°C richiede da 5-6 mesi ad un anno, in funzione del cibo a disposizione.
I danni prodotti possono essere notevoli se vengono attaccati salumi, carni conservate, latte in polvere, pellicce; sono
provocati pressoché esclusivamente dalle larve lucifughe, le cui spoglie inquinano gravemente le derrate infestate.
SPECIE: Anthrenus spp. e Attagenus spp.
Si tratta di Coleotteri di dimensioni medio-piccole (1.5-5mm), caratterizzati da larve ispide, provviste di vistosi ciuffi di lunghe
setole nella regione distale dell'addome.
Gli adulti vivono anche all'aperto, ad esempio nei nidi di uccelli, ove si cibano di detriti e barbute
di piume. Depongono almeno un centinaio di uova. Le larve attaccano i
substrati più svariati: dalla lana alle granaglie danneggiate, dalla farina di
pesce alla polvere d'uova. Oltre i danni diretti, sono responsabili di gravi
inquinamenti del substrato con le spoglie larvali: infatti, prima di
giungere a maturità, mutano un gran numero di volte. Presentano in
genere una generazione all'anno, anche se alla temperatura ottimale di
30°C il ciclo può essere completato in circa un mese. Ciò a condizione che l'alimentazione sia pressoché
esclusivamente a base di proteine animali.
COLEOTTERI SECONDARI – DETRITICOLI
Forano gli imballaggi con difficoltà.
FAMIGLIA: TENEBRIONIDI
Si tratta di insetti che si alimentano per lo più di detriti o di materiali vegetali in via di progressivo decadimento; alcuni
presentano costumi predatori. In genere di piccola dimensione, ma con qualche specie discretamente voluminosa, sono tutti
caratterizzati da adulti di colore bruno, per lo più molto cupo, o addirittura nerastro.
SPECIE: Tribolium castaneum
L’adulto, lungo 3-4mm e di colore bruno-mogano, presenta antenne con 10 antennomeri, dei quali gli ultimi 3 formano una
clava ben distinta.
Si tratta di specie molto longeva allo stadio di adulto, essendo in grado di vivere fino a circa
2 anni. L'accoppiamento avviene 2 giorni dopo la fuoriuscita dell'adulto; la femmina depone
da 200 a 500 uova isolatamente (2-10 per giorno), per un periodo di 150-200 giorni a 25°C;
le uova schiudono dopo una incubazione di una settimana circa. Le larve raggiungono la
maturità in pochi giorni, impupandosi quindi all'interno della derrata ospite; tale periodo
varia da 15 a 38 giorni circa. Il ciclo evolutivo più breve è di 40 giorni a 3°C con U.R. 70-90%.
La temperatura minima di sviluppo è 22.5°C con U.R. uguale o superiore al 10%, mentre
quella massima è 40°C con U.R. compreso fra 50-70%. La specie sopporta bene l'ambiente
secco; è possibile il suo sviluppo anche ad U.R. 10%, se la temperatura è almeno 25°C. La temperatura minima che consente il
16
Elena Dossi
completamento del ciclo è 22.5 °C e la sua durata varia la 70 a 100 giorni. A 7°C, tutti gli stadi muoiono in 24 giorni, a 51°C in 5
minuti. La temperatura massima che consente lo sviluppo è 40°C con U.R. 50-70%.
Ricerca preferibilmente derrate polverulente e ricche di amidi (farine, semola, crusca), ma l'elevata polifagia gli permette di
nutrirsi delle più svariate sostanze vegetali (arachidi, copra, ricino, sesamo, lino, leguminosa da granella, frutta secca, cacao,
cioccolato, manioca e cereali in granella). La farina tende ad assumere colore rosa-brunastro, con odore sgradevole causato
essenzialmente dalla secrezione ghiandolare di diversi chinoni. Nel contempo, il livello di acido urico e di acidi grassi liberi
aumenta, mentre scende il contenuto in tiamina. Basta un attacco protratto per 2-3 mesi per alterare
irreparabilmente le farine. Circa la metà di un chicco di frumento può venire consumata da un unico
individuo di tribolio nel corso dello sviluppo postembrionale.
SPECIE: Tribolium confusum
L’adulto ha una lunghezza di 3-4mm e un colore da rosso-bruno a bruno scuro. Morfologicamente è simile
a T. castaneum, da cui si distingue per la struttura delle antenne, progressivamente ispessite dalla base
all'apice oltre che dagli angoli anteriori del protorace, distintamente sporgenti.
La femmina depone 350-400 uova. La durata della sua vita è 1-1.5 anni, quella del maschio sino a 2 anni. Il
ciclo di sviluppo più breve è di 25 giorni a 30°C e 70% U.R. La temperatura minima per lo sviluppo è 22.5°C
con U.R. ugua