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Estratto del documento

FAMIGLIA: BRUCHIDI

Le larve si sviluppano nei cotiledoni di leguminose; alcune sono polifaghe, altre strettamente infeudate ad una unica specie

vegetale. Gli adulti, di piccole dimensioni e tozzi, sono caratterizzati da elitre che non ricoprono totalmente l'addome.

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Elena Dossi

SPECIE: Acanthoscelides obtectus – “Tonchio dei fagioli”

L’adulto misura 2.5-4mm ed ha un colore giallo-bruno sino a brunastro, con elitre ricoperte da peli; è caratterizzato da strie

longitudinali alternativamente chiare e scure.

Cosmopolita, risulta diffuso in tutta Italia.

Vive soprattutto a spese di semi di piante del genere Phaseolus, ma può attaccare anche

quelli di altre leguminose, completando da 3 a 6 generazioni nel corso

dell'annata. La prima si svolge sui legumi maturi e sulle piante in

campo; le successive in magazzino. La femmina depone 40-60 uova

(sino ad un centinaio) nei baccelli (in pieno campo) o direttamente sui

semi essiccati (in magazzino). Lo sviluppo larvale si conclude in 28-150

giorni in funzione delle condizioni ambientali: infatti l'optimum si ha a 30°C e 70%U.R., ma l'insetto può

svilupparsi, seppur lentamente, anche a 18°C. Più larve possono rinvenirsi in ogni cotiledone; le perdite

vengono valutate pari al 25% quando l'attacco è limitato ad un solo individuo per seme, salgono al 100% con almeno dieci

larve. Lo sviluppo larvale si blocca con temperature intorno ai 12°C; valori ottimali si hanno a 30°C ed in tal caso l'insetto compie

una generazione al mese.

In Italia, il "tonchio" è spesso fonte di preoccupazione per l’industria conserviera, cui gli attacchi possono sfuggire. In tal modo

l'insetto viene inscatolato in cibi pronti all'uso, con conseguenze facilmente immaginabili. Solo un controllo stretto nei

magazzini e l'eventuale esame radiografico dei semi possono evitare l'inconveniente. Risulta particolarmente nefasto nei Paesi

tropicali e subtropicali ove, per di più, i semi di leguminose risultano alimento di particolare importanza. Altri Bruchidi risultano

nocivi ai semi di leguminose conservati. Si ricordano Bruchus pisorum (L.), infestante i piselli freschi, B. rufimanus Boheman su

fave, Callosobruchus chinensis (L.).

FAMIGLIA: ANOBIDI

Si tratta di Coleotteri essenzialmente xilofagi ("tarli del legno"), ma alcuni si sono perfettamente adattati alla colonizzazione di

derrate; sono in grado di forare i più comuni tipi di materiale da imballaggio. Gli adulti, dal corpo sub-globoso, sono

caratterizzati da pronoto vistoso che ricopre il capo, rivolto verso il basso.

SPECIE: Lasioderma serricorne

L'adulto, di colore bruno, misura 2.5-3mm ed è caratterizzato da antenne costituite da 14 segmenti dentellati.

Gli adulti volano con facilità e si muovono molto rapidamente.

La femmina depone da 20 a 100 uova con un valore minimo per l'ovideposizione di 15°C, mentre il limite

superiore per lo sviluppo è di 37-40°C. La durata del periodo larvale varia da 1 a 4 mesi in funzione della

temperatura e dell'umidità. L'optimum per lo sviluppo è intorno ai 30°C, con 70% di U.R. Nel corso di un

anno si possono susseguire, accavallandosi, da 1 a 7 generazioni; in Italia ne sono state accertate 3. Le larve

scavano gallerie di sezione perfettamente circolare nei materiali attaccati; perforano così, oltre che

sigarette, qualsiasi involucro, in particolare le bustine in carta-filtro contenenti camomilla per infusi.

L'impupamento ha luogo in un piccolo bozzolo costituito essenzialmente da rosura ed escrementi.

Specie cosmopolita, polifaga, attacca di conseguenza le più disparate sostanze conservate: frutta secca,

tabacco, farine, spezie, tessuti, semi di varie piante, camomilla, pesce secco, crine vegetale e animale ecc.

Si tratta di una delle più frequenti e dannose specie di Coleotteri presenti in industrie alimentari, magazzini, supermercati.

SPECIE: Stegobium paniceum

L'adulto è molto simile a L. serricorne, differendone essenzialmente per la conformazione degli articoli antennali: infatti gli

ultimi 3 sono allungati, diversi l'uno dall'altro.

La femmina depone 20-100 uova, a gruppi di 4-5. Le larve sono resistenti ad un ambiente

sfavorevole, in particolare possono sopravvivere anche in condizioni di bassissima umidità

ambientale. Presenta da 1 a 4 generazioni annue, a seconda della temperatura. L'optimum è

tra i 25 ed i 30°C: in tali condizioni il ciclo si completa in 50-70 giorni.

Eccezionalmente polifago, attacca carta, pelli, legno, spezie, camomilla, ma in particolare

sostanze vegetali ricche di amido. È quindi rinvenibile frequentemente nel pane secco, nei

cracker, nelle paste alimentari e nei biscotti; molto caratteristici sono i fori, di 1.5mm circa,

perfettamente rotondi da cui sfarfalla l'adulto.

Altrettanto frequente della specie precedente, pure attivo volatore e caratterizzato da fototropismo positivo, è attirato da

lampade UV. 15

Elena Dossi

FAMIGLIA: DERMESTIDI

Le specie appartenenti a questa famiglia risultano infestanti derrate di ogni tipo, anche se prevalentemente sono infeudate

a prodotti di origine animale, oltre che a lana e pelli: si tratta infatti di insetti in grado di nutrirsi anche di cheratina, non

digerita dalla generalità degli animali. Le larve sono caratterizzate da ciuffi vistosi di setole presenti su tutto il corpo, ma in

particolare sugli ultimi uriti addominali. Tali setole possono essere causa di dermatiti da contatto, fenomeni di asma per

inalazione, ulcerazioni dei villi gastrici per ingestione.

Spesso sia gli adulti che le larve si rinvengono nei nidi di uccelli.

SPECIE: Dermestes spp.

L'adulto, di colore nero, presenta una fascia giallastra maculata sulle elitre; le larve, ispide e brunastre, raggiungono i 15mm

di lunghezza.

Gli adulti escono dai ricoveri invernali (gallerie scavate nel legno o anche semplicemente luoghi riparati) in

aprile-maggio e, dopo un periodo di nutrizione di alcuni giorni sui cibi che serviranno da nutrimento anche alle

larve, si accoppiano. La femmina depone sino a 150-200 uova a gruppi di 7-8 su diverse sostanze (carni

essiccate, salumi, biscotti, mangimi, ossa, formaggi secchi). La schiusura avviene dopo 7-10 giorni; le larve,

raggiunta la maturità in 20-30 giorni, scavano gallerie di circa 10-12mm nelle strutture di legno che possono

reperire (scaffalature, pavimenti, travi di tetto), impupandosi. Gli adulti sfarfallano dopo 15-20 giorni. A 25°C

il ciclo si completa in circa 2 mesi; a 15°C richiede da 5-6 mesi ad un anno, in funzione del cibo a disposizione.

I danni prodotti possono essere notevoli se vengono attaccati salumi, carni conservate, latte in polvere, pellicce; sono

provocati pressoché esclusivamente dalle larve lucifughe, le cui spoglie inquinano gravemente le derrate infestate.

SPECIE: Anthrenus spp. e Attagenus spp.

Si tratta di Coleotteri di dimensioni medio-piccole (1.5-5mm), caratterizzati da larve ispide, provviste di vistosi ciuffi di lunghe

setole nella regione distale dell'addome.

Gli adulti vivono anche all'aperto, ad esempio nei nidi di uccelli, ove si cibano di detriti e barbute

di piume. Depongono almeno un centinaio di uova. Le larve attaccano i

substrati più svariati: dalla lana alle granaglie danneggiate, dalla farina di

pesce alla polvere d'uova. Oltre i danni diretti, sono responsabili di gravi

inquinamenti del substrato con le spoglie larvali: infatti, prima di

giungere a maturità, mutano un gran numero di volte. Presentano in

genere una generazione all'anno, anche se alla temperatura ottimale di

30°C il ciclo può essere completato in circa un mese. Ciò a condizione che l'alimentazione sia pressoché

esclusivamente a base di proteine animali.

COLEOTTERI SECONDARI – DETRITICOLI

Forano gli imballaggi con difficoltà.

FAMIGLIA: TENEBRIONIDI

Si tratta di insetti che si alimentano per lo più di detriti o di materiali vegetali in via di progressivo decadimento; alcuni

presentano costumi predatori. In genere di piccola dimensione, ma con qualche specie discretamente voluminosa, sono tutti

caratterizzati da adulti di colore bruno, per lo più molto cupo, o addirittura nerastro.

SPECIE: Tribolium castaneum

L’adulto, lungo 3-4mm e di colore bruno-mogano, presenta antenne con 10 antennomeri, dei quali gli ultimi 3 formano una

clava ben distinta.

Si tratta di specie molto longeva allo stadio di adulto, essendo in grado di vivere fino a circa

2 anni. L'accoppiamento avviene 2 giorni dopo la fuoriuscita dell'adulto; la femmina depone

da 200 a 500 uova isolatamente (2-10 per giorno), per un periodo di 150-200 giorni a 25°C;

le uova schiudono dopo una incubazione di una settimana circa. Le larve raggiungono la

maturità in pochi giorni, impupandosi quindi all'interno della derrata ospite; tale periodo

varia da 15 a 38 giorni circa. Il ciclo evolutivo più breve è di 40 giorni a 3°C con U.R. 70-90%.

La temperatura minima di sviluppo è 22.5°C con U.R. uguale o superiore al 10%, mentre

quella massima è 40°C con U.R. compreso fra 50-70%. La specie sopporta bene l'ambiente

secco; è possibile il suo sviluppo anche ad U.R. 10%, se la temperatura è almeno 25°C. La temperatura minima che consente il

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Elena Dossi

completamento del ciclo è 22.5 °C e la sua durata varia la 70 a 100 giorni. A 7°C, tutti gli stadi muoiono in 24 giorni, a 51°C in 5

minuti. La temperatura massima che consente lo sviluppo è 40°C con U.R. 50-70%.

Ricerca preferibilmente derrate polverulente e ricche di amidi (farine, semola, crusca), ma l'elevata polifagia gli permette di

nutrirsi delle più svariate sostanze vegetali (arachidi, copra, ricino, sesamo, lino, leguminosa da granella, frutta secca, cacao,

cioccolato, manioca e cereali in granella). La farina tende ad assumere colore rosa-brunastro, con odore sgradevole causato

essenzialmente dalla secrezione ghiandolare di diversi chinoni. Nel contempo, il livello di acido urico e di acidi grassi liberi

aumenta, mentre scende il contenuto in tiamina. Basta un attacco protratto per 2-3 mesi per alterare

irreparabilmente le farine. Circa la metà di un chicco di frumento può venire consumata da un unico

individuo di tribolio nel corso dello sviluppo postembrionale.

SPECIE: Tribolium confusum

L’adulto ha una lunghezza di 3-4mm e un colore da rosso-bruno a bruno scuro. Morfologicamente è simile

a T. castaneum, da cui si distingue per la struttura delle antenne, progressivamente ispessite dalla base

all'apice oltre che dagli angoli anteriori del protorace, distintamente sporgenti.

La femmina depone 350-400 uova. La durata della sua vita è 1-1.5 anni, quella del maschio sino a 2 anni. Il

ciclo di sviluppo più breve è di 25 giorni a 30°C e 70% U.R. La temperatura minima per lo sviluppo è 22.5°C

con U.R. ugua

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A.A. 2017-2018
39 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/12 Patologia vegetale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elenadossi96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Difesa integrata degli infestanti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Locatelli Daria Patrizia.