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Il concetto di comparabilità

Quindi il concetto di comparabilità è duplice. La comparabilità delle aziende nello spazio necessità che le aziende diverse valutino e rappresentino nello stesso modo gli stessi fenomeni economici, quindi che utilizzino la stessa impostazione contabile, altrimenti il rischio è che i loro bilanci non riescano ad essere comparati.

Ci possono essere degli ostacoli alla comparabilità nello spazio, quando ad esempio esistono dei criteri alternativi di valutazione adottati da un'azienda e non dall'altra; ne deriva che le differenze quindi possono essere dovute all'uso di diversi criteri di valutazione o ad una diversa natura dei fenomeni economici esposti in bilancio.

Se passiamo alla comparabilità nel tempo, è possibile solo se i criteri di classificazione/aggregazione delle poste sono costanti nel tempo, ossia se questi non sono mutati da un esercizio all'altro.

Allora, anche con riferimento alla comparabilità degli...

esercizi nel tempo possonoesistere degli ostacoli: ad esempio cambiamenti nella rappresentazione/classificazionedelle voci di bilancio (possono riguardare il criterio di classificazione scelto nellaredazione di bilancio come la classificazione dei costi, per natura o per destinazione) oancora cambiamenti nei criteri di valutazione passando da un criterio del costo aquello della rideterminazione del valore per alcune attività.

Dunque, per favorire una comparabilità di bilancio:

  • Almeno per il periodo precedente, il bilancio deve contenere qualsiasi ammontare esposto in bilancio; quando prendo il fascicolo di bilancio del 2018 ci dev'essere almeno la possibilità di compararli con il 2017;
  • È necessaria una riclassificazione delle voci precedenti, se nell'anno successivo (quello di riferimento del bilancio) ha avuto luogo una modifica di presentazione.

Identificazione del bilancio

Il Bilancio deve essere chiaramente identificato e separato dalle altre

Informazioni contenute nel fascicolo messo a disposizione del pubblico (le altre info possono essere la relazione sulla gestione, la relazione della società di revisione ecc). Questa identificazione serve a distinguere ciò che è disciplinato dagli IFRS da ciò che non lo è (il bilancio disciplinato dagli IFRS altri documenti da altre disposizioni come legge o emanate da autorità di vigilanza/controllo). Una volta individuato il bilancio, ogni prospetto contabile che lo compone e anche le sue note, devono essere chiaramente identificate.

In aggiunta è necessaria la presenza delle seguenti informazioni:

  • Denominazione società che redige il bilancio ed eventuali modifiche della data di riferimento del precedente esercizio;
  • Bilancio d'esercizio (separato o individuale) o consolidato;
  • Data o periodo di riferimento del bilancio;
  • Moneta di presentazione (euro/dollaro ecc);
  • Livello di arrotondamento dell'importo usato (lo IAS).

1 specifica che rappresentare l'informativa in migliaia/milioni è accettabile solo se l'azienda individua e segnala il livello di arrotondamento).

La periodicità del bilancio

L'informativa del bilancio deve essere rappresentata:

  • Almeno una volta l'anno; la data di bilancio (es. 31/12) è in genere mantenuta costante, ma può succedere che sia modificata e in questo caso la durata dell'esercizio amministrativo potrebbe variare in positivo/negativo;
  • Cambiamento: se una società modifica la data di chiusura di bilancio deve indicare l'esercizio di riferimento coperto dal bilancio, la motivazione della variazione e il fatto che gli importi rappresentati non siano del tutto comparabili con quelli dell'esercizio precedente a causa della variazione nella periodicità dell'esercizio stesso.

Presentazione del Bilancio (IAS 1) (lucidi seconda parte)

Premessa: due normative di bilancio, nazionale e internazionale.

Formattazione del testo

Tutte le aziende quotate devono applicare la normativa internazionale legata ai principi internazionali che sono IAS e IFRS. L'obiettivo del corso è far percepire che non esiste solo la contabilità e bilancio di ragioneria della triennale (eseguito secondo normativa nazionale).

Composizione del bilancio (IAS 1, revised)

Il bilancio fornisce tutta una serie di informazioni economico finanziarie patrimoniali sullo stato di salute dell'azienda ai suoi stakeholder.

Il bilancio, nel rispetto dello IAS 1, impone che il bilancio sia un insieme di prospetti contabili e di documenti che descrivono la gestione economica (conto economico), finanziaria (rendiconto finanziario) e patrimoniale (stato patrimoniale) dell'azienda.

Il bilancio ai fini IAS è il bilancio consolidato (insieme di aziende che formano un gruppo). Esso è formato da vari prospetti, documenti:

  • Prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria: simile allo stato patrimoniale civilistico,
quindi con attività, passività ecc.- Prospetto del conto economico complessivo: contiene contenuti come il conto economico della natura civilistica.- Prospetto delle variazioni di patrimonio netto: prospetto che illustra le modificazioni del patrimonio netto da un anno all'altro.- Rendiconto finanziario: obiettivo di focalizzarsi sulla sfera finanziaria, sul denaro. Ci racconta tutte le movimentazioni di questo denaro nei 12 mesi dell'anno.- Note: si avvicinano alla nota integrativa della documentazione civilistica. Documento molto ampio quali-quantitativo con tanti numeri e informazioni.
  1. Lo STATO PATRIMONIALE SECONDO IL CODICE CIVILE (art. 2424 c.c.)
Il legislatore ha previsto un contenuto rigido per la compatibilità spaziale, ovvero il bilancio deve dare la possibilità ai suoi lettori di poter confrontare un'azienda con un'altra o più aziende (se ho necessità di confrontare situazione patrimoniale di più imprese devo

infatti basarmi su uno schema paragonabile; il lettore del bilancio sarà facilitato nella lettura e comparabilità); e poi per la comparabilità temporale, ovvero da un anno all'altro (devo poter comparare su più anni, quindi ho necessità di disporre di bilanci confrontabili nel tempo).

L'attivo è classificato in relazione alla destinazione degli elementi, ovvero i vari investimenti fatti dall'azienda vengono distinti in modo puntuale in due grandi blocchi:

  1. Da un lato gli investimenti durevoli nel tempo (B. immobilizzazioni, ovvero gli investimenti che l'azienda effettua con l'obiettivo di tenerli per più di un anno come i fabbricati gli impianti ecc);
  2. Dall'altro investimenti non durevoli (C. Attivo circolante, investimento che l'azienda fa con l'obiettivo di tenerlo entro i 12 mesi, ad esempio tutte le volte che compra una materia prima spera di riuscire il prima possibile ad inserirla.

nel processo produttivo). In base al criterio della trasferibilità in denaro (ovvero il tempo che ci impiegano a tornare in forma liquida) bisogna vedere quanto tempo si pensa di tenere l'attivo, in base a ciò esso impiegherà più o meno tempo a tornare in forma liquida.

Il passivo non comprende solo passività, rappresenta le forme di finanziamento dell'azienda ed è classificato in base all'origine delle fonti; esse possono essere distinte tra interne (ovvero il capitale apportato dai soci, capitale sociale che troviamo nella voce patrimonio netto dove sono presenti anche riserve ed utile/perdite di esercizio) ed esterne (prestiti, dilazioni di pagamento, tutto ciò che riguarda debito verso l'esterno, quindi verso le banche, enti finanziatori, fornitori).

La normativa internazionale è totalmente diversa. Lo schema secondo quest'ultima infatti, non è per nulla rigido ma allo stesso tempo non rinuncia alla

qualità dell'informativa prodotta. Non ci sono lettere maiuscole, numeri romani ecc come per il codice civile. Lo IAS 1 dà un elenco di voci che devono essere messe, e ne deriva che la lunghezza dello schema dipende dalla società che decide di redigerlo in maniera più o meno analitica e definire di conseguenza le voci da presentare. Lo IAS 1 prevede due schemi di classificazioni di attività e passività che differiscono in base a due diversi criteri di classificazione: 1) Ciclo operativo: Distingue le attività e passività in correnti (current assets) e non correnti (non current); criterio più diffuso tra le società commerciali, industriali e di servizi. 2) Liquidità: tipicamente usato dalle banche, si focalizza sul tempo rispetto alla data di bilancio (31/12) entro il quale avviene l'incasso o il pagamento. Il criterio del ciclo operativo rappresenta la "regola", mentre quello della liquidità rappresenta un'alternativa.

La liquidità rappresenta l'eccezione. Il criterio della liquidità è utilizzabile solo se esso produce delle informazioni più attendibili e significative rispetto all'altro criterio. Esso è tipico per le banche e le società di assicurazioni.

Definizione Ciclo operativo: fa riferimento all'oggetto tipico dell'impresa (es. Ferrero produzione vendita prodotti dolciari); esso tecnicamente è un numero di giorni, lasso temporale, tra un momento e un altro ben specifico, tra l'acquisizione dei beni (non uscita di denaro ma contabilizzazione dell'acquisto) che entrano nel processo produttivo e l'incasso dei crediti verso clienti collegati alle vendite di quanto prodotto/realizzato (realizzazione in denaro).

Il ciclo operativo può essere più o meno lungo a seconda di quanto l'impresa riesce ad ilazionare o a ridurre il tempo di incasso crediti.

Il ciclo operativo non ha una durata uguale.

Per tutte le imprese, in quanto dipende dall'oggetto di produzione. Può essere molto lungo (es. aziende che lavorano su commessa, come lotti di autostrade e palazzi) o più breve (es. aziende della moda). Possono esistere imprese con ciclo operativo breve (es. produzione di scarpe) e imprese con ciclo operativo lungo (es. produzione di grandi infrastrutture).

Tutte le attività che si realizzano* entro il ciclo operativo dell'azienda sono ATTIVITÀ CORRENTI. Al contrario, tutte le attività che vengono utilizzate per più di un ciclo operativo sono ATTIVITÀ NON CORRENTI.

*che si realizzano: cioè che si trasformano in denaro.

Es. azienda dolciaria: il ciclo operativo è il periodo tra l'acquisto delle materie prime (latte, zucchero, ecc.) e il momento dell'incasso dei crediti. Un forno verrà impiegato per più di un ciclo operativo -> attività non corrente

Credito verso cliente: si trasforma e

il tag

) e si apre un nuovo paragrafo (con il tag

) per ogni nuovo ciclo operativo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
47 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giova__p di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Valutazione d'azienda e principi contabili internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Giacosa Elisa.