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Primi soccorsi per morsi di vipera e punture di insetti
Il morso di vipera invece è riconoscibile da due forellini distanti circa 1 cm e i sintomi sono dolore, edema, necrosi, vomito, dolori muscolari, aumento dell temperatura e collasso cardiocircolatorio, mentre la terapia si basa sul lavare e disinfettare la ferita con acqua e sapone, eseguire fasciatura compressiva, immobilizzare l'arto con una stecca, mantenere calmo il paziente ed effettuare il siero. Le punture di insetti invece possono provocare pomfi, prurito, dolore, orticaria, vomito, dispnea, grave reazione allergica fino allo shock anafilattico, in questi casi bisogna estrarre il pungiglione con cautela e applicare una borsa di ghiaccio e pomata antistaminica e cortisone. Il BLS è un insieme di procedure standardizzate (protocollo) di rianimazione cardiopolmonare atte a sostenere le funzioni vitali qualora queste siano compromesse. I segni dell'arresto cardiorespiratorio sono incoscienza, apnea e boccheggiamento (gasping), aspetto cadaverico e assenza di.polso.Nell'arresto cardiorespiratorio primariamente respiratorio si ha:
- Anossia cerebrale con perdita di coscienza
- Arresto dell'attività meccanica del cuore
- Arresto della circolazione
Nell'arresto cardiorespiratorio primariamente cardiaco si ha invece:
- Arresto dell'attività meccanica del cuore
- Arresto della circolazione
- Anossia cerebrale con perdita di coscienza
- Arresto dell'attività respiratoria
Il danno anossico cerebrale inizia circa dopo 4-5 minuti di assenza di attività cardiopolmonare e dopo 10 minuti le lesioni diventano irreversibili.
Nel BLS la prima azione che deve essere eseguita dal soccorritore è di valutare la sicurezza della scena, infatti non devono esserci pericoli come gas, fiamme, cavi elettrici, auto in corsa, ecc.
Successivamente si effettua la manovra di supinazione, ossi si mette il paziente supino tenendo testa, collo e torace in asse, infine dopo che il paziente
è stato messo supino deve essere allineato. Una volta supinato il paziente si procede alla valutazione dello stato di coscienza (chiama e scuoti), se la vittima è cosciente bisogna lasciare il paziente nella posizione trovata e chiamare il 118, inoltre non bisogna mai farlo alzare, bere e non bisogna mettere cuscini sotto la testa. In un soggetto incosciente invece bisogna chiamare aiuto (118), rendere pervie le vie aeree e valutare l'attività respiratoria con la manovra di GAS (guardo, ascolto, sento). Se la vittima respira bisogna metterlo in posizione di sicurezza, chiamare i soccorsi e rivalutare la vittima ad intervalli. La posizione di sicurezza garantisce il mantenimento della testa in iperestensione e la pervietà delle vie aeree, che il paziente non rotoli e che non succedano fenomeni ab ingestis, ma non deve essere attuata nel politraumatizzato. Se il paziente non respira invece bisogna effettuare il massaggio cardiaco esterno (MCE). Nel MCE: il soccorritoresi inginocchia al lato della vittima posta su una superficie• rigidapoggia la mano sul punto di compressione al centro del torace• porre l’altra mano sulla prima• mantenere le braccia tese• iniziare a comprimere ritmicamente, attuando una escursione dello• sterno di almeno 3 cm
Quando si abbina la respirazione artificiale al MCE bisogna alternare 30compressioni e 2 insufflazioni, inoltre se c’è un secondo soccorritore devesostituire il primo ogni 2 minuti.
La tecnica di ventilazione bocca a bocca si effettua mantenendo il capoiperesteso, si chiudono le narici, appoggiare la bocca ben aperta sulla boccadella vittima e soffiare lentamente guardando se il torace si espande,l’insufflazione deve durare 2 secondi.
Fermarsi quando si osserva l’espansione del torace, staccare la bocca, liberareil naso e aspettare che il torace si sia completamente abbassato prima dieffettuare un’altra insufflazione.
Le insufflazioni devono essere lente
E profonde in modo da evitare il vomito. Per disostruire invece il cavo orale del paziente il pollice fa leva sulla lingua mentre le altre dita afferrano la mandibola e sollevandola in alto e in avanti. La ventilazione bocca naso invece si attua ad esempio in caso di convulsioni, lesioni della mucosa e frattura della mandibola, oppure quando si effettua in un neonato. La ventilazione inoltre può essere effettuata in maniera bocca-maschera o maschera-Ambu, mentre per non fare ingoiare la lingua si usa quando è presente la cannula di Guedel. Dopo circa 3 minuti di MCE e ventilazione si valuta il soggetto, se ancora non respira si effettuano fino a 4 cicli da 30 compressioni e 2 insufflazioni. Invece in caso di occlusione delle vie aeree per ingestione di corpo estraneo si possono avere due situazioni: 5ostruzione non completa: il paziente respira e cerca di tossire per eliminare il corpo estraneo ostruzione completa: il paziente non è in grado di respirare, ne di
parlare, né di tossire e perde rapidamente conoscenza, in questo caso bisogna effettuare la manovra di Heimlich. La manovra di Heimlich si effettua: - Abbracciare la vittima di spalle - Mettere il pollice nell'angolo formato dalle costole sotto lo sterno - L'indice sull'ombelico - Mettere il pugno dell'altra mano al centro della C - Coprire con l'altra mano la prima mano ed effettuare 4 o 5 compressioni - Spostando le mani verso la schiena in alto e verso i polmoni Una volta arrivati i soccorsi dopo tutte queste tecniche, può essere effettuata da personale esperto la defibrillazione precoce (BLS-D). La defibrillazione precoce rappresenta l'uso della corrente elettrica somministrata in grande quantità ma in un brevissimo periodo di tempo e si effettua in caso di fibrillazione ventricolare, ma il successo dipende dal tempo di inizio della manovra, dato che la FV si converte in breve tempo in asistolia. Per effettuare ladefibrillazione si possono usare le piastre adesive e le piastre non adesive, inoltre gli elettrodi devono essere posizionati correttamente. I defibrillatori possono essere monobasici (360 joule) o bifasici (200 joule), e i bifasici causano minor danno al miocardio. I ritmi defibrillabili sono la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare.
4 - IL COMA
Sindrome clinica caratterizzata da un'alterazione della coscienza e da una mancata risposta a qualsiasi stimolo esterno o bisogno interno. Le cause del coma possono essere:
- intracraniche: emorragie, ischemie, traumi, tumori, meningiti
- extracraniche: farmaci, avvelenamento, encefalopatia epatica, ipoglicemie, ecc.
La profondità e la gravità del coma si misurano con la scala di Glasgow che valuta l'apertura degli occhi, la risposta verbale e la risposta motoria e assegna un punteggio da 3 a 15, al di sotto di 8 c'è il coma. Il coma viene classificato in:
6 - coma vigile: la persona si
muove e sente gli stimoli• coma superficiale: non si muove spontaneamente ma reagisce agli• stimoli dolorosicoma profondo: mancanza di risposta anche dopo stimoli dolorosi intensi• coma depassè: è una condizione in cui si è persa definitivamente la• reversibilità, con un valore nella scala di Glasgow uguale a 3 e si haassenza di tutti i riflessi oculari e tendinei e silenzio elettrico per almeno30 minuti, questa inoltre è la fase in cui si può procedere all’espiantodegli organi.
La terapia di mantenimento di un soggetto in coma prevede:
- assicurare la ventilazione polmonare
- mantenere un’adeguata circolazione periferica
- ristabilire l’equilibrio elettrolitico e acido base
- garantire la neuro protezione con mannitolo
- instaurare un protocollo nutrizionale (enterale o parenterale)
5 – LO SHOCKÈ un’insufficienza circolatoria acuta caratterizzata da alterazioni
Il termine shock si riferisce a una grave condizione in cui il flusso sanguigno non è sufficiente per soddisfare le esigenze metaboliche dell'organismo. Ciò porta a una compromissione della microcircolazione con conseguenti fenomeni ischemici tissutali e gravi danni cellulari.
Lo shock si divide in tre tipi principali:
- Ipovolemico: può essere assoluto o relativo ed è caratterizzato da una diminuzione della volemia e della gittata cardiaca. Nello shock ipovolemico assoluto si ha una perdita di liquidi verso l'esterno (emorragie, vomito, diarrea, ustioni), mentre nello shock ipovolemico relativo si ha una ipovolemia da sequestro interno (ascite, emotorace, emoperitoneo, ecc.).
- Cardiogeno: è causato da un'ostruzione meccanica all'efflusso sanguigno dal cuore o da un deficit di pompa. Si verifica in casi di infarto miocardico acuto (IMA), aritmie, scompenso cardiaco, tamponamento cardiaco, ecc.
- Distributivo: può essere neurogeno, settico o anafilattico e si verifica a causa di un aumento della capacità venosa con profonda riduzione del tono vasale simpatico. Può essere causato da farmaci, infezioni, lesioni midollari, ipersensibilità alle IgE, ecc. Può essere suddiviso in tre stadi.
Queste sono solo alcune delle principali forme di shock, ognuna con cause e caratteristiche specifiche. È importante riconoscere tempestivamente i segni e i sintomi dello shock e intervenire prontamente per evitare danni irreversibili all'organismo.
seguinte formato:ipotensione compensata. La ridotta portata cardiaca• stimola dei meccanismi compensatori che alterano la funzione7miocardica e le resistenze periferiche per mantenere perfusi gli organivitali, in questa fase i segni sono minimi.2°: i meccanismi compensatori non sono più efficienti, la perfusione• tissutale diminuisce e sono presenti segni di insufficienza cerebrale,renale e miocardica.3°: si ha grave ischemia con danno tissutale soprattutto a carico dei• capillari renali, del fegato e dei polmoni, l’ischemia renale può causarel’IRA.
Le manifestazioni cliniche dello shock sono:
- Ipotensione
- Tachicardia
- Agitazione
- Alterazione del sensorio
- Sudorazione
- Segni di vasocostrizione periferica (pallore, polsi deboli, estremità fredde)
- Oliguria
Nello shock settico prevale la vasodilatazione e le estremità sono calde.
Nello shock emorragico bisogna effettuare delle trasfusioni
Il trattamento ha lo
i insetti, farmaci, alimenti o altre sostanze allergeniche. I sintomi possono includere prurito, orticaria, gonfiore delle labbra e della lingua, difficoltà respiratorie, vomito e diarrea. In caso di shock anafilattico, è necessario intervenire immediatamente con l'adrenalina e chiamare il 118. Per prevenire lo shock, è importante evitare l'esposizione agli allergeni noti e portare sempre con sé un kit di emergenza contenente adrenalina autoiniettabile. In caso di reazione allergica grave, è fondamentale chiamare immediatamente il numero di emergenza e richiedere assistenza medica. Ricorda che lo shock è una condizione medica grave che richiede un intervento immediato. Segui sempre le indicazioni del personale medico e non esitare a chiamare il numero di emergenza in caso di necessità.