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(OTC);
C’è da tener in considerazione anche il mercato a Termine, più nello specifico
contratto asimmetrico,
la facoltà, perché si fa riferimento ad un cioè il profilo del
payoff dell’acquirente è diverso rispetto a quello del venditore; il rischio è
prettamente diverso, così come anche il rendimento.
Nell’opzione Call, si ricorda che il dell’acquirente è pari al
margine di garanzia
premio il rischio massimo è il premio (egli assolve adempimenti in termine di
garanzia con il premio);
Un premio che come sappiamo incasserà il venditore dell’opzione Call; la
posizione del venditore della Call è una posizione soggetta al mark to market
della posizione (vengono richiesti versamenti aggiuntivi, che potenzialmente
possono essere illimitati) , e tende ad aumentare man mano che cresce il
valore del sottostante (se si abbassa, l’acquirente dell’opzione non eserciterà);
Nell’opzione Put, come si ben sa l’acquirente acquista la facoltà di vendere; in
questo caso lo stesso acquirente assolve il suo impegno con il versamento del
premio che si presenta come il rischio massimo;
Dall’altra, il venditore dell’opzione Put, integrerà giorno per giorno (MTM) il
margine ogni volta che diminuisce il bene sottostante.
Qui però si presenta un limite, cioè che il bene sottostante non potrà scendere
al di sotto di zero.
Naturalmente come evidenziato prima nei mercati Over the Counter (OTC) non
c’è il meccanismo del margine;
Possiamo parlare ora anche delle opzioni Europee ed Americane, che come
sempre sono già state prese in considerazione nelle precedenti lezioni, infatti :
- Opzioni Europee, è una tipologia di opzioni che può essere esercitata solo
alla scadenza;
- Opzioni Americane, è una tipologia di opzioni che possono essere
esercitate in qualsiasi momento (vendute anche prima dell’esercizio);
esercitare
N.B. si rammenta che significa essenzialmente Acquistare il bene
sottostante (nel caso di Call) e Vendere il bene sottostante (nel caso di Put).
È normale ora andar a descrivere le Posizioni su Opzioni:
Ipotesi Rialzista del sottostante, il rischio di chi prende
Call Lunga
questa posizione è quello del premio, ma in caso di profitto si potrà avere
un guadagno illimitato (il bene sottostante può crescere tantissimo);
Ribassista, il rischio di chi prende questa posizione è
Put Lunga
Ipotesi
quello del premio, ma in caso di profitto si guadagna al massimo dalla
differenza tra Quotazione corrente e prezzo d’esercizio ( che può essere
anche 0); Ipotesi Ribassista, il rischio di chi prende questa posizione è
Call Corta
quello della perdita che è pari alla differenza tra la quotazione Corrente e
il prezzo d’esercizio, ma in caso di profitto si guadagna sul premio
incassato; Ipotesi Rialzista del sottostante, il rischio di chi prende
Put Corta
questa posizione è quello pari alla differenza fra il prezzo d’esercizio e
quotazione corrente (che può essere anche pari a 0) ed il guadagno è
pari all’importo del premio;
Parlando di una Call lunga, come riportato
sul grafico a fianco, si prende per esempio
che il prezzo dell’opzione sia di 5$ ed il
prezzo d’esercizio sia di 100$; ci sono
diversi punti che possono essere compiuti:
a) Per valori tra 0 e 100, naturalmente
non conviene esercitare, proprio
perché la Qc < Pe; in questo caso ci
si ritrova ad avere il costo
dell’operazione che può essere pari
al prezzo dell’opzione. Questa
operazione/situazione viene definita
Out of the money,
come
e quindi non esercitando si rischia solo il premio che verrà corrisposto dall’acquirente
verso il venditore della Call;
b) Se ci si trova in una situazione in cui la Quotazione Corrente sia uguale a 100$ che
è il prezzo d’esercizio, in questo caso l’operatore acquirente della Call si trova in una
indifferenza
posizione di ma più comunemente chiamata in termini finanziari at the
money; in questa posizione/situazione se si esercita si ha la perdita di 5$ (pari al
valore dell’opzione), ma se non si esercita, allora si rinuncia all’opzione ed il costo è
pari al prezzo d’opzione;
c) Un’ultima situazione può essere quando ci si trova ad aver una Qc>Pe (una
in the money,
situazione compresa tra 100 e 105), in questo caso l’opzione è definita e
quindi conviene all’acquirente della Call ad esercitare la facoltà, acquistando di
conseguenza il sottostante a 100$ e poi rivendendolo sul mercato, ad esempio a 102$,
in questo caso avendo anche un costo legato all’opzione di 5$ allora il payoff finale del
soggetto rialzista sarà -3, ma che sicuramente -3 < 5. C’è da sottolineare che in
questo caso il soggetto rialzista non esercita per guadagnare, ma per ridurre la perdita
del costo inizialmente pagato. Deep in the money quando:
Chiaramente ci si trova ad essere in una situazione di
Prezzo sottostante (quotazione corrente) > sommat. (Pe+ Premio) valori al
di sopra di 105
Di seguito..
In questo scenario, che appare ribaltato rispetto
allo scenario di prima, abbiamo diverse
situazioni, sapendo che il prezzo dell’opzione è
sempre di 5$ ed il prezzo d’esercizio è sempre
di 100$:
a) Il venditore della Call si trova in questa
posizione perché principalmente egli
crede in un ribasso del sottostante;
b) È un moderato ribassista, il prezzo in
questo caso spera scenderà in un valore
compreso tra 100 ed il premio, quindi
vende la Call, ed attraverso l’incasso
della stessa compensa il ribasso del
contenuto).
titolo (ribasso