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IL MOTIVO ER CUI GLI STATI ENTRANO IN GUERRA E ARMI

La Francia volle entrare in guerra perché dopo il 1870 cova per 40 anni la vendetta

nei confronti della Germania, vuole che l’Alsazia e la Lorena tornino nel regno.

L’Inghilterra e la Germania se la contendevano a livello commerciale, nel 900 viene

finanziata e organizzata una marina per le Germania, anche le vaste politiche di

riarmo che gli stati fanno grazie alla tecnologia che si può utilizzare per costruire

armi.

Le armi utilizzate nella prima guerra mondiale furono i cannoni a retrocarica, gli

esplosivi, i gas per la prima volta, mitragliatrice, mine, siluri, sommergibili, aerei, un

genere del tutto nuovo di armi. Non è una guerra che si vince con la strategia militare

ma con la tecnologia e con la potenza economica del paese che ha la disponibilità di

rifornire le industrie interne per mantenere i fronti interni, l’industria militare per

creare nuove armi e soldi per rifornire gli alleati. L’arma più utilizzata è l’artiglieria,

armi da fuoco, che hanno determinato il modo di combattere e anche l’aumento della

quantità di morti e feriti e della gravità del loro stato.

Altra innovazione che si espandono molto sono le malattie infettive, tifo e colera,

negli anni della guerra abbiamo innovazioni medicinali, nuove medicinali, tecniche

antisettiche, anestesie, modo più razionale lo smistamento dei feriti. Cambia anche il

numero delle persone presente nell’esercito, con un numero elevato senza leva

obbligatoria.

Dal punto di vista di strategia militare nella prima fase i tedeschi hanno molti

successi, superano il Belgio arrivano in Francia e riescono ad arrivare quasi a Parigi,

sul fronte orientale fermano i russi che volevano entrare nella Prussia orientale, i russi

si difendono molto bene. Nel settembre del 1914 inizia il contrattacco francese e la

Germania indietreggia. Alla fine del 1914 gli eserciti sono immobili su trincee

improvvisate su un fronte lungo 750km.

Quindi da guerra europea si trasforma una guerra che ingloba altri stati dalla Turchia

che entra con gli imperi centrali nel 14 alla Bulgaria, l’Italia nel 15 e nel 16 il

portogallo che era neutrale ma che avendo bloccato le navi tedeschi per favorire gli

inglesi, gli venne dichiarata guerra dalla Germania. Entra la Romania e nel 17 entra

Grecia, Cina e Stati Uniti.

La guerra è momento importante di emancipazione femminile, la donna per la prima

volta diventa importante perché devono gestire il lavoro degli uomini che sono al

fronte, infermiere, crocerossine italiane. I lavori che svolgono per far andare avanti

l’economia di guerra e devono fabbricare le armi per la guerra, per cucire le divise

dei soldati. Tutti i lavori che prima spettavano agli uomini adesso vengono sostituiti

dalle donne.

GUERRA LAMPO E GUERRA DI TRINCEA

La guerra di posizione è il tipo di guerra che vede gli eserciti contrapposti su linee

ferme, che aspettano l'attacco di uno delle due per contrattaccare e in questa guerra

vince chi ha più soldati e più armi da usare. Caratterizzata da Trincee che

permettevano al soldato di mettersi al riparo. Nelle trincee gli eserciti vivono per

mesi, ammassati in condizioni di igiene pessimi.

Le trincee ci sono di 3 tipi, le trincee avanzate che sono dei presidi scavati a poca

distanza dal nemico, sono buche poco profonde, a 100 metri vi sono le trincee di

prima linea che sono rinforzate dal filo spinato e da qui partono le truppe per

l’attacco, sono buche più profonde ma molte vicine al nemico che riesce ad avere

sotto tiro il soldato, infine ci sono le trincee di massima resistenza ad un centinaio di

metri delle seconde e sono le ultime con buche molto profonde dove si vive più

tranquillamente e difficilmente si arriva a sfondarle.

BATTAGLIE IMPORTANTI

La battaglia di ypres ne 1915 che è importante perché per la prima volta vengono

utilizzati i gas dai tedeschi per uccidere i francesi e per non dargli la possibilità di

contrattaccare e li utilizza perché nel frattempo deve distogliere dal fronte 100.000

uomini per mandarli in aiuto all’austro-Ungheria che stava combattendo in Dalizia

contro la Russia.

I britannici usano in queste battaglie per la prima volte le ricognizioni aeree e le

fotografie aeree.

Altra battaglia più importante è quella di vertum 1916 ed è l’unica grande offensiva

tedesca nei confronti della Francia è una battaglia lunga che durerà da febbraio a

dicembre del 1916. Dal punto fi vista strategico l’avrebbe vinta la Germania ma dal

momento che parte dei propri soldati dovevano aiutare l’austro-Ungheria, avviene il

contrattacco da parte della Francia che porterà i francesi alla vittoria. La fine di

questa battaglia doveva decretare in qualche modo la fine della guerra ma quello che

cambiò le sorti fu l’entrata in guerra nel 1917 degli Stati Uniti, perché sono un paese

economicamente avanzato, ricco rispetto ai paesi europei e può nel 1917 rifornire i

paesi dell’intesa ormai agli sgoccioli che precedentemente venivano aiutati

dall’Inghilterra che aveva dato tutto ciò che poteva dare per la guerra e non poteva

sostenere sé stessa e l’intesa.

Quindi gli Stati Uniti arrivano in un momento in cui né l’intesa né la triplice alleanza

non hanno più forze per combattere ma nessuna delle due si vuole ritirare e nessuno

vince e nessuno dei due fronti ha più soldi. Vengono quindi aperte linee di credito nei

confronti della Gran Bretagna che può continuare la guerra e di conseguenza anche i

paesi dell’intesa vengono aiutati.

Gli stati uniti entrano in guerra perché era stata dichiarata nel 1915 la guerra illimitata

sottomarina, per bloccare l’avanzata inglese, in quell’occasione i tedeschi per errore

colpirono una nave americana dove vi erano civili, da allora dissero che non sarebbe

stata più utilizzata come arma di guerra, nel 1917 però la Germania che voleva

bloccare l’Inghilterra e v arano l’idea di questa guerra illimitata sottomarina ed è a

quel punto che entrano gli Stati Uniti che dichiarano guerra contro la Germania.

Quando entrano in guerra nel 1918 si comincia a parlare di come riorganizzare il

nuovo ordine mondiale e lo si fa secondo i 14 punti di Wilson, il presidente

americano. Nel 14 punti si dice che con la fine della guerra sarebbe stata bloccata la

rinascita della diplomazia tedesca, sarebbe stata sancita la libertà di navigazione e di

commercio, dovevano essere ridotti gli armamenti, seguire le aspirazioni dei popoli

soggetti al dominio coloniale, evacuazione della Russia, autonomia del Belgio, il

ritorno dell’Alsazia e della Lorena alla Francia, principio di nazionalità delle

frontiere, sistemazione equa dell’area balcanica in modo da non trovarsi dopo poco

tempo di nuovo allo scontro, autonomia dei popoli austroungarici e la creazione della

società delle nazioni che avrebbe dovuto garantire l’indipendenza dei popoli, garanzie

internazionali per quanto riguarda gli stretti, gestiti in monopolio dall’Inghilterra.

Il primo passo verso la pace nel 1917 viene fatto dal Papa Benedetto XV che salito al

soglio pontificio e ragiona ai motivi per cui si possa arrivare alla fine della guerra e

vara un’enciclica nel quale chiedeva agli stati in qualunque posizione si trovassero e

in qualunque situazione stessero operando in quel momento di cominciare le trattative

di pace. Il problema fu che tutti gli tati coinvolti non vedono di buon occhio

quest’enciclica perché nessuno degli stati ha intenzione di indietreggiare. Nel 1917 è

un anno importante Perché si inizia ad avere la percezione che nessuno ne venisse

fuori, un fatto che sconvolge questa guerra è la rivoluzione russa del 1917, nel bel

mezzo della guerra mondiale che la Russia sta combattendo, inizia ad avere dei

problemi interni legata ad una rivoluzione porterà alla nuova riorganizzazione dove

non ci sarà più uno zar e per questo la Russia deve uscire dalla guerra prima che si

concluda.

La conclusione della guerra è dovuta al fatto che la Germania non può più andare

avanti, non ha più soldi, un’economia che possa sostenere sia quella interna sia

l’economia di guerra. È la Germania che vuole la resa e chiede la fine fella guerra,

abdicherà l’imperatore e il cancelliere cercherà di trattare la resa tedesca nella

maniera migliore, cercherà di riorganizzare il sistema tedesco in maniera nuova cioè

rivitalizzando le istituzioni infatti vi sarà una riforma della costituzione che introduce

la fiducia parlamentare, viene varato un nuovo sistema elettorale di tipo

proporzionale e vi sarà il suffragio universale.

Anche l’Austria dichiarerà la propria resa e firmerà l’armistizio a Villa Giusti con

l’Italia. La Croazia e la Cecoslovacchia diventano indipendenti, a Turchia si arrende e

l’impero austro ungarico si distrugge totalmente e viene creata una repubblica.

Ci troviamo ad una guerra che si è conclusa per il logoramento degli eserciti, con la

vittoria della parte che è riuscita con un’economia più florida con più soldi con un

esercito meglio armato a vincere la guerra. Questa guerra si conclude quindi con la

vittoria dell’intesa e con 8 milioni di morti.

CARATTERI INNOVATORI DELLA GUERRA

Per la prima volta si annienta il nemico totalmente, le donne vengono coinvolte nello

sforzo bellico sia in prima linea con le crocerossine sia per sostenere l’economia di

guerra in tutti i paesi europei, le violenze e le ripercussioni delle trincee sono molto

presenti nella società civile, data spartiacque in quanto con la prima guerra mondiale

si conclude il periodo di centralità europea nel mondo Occidentale. Ci troviamo di

fronte al ribaltamento dei rapporti tra Europa e stati uniti, l’Europa non sarà più il

centro di potere economico, commerciale del mondo occidentale, gli stati uniti

potevano gestire il potere dell’economia Occidentale.

Il declino economico del vecchio continente e gli effetti della guerra porteranno nei

paesi europei alla nascita di democrazie di massa, di sistemi autoritari e dittature (in

Italia, Spagna, Germania), nascita di una nuova potenza mondiale che è l’unione delle

repubbliche socialiste sovietiche, dittatura comunista.

ITALIA ENTRA IN GUERRA

L’Italia entra in guerra il 24 maggio del 1915, subito dopo l’attentato di Sarajevo, la

maggior parte dei paesi europei scende in campo. Il ruolo italiano sarà quello di

dichiarare la propria neutralità, facendo parte della triplice alleanza sarebbe dovuta

scendere in campo anche l’Italia ma siccome la triplice alleanza è di tipo

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Publisher
A.A. 2018-2019
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valedicap1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della società contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Manica Giustina.