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L'ITALIA

Il presidente del consiglio Salandra il 2 agosto 1914 aveva dichiarato la neutralità dell'Italia, avvalendosi del carattere difensivo della triplice alleanza, c'erano molti motivi che incrinano i rapporti con la potenza alleata: la questione delle terre irredente (Trento e la Venezia giulia) oltre al fatto che l'Austria avesse dichiarato guerra senza consultare l'Italia e l'incertezza sul grado di preparazione dell'esercito armato. L'opinione pubblica è fortemente divisa sulla questione dell'intervento anche se era favorevole la neutralità. Posizione dei liberali Giolittiani, a partire dal leader che riteneva che il paese avrebbe potuto ottenere dagli imperi le ricompense territoriali in cambio della propria astensione al conflitto, e dei cattolici. Gli interventisti erano i sindacalisti rivoluzionari, i liberali di destra e gli interventisti democratici, i quali pensavano che la guerra offrisse.

L'opportunità di completare l'unificazione con territori italiani mancanti. La posizione della destra liberale risulta decisiva. Il ministro degli Esteri Sidney Sonnino avviò le trattative diplomatiche, essi negoziano un accordo con l'intesa. Il 26 aprile 1915 Sonnino e Salandra firmano il patto di Londra, il quale prevede l'impegno ad entrare in guerra e l'Italia crebbe ottenuto il Trentino, la Venezia giulia con Trieste, Istria e una parte della Dalmazia, tutto all'insaputa del parlamento. Salandra aveva di fronte un parlamento a maggioranza neutralista ma aveva l'appoggio del re Vittorio Emanuele III, il 13 maggio Salandra rassegna le dimissioni causando una crisi di governo, il nuovo governo viene affidato a Giolitti. Le piazze insorsero nelle radiose giornate di maggio. Giolitti rifiuta, il sovrano fa tornare Salandra che il 20 maggio riesce ad ottenere dal parlamento la concessione dei pieni poteri per l'entrata in guerra.

Il 23 maggio dichiara guerra all'Austria e alla Germania nel 16. Nella decisione dell'intervento giocano un ruolo fondamentale gli interessi economici dei gruppi capitalistici italiani legati all'industria pesante e alla produzione di armamenti. La guerra fu vista come la via per uscire dalla crisi economica Grazie al rifornimento di combustibile e materie prime, offriva vantaggi per esportazioni e importazioni. La FIAT si assicurò importanti commesse militari.

1915-1916 Nell'autunno del 1914 la situazione era pressoché invariata. Per modificare questa situazione di stallo la Germania decise di tentare uno sfondamento delle linee difensive nemiche, nell'estate del 1916 nella battaglia della Somme, dove vengono usati per la prima volta i carri armati, un milione di morti. Nonostante lo stallo sul fronte occidentale di poteva contare sulla supremazia della flotta britannica, gli UK mettono in atto uno stretto blocco navale nella manica con il quale

Impediva la circolazione è l'ingresso dei porti delle navi tedesche così da bloccare loro gli approvvigionamenti sia di materie prime sia di generi alimentari. La Germania decise di contrastare il blocco con la guerra sottomarina illimitata già dal 1915, i sottomarini potevano attaccare e affondare le navi che incontravano anche quelle di paesi neutrali. Nel giugno 1916 ci fu uno scontro diretto tra le flotte nella battaglia dello Jutland che non modificò i rapporti di forza.

Sul fronte orientale nel 1915 ci fu un rafforzamento degli imperi centrali, venne sconfitta la Serbia e la Romania. Nel 1915 si aprì anche un fronte mediorientale di guerra, a Siria, Palestina e Arabia venne promessa l'indipendenza dagli inglesi per il loro supporto in guerra. Nei territori ottomani si consumò una delle più gravi tragedie di tutto il conflitto: il genocidio della popolazione armena perpetrato dalle forze governative turche, una popolazione dì.

Origine indoeuropea Cristiano-ortodossa. Gli armeni venivano considerati come fratelli dei russi per la comune religione ortodossa, visti come nemici interni, alleati dei russi contro gli interessi dell'impero. La situazione precipitò con l'avvento al potere dei giovani turchi, i quali inaugurarono una violenta campagna propagandistica ai danni degli armeni, fomentata dal fatto che molti di essi si rifiutarono di combattere contro i russi. Nel mese di maggio fu ordinata la deportazione di massa dei civili armeni verso le regioni desertiche della Mesopotamia e della Siria, dove sarebbero stati rinchiusi in campi di concentramento. Furono avviate lunghe ed estenuanti marce forzate, morì 1.5 milioni di persone, tutt'oggi il governo non riconosce il genocidio. Sul fronte italiano il capo esecutivo Salandra si aspettava una campagna offensiva di breve durata, ma le cose non andarono come previsto. L'esercito italiano schierato

inTrentino e Venezia giulia al comando di Cardona proveniva da tutte le parti,sottoposti ad una disciplina rigidissima. Cadorna era convinto che bisognassepuntare allo sfondamento, con una strategia di continui attacchi estenuanti chesfociarono però in una guerra di posizione, e come unica conquista Gorizia.Nel maggio 1916 gli austriaci decisero di mettere in atto la cosiddetta spedizionepunitiva rivolta contro gli italiani considerati traditori della triplice alleanza; le forzeaustriache occupano l'altopiano di asiago, questo segnò la caduta del governoSalandra sostituto da Boselli, che estese la dichiarazione di guerra alla Germania,tenendo però come capo dell'esercito Cadorna che di fronte allo sconforto dei soldatireagì con la repressione: punizioni collettive nelle quali venivano fucilati soldatiritenuti responsabili.LA SOCIETÀCon lo scoppio della prima guerra mondiale si poté assistere a una vera e propriamobilitazione dimassa: la popolazione maschile venne arruolata con la coscrizione obbligatoria mentre le donne e i ragazzi si occupano del funzionamento dell'apparato industriale e produttivo. Grazie al progresso tecnologico, economico e produttivo fu possibile mettere in campo una potenza nelle armi che non aveva pretendenti: mitragliatrici, carri armati e armi chimiche. La mobilitazione totale comportava che tutte le risorse della società civile, il fronte interno, dovessero essere coattivamente impiegate per sostenere l'impegno bellico. Gli elevati costi del conflitto comportano un aumento delle tasse (prestiti di guerra), si giunse quasi ovunque al razionamento dei beni, ovvero alla distribuzione controllata degli alimenti che comporti un aumento della denutrizione e uno sviluppo del mercato nero, vennero proibiti anche gli scioperi. Lo stato impose la conversione delle attività industriali verso la produzione bellica, che richiesero una nuova manodopera, così le donne per la

Prima volta si trovarono a ricoprire incarichi abitualmente riservati agli uomini. Anche la ricerca tecnico-scientifica venne orientata verso la guerra. I governi attivarono un imponente apparato propagandistico, i mezzi di comunicazione furono sottoposti ad un rigido controllo e alla censura.

1917 Al termine del biennio 15/16 iniziò un progressivo calo dell'impeto sui fronti di battaglia, le economie di guerra affrontano una fase calante. Particolarmente critica è la situazione russa con il malcontento che dilaga in tutto il paese, nel 1917 venne indetto sciopero generale contro l'aumento dei prezzi che dilaga, tramutandosi in un moto rivoluzionario che segnò la fine del regime zarista e la presa del potere da parte dei bolscevichi. Il nuovo governo guidato da Lenin iniziò subito le trattative con l'Austria e la Germania per l'uscita dal conflitto, nel dicembre del 17 venne firmato un armistizio e nel marzo del 18 il trattato di Brest-Litovsk.

Anche la Francia, l'Austria, la Germania e l'Italia furono segnate da vari moti di rivolta contro la guerra, in Italia insorse la città di Torino, a innescare la rivolta furono proprio le donne. Con l'uscita di scena della Russia ci fu uno spostamento di ingenti truppe tedesche sul fronte italiano, il 23-24 ottobre del 1917 l'esercito italiano fu attaccato a Caporetto, le forze occupanti dilagarono nella pianura per 150km assestandosi lungo il fiume Piave, il Friuli e metà del Veneto caddero in mano all'esercito austriaco. La grave sconfitta portò ad un cambio dei vertici politici e in Italia Borselli fu sostituito da Vittorio Emanuele Orlando, e Cadorna con Armando Diaz, il quale fece importanti concessioni alle truppe e si impegnò a ristrutturare l'esercito con la nomina di giovani sottufficiali. All'inizio del 1917 fu decisivo l'intervento degli Stati Uniti. L'America era legata da rapporti commerciali e finanziari alle.

Nazioni dell'intesa, fin dal 1914 vengono finanziati gli sforzi bellici in Europa. Il presidente Wilson dovette fare i conti con forti interessi economici: quelli degli esportatori statunitensi erano stati danneggiati dalla guerra sottomarina tedesca, quelli dei banchieri e dei gruppi finanziari che temevano che la vittoria della Germania avrebbe compromesso il rientro dei crediti. Nel marzo del 1917 però i sottomarini tedeschi silurano tre mercantili statunitensi e Wilson dichiarò guerra alla Germania il 6 aprile 1917, in nome di valori liberali e democratici. Gli USA erano chiamati a una guerra per la democrazia.

Tra la fine del 1917 e i primi mesi del 1918 i generali tedeschi, approfittando dell'uscita di scena della Russia, decisero di lanciare un'offensiva in grande stile, l'ultima possibilità di arrivare alla vittoria. Nel mese di marzo, nell'attacco alla regione francese di San Quintino, le truppe tedesche riescono ad arrivare lungo...

La Marna, le potenze dell'intesa decisero di affidare le truppe ad un unico comando Franco-britannico. Nell'estate del 1918 un milione di soldati americani giunsero in Europa, le forze dell'intesa decidono di lanciare l'offensiva con la seconda battaglia della Marna e la battaglia di Amiens facendo arretrare le truppe tedesche fino a Strasburgo.

Il 24 ottobre 1918, forte dall'apporto dei soldati dell'ultima leva, i ragazzi del 99, nella battaglia di Vittorio Veneto le truppe italiane ottennero una vittoria contro quelle austriache e conquistarono le città di Trento e di Trieste. Il 3 novembre gli austriaci firmano l'armistizio e il 4 Diaz dichiara la vittoria, l'imperatore Carlo I rimette i propri poteri nelle mani dei rappresentanti del popolo, instaurano un governo repubblicano.

Nel mese di ottobre gli inglesi sconfiggono le resistenze dell'impero turco con attacchi in Siria e Palestina, gli esponenti del governo si dimisero e il

nuovoesecutivo siglò l'armistizio.A Praga fu proclama

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A.A. 2020-2021
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofiaugugliaro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'età moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Alberzoni Maria Pia.