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EMOTRASFUSIONE
– MANIPOLAZIONE FARMACOLOGICA-CHIMICA-FISICA = consiste nell'uso di
– sostanze e di metodi che modificano l'integrità e la validità dei campioni di urina
utilizzati per i controlli antidoping, fra i quali figurano la somministrazione di diuretici,
la cateterizzazione, la sostituzione o alterazione del campione, l'inibizione
dell'escrezione renale, in modo particolare per mezzo del probenecid e suoi
composti affini, e la modificazione delle misure del testosterone e
dell'epitestosterone.
Esiste una COMMISSIONE PER LA VIGILANZA E IL CONTROLLO SUL DOPING E PER
LA TUTELA DELLA SALUTE NELLE ATTIVITA' SPORTIVE → i cui componenti sono
nominati dal Ministero della Sanità e dal Ministero dei beni e cultura.
CONTROLLO ANTI-DOPING:
A sorpresa da ispettore e medico della federazione sportiva.
→ CAMPIONE = quantità minima di urina richiesta: 75ml
Controllo del campione fatto nei laboratori riconosciuti dal CIO
Se campione è positivo: reato → reclusione da 2 a 3 anni + multa pecuniaria
LA SUPERCOMPENSAZIONE:
Se la prima esposizione all’attività fisica non è stata troppo severa e la durata della fase di
riposo è stata sufficiente, la seconda esposizione trova l'organismo già predisposto e con
un grado di adattamento maggiore (super-compensazione). Ciò porta ad un successivo
innalzamento della resistenza allo stimolo predisponendo in maniera graduale il sistema
muscolare ad impegni fisici sempre più gravosi.
NORME CONI PER L'IMPIANTISTICA SPORTIVA
Gli impianti sportivi devono essere conformi a:
1. norme di legge che regolano la progettazione, costruzione ed esercizio
2. ai regolamenti delle federazioni sportive nazionali e internazionali in relazione al livello
di attività previsto sia per le caratteristiche dimensionali e costruttive ed ambientali
destinati alla pratica sportiva, che per la dotazione e le caratteristiche delle attrezzature
fisse e mobili
3. alle norme CONI
IMPIANTO SPORTIVO = luogo opportunamente conformato e attrezzato per lo
svolgimento dell’attività sportiva.
Comprende:
spazi x l'attività sportiva
– impianti tecnici
– spazi x il pubblico
– spazi complementari finalizzati a: ristoro, organizzazione sportiva
–
DOTAZIONE (minima) DI UN'IMPIANTO SPORTIVO:
spazi di attività
– spogliatoi x atleti kn docce e servizi igienici
– spogliatoi x giudici di gara/istruttori kn docce e servizi igienici
– sistemi x la custodia degli arbitri (armadietti, …)
– magazzini x attrezzature e materiali vari
– locale di pronto soccorso dotato di proprio servizio igienico
– impianti tecnici essenziali ( idrosanitario, drenaggio e irrigazione campi gioco
– all’aperto, illuminazione, riscaldamento,.).
Parcheggi
–
N.B: Tutti gli impianti devono consentire l’uso da parte dei disabili per quanto attiene gli
spazi destinati al pubblico, all’attività sportiva, i servizi di supporto, e quelli ausiliari e
complementari.
recinzione esterna dell'area → norma UNI 10121, altezza non inferiore a m. 2.50.
– Gli spazi di attività sportiva devono risultare inaccessibili agli spettatori; dovranno
essere previste idonee barriere
- un posto per parcheggio disabili ogni 1200 spettatori nel parcheggio pubblico
- illuminazione di emergenza → Dovrà essere realizzata negli impianti al chiuso e
all’aperto in cui si svolgono attività per le quali la mancanza improvvisa di illuminazione
potrebbe comportare pericoli per i praticanti
- VENTILAZIONE → Adeguato ricambio d’aria per consentire idonee condizioni igieniche e
di comfort per gli utenti (ventilazione: artificiale o naturale)
- TEMPERATURA ED UMIDITA’ RELATIVA → riscaldamento invernale tale da consentire
una sufficiente uniformità della temperatura, evitando fenomeni di ristagno e di
stratificazione dell’aria, negli ambienti con sviluppo di vapore devono essere previsti
sistemi per la limitazione dell’umidità relativa
- AFFOLLAMENTO DEGLI SPAZI DI ATTIVITA’ → Stabilito tenendo conto del tipo e del
livello di attività sportiva praticato, computando il numero degli atleti, giudici di gara e
addetti contemporaneamente presenti; salvo diversa indicazione da parte delle federazioni
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sportive si farà riferimento a 1 utente ogni 2 m di superficie di vasche servite per le
m2
piscine e 4 per tutti gli altri impianti.
SPAZI PER IL PUBBLICO:
1. DELIMITAZIONI DEGLI SPAZI PER IL PUBBLICO
- Durante le manifestazioni lo spazio destinato all’attività sportiva deve risultare
inaccessibile per il pubblico. La separazione dovrà essere conforme alle prescrizioni di
legge
- Ove non diversamente disposto la separazione dovrà avere un’altezza minima di m. 1.10
e dovrà essere conforme alle Norme UNI.
2. SETTORI
caratteristiche analoghe alle precedenti
3. DOTAZIONI ACCESSORIE
servizi igienici, posti pronto soccorso, parcheggi, biglietterie commisurate al numero di
settori previsto e alla capienza, posti di ristoro.
DECRETO MINISTERIALE 13 MARZO 1996:
→ Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi
→ campo di applicazione della norma: complessi ed impianti sportivi esistenti e di nuova
costruzione, anche se inseriti in complessi non sportivi, ove è prevista la presenza di
spettatori in numero superiore a 100.
NORME DI PROCEDURA PER LA COSTRUZIONE O MODIFICA DI IMPIANTI
SPORTIVI:
PER LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO CON NUMERO DI SPETTATORI > 100:
1.presentare al Comune domanda di autorizzazione (planimetria, piante dei vari livelli
sezioni longitudinali e trasversali)
2. documento da cui risulti che il proprietario dell’impianto ha diritto d’uso dell’area di
servizio dell’impianto stesso
3. dichiarazione legale del locatore da cui risulti l’impegno contrattuale a favore del
richiedente
4. parere del C.O.N.I. Sul progetto (legge 2 febbraio 1939, n. 302 e succ.)
IL COMUNE SOTTOPONE IL PROGETTO ALLA COMMISSIONE SPECIALE DI
VIGILANZA che esegue la visita di constatazione e redige apposito verbale esprimendo il
proprio parere che viene trasmesso al Sindaco per il rilascio della licenza di agibilità.
Alla Commissione di Vigilanza deve essere aggregato a titolo consultivo un
rappresentante del C.O.N.I.
IMPIANTO CHIUSO O ALL'APERTO ?
Tale classificazione è importante perché da questa dipenderà il dimensionamento delle
uscite.
La differenza determinata dal tempo necessario per l’esodo in caso di incendio.
SPAZI RISERVATI AGLI SPETTATORI:
La capienza dello spazio riservato agli spettatori è dato dalla somma dei posti a sedere e
dei posti in piedi. Non si deve tener conto degli spazi destinati ai percorsi liberi
m2.
- posti in piedi: 35 spettatori ogni 10 Sono ammessi posti in piedi fino ad un massimo
di 500 negli impianti al chiuso e fino ad un massimo di 2000 in quelli all’aperto
- posti a sedere : numero totale degli elementi di seduta con soluzione di continuità (UNI
9931) oppure sviluppo lineare in metri dei gradoni o delle panche diviso 0.48. Tutti i posti a
sedere devono essere chiaramente individuati e numerati
Deve essere garantita per ogni spettatore la visibilità dell’area destinata all’attività sportiva.
SETTORI
Gli impianti all’aperto con un numero di spettatori superiore a 10.000 e quelli al chiuso con
un numero di spettatori superiori a 4.000 devono avere lo spazio riservato agli spettatori
suddiviso in settori ; la capienza di ciascun settore non può essere superiore a 10.000
spettatori per impianti all’aperto e a 4.000 per quelli al chiuso.
Ogni settore deve avere almeno due uscite, servizi e sistemi di vie di uscita indipendenti,
chiaramente identificabili con segnaletica di sicurezza conforme alla vigente normativa. I
settori per i posti in piedi devono avere una capienza non superiore a 500 spettatori.
La separazione tra settore e area di pratica sportiva dovrà avere un’altezza minima di mt
1.00.
SISTEMA DI VIE D'USCITA
La larghezza di ogni uscita deve essere non inferiore a due moduli (m.1,20); la larghezza
complessiva delle uscite deve essere dimensionata per una capacità di deflusso non
superiore a 250 (m.1.20 ogni 500 persone) per gli impianti all’aperto ed a 50 (m.1.20 ogni
100 persone)per gli impianti al chiuso indipendentemente dalle quote.
- Il numero di uscite dallo spazio riservato agli spettatori per ogni settore o per ogni
impianto non suddiviso in settori non deve essere inferiore a 2.
- Gli spazi calmi devono essere realizzati con strutture e materiali congruenti con le
caratteristiche di resistenza e reazione al fuoco richieste per le vie di esodo e devono
essere raggiungibili con percorsi non superiori a 40 m
- Le scale devono avere gradini a pianta rettangolare con alzata e pedata costanti
rispettivamente non superiori a 17 cm (alzata) e non inferiore a 30 cm (pedata), le rampe
delle scale devono essere rettilinee, avere non meno di 3 gradini e non più di 15.
Le scale devono essere munite di corrimano sporgenti, realizzati nel muro.
– I pianerottoli devono avere la stessa larghezza delle scale senza allargamenti e
– restringimenti.
I percorsi di smistamento non possono avere larghezza inferiore a 1,20 m e servire
– più di 20 posti per fila e per parte.
I gradoni per posti a sedere devono avere una pedata non inferiore a 0.60 m
– I Servizi igienici della zona spettatori devono essere separati per sesso
–
SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO:
negli impianti con capienza superiore a 10.000 un posto di pronto soccorso ogni 10.000
spettatori.
durante le manifestazioni è necessario prevedere un presidio medico e l’ambulanza in
corrispondenza del posto di pronto soccorso.
se i settori hanno capienza inferiore a 10.000 deve essere garantito l’accesso al posto di
pronto soccorso per ogni settore.
ogni posto di pronto soccorso deve essere dotato di:
un telefono, un lavabo, acqua potabile, un lettino, sgabelli, scrivania con sedia.
SPOGLIATOI PER ATLETI:
devono essere protetti contro l’introspezione ed essere suddivisi per sesso. In ogni caso
dovranno essere previsti almeno due locali spogliatoio.
Dimensionamento: superficie per posto spogliatoio non inferiore a mq.1.60, Per le piscine
possono essere realizzati spogliatoi singoli (dimensione interna non inferiore a m.
0.90x1.20 (1.20x1.50 per consentirne l’uso ai disabili).
SPOGLIATOI PER GIUDICI:
dimensionati di massima per 4-6 utenti
SERVIZI ANNESSI AGLI SPOGLIATOI:
servizi igienici ( Ogni locale WC dovrà dovrà avere accesso da un disi