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Il Presidente della Repubblica
Il pdr viene eletto ogni 7 anni dal parlamento in seduta comune integrato da 58 delegati regionali (3 per ogni regione). Art. 83 Cost. → l'elezione del pdr ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di ⅔ dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta. Art. 84 Cost. → l'unico requisito è che deve essere un cittadino che abbia compiuto almeno 50 anni e goda a pieno titolo dei propri diritti civili e politici. Esso non è compatibile con nessun'altra carica. Gode di un assegno personale e di una dotazione finanziaria fissati per legge (l.1077/1948). La supplenza avviene da parte del presidente del Senato che dovrà compiere atti di ordinaria amministrazione, astenendosi da qualsiasi attività organizzativa non strettamente concordata con il pdr. Nel caso però di impedimento permanente, le Camere, entro 15 gg, dovranno indire nuove elezioni (Antonio Segni colpito da).un ictus). Il presidente che cessa dalla carica, salvo destituzione da parte della Corte costituzionale, diventa senatore di diritto a vita. Il "capo dello Stato" è simbolo di rappresentanza di unità nazionale, possiede solo funzioni di garanzia del corretto svolgimento della carica delle istituzioni statali principali. All'epoca, i ministri firmavano ogni atto del re affinché loro stessi si assumessero la responsabilità giuridica di essi: inviolabilità del re; oggi, l'art. 89 fa riferimento a ciò: "ogni atto presidenziale necessità della controfirma dei ministri che ne assumono la responsabilità". A questa controfirma, per gli atti avente valore di legge, sarà necessaria anche la controfirma del PdC (promulgazione leggi, rinvio leggi, emanazione decreti legislativi e decreti legge). Il significato della controfirma può assumere un diverso valore a seconda del tipo di atti: significato diproposta o di mera assunzione di corresponsabilità e di controllo.
Poteri presidenziali:
- In ordine alla rappresentanza esterna. Il presidente accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati (eventualmente previa autorizzazione delle Camere), dichiara lo stato di guerra (deliberato dalle Camere) ed effettua, sempre accompagnato dal ministro degli affari esteri, visite all'estero.
- In ordine all'esercizio delle funzioni parlamentari. Il presidente può nominare 5 senatori a vita (art. 59), può convocare le camere in via straordinaria, indice le elezioni e fissa la prima riunione delle nuove camere, può inviare messaggi alle camere (art. 87.2), può sciogliere le Camere, non però durante il suo semestre bianco.
- In ordine alla funzione legislativa. Il presidente promulga le leggi approvate dal Parlamento, ma può, con un messaggio motivato, chiedere una nuova deliberazione, autorizza la presentazione delle Camere.
dei disegni di legge del Governo (art.87.4), emana gli atti del governo avente forza di legge (art.87.5).
In ordine alla funzione esecutiva e di governo. Il presidente nomina il PdC e, su proposta di questo, i ministri (art. 92.2), svolgendo le consultazioni che ritiene utili, accoglie il giuramento del governo (art. 93), autorizza la presentazione di disegni di legge del governo, emana i decreti legislativi, decreti legge e i regolamenti del governo, nomina i funzionari dello Stato di grado più elevato, conferisce onorificenze (art. 87.12), ha il comando delle forze armate e presiede il Consiglio supremo di difesa, dispone con decreto motivato lo scioglimento di consigli regionali e la rimozione dei presidenti di regione (art. 126.1).
In ordine all'esercizio della sovranità popolare. Il presidente indice le elezioni delle nuove Camere e i referendum previsti dalla Costituzione. Dichiara l'avvenuta abrogazione della legge sottoposta a referendum.
all'esercizio della giurisdizione costituzionale, ordinaria e amministrativa. Il presidente nomina ⅓ dei giudici della Corte costituzionale (art. 135.1), presiede il CSM (art. 87.10), può concedere la grazie e commutare le pene (art. 87.11), inoltre, adotta i decreti che decidono i ricordi straordinari contro gli atti amministrativi. Non è difficile riconoscere una serie di attribuzioni che sono figlie dirette di prerogative regie: il potere di firma sugli atti deliberati dal governo, il potere di grazie... altre si sono trasformate, come il potere di nomina di alcuni senatori a vita e del PdC e i ministri o il potere di promulgazione con il rinvio se necessario... Ci sono tuttavia alcuni atti che si ritiene che il presidente possa compiere senza necessità della controfirma; può dimettersi e fare dichiarazioni informali, presiede il CSM e il Consiglio superiore di Difesa, conferisce l'incarico di formare il governo (anche se il decreto di nominaViene controfirmato dal PdC entrante). Quindi possiamo dire che i poteri attribuiti al PDR sono di valenze diverse: 1. Attribuzioni il cui esercizio è formalmente o sostanzialmente obbligatorio (Il presidente DEVE promulgare la legge se è già stata rinviata alle Camere) 2. Attribuzioni che riservano al presidente uno spazio di valutazione discrezionale, come proprio il rinvio della legge alle Camere o l'invio di messaggi ad esse (solo 12 fino ad oggi) 3. Attribuzioni di altissima valenza politica, in grado di influenzare il circuito dell'indirizzo politico, ogni volta che la legislatura è scaduta si rende necessario anticiparne la scadenza POTERE DI GRAZIA Dal 1989 (entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale), il Presidente non è più vincolato dall'approvazione del ministro della giustizia in quanto considerato in una sentenza della Corte costituzionale (2005-Ciampi->conflitto di attribuzione), organo "Super Partes".Ciò implica che quest'atto è diventato, oltre che formalmente, anche sostanzialmente presidenziale.
Responsabilità del presidente della repubblica:
Art. 4 Statuto Albertino → "la persona del re è sacra e inviolabile"
Nella Costituzione non esiste una prerogativa del genere ma comunque il Presidente (e coloro che ricoprono cariche pubbliche), per garantire l'autonomia e libertà nell'assolvimento delle loro funzioni, non sono trattati con atti diversificati rispetto a quelli dei cittadini.
Art. 90 Cost. → stabilisce una forma di irresponsabilità del Presidente, a meno che non si macchiato di due reati: alto tradimento e attentato alla Costituzione.
Il procedimento di accusa ad uno di essi si articola in due fasi:
1. Messa in stato d'accusa da parte del Parlamento in seduta comune - carattere politico - con voto a maggioranza assoluta dei componenti, che a sua volta si suddivide in due fasi:
a. Fase istruttoria,
condotta dal comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa, nel quale ogni camera effettuerà un'indagine in relazione alle denunce con interrogazioni di testimoni e assunzioni di prove. Con ciò si può arrivare ad un provvedimento di archiviazione per manifesta infondatezza, o con una relazione da presentare al Parlamento. b. Decisione, in seduta comune si giunge alla conclusione, e se viene approvata il Presidente può essere sospeso dalla carica in via cautelare con decisione finale della Corte Costituzionale. La sospensione prevede inoltre la condizione di sottoporlo ad intercettazioni telefoniche. 2. Giudizio della Corte costituzionale integrato da 16 componenti - carattere giurisdizionale - Il procedimento si sviluppa in tre fasi: a. Fase istruttoria, condotta dal presidente della Corte b. Dibattimento, nel quale le parti (commissari parlamentari per l'accusa, avvocati del Presidente) presentano le proprie argomentazioni e prove c. Sentenza, con la quale la Corte decide sulla colpevolezza o innocenza del Presidente.presidente per la difesa), discutono sullerisultanze dell’istruttoria e fanno le loro richiestec. Decisione, la Corte si riunisce e valuta l’assoluzione o la condanna.Il giudizio della corte è irrevocabile, salvo casi di revisione di tale procedimento sesuccessivamente emergono elementi prima non considerati.
Caso assurdo nel 2018: Richiesta di mettere in stato d’accusaMattarella a causa del rifiuto di firmare il decretodi nomina di un ministro propostogli dal PdC.
Storia dei presidenti della repubblica:
Luigi Einaudi, operò fino al 1953 sotto il centrismo di De Gasperi.A seguito della mancata fiducia, Einaudi scelse di nominare lui stesso un PdC che nonfacesse parte della maggioranza; così istituì un governo amministrativo (il primo, che durò 5mesi) con a capo Giuseppe Pella e con l’unico scopo di far approvare il bilancio dello Stato.
Giovanni Gronchi, tendenzialmente di sinistra e spinto da una dottrina
costituzionalista;infatti lui fu protagonista di interventi pesanti sia in politica estera che non. Fu suo il primo tentativo di varare un governo che rispondesse di più al PdC che ai partiti, in quanto non definitivamente coesi tra loro, però quando si accorsero della pericolosità, si ricompattarono per imporre le loro scelte.
Antonio Segni, rimane in carica solo 18 mesi per questioni di salute.
Giuseppe Saragat, che più volte affidò l'incarico di formare un governo accompagnandolo dall'indicazione ottenuta dal presidente rivoltosi solamente però ad una determinata maggioranza.
Giovanni Leone, costretto a dimettersi per scandali finanziari (era il periodo del terrorismo nero e rosso, dello shock petrolifero).
Sandro Pertini, socialista e fu il primo interprete vero del proprio ruolo, stabilendo un rapporto diretto con l'opinione pubblica: primo presidente d'era mediatica.