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SCHEMI SEMIOTICA
3 - LOUIS HJELMSLEV (1899-1965)
3.1 - LE PREMESSE TEORICHE E LA GLOSSEMATICA
OBIETTIVO Studiare i fatti linguistici in modo scientifico
Utilizzo del principio empirico in modo coerente, esauriente e semplice
METODO Procedere per descrivere i testi in maniera esauriente
Analizzare il testo scomponendolo in componenti fino all'esaurimento
dell'analisi
TEORIA Indipendente da qualsiasi esperienza
Glossematica Arbitrarietà Adeguatezza
La teoria non subisce il La teoria è ancorata
vaglio dei dati empirici alla realtà empirica
LINGUA Totalità autosufficiente ed entità autonome di dipendenze interne
Sistema di relazione Conoscenza trascendente Conoscere altro
LINGUAGGIO Conoscenza immanente Studiare il linguaggio in sé e per
sé senza considerare fattori
IPOTESI Costanti nei fatti linguistici
Obiettivo Trovare le invarianti sottotese alle varianti
Comprendere il Insieme di costanti e relazioni
meccanismo della lingua
ANALISI Scomporre l'oggetto linguistico in componenti minori
Deduttiva
Dare regole alle quali conseguano tutti i rapporti possibili 5
3.2 - PIANO DELL'ESPRESSIONE E PIANO DEL CONTENUTO
Scomporre un testo linguistico in un piano dell' espressione
ANALISI DEDUTTIVA e piano del contenuto Significante
Significato
FUNZIONE SEGNICA Segno
Piano dell'espressione Entità generata dalla connessione fra un'espresione e un
Piano del contenuto contenuto
CONTENUTO Complemento necessario dell'espressione
Linguaggio Struttura a due facce
Stratificazione Implica contenuto ed espressione
Contraggono la funzione segnica
FUNTIVI Hanno funzione rispetto ad altri oggetti
Sono in presenza simultanea
E & C Sostanza
Piano dell'espressione Forma
FUNZIONE SEGNICA Funtivi Sostanza
Piano del contenuto Forma
3.3 - FORMA, SOSTANZA, MATERIA
Dell'espressione Continuum sonoro non ancora formato
linguisticamente ma organizzato secondo
MATERIA Realtà criteri fisiologici
Del contenuto Definizione acustica ma non fonetica
Dell'espressione Articola la materia secondo schemi fonologici
FORMA Del contenuto Non ha alcuna relazione con la materia
Dell'espressione Proviene dalla sfera fonetica
SOSTANZA Del contenuto Rapporto della forma linguistica con la
materia 6
SCHEMI SEMIOTICA Materia
Piano dell'espressione Forma
FUNZIONE SEGNICA Materia
Piano del contenuto Forma
3.4 - SEGNI E FIGURE
SEGNI Elementi del linguaggio che hanno un'entità corrispondente sul
piano opposto
Composto da
numero limitato Scomponibili in
FIGURE Unità minime che non hanno un corrispondente sul piano opposto
Prima articolazione Elementi dotati di significato
FUNZIONE SEGNICA Piano dell'espressione e piano del contenuto
Seconda articolazione Elementi privi di signficato
Riguarda solo il piano del contenuto
3.5 - SISTEMA E PROCESSO
Del processo Elementi che formano la catena del sintagma
ASSE Rel. sintagmatica Si congiungono per contuguità spazio-temporale
Del sistema Elementi che potrebbero stare al posto di un
elemento effettivamente presente in una
Relazione particolare posizione del processo
paradigmatica Funzione di correlazione
Rapporto di
sostituzione
Gerarchia di funzioni di relazioni
PROCESSO Gli elementi concatenati funzionano a qualsiasi livello di grandezza
Si analizza suddividendo le concatenzazioni degli elementi in parti 7
SISTEMA Gerarchia di funzioni di correlazioni
Si analizza suddividendo un sistem in categorie
Si compongono di un paradigma, che a sua volta si articola
in un numero delimitato di membri
3.6 - LE DIPENDENZE
OGGETTO ESAMINATO
Interdipendenza Dipendenza reciproca nei rapporti tra gli elementi linguistici
PARTI DELL'OGGETTO ESAMINATO Di un processo Solidarietà
INTERDIPENDENZA TRA TERMINI Di un sistema Complementarietà
Di un processo Selezione
DETERMINAZIONI Tra termini Di un sistema Specificazione
Dipendenze unilaterali in cui un termina presuppone l'altro ma non viceversa
Di un processo Combinazioni
COSTELLAZIONI Tra termini Di un sistema Autonomie
Dipendenze in cui due termini sono compatibili, ma nessuno dei due presuppone l'altro
3.7 - LA COMMUTAZIONE
Attraverso la prova di scambio
PRINCIPIO DI RIDUZIONE
L'analisi deve portare dalle varianti alle invarianti Entità di cui le varianti sono
esemplari
Esempi di entità linguistica
Sul piano dell'espressione
CORRELAZIONE Rel. di correlazione Invarianti di due segni divesi
Sul piano del contenuto 8
SCHEMI SEMIOTICA
COMMUTAZIONE Scambio su un piano (E oppure C) che provoca uno
scambio sul piano opposto della lingua
Mutazione Si attiva sul piano del sistema
PERMUTAZIONE Scambio di elementi linguistici sull'asse del processo
Provoca uno scambio corrispondente sull'altro piano
della lingua
Cambia il significato sul piano del contenuto
SOSTITUZIONE Assenza di mutazione fra i membri di un paradigma
Tipica nei fonemi Classi di suoni che possono scambiarsi l'uno con l'altro
Se appartengono a classi di suoni diversi si possono commutare producendo
un cambiamento di significato
PROVA DI COMMUTAZIONE Reperimento di un numero limitato di figure
del contenuto non ulteriormente scomponibili
PIANO DELL'ESPRESSIONE PIANO DEL CONTENUTO
Si possono trovare un numero
limitato di figure
3.8 - SISTEMI SEMIOTICI E SISTEMI SIMBOLICI
Monoplanare Conformità tra piano dell'esptessione e piano
del contenuto
SISTEMA Linguaggi ristretti
Biplanare Non conformità tra i due piani
Linguaggi non ristretti Sistemi di segni
Commutabilità dei componenti
3.8 - SISTEMI SEMIOTICI E SISTEMI SIMBOLICI
Denotativa Sistema che mette in relazione un piano dell'
SEMIOTICA espressione con un piano del contenuto
Connotativa Non sceintifica 9
SEMIOTICA DENOTATIVA E (R) C
Considera i significati aggiunti al contenuto
SEMIOTICA CONNOTATIVA
Il piano dell'espressione è una semiotica Indicatori
(Ed R Cd) R Cc
Connotatori Si trovano in entrambi i piani della semiotica
INDCATORI Segnali Sono riferiti ad un solo piano
METASEMIOTICHE Semiotiche in cui il piano del contenuto è una semiotica
Scientifiche Scientifica In accordo col principio empirico
SEMIOTICA Non scientifica Deduzione
Connotativa 10
4 - ROLAND BARTHES (1915-1980)
4.1 - ASPETTI INTRODUTTIVI
OBIETTIVO Ricerca mitologica applicata ai testi della cultura di massa per
demistificarli
SCRITTURA DEL LIVELLO ZERO I segni significano soltanto sé stessi e
contribuiscono alla creazione di stereotipi
Ricorso inevitabile al cliché che si annida
sotto la lucentezza estetica
4.2 - I MITI D'OGGI
OBIETTIVO Criticare la mode borghesi create subdulamente dal sistema
delle comunicazioni di massa
Vengono analizzate le manifestazioni più varie di superficie o
marginali della società francese degli anni cinquanta
MITO Sistema di significazione che non rappresenta il contenuto
Si edifica sulla base di una catena semiologica preesistente
rappresentando un sistema semiologico secondo
Nutrendosi di un segno già dato rappresenta qualcosa di artificiale
si traveste da naturale
BORGHESIA Rappresenta quella classe sociale che non vuole essere nominata
e incapage di immaginare alter
Tende a far passare per naturale ciò che è essenzialmente culturale
I MITI D'OGGI Ribaltamento dell'idea di Saussure
Il mito rappresenta un sistema semiologico secondo poiché un
segno diventa a un secondo livello il significante che veicola il
significato 11
Rappresenta il significante che veicola la significazione
PRIMO SEGNO Svuota il primo segno e ne
impone una seconda lettura
aggiunta
SECONDO SEGNO E' parassitario, impoverisce il primo segno e lo sospende
La sospensione è necessaria perché il mito deve nascondersi nel
primo livello e deve essere ambiguo
Il mito deve deformare i sistemi di primo livello facendo passare
per naturali fenomeni storici e culturali
4.3 - DENOTAZIONE E CONNOTAZIONE
PRINCIPIO DI RIBALTAMENTO DI SAUSSURE Centralità della lingua naturale rispetto
ad altri sistemi di significazione
SIGNIFICAZIONE Dipende dalla nominazione linguistica
Per ogni oggetto interviene una lingua che ne nomina il significante
e il significato
LINGUA NATURALE Sistema di significazione principale che rende possibile la
traducibilità degli altri sistemi di significazione
TEORIA DELLA CONNOTAZIONE Il primo sistema diventa piano dell'espressione di
un secondo sistema (E R C) R C
SGANCIAMENTO Il primo sistema va a costituire il piano del contenuto del secondo
sistema E R (E R C)
Metalinguaggio Semiotica che tratta un'altra semiotica
CONNOTAZIONI Rappresentano sensi aggiunti, cioè frammenti di ideologia
4.4 -RETORICA E IDEOLOGIA NELLA MODA
OBIETTIVO Studiare la moda attraverso le categorie della linguistica
Nell'analisi della moda deve prevalere la dimensione sociale
riconducibile a una langue del sistema vestimentario. 12
Rappresenta la langue e quindi la dimensione istituzionale e
COSTUME sociale
Conta il livello sistematico e normativo dei codici vestimentari
Rappresenta la parole e siamo all'interno della dimensione
ABBIGLIAMENTO individuale
INDIVIDUO Agisce sulla base di codici estetici e sociali
DIMENSIONE SINCRONICA Atto individuale inserito in un microuniverso
DIMENSIONE DIACRONICA Ciclicità dei cambiamenti della moda
SCRITTURA Riveste gli indumenti di una rete di sensi con lo scopo di alimentare
un immaginario collettivo
RAPPORTO INDUMENTO-MONDO Gli enunciati mettono in relazione un indumento
reale e una circostanza empirica del mondo
RIVISTE Sovrapposizione gerarchica di 3 livelli
Sistema reale Sistema denotativo Connotativo
della lingua
Retto da un codice Relazione denotativa della
extralinguistico lingua come piano dell'espressione
di un significato ulteriore
STILISTICA DELLA SCRITTURA Distinzione tra tratti sementali e tratti soprasegmentali
Unità lessicali discrete Enunciato nella sua
interezza
PIANO CONNOTATIVO DELL'ESPRESSIONE Marche fraseologiche che funzionano
come significato latente di un ordine
ideologico
La moda diventa racconto organizzando le sue strutture a livello
denotativo e aprendosi al mondo esterno a livello connotativo
4.5 -RETORICA DELL'IMMAGINE E CONNOTAZIONI VISIVE
LE IMMAGINI Funzionano come i miti poiché naturalizzano delle ideologie
attraverso stereotipi
Non copiano la realtà ma producono effetti di realtà 13
SCOPO DELL'ANALISI DELLE IMMAGINI Definire il ruolo dell'immagine nella
comunicazione
L'immagine contiene segni Non è caratterizzata d