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Dare un nome alle cose

1.

È detto atto di riferimento l’uso di un’espressione linguistica per evocare nel discorso un

elemento della realtà. Questa espressione è detta referenziale.

il referente, dopo essere stato evocato, diviene referente testuale del modello di discorso.

La scelta dell’espressione referenziale da fattori quali l’accessibilità del referente, ovvero la

sua identificabilità e attivazione nel modello di discorso; ai tratti connotativi ed alle mosse

comunicative.

Orientarsi nel contesto

2.

Le lingue naturali possiedono espressioni referenziali, temporali e spaziali il cui valore

estensionale, ovvero il suo riferimento, può essere interpretato solo in relazione ad un

sistema di coordinate detto campo indicale. Esso può essere di tipo deittico, cioè ha come

origine il parlante, nel momento e nel luogo in cui si svolge l’enunciazione. È possibile

traslare un campo indicale in un altro con un diverso centro (origo). Nella deissi testuale,

ad esempio, l’origo diviene il testo stesso nel momento della sua elaborazione.

Il sistema di orientamento può essere di tipo anaforico: esso è costruito a partire da un

elemento evocato antecedentemente. L’individuazione dell’antecedente può essere

mediata da informazioni morfologiche, semantiche e pragmatiche.

L’enunciato come informazione

3.

La disposizione dei costituenti di un enunciato è funzionale a segnalare l’informazione che

l’enunciato trasmette.

Enunciato: presentativo, predicativo, identificativo ed eventivo.

Segnalazione del topic, ovvero il referente che è assunto come punto di partenza. Il focus

invece, segnalato anche grazie all’intonazione, indica il punto maggiormente informativo.

L’enunciato come azione

4.

Un atto linguistico è un’azione eseguita con il linguaggio per produrre nell’interlocutore un

mutamento di atteggiamento. Ciascun atto linguistico può essere considerato a più livelli:

• Atto locutorio – azione fonatoria

• Atto locutivo – riferimento ad uno stato di cose

• Atto illocutivo – manifestazione di un’intenzione

• Atto perlocutivo – effetto scaturito

Per ciascun atto valgono specifiche condizioni di felicità, le regole per la loro accettabilità.

Atto linguistico indiretto – viene usata una forma diversa di atto linguistico per realizzarne

un altro.

Verbi performativi – verbi che descrivono azioni linguistiche che realizzano (chiedere,

informare, dichiarare...)

Ciò che si dice e ciò che si intende dire

5.

Dettagli
A.A. 2016-2017
2 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessicabardelloni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Koesters Gensini Sabine Elisabeth.