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JPN.

FRA. Assolutamente il più centralizzato, non è federale, ma presidenziale. A causa dei meccanismi

elettorali è raro che il partito del presidente non abbia anche la maggioranza nel parlamento.

Società:

USA. Società dal punto di vista culturale fortemente eterogenea (minoranze etniche, disuguaglianze

economiche); organizzazioni frammentate dei sindacati, ci sono diversi sindacati locali con diverse

funzioni. Stanno nascendo gruppi più forti degli altri, che stanno cambiando le dinamiche degli ultimi

tempi.

BRD. Società eterogenea (cattolici e protestanti, forti differenze regionali; livello forte delle

organizzazioni (sindacati, organizzazioni religiose)

JPN. Unità culturale, forti organizzazioni

FRA. Società eterogena dal punto di vista economico, cultura rurale, cittadina e centri industriali; il

sistema dei partiti francesi non è stabile, tranne anni ’80 e ’90. C’è varietà di forme di auto-

organizzazione politica. 50

Policy network:

USA. Struttura che permette maggiore facilità che input dal basso possano influenzare specifiche

decisioni politiche, perché sistema è centralizzato e società eterogenea, con interessi diversi, per cui

in molti casi anche OP non prevedibile. SOCIETY-DOMINATED

BRD. Stato corporativo, connessione fra sindacati e istituzioni od organizzazioni industriali.

DEMOCRATIC-CORPORATIST

JPN. Maggiore capacità direttiva del governo, ma simile a BRD. QUASI-CORPATIST

FRA. Modello elitista, solo le élite possono condizionare il dibattito nelle masse e limitano la

possibilità di un loro impatto in PE. STATE-DOMINATED

Negli anni ’80 la nuova leadership di Gorbacev allenta il controllo sull’Europa comunista, che

permette di allentare le istituzioni interne e di entrare in contatto con le istituzioni europee occidentali.

Per quel che riguarda gli armamenti, si assiste a una corsa agli stessi, ma G. offre disarmo e

distruzione arsenale nucleari. (p. 495). Caduta drammatica negli anni ’90, Reagan

Percezione OP minaccia Urss nel corso del tempo

ha iniziato lo scontro, per cui è più facile cambiare opinione. Il JP alla fine degli anni ’80 percepiva

ancora una forte minaccia nei confronti della Russia. BRD andamento oscillante, che segue Usa alla

fine degli anni ’80 con la riunificazione. FRA miglioramento non così netto, ma chiaro, della

percezione dell’Urss. Le OP reagiscono alle iniziative e politiche di G. in modo molto positivo e

favorevole.

Viene chiesto cosa fare all’OP in merito alle proposte di G.

(p. 499)

Tre gruppi: falchi, gufi, colombe. Chiara dimostrazione di supporto a G.

(p. 496) posizione OP influenza i governi? Si osserva la spesa militare. Se il livello di spesa militare

effettivamente possiamo supporre che l’atteggiamento delle OP si stia sentendo nel

decresce, allora

governo, o che si sia armonia fra decisioni governative e OP.

Differenziazione delle risposte a seconda delle strutture interne. Il governo non applica direttamente

dell’OP. Al quadro si deve aggiungere la struttura interna, per ciascuno dei paesi va applicato

il volere

un filtro diverso, dove è più leggero, sarà più vicino all’OP, dove è più selettivo, sarà più lontano.

Spesa militare in USA e BRD: con Reagan e Gorbacev va giù.

In Francia il governo è più cauto e non riduce, al contrario della Germania, diretta interessata. Il

sistema è corporativo e quello che conta è quanto si convincono partiti e sindacati, ago della bilancia,

che offriranno quindi un consenso diffuso.

la CDU cambia opinione rispetto G. cambia davvero l’atteggiamento e si crea il consenso

Quando

diffuso di avvicinamento fra est e ovest. 51 Commentato [GC5]:

27.11 Risse-Kappen + 2 capitoli Panebianco

Determinare una linea generale di discussione sui “fattori interni” nella determinazione della PE nelle

democrazie. Esempio di partecipazione opinione pubblica in un sistema politico fortemente

mediatizzato. Passaggio è atto sociale e potenziale atto politico. I mezzi di comunicazione diventano

un oggetto di studio a sé stante nella comprensione dei meccanismi di PE, nella formulazione delle

decisioni e la loro implementazione, messa in pratica.

Caso di studio: nascita e sviluppo del movimento neoconservatore negli Usa.

Problema dei vincoli interni alla PE.

Fattori interni che determinano la PE delle democrazie: studio di determinati modelli, policy network,

che interessano l’interazione stato-società, con soluzioni, sistemi politici diversi alla domanda: conta

l’OP nella PE di questo paese? Se arriva a contare, lo fa attraverso quale meccanismo? La risposta in

è sì, ma ci sono state reazioni diverse: ci deve essere qualcosa in più che fa contare l’OP,

senso lato

cioè il percorso di costruzione del policy network, che deriva dalla combinazione di caratteristiche

istituzionali e civili (4 diverse strutture interne).

Da questo studio descritto sulla natura di 4 paesi specifici, come facciamo a fare un passo in più e

dare delle linee direttive più ampie, generali? Panebianco introduce i vincoli della dimensione interna.

La PE è il risultato finale di un processo in cui convergono determinati fattori. Questo processo di

confluenza di diversi fattori non è un processo libero e indeterminato, ma in ciascuno di questi paesi

esistono diverse strutture che fanno da filtro alla preferenza espressa dall’OP.

filtrano la volontà e la posizione dell’OP, che fanno passare qualcosa e

Intervento di meccanismi che

trattengono altro. Le istituzioni del SP operano il vincolare, il limitare la trasformazione della volontà,

preferenza dell’OP in un contenuto decisionale.

Processo in cui certa struttura istituzionale dà forma a realtà politica indeterminata e informe. Il modo

in cui la preferenza di traduce in decisione è il modo in cui prende forma. In primo luogo sono le

istituzioni a essere coinvolte, quindi il processo decisionale (campagna elettorale, legge elettorale,

– –,

struttura di organismi eletti Parlamento mono/bicamerale organismi interni).

Affinché una preferenza diventi decisione bisogna passare attraverso tutti questi processi. Per

esempio la legge elettorale può trasformare una minoranza in una maggioranza assoluta (es. collegi /

constituencies negli Usa, distretti elettorali per regione che eleggono un delegato / 350 distretti che

eleggono un delegato: viene eletto presidente chi ha il maggior numero di delegati; vincere nella

maggioranza dei distretti e non nella maggioranza dei voti).

Il voto proporzionale risponde invece al principio del rispetto del numero reale dei voti. Ci sono però

diverse leggi elettorali che combinano questi 2 principi. 52

Quindi preferenza politica passata poi attraverso meccanismo elettorale.

Es. sistema bicamerale Germania:

Bundestag: parlamento, eletto con legge nazionale, in un solo giorno (legge metà Usa-proporzionale),

inoltre non c’è numero fisso di deputati nel parlamento.

Bundesrat: senato, eletto su base regionale (eletti nei vari Länder), che cambia equilibri nazionali.

Oltre a meccanismi elettorali ci sono processi decisionali (regolamenti parlamentari, come si fa a

votare).

In Italia c’è sistema diverso fra camera deputati (sì, no, astenuto) e senato (sì, no=astenuto)

Alla PE dobbiamo aggiungere altri vincoli: segretezza (sicurezza, militare), …

La preferenza espressa dai cittadini è la materia prima dei cittadini, che il sistema cambia in

qualcos’altro.

Fattori di trasformazione:

- Forma istituzionale

- Legame stato/società

Forma istituzionale: organismi costituzionali di una democrazia (separazione dei poteri, tipo di

variabile interveniente legata al potere legale).

Regolazione della prerogativa sovrana: osserviamo ciò che paesi democratici e non, prima che si

introducesse costituzione con separazione di potere, normalmente le decisioni che riguardano scelte.

Potere di prendere decisioni necessarie in momenti particolari in cui le istituzioni devono essere

difese, ponendo limite al sistema democratico (per apertura).

Osservazione di chi all’interno di un certo sistema istituzionale detiene la prerogativa sovrana.

L’organismo che detiene la prerogativa sovrana sospende il normale esercizio dei diritti o la

costituzione, perché in contrasto con l’azione politica decisa al fine di salvaguardare il sistema.

Chi è il garante dell’ordinamento? Chi deve usare il potere quando l’ordinamento è a rischio?

Modelli di prerogativa sovrana, forma istituzionale:

1. Westminister, fa riferimento al modello inglese, la prerogativa sovrana è nelle mani del

governo, in particolare del ministro (per cui se non si trova d’accordo con qualcuno, lo manda

a casa). A dichiarazione di guerra il primo ministro acquisisce dei poteri per cui non deve

passare dal Parlamento. È molto facile che un sistema di questo tipo possa contenere le

pressioni degli organismi non eletti: in determinate situazioni questo sistema può mandare via

un generale, perché in disaccordo con la linea del primo ministro. Molto spesso serve a

bilanciare il peso degli organismi non eletto, proprio perché il primo ministro è eletto. 53

Esempio: dopo elezione presidente francese, il capo di stato maggiore, dopo aver compresa la

linea politica del presidente, decide di dimettersi (dovrebbe però essere una figura neutra). Lo

stesso burocrate qui lavora con governi diversi, per cui è raro ciò che è successo: si è dimesso

contro una decisione politica. Normalmente ufficiali non eletti non dovrebbero assumere

decisioni politiche.

2. Frammentata, cioè posta in organismi legislativi, plurali, si esprime sempre e cmq attraverso

maggioranze, ma in molti casi attraverso maggioranze speciali (molto ampie, non il solo

51%). In questi casi non si sa se esiste una prerogativa sovrana. Oltre a regole istituzionali

formali, possono esserci regole di prassi politica.

Esempio: Repubblica di Weimar, sistema di veti incrociati; Belgio, Svizzera (paesi con

struttura molto complessa e frammentata, in cui ci sono strati istituzionali diversi).

eletto, non può dimettersi; c’è sfiducia

3. Condivisa, Germania: una volta che un governo viene

da parte del parlamento, che deve avere però già un governo successivo che segue. Non c’è

possibilità di vacanza nel governo. C’è equilibrio per cui governo dipende dal parlamento, ma

una volta eletto succede il contrario.

Legame stato/società:

1. Stati deboli vs stati forti

a. Coalizioni dominanti, attività politica che le collega (policy network); connessione fra

varie dimensioni, ris

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A.A. 2017-2018
65 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliac91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politiche estere comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Procacci Stefano.