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LE ISTITUZIONI

Il diritto di proprietà può essere spiegato come scelta razionale individuale:

È possibile fornire una interpretazione dell’emergere del diritto di proprietà come scelta razionale di

individui posti nella situazione del gioco che va sotto il nome di dilemma del prigioniero. Nel

dilemma del prigioniero, i due o più soggetti scelgono una fra le possibili strategie disponibili in

modo da massimizzare il loro risultato, chiamato payoff. Una strategia dominante è quella strategia

che l’individuo ha interesse a scegliere qualunque sia la scelta dell’avversario.Il punto centrale del

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dilemma del prigioniero è quello di dimostrare che per una plausibile configurazione dei payoffs

l’equilibrio che emerge sulla base delle strategie dominanti non è il migliore equilibrio per i due

giocatori. Esiste cioè un equilibrio migliore nel senso di Pareto che può essere raggiunto solo con

una azione istituzionale esterna al gioco stesso. L’assegnazione dei diritti di proprietà a livello

costituzionale può risolvere il problema dell’ordine della proprietà stessa, cioè il problema del come

si realizza o si è realizzata, la dotazione iniziale delle risorse all’inizio della civiltà moderna.

La matrice dei payoffs possibile tra due giocatori A e B è:

B

Rispettare il diritto di Non rispettare il diritto di

proprietà di A proprietà di A

19,7 3,11

A Rispettare il diritto di

proprietà di B

Non rispettare il diritto di 22,1 9,2

proprietà di B

La strategia dominante per entrambi i giocatori è quella di non rispettare il diritto di proprietà

dell’altro, portando all’equilibrio 9,2 che però non è il migliore in senso paretiano, ma esiste una

combinazione di strategie a cui sono associati i payoffs migliori 19,7. Sia A e B realizzano un

vantaggio Pareto-efficiente se decidono di adottare una regola costituzionale nella quale sia

prevista la tutela del diritto di proprietà. Gli individui scelgono quindi razionalmente di raggiungere

questo risultato.

Definite il concetto di costo di transazione:

Con questa espressione si designano i costi che devono essere sostenuti per realizzare uno

scambio, un contratto o una transazione economica in genere; rappresentano i costi d'uso del

mercato. I rapporti che gli agenti economici instaurano sul mercato sarebbero infatti a costo nullo

soltanto nel caso in cui l'informazione fosse perfetta, completa, distribuita in modo simmetrico, non

esistesse incertezza e i contraenti fossero perfettamente razionali. In genere, invece, gli agenti

devono sostenere costi: per instaurare i rapporti (costi di ricerca del contraente e dei servizi di

intermediazione), per le trattative, per la definizione e stesura dei contratti (i costi di consulenti e

avvocati) e per il controllo del rispetto degli accordi (costi di monitoraggio dell'attività delle parti e di

enforcement).

Spiegate come l’esistenza di costi di transazione può spiegare la dimensione di

un’impresa?

Un tipo di scelta che sintetizza il problema del coordinamento del potere all’interno dell’impresa e

fra imprese è quello del decidere se produrre all’interno oppure acquistare sl mercato un dato

prodotto intermedio. Uno dei problemi tipici è legato ai costi di transazione, in presenza di

incertezza e asimmetrie informative. È possibile che produrre all’interno consenta un più semplice

coordinamento del processo produttivo, nonostante la corrispondente crescita dei costi burocratici:

ad esempio se un’impresa di auto riuscisse ad eliminare il rischio di interruzione della produzione

dovuto a una mancata consegna, potrebbe decidere di produrre all’interno i freni, al posto di

rivolgersi ad un’impresa esterna. Viceversa sei costi di transazione con imprese esterne sono

bassi l’impresa di auto acquisterà all’estero. I costi di transazione definiscono perciò i confini

dell’impresa.

L’INCERTEZZA

Definite il concetto di stati del mondo, così come espresso da Arrow. Spiegate in che senso

questo concetto consente di formulare una definizione di incertezza nel senso di Knight.

L’incertezza può essere interpretata come ignoranza non quantificabile del futuro, come ha

sviluppato Frank Knight come base teorica per l’esistenza dei profitti. In termini moderni ciò può

essere ricondotto all’impossibilità di mercato completi sul futuro in presenza di incertezza. Il

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significato dell’incertezza sta nel fatto che gli agenti non conosco la probabilità degli stati del

mondo: per definizione le conseguenze sarebbero conosciute se si potessero conoscere sia lo

stato del mondo sia le azioni. Secondo Arrow per stati del mondo si deve intendere una

descrizione del mondo così completa che se vera e conosciuta, sarebbe possibile conoscere le

conseguenze di ogni azione.

La funzione di utilità von Neumann-Morgenstern misura l’utilità in modo cardinale in

analogia con la misurazione della temperatura: spiegate con l’esempio delle seguenti 3

temperature centigradi (0,15,35). Perchè l’analogia è solo parziale?

In condizioni di incertezza l’utilità individuale può essere misurata in modo cardinale in analogia

con la temperatura: l’utilità così come la temperatura, diventa misurabile, a meno di trasformazioni

affini. Ad esempio la temperatura può essere indifferentemente misurata in Fahrenheit o in

centigradi e la relaizone fra le due misure è data da F = 9/5 °C + 32.

Due misure sono equivalenti sul piano cardinale se le variazioni dei loro rapporti sono identiche.

Prendiamo l’esempio delle temperature

C 0 10 35

F 2150 95 35-10/ 0-10 = 2,5 95-50/50-32 = 2,5

Il rapporto fra le differenze di temperature è il medesimo: in ciò consiste la proprietà cardinale in

condizioni di incertezza.

Tuttavia a analogia fra utilità e temperatura richiede una precisione: infatti la temperatura ha un

limite inferiore, che è lo zero assoluto, ma non un limite superiore.

Spiegate in modo semplice, ma preciso, qual’è la procedura attraverso cui si assegnano

valori di utilità cardinale alle conseguenze (indicatori di Bernulli) e il principio della

massimizzazione dell’utilità attesa.

Il tradizionale esempio di una decisone semplice è quello relativo alla scelte se prendere o meno

l’ombrello: le azioni sono a1= prendere l’ombrello; a2 =non perdere l’ombrello; gli stati del mondo

sono s1 = piove; s2 = non piove. Ad ogni conseguenza l’individuo associa un numero che

rappresentanti la sua utilità, dopo aver stabilità qual è la conseguenza peggiore a cui assegna un

punteggio di 0, e quelle migliore a cui assenza un punteggio di 10.

L’individuo potrà assegnare come utilità massimo c11, in cui prende l’ombrello e non si bagna, a

cui verrà segnato 10.

C21 = non prede l’ombrello e piove è certamente la conseguenza peggiore a cui viene assegnato

quindi 0.

C12 = prende l’ombrello e non piove non è la conseguenza migliore, nemmeno la peggiore, anche

se è infastidito di portarsi in giro l’ombrello. L’utilità di questa conseguenza è intermedia e

compresa fra 0 e 10. Ogni individuo stabilisce i valori di utilità delle conseguenze intermedie con

un esperimento mentale.

Si immagini questo esperimento mentale sotto forma di una bilancia con due piatti: su un piatto vi è

l’utilità certa della conseguenza c12, mentre sull’altro piatto vi è l’utilità della conseguenza migliore

o peggiore. Se su piatto mettiamo la conseguenza peggiore, sappiamo che per costruzione, la

conseguenza c12 è preferita e quindi la bilancia pende a suo favore. Per mettere in equilibrio la

bilancia bisogna allora trovare una appropriata combinazione di pesi fra conseguenza migliore e la

conseguenza peggiore: chiamiamo lotteria o scommessa, questa combinazione perchè utilizziamo

le probabilità assegnate come pesi di ponderazione. L’esperimento mentale consiste nel

domandarsi quale sia, per ciascuno di noi, il peso di probabilità che tiene in equilibrio la

conseguenza c12 e la lotteria: questa è l’utilità della conseguenza e il procedimento appena

descritto si schiuma calibraggio (meccanismo attraverso cui mi domando quanto valore abbia per

me un certa conseguenza).

Supponiamo che nell’esperimento mentale individuale l’equilibrio si verifichi con una probabilità de

30%, l’utilità di conseguenza 12 sarà 3 (0x0,7 + 10x0,3).

C22 = non prendere l’ombrello e non piove ha un’utilità certamente maggiore, ipotizziamo 8.

Si supponga infine di attribuire una probabilità del 40% all’evento piove e del 60% all’evento non

piove. Formiamo quindi una tabella:

s1 s2 Utilità attesa

Pagina 13

a1 c11=10 c12=3 (0,4x10+0,6x3)=5,8

a2 c21=0 c22=8 (0,4x0+0,6x8)=4,8

0,6 0,4

Probabilità

L’individuo che abbia seguito questo meccanismo decisionale deciderà di prendere l’ombrello per il

fatto che la relativa utilità attesa è pari a 5,8 ed è maggiore di quella di non prenderlo. La teoria di

von Neumann-Morgenstern, afferma che un individuo razionale si comporterà come se seguisse la

regola di massimizzare l’utilità attesa. Formalmente la funzione di utilità attesa e quindi definita da:

U(a) = sum pigreco u(c_as).

La funzione U(a) è un indicatore di utilità von Neumann-Morgenstern, mentre l’utilità u(c_as) è

associata alle conseguenze è anche definita come un indicatore di utilità di tipo Bernoulli. Il criterio

di massimizzazione dell’utilità attesa consiste nello scegliere l’azione per cui l’utilità attesa è più

elevata.

La soluzione che Bernoulli diede al paradosso di San Pietroburgo fu quella di calcolare il

valore atteso dell’utilità del denaro: qual è il significato economico di una funzione di utilità

concava?

L’indicatore di utilità di Bernoulli può ben rappresentare l’utilità de denaro, del reddito e della

ricchezza reale e una tipica formulazione analitica è: u(X) = 1/1-y X^(1-y). Se poniamo y=1/2

u(X ) = 2 X

avremo che:

Il medesimo aumento di reddito determina un aumento di utilità minore all’aumentare del reddito.

La concavità della funzione di utilità rispecchia un comportamento di avversione rispetto al rischio:

maggiore è la concavità della funzione più elevata è l’avversione al

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A.A. 2016-2017
31 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlokauf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Campiglio Luigi.