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RIDUZIONE DEL RAPPORTO
Questo rapporto diminuirà nel tempo quando ∆D - ∆Y - ∆P < 0 ossia quando ∆D < ∆Y+∆P quindi
quando la variazione del debito è minore della variazione del PIL.
quindi quando B +∆BM < ∆Y+∆P
Il debito pregresso fa aumentare gli interessi del debito, infatti in un mondo in cui non facciamo niente
e dobbiamo solo pagare gli interessi del debito passato,
∆D = (i⋅D) / D = i
Ipotizzando che vi è un pareggio tra le tasse e la spesa, B = ∆BM = 0 (stato non varia la quantità di
moneta M). In questo caso il nuovo debito sarà uguale al tasso di interesse i e quindi il rapporto debito/
PIL diminuirà se i < ∆P+∆Y.
23) Si indichino sinteticamente le politiche che possono consentire di ridurre il rapporto tra debito
pubblico e PIL fornendo anche delle esemplificazioni.
Le politiche che hanno l’obiettivo di ridurre il rapporto debito/PIL. Una prima politiche che può ridurre il
rapporto debito/PIL è la politica del ripudio del debito pubblico, che consiste nella dichiarazione dello
Stato che con un atto unilaterale si rifiuta di pagare gli interessi o di rimborsare i titoli del debito
pubblico. Il ripudio è la forma di riduzione del rapporto debito/PIL più efficace, che però ha come costo
la perdita di credibilità dello Stato, il quale avrà difficoltà ad attrarre nuovi capitali e soprattutto tale
politica determina la distruzione della ricchezza dei singoli risparmiatori;
un’altra politica che può ridurre tale rapporto consiste in una politica di sviluppo che aumenti il reddito
Y;
un’altra politica è quella di ridurre la spesa pubblica, e di conseguenza aumentare le entrate, quindi si
tratta di politiche riguardanti il saldo primario; infine un’ultima possibilità è quella di gestire i tassi di
interesse;
24) Spiegare cosa rappresenta la curva della BP e cosa vuol dire trovarsi al di sopra della curva.
La Bilancia dei pagamenti è rappresentata da una curva inclinata positivamente. E’ inclinata
positivamente perché ad incrementi del reddito aumentano le importazioni che porteranno in negativo
la BP; per evitare che la BP vada in deficit occorrerà attrarre capitale e quindi mettere dei tassi di
interesse più elevati per fare affluire più capitali. Vi è dunque una relazione positiva tra il reddito e il
tasso di interesse. Inoltre è importante dire che la pendenza della curva BP dipende dalla mobilità dei
capitali: una maggiore mobilità renderà la curva più piatta, mentre una minore mobilità renderà la curva
più inclinata.
Tutti i punti al disotto della curva indicano un disavanzo, mentre tutti i punti al disopra indicano un
avanzo.
Quando c’è un avanzo vuol dire che tutti vogliono comprare euro e quindi c’è un eccesso di domanda
di euro ed un eccesso di offerta di dollari. Ciò comporta un deprezzamento del dollaro, un
apprezzamento dell’euro che a sua volta comporterà una riduzione della competitività dell’Europa ed
un aumento della competitività Americana.
Quando c’è un disavanzo vuol dire che tutti vogliono comprare dollari, quindi c’è un eccesso di offerta
di euro e un eccesso di domanda di dollari, il dollaro si apprezza, l’euro si deprezza e vi sarà una
riduzione della competitività Americana ed un aumento della competitività Europea.
25) Spiegare quale è l’effetto sulla curva BP di un deprezzamento del tasso di cambio e quale è il
significato del suo spostamento.
Le variazioni del tasso di cambio causano lo spostamento della curva BP: un apprezzamento dell’euro
(tutti vogliono l’euro), comporta uno spostamento della curva verso sinistra; invece un deprezzamento
dell’euro (tutti vogliono i dollari) comporta uno spostamento della curva verso destra.
Il deprezzamento trasla la BP verso destra , in una situazione di disavanzo, tuttavia sappiamo che in
questa situazione il paese sarà più competitivo (euro costa di meno del dollaro). Questo ci spiega il
perché la posizione della BP dipende anche dalla competitività di un paese.
26) Indicare gli effetti che un aumento delle importazioni, un deprezzamento del tasso di cambio ed
un aumento del reddito hanno sulla curva BP.
In tal caso la BP si sposta verso destra, ovvero verso il basso. Perché se noi aumentiamo il reddito,
quindi i consumi, cioè le importazioni, accade che le PC diminuiscono e la BP si troverà in disavanzo.
Stessa cosa se vi e’ un deprezzamento del tasso di cambio, che crea uno spostamento versa destra
della BP.
27) Quale effetto hanno un aumento delle esportazioni ed un riduzione della spesa pubblica sulla
curva IS?
Se si riduce la spesa pubblica G, il reddito Y si riduce, dunque la IS si sposta verso sinistra.
Se invece aumentiamo le esportazioni X, il reddito Y aumenta, e la curva IS si sposta verso destra.
28) Assumendo un deficit della Bilancia Commerciale si spieghi l’aggiustamento automatico di
questa attraverso il meccanismo dei prezzi (cambi fissi) e si specifichi sotto quali condizioni
esso avviene.
29) Assumendo un deficit della Bilancia Commerciale si spieghi l’aggiustamento automatico di
questa attraverso il meccanismo dei prezzi (cambi flessibili) e si specifichi sotto quali
condizioni esso avviene.
30) Illustrare l’aggiustamento automatico attraverso il meccanismo dei redditi (cambi fissi).
31) Chiarire cosa si intenda per tasso di cambio certo per incerto ( ad esempio tra euro e dollaro
quotato a Roma) e spigare cosa implica il suo deprezzamento per la competitività dell’Europa.
Il tasso di cambio consiste nel prezzo della valuta, ossia quanto vale una valuta in termini di un’altra. In
realtà questo prezzo può essere definito in due modi diversi, infatti possiamo dire che un euro vale
mezzo dollaro oppure che un dollaro vale due euro. Il prezzo rimane tale ma è diversa la quotazione.
Esistono due tipi di quotazioni: certo per incerto, e incerto per certo. Il primo termine si riferisce alla
valuta nazionale, il secondo termine alla valuta estera. Quando parliamo di certo per incerto, la valuta
certa è quella nazionale, mentre la valuta estera è quella incerta e quindi stiamo prezzando la valuta
nazionale, ossia quanto vale un euro in termini di dollari; mentre quando parliamo di incerto per certo la
valuta nazionale in questo caso è quella incerta, mentre la valuta estera è quella certa. Con tale
quotazione si prezza la valuta estera in termini di quella nazionale, ossia quanto vale un dollaro in
termini di euro.
Se ci troviamo in Italia, a Roma, un deprezzamento dell’euro significa aumento della competitività
dell’Europa. Un deprezzamento dell’euro comporta un apprezzamento del dollaro, dunque i dollari
costano più degli euro, e per questo l’America sarà meno competitiva rispetto all’europa che proprio
perché ha dei prezzi della valuta inferiori sarà più competitiva.
32) Illustrare la motivazione secondo cui i regimi di cambio fluttuanti favorirebbero le attività
speculative meno dei regimi a cambi fissi.
Per capire il perché i regimi di cambio flessibili favorirebbero di meno le attività speculative rispetto a
regimi di cambi fissi ricorriamo ad un esempio:
Ipotizziamo di voler fare un investimento, il tasso di interesse (tasso di rendimento) su un investimento
in un titolo USA e’ del 15% mentre quello su un titolo Europeo e’ del 5%.
Quando facciamo un investimento e’ bene ricordare che non bisogna solo fermarsi a confrontare i tassi
di rendimento dei titoli che acquisteremo, ma bisogna tener conto del tasso di cambio della valuta, in
quanto facendo un investimento in USA per esempio, l’investimento sarà valutato in valuta estera, e
per essere riportato in valuta nazionale bisognerà fare i conti con il tasso di cambio.
Ecco perché se il tasso di cambio fosse fisso, per esempio fosse di 1 dollaro a 1 euro, sarebbe
conveniente investire in USA perché l’investimento ci garantirebbe un rendimento maggiore. Tuttavia
se il tasso di cambio fosse flessibile noi non saremo cosi sicuri dell’investimento USA in quanto
bisognerebbe stimare prima quello che sarà il tasso di cambio che ci aspetteremo, ossia l’aspettativa
del tasso di cambio.
Quindi in caso di cambi flessibili gli investitori saranno soggetti ad un rischio. Per chi investe sarà
indifferente investire in USA o in Europa se l’aspettativa di variazione della valuta sarà uguale alla
differenza tra i due tassi di interesse. Tuttavia se si aspetta un deprezzamento della valuta, per
esempio del dollaro, maggiore della differenza dei tassi di interesse converrebbe investire in Europa.
Se invece ci si aspetta un apprezzamento del dollaro per l’investitore converrà investire in USA.
Questa condizione si chiamata parità scoperta dei tassi di interesse, scoperta perché soggetta a
rischio del cambiamento del tasso di cambio. (opera sul mercato spot)
Parità coperta: L’investitore si copre contro il rischio di cambio, quindi opera sul mercato a termine cosi
da “bloccare” oggi il tasso di cambio per il futuro, evitando sorprese e guadagnano in maniera sicura.
33) Illustrare la posizione secondo cui regimi a cambi fissi favorirebbero rispetto ai cambi flessibili
il grado di disciplina degli operatori.
Un effetto dei cambi flessibili consiste nella riduzione del grado di disciplina degli operatori che può
esser invece favorito da un regime a cambi fissi. Questo perché in un regime di cambi fissi si può
introdurre una sorta di controlla sulla competitività, cioè accade che se si impone un cambio fisso
particolarmente alto per esempio, e’ come se stessimo imponendo un costo per l’impresa, che
diverrebbe meno competitiva. Dunque l’impresa per tornare ai livelli elevati di competitività potrebbe
aumentare i suoi investimenti e le sue innovazioni. Ecco che il caso di cambio fisso in questo caso
diventa uno strumenti di politica industriale/commerciale in grado di forzare anche le innovazioni.
34) Si illustrino gli effetti di un deprezzamento del tasso di cambio e le condizioni affinché esso
risulti efficace ai fini dell'equilibrio dei movimenti dei beni (PC)
Il deprezzamento del tasso di cambio si verifica in ambito dei movimenti dei beni perché c’e' poca
domanda di valuta nazionale, ciò significa che noi esportiamo poco e importiamo più di quando
esportiamo. Il deprezzamento tuttavia risulta efficace per equilibrare le PC in quanto se la nostra valuta
si deprezza, risulterà più economica rispetto a quella estera, e dunque aumenteranno le nostre
esportazioni e le nostre PC tenderanno all’equilibrio.