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PENSIONI, SANITA’ E TRASFERIMENTI INTERGENERAZIONALI
L’invecchiamento della popolazione pone un problema di trasferimento
intergenerazionale attraverso due principali categorie di spesa: sanità e pensioni.
Per quanto riguarda il sistema pensionistico si distingue fra due possibili meccanismi
redistributivi:
Sistema a ripartizione (“pay-‐as-‐you-‐go”): i contributi della generazione “giovane” che lavora
• finanziano direttamente le pensioni della generazione anziana. In base a questo modello, il
pagamento di una pensione dai giovani ai vecchi prende la forma del riconoscimento di un diritto,
che non ha alcun legame necessario con i contributi versati dai giovani. Il sistema a ripartizione
perciò si fonda su un contratto sociale di natura politica.
Sistema a capitalizzazione (“fully founded”): i contribuiti della generazione “giovane” che
• lavora vengono versati a un fondo, privato o pubblico, che realizza investimenti produttivi i cui
profitti il pagamento delle pensioni. La base di un sistema come questo è quindi un sistema a
contribuzione nel quale i pensionati ricevono ciò che hanno versato più il rendimento del capitale
accumulato.
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La spesa pubblica per la Germania è fortemente anticiclica, per tutte le funzioni (di welfare),
ovvero ad una congiuntura negativa si abbina un aumento della spesa per il welfare, ad una
positiva, invece, una diminuzione. UK e soprattutto Svezia invece hanno una spesa fortemente
pro-‐ciclica. Come mai? La Svezia si è data come obiettivo il + 1% di avanzo primario.
LA POVERTA’ (disuguaglianze ed equità)
-‐ rispetto al reddito
-‐ rispetto ai consumi
-‐ rispetto a specifici bisogni
“War on Poverty” by president L.B. Jhonson [1964]
Idea di POVERTA’ ASSOLUTA= spesa di un paniere minimo di beni e servizi necessari per
avere una vita dignitosa all’interno del contesto di appartenenza/in cui si vive (beni
essenziali: non solo cibo, ma ad esempio l’automobile, se è indispensabile per recarsi sul
posto di lavoro...)
POVERTA’ RELATIVA: è un parametro che esprime la difficoltà nella fruizione
di beni e servizi, riferita a persone o ad aree geografiche, in rapporto al livello economico
medio di vita dell'ambiente o della nazione, ovvero al consumo pro-‐capite o il reddito medio.
Sono quindi considerate povere le persone il cui livelli di consumi o reddito sta al disotto di
questa soglia.
Si utilizza una scala di equivalenza: ha l’obiettivo di rendere più confrontabili consumi (e
anche redditi), tenendo conto del numero di componenti e della loro età. Ciascun componente
della famiglia ha un peso compreso fra zero e uno e il reddito familiare viene poi diviso per la
somma dei pesi.
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[-‐ La scala di equivalenza Oecd-‐Eurostat attribuisce un peso pari a uno al capofamiglia, 0,5 a
ogni componente adulto aggiuntivo (14+ anni) e 0,3 a ogni bambino. L’Oecd utilizza anche
come scala la radice quadrata del numero di componenti della famiglia. La Banca d’Italia
utilizza la scala Oecd-‐Eurostat.
-‐La scala di equivalenza dei consumi Istat assegna un peso 1 a una famiglia di 2 persone, 0,6 a
1 persona, 1,33 a 3 persone, 1,63 a 4 persone, 1,90 a 5 persone]
Il peso diverso è legato al “
bisogno senza merito” =
La povertà relativa in Italia è calcolata sui consumi:
Prof. Campiglio: “La povertà può essere intesa come il vivere sulle code della distribuzione del
reddito, anche dopo la redistribuzione secondaria, ed è un fenomeno molto difficile da
estirpare”.
Equilibrio generazioni [Obiettivo sociale]
-‐ Adam Smith: la crescita della popolazione è necessaria ed inevitabile conseguenza
della crescita economica e della prosperità. Crescita economica elevato livello dei
à
salari crescita matrimoni, fertilità = crescita popolazione.
à
-‐ Thomas Malthus: [da
Saggio sulla popolazione, 1803] sostiene che la popolazione
tenda a crescere in proporzione geometrica, mentre le risorse (la produzione della
terra di beni di sussistenza) in proporzione aritmetica. Non esiste un numero
desiderato di figli: gli uomini e donne sono spinti da un incontrollabile istinto
riproduttivo, dal momento che le risorse alimentari si concentrano. Nel caso di eccesso
di popolazione rispetto alle risorse si attivano
freni di controllo sotto forma di carestie,
guerre aumento mortalità calo popolazione fino al livello compatibile con risorse
à à
esistenti.
In particolare se la popolazione aumento più velocemente delle risorse, la disponibilità
di risorse pro capite sarà minore. Inoltre, crescente offerta di lavoro rispetto alla
domanda diminuzione dei salari scoraggiamento matrimoni e diminuzione
à à
fertilità calo demografico.
à
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Malthus, per evitare le sofferenze provocate da oscillazioni demografiche pr