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Estratto del documento

OBIETTIVI, STRUMENTI-MECCANISMI, VINCOLI

OBIETTIVO STRUMENTI VINCOLI

-mercato e prezzi

COORDINAMENTO -accordo diretto e norme sociali

(volontario e involontario) -complementarietà strategica e

aspettative

-prezzi, beni privati, concorrenza

EQUILIBRIO ed EFFICIENZA -finanziamento dei beni pubblici e Vincolo delle risorse

meritevoli Vincolo degli incentivi

-beni comuni (principale-agente)

Vincolo dell’incertezza

-politica fiscale e sistemi di sicurezza

EQUITA’ sociale

-reti familiari e sociali

-diritti e disuguaglianze

-Innovazione

-Finanziamento imprese e politica

SVILUPPO monetaria

-Investimenti (capitale, lavoro e

istruzione)

L’impresa come “meccanismo” di regole informali

Il meccanismo è l'insieme di regole che hanno la proprietà di individuare e di favorire un equilibrio involontario

per un numero elevato di soggetti, ciascuno dei quali decide singolarmente

L'approccio come meccanismo della politica economica è proposto nel 1972 da Hurwicz sulla base delle seguenti ipotesi:

1) Le decisioni economiche sono decentrate.

2) Gli individui hanno informazioni private.

3) Esiste un vincolo degli incentivi che va soddisfatto affinché gli individui rivelino le loro vere informazioni provate.

4) Un meccanismo è definibile come un quadro di istituzioni e accordi, formali e informali, regole sulla cui base gli individui

decidono.

5) Il disegno di un meccanismo appropriato all'obbiettivo diventa perciò la soluzione per l'implementazione dell'obbiettivo.

Il CEO, propone un obiettivo di EBITDA ( profitti lordi prima delle imposte)per l’impresa: per la realizzazione di tale

obiettivo è necessario il coordinamento decentrato di migliaia di lavoratori.

Il compito centrale del CEO è quello di proporre regole del “gioco” compatibili con l’incentivo per ciascuno a

rivelare le sue “capacità ”: cioè di motivare sul piano monetario e non.

Se alla fine dell’anno l’EBITDA viene raggiunto, questo significa che il CEO ha saputo proporre regole che hanno

fatto convergere migliaia di decisioni decentrate verso l’obiettivo comune.

Nelle imprese l’amministratore delegato deve deve avere la capacità di :

- 

individuare i collaboratori giusti, la cui individuazione dipende della proposte che gli vengono offerte

coinvolgimento dei lavoratori.

- saper motivare le persone.

Confronto tra “strumenti-obiettivi” e “meccanismi-obiettivi”

Le analogie e le differenze, fra la teoria dei meccanismi e l’approccio strumenti-obiettivi possono essere così

sintetizzate.

La visione dell’organizzazione economica è simile, ma per Tinbergen è più orientata al ruolo del “pianificatore”

mentre per Hurwicz è più rivolta al decentramento decisionale, di mercato e non.

In entrambi gli approcci gli obiettivi sociali sono il punto di partenza dell’analisi.

Anche secondo Hurwicz “il nostro punto di vista fondamentale è quello di considerare il meccanismo come il

valore di una variabile, da risolvere come “l’incognita” di un problema” ... in un problema di disegno, la funzione

obiettivo è il principale “dato”, mentre il meccanismo è l’incognita”

Nelle equazioni, le incognite sono i meccanismi mentre gli obiettivi sono dati.

I prezzi sono l’elemento fondamentale per i meccanismi di mercato che è fondamentale, ma non è l’unico

meccanismo.

Le forme della cooperazione

Possono essere :

- la cooperazione è involontaria : quando, secondo la celebre metafora di Adam Smith, i soggetti

sono spinti da una “mano invisibile” che nel perseguire un interesse individuale li spinge

inconsciamente a perseguire un interesse collettivo. Il soggetto che persegue il suo interesse

individuale può perciò perseguire inconsapevolmente un interesse sociale. Il problema è quello di

individuare se esiste un “meccanismo” che realizza la coincidenza fra interessi individuali e

collettivi.

- la cooperazione può essere anche volontaria e realizzarsi in forma diretta di una decisione

deliberativa, cioè di un dialogo che porta a raggiungere un comune accordo, rafforzato dalla

condivisione di valori comuni (common knowledge)

Il Coordinamento e la Cooperazione

Il coordinamento è un obiettivo socialmente desiderabile perché consente la cooperazione, volontaria o

involontaria, fra soggetti con capacità e competenze complementari.

In una società nessuno è del tutto autosufficiente e per questo tende a specializzarsi nelle attività in cui è più

capace e ha un maggior potere d’acquisto, con il limite che “la divisione del lavoro è limitato dall’estensione del

mercato” . (esempio: fabbricazione degli spilli di Adam Smith fornisce una visione sulla divisione del lavoro; la

produzione aumenta se esiste un certo grado di divisione del lavoro, cioè se uno tot di operai si specializzava in

qualcosa, ma questa è limitata dall’estensione del mercato)

Il “Meccanismo” di mercato e politico

(compatibile con l’incentivo a rivelare le informazioni private) STRUMENTI, REGOLE – OBIETTIVI INTERMEDI

- mercato-sistema dei prezzi

Grafico : - diritti economici

- politica monetaria

Unione Europea

POLITICA - politica fiscale

e Stato italiano

(rappresentanza degli interessi

e monopolio della forza) Coordinamento

Preferenze Equilibrio –Efficienza

Tecnologia Equità

Dotazione iniziale Sviluppo

VINCOLI DI Meccanismo di

INFORMAZIONE INCERTA equilibrio di

coordinamento Quali obiettivi?

(strumento dei prezzi Chi e come decide?

MERCATO o accordi) Quali strumenti?

(“meccanismo” centrale di Quali criteri di performance?

coordinamento, con lo strumento

dei prezzi, compatibile con gli

incetivi infomativi)

Un”gioco” di coordinamento : la “battaglia dei sessi”

LEI

Montagna Mare

LUI Montagna 3*, 2* 0,0

Mare 0,0 2*, 3*

Una coppia deve decidere se andare in montagna oppure al mare.

Dai valori della matrice dei payoff risulta che LUI preferisce la montagna, LEI preferisce il mare, ma per entrambi

la soluzione peggiore è di non andare in vacanza insieme.

Esistono due equilibri Nash, evidenziati da un asterisco, e la domanda è se esiste un meccanismo per

selezionare l’equilibrio migliore.

Poiché entrambi sono legati da un rapporto d’affetto, le preferenze individuali contano, ma conta altrettanto far

felice l’altra/o: la soluzione può perciò essere trovata se i due si parlano.

Parlandosi si scambiano informazioni, opinioni, senza costo e questa modalità è chiamata “cheap talk”: lo

scambio di informazioni senza costo deve essere tuttavia anche credibile e in questo caso la credibilità è dato

dalla forza del rapporto affettivo.

Questo è un esempiodi coordinamento con 2 equilibri di Nash che non dipendono da un vettore di prezzi e non

sono dettati da un interesse individuale.

L’equilibrio di Nash : è un equilibrio per il quale tutti i giocatori scelgono la migliore strategia o risposta,

considerando come date le strategie degli altri operatori.

MECCANISMI E MERCATO

Lezione 3 -

L’equilibrio di un mercato di puro scambio per beni privati puri come “meccanismo” e “disegno” del

meccanismo (walrasiano)

Il mercato è un “meccanismo” e l’obiettivo di questo meccanismo è l’equilibrio fra domanda ed offerta per ogni

bene (domanda ≤ offerta)

Lo strumento è il sistema dei prezzi dove i prezzi sono “dati” (parametrici) forniti da un fittizio “banditore”

(walrasiano : da Lèon Walras) ai soggetti che desiderano acquistare o vendere.

L’economia è quindi decentrata dove ognuno può scegliere.

Il banditore comunica ai soggetti un vettore di prezzi che, in modo decentrato, fanno proposte di acquisto o di

vendita per ogni bene, sulla base delle loro preferenze.

Se il vettore dei prezzi non è quello di equilibrio, per alcuni beni la domanda supera l’offerta e per altri

avviene l’opposto cosi il “ banditore” formula un nuovo vettore alzando i prezzi quando la domanda è

maggiore dell’offerta e viceversa (per tentativi ed errori - tàtonnement).

Se il vettore non è quello di equilibrio non può avvenire nessuna transazione.

Il banditore continua però a proporre nuovi vettori di prezzi fino a quando individua quello per cui la domanda

è uguale (non superiore) all’offerta per ogni bene.

A questo punto ogni soggetto può procedere allo scambio.

Riepilogo : Per esistere questo meccanismo devono esserci i prezzi, infatti :

- se domanda = offerta –> ho un vettori di prezzi di equilibrio

- se domanda > < offerta –> vettore dei prezzi non è in equilibrio quindi, alzo o diminuisco i prezzi.

Non è permesso scambiare se la domanda è ≠ dall’offerta.

Il disegno del meccanismo di mercato, fin qui descritto, consente di implementare l’obiettivo sociale

dell’equilibrio aggregazione di scelte decentrate.

Ci sono tre condizioni fondamentali per il funzionamento di un’economia di mercato:

- Esistenza del meccanismo : servono due proprietà:

 La continuità delle funzioni di domanda e di offerta

 L’esistenza di un punto fisso che garantisce la convergenza e consente ai prezzi di muoversi sempre più

vicino al punto di equilibrio.

- Unicità: se l’economia è regolare –> a piccole variazioni delle dotazioni iniziali, corrispondono piccole

variazioni dei prezzi. Infatti ogni economia regolare ha un numero dispari e finito di equilibri.

- Stabilità: quando non esistono scambi fuori dall’equilibrio.

Un economia di mercato può essere instabile? Non è mai stata data una risposta convincente. In quanto noi da

anni viviamo in un economia inatabile.

Non si garantiscono le stabilità. Se gli equilibri sono più di uno si ha un problema perché bisogna sceglierli.

L’inflazione è un obiettivo socialmente desiderabile? Si, la si vuole vicino al 2% per motivi legati alla dinamica

inflazionistica

Il “disegno”, cioè le “regole” del meccanismo di mercato sono tre:

1. I prezzi sono parametrici, cioè esogeni e dati.

Cioè l’impresa non ha alcun potere di determinazione dei prezzi (il che esclude le forme di mercato dalla

concorrenza monopolistica al monopolio)

2. Gli scambi sono consentiti solo ai prezzi di equilibrio: non sono consentiti scambi “fuori” dall’eq

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A.A. 2014-2015
46 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LatiLeo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Campiglio Luigi.