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IL MERCATO REALE E IL MERCATO MONETARIO

HP’ B DG HP2 CF QdO Q2Q’ QuantitàA B D G H = surplus netto del consumatore
C = surplus netto del produttore

La macroeconomia è lo studio del sistema economico relativo alla crescita economica, alladisoccupazione, all’inflazione e alle politiche economiche che influenzano l’attività. I suoi tre obiettiviprincipali sono:

  1. Crescita economica: se la produzione cresce più della produzione aumenta la produzione perabitante;
  2. Piena occupazione: la fonte di reddito delle famiglie è il compenso per il lavoro, quindi più illivello di disoccupazione è alto più persone devono ridurre gli acquisti;
  3. Stabilità dei prezzi: l’inflazione crea dei costi per la società, infatti essa va controllata perché seè bassa può aiutare a ridurre i costi.

Nel 1957 sei Paesi hanno deciso di formare un mercato comune in Europa e nel 2004 hanno

aderitoaltri diciannove Paesi, portando alla formazione dell’Unione Europea. La sua produzione complessiva èpari a quella degli USA e molti paesi hanno un prodotto pro capite (stile di vita) vicino a quello dei paesiamericani.Però in realtà, sono da salvaguardare due grandi problemi: l’elevata disoccupazione e l’introduzionedella moneta unica.Alla fine delle seconda Guerra Mondiale si inizia a tenere un sistema di contabilità nazionale, la qualediventa molto importante per raggiungere la precisione e la coerenza interna.

PNL: prodotto nazionale lordo – somma di tutti i beni/servizi finali prodotti da un paese in unanno. Rappresenta il reddito nazionale ed è uguale alla somma delle quantità prodotte per irispettivi paesi.

RNL: reddito nazionale lordo – somma di tutti i redditi percepiti dai soggetti che hannopartecipato al processo produttivo in un certo anno.

PIL: prodotto interno lordo – valore dei

beni/servizi finali prodotti in un paese in un dato periodo di tempo. E' da distinguere il PIL nominale, il quale è la somma dei beni/servizi finali valutati al loro prezzo corrente, dal PIL reale, il quale rappresenta la media ponderata della produzione di tutti i beni finali. Disoccupazione: numero di persone che non lavorano ma lo cercano (fattore molto difficile da valutare), quindi la forza lavoro è data dalla somma del numero di persone occupate e il numero di persone disoccupate. Inflazione: aumento del livello generale dei prezzi, si hanno due indicatori per analizzarlo: deflatore del pil, rapporto tra pil nominale e pil reale, indice dei prezzi al consumo (IPC), variazione dei prezzi dei beni, anche quelli prodotti all'estero e importati. La microeconomia, invece, studia il comportamento dei singoli agenti economici, i quali sono i consumatori, lavoratori, le imprese e gli investitori. Il suo obiettivo è quello di spiegare come e perché. assumono decisioni di tipo economico.

DOMANDA AGGREGATA

Y=C+I+G+X-N

C= consumi delle famiglie

I= investimenti

G= spesa pubblica

X= esportazioni

N= importazioni

Nel modello Keynesiano c'è un punto di equilibrio dove la domanda è uguale all'offerta.

AD=Y

Domanda E400 AD= retta indipendente dal reddito aggregata 45° 400

Produzione (Y)

Nella retta a 45° ogni punto rappresenta l'eguaglianza

E= equilibrio ricercato, il quale è stabile ma se per esempio il reddito (Y) è 350 si hanno meno scorte, se invece Y è 450 si hanno più scorte.

MERCATO DEI BENI - MODELLO IS-LM

Curva IS: La funzione è decrescente all'aumento di r (il tasso di interesse) perché prendere in prestito un capitale diventa sempre più costoso. La sua inclinazione è negativa perché più alti sono i livelli di reddito più si richiedono riduzioni del tasso di interesse.

E e E' mostrano

le diverse combinazioni di equilibrio tra r e Y.
Curva LM Indica la combinazione delle equazioni di domanda e offerta di moneta.
La curva di sposterà sempre verso destra per ogni livello del reddito del aumenta (rdovrà diminuire).
Croce Marshalliana E= la quantità dei beni prodotti sono quelle desiderate.
DOMANDA DI MONETA = somma dei mezzi monetari delle famiglie e delle imprese che viene utilizzata per gli acquisti da effettuare per un determinato periodo di tempo.
OFFERTA DI MONETA = è il frutto delle decisioni delle autorità monetarie e i richiedenti possono soltanto adattarsi.
Modulo 3
IL MERCATO DEL LAVORO E I FENOMENI AD ESSO CONNESSI: DISOCCUPAZIONE E INFLAZIONE
Disoccupazione = condizione di chi si trova privo di mezzi per guadagnarsi da vivere in modo socialmente accettabile e il disoccupato è colui che non ha un'occupazione anche se ne ha bisogno.
Gli standard internazionali per considerare una persona disoccupata sono:
- Essere senza

Lavoro per causa di forza maggiore;- Non avere un’altra attività remunerata;- Essere alla ricerca di un lavoro;- Disponibilità a lavorare subito.

Questo perché ci sono individui che, anche se sono senza lavoro, possono rifiutare posti che non giudicano coerenti alle loro capacità.

Le 4 caratteristiche della disoccupazione sono:

  1. Il tasso non è uniforme ma varia in base all’età, razza, grado di esperienza;
  2. Nel mondo del lavoro c’è un notevole tournover;
  3. Il tournover è legato alle fasi del ciclo economico;
  4. Delle persone che perdono il lavoro molte rimangono disoccupati per molto tempo.

Costi della disoccupazione:

  • Perdita di produzione: chi non lavora non produce riducendo così la quantità dei beni a disposizione provocando una riduzione del 3 o 5% del Pil;
  • Effetti indesiderati sulla redistribuzione del reddito: la disoccupazione incide sulla redistribuzione del reddito e i suoi costi sono

Ripartiti in modo disomogeneo, ricadendo sui giovani, disoccupati e sulle fasce più povere;

Perdita di qualificazione: le persone imparano facendo ma disimpararlo non facendo;

Perdita di libertà ed esclusione sociale: la libertà viene privata quando la persona si trova in uno stato di disoccupazione, con possibilità di essere esclusa non solo dalle opportunità economiche ma anche dalle attività sociali;

Danno psicologico e povertà: causato dall'alto tasso di disoccupazione che provoca sofferenza intensa e stato di angoscia, connesso ad un alto tasso di suicidio;

Cattiva salute e mortalità: malattie clinicamente identificabili con tassi elevati di mortalità come conseguenza di una perdita di reddito e/o mancanza di rispetto verso se stessi;

Perdita di relazioni umane e di vita familiare: si può indebolire l'armonia e la coesione familiare per effetto del decadimento della fiducia in se stessi;

Perdita di motivazioni e lavoro futuro: il calo della motivazione rende il disoccupato più depressoe passivo che può influenzare sulla ricerca di un impiego futuro;

Disuguaglianza tra le razze e tra i sessi: quando i posti di lavoro sono pochi i gruppi più colpiti sono le minoranze;

Indebolimento dei valori sociali: le persone in uno stato di prolungata disoccupazione sviluppano un certo cinismo e spesa di vivere a carico degli altri;

Inflessibilità tecnica e organizzativa: in quanto la natura e il progresso con tecnologico contribuisce alla disoccupazione.

Curva di Phillips Sull'asse dell'ascissa si ha il tasso di disoccupazione mentre nell'asse dell'ordinata si ha il tasso di inflazione.

La curva effettua un'analisi macroeconomica degli anni '50 basata su osservazioni e analisi empiriche. La piena occupazione delle risorse si ha con l'aumento dei prezzi dei fattori produttivi e del salario, così l'aumento

dei costi della produzione si traduce in aumento dei prezzi dei beni e dei servizi finali, generando così l'inflazione. Nel lungo periodo la realtà non convalida la validità della curva e l'esistenza del legame tra inflazione e disoccupazione, mentre nel breve periodo il trade-off viene convalidato ma la curva si mostra inefficace. Inflazione = processo di costante e generalizzato rialzo dei prezzi che determina una riduzione del potere di acquisto della moneta e il potere di acquisto è la quantità di beni e servizi che con un'unità di moneta si possono acquistare. Esiste l'inflazione da domanda, data dall'aumento dei prezzi il quale è generato da un eccesso di domanda dei beni e servizi, così la produzione non è in grado di soddisfare la domanda e i prezzi di mercato aumentano fino a riportare un equilibrio tra quantità offerta e domandata. Essa si verifica in condizioni di piena occupazione dellerisorse perché è possibile produrre di più, infatti l'eccesso di domanda si scarica sull'aumento del prezzo. Poi si ha l'inflazione da costi, la quale indica la crescita elevata dei costi di produzione dei profitti o dei prezzi delle materie prime che porta agli imprenditori ad aumentare i prezzi di vendita però modificare i profitti. L'inflazione importata è il prolungato aumento delle importazioni stimolate dall'eccesso di domanda estera e la variazione del prezzo dei beni dipende sia dalle variazioni del prezzo dei beni stessi che dal deprezzamento del tasso di cambio. L'inflazione da profitti si riferisce a tutte le imprese che aumentano i loro prezzi senza perdere i clienti, e si ha quando c'è un'elevata inflazione a livello interno e le imprese nazionali non temono la concorrenza estera. Infine si ha l'inflazione strutturale la quale è data dalla diversa produttività tra i

Settori. L'inflazione si calcola attraverso l'indice dei prezzi al consumo (IPC) che misura la variazione nel tempo dei prezzi di un paniere dei beni e dei servizi, cioè i consumi delle famiglie in un anno, e poi viene confrontato con il risultato dell'anno precedente.

Modulo 4

IL SISTEMA ECONOMICO NAZIONALE E INTERNAZIONALE

La politica monetaria è uno strumento potente ma se viene usata male si possono provocare dei danni permanenti, è un efficace fattore di stabilizzazione e contribuisce al benessere collettivo in quanto le sue decisioni possono essere inserite all'interno di strategie sistematiche e prevedibili fondate sulla stabilità dei prezzi.

Con il trattato di Roma gli Stati membri non sono disposti a cedere alle istituzioni comunitarie la sovranità interna, quindi ben presto fu richiesta una collaborazione tra gli Stati e il 18 febbraio del 1974 si ebbe la prima direttiva la q

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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher f.dionisi.96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Vitali Luca.