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Bilancia dei pagamenti e tassi di cambio

La bilancia dei pagamenti deve essere sempre in pareggio. Il saldo del conto corrente più il saldo del conto finanziario (incluse le variazioni delle riserve ufficiali) devono essere pari a zero. Le due parti che costituiscono la bilancia dei pagamenti sono sempre in equilibrio. Nel caso in cui non fossero in equilibrio, avvengono variazioni delle riserve ufficiali e quindi intervento della banca centrale. L'avanzo e il disavanzo della bilancia dei pagamenti determinano l'entità dell'intervento della banca centrale sui cambi. Se un paese è in disavanzo, la banca centrale svaluta la propria moneta. I tassi di cambio indicano il prezzo di un'unità di una moneta in termini di un'altra. Esistono tassi di cambio fissi e tassi di cambio flessibili, che hanno implicazioni importanti dal punto di vista delle politiche economiche.

Il tasso di cambio fisso implica che il tasso di cambio tra la moneta nazionale e le valute straniere è deciso dall'autorità monetaria nazionale (banca centrale), la quale si impegna ad acquistare o vendere la valuta straniera a un determinato prezzo prefissato, al fine ultimo di mantenere stabilità e controllo sul valore della propria moneta.

dimantenere stabile il tasso di cambio tra le due valute.

Rivalutazione. La rivalutazione è l'intervento della banca centrale in regime di cambi fissi per aumentare il valore della moneta nazionale rispetto alle valute straniere. Il valore del tasso di cambio si riduce poiché per acquistare un'unità di valuta esterna è necessario cambiare una minore quantità di moneta nazionale.

Svalutazione. La svalutazione è l'intervento della banca centrale in regime di cambi fissi per ridurre il valore della moneta nazionale nei confronti delle valute estere. Il valore del tasso di cambio aumenta poiché per acquistare un'unità di valuta esterna è necessario cambiare una maggiore quantità di moneta nazionale.

FLESSIBILE= I cambi flessibili sono un regime di tassi di cambio in cui i tassi di cambio possono variare liberamente. Il tasso di cambio tra la moneta nazionale e una

Il valore della valuta estera è determinato dal libero gioco delle forze di domanda e di offerta sul mercato valutario. Nel regime di cambi flessibili il tasso di cambio della valuta nazionale può aumentare o diminuire, a seconda delle condizioni del mercato e della bilancia dei pagamenti.

Apprezzamento della valuta. La valuta nazionale si apprezza quando il tasso di cambio si riduce, poiché per acquistare un'unità di valuta estera è necessario scambiare una minore quantità di moneta nazionale.

Deprezzamento della valuta. La valuta nazionale si deprezza quando il tasso di cambio aumenta. Per acquistare un'unità di valuta estera è necessario scambiare una maggiore quantità di moneta nazionale.

Tasso di cambio "certo per incerto".​ N.B. Tasso di cambio reale cioè indicatore di competitività​. ® Esso è costituito dal prodotto tra il tasso di cambio nominale (e) ed il rapporto tra il livello dei prezzi.

stranieri(Pf)e il livello dei prezzi interni (P).R=e(Pf/P)R indicatore che è sensibile a queste tra variabili. Se svaluto, esso aumento.Aumento prezzi esteri aumenta competitività del mio paese.Aumento prezzi interno perdo competitività. R>1 beni esteri più costosi aumenta la competitività. Vengono maggiormente domandati i prodotti nazionali e quindi il prezzo aumento e si ritorna al livello di partenza.

ECONOMIA APERTA; AGGIUNTA SETTORE ESTERO

Equilibrio Is-lm in economia aperta. 59Appunti Politica Economica prof. Zoboli

1) integriamo le esportazioni nette (NX=X-QR) nella parte reale dell’economia

2) Vari passaggi algebrici: più sono competitivo meno importo.

3) ricostruiamo il moltiplicatore doveabbiamo propensione marginaleal consumo, tassazione,propensione marginale adimportare.

PB: inserita nel nostro modello.

Mobilità dei capitali: assumiamo chevalga perfetta mobilità se un paese haun tasso d’interesse maggiore

Rispetto al medio internazionale, avrà afflusso di capitali. E viceversa.

Bilancio della bilancia di pagamenti: equilibrio bilancio di pagamenti commercio orizzontale. i=if (tasso d'interesse straniero)

N.B. Modello Mundell Fleming

CONSIDERIAMO L'EFFICACIA DELLA POLITICA MONETARIA E DELLA POLITICA FISCALE IN REGIMI SIA DI CAMBI FISSI SIA DI CAMBI FLESSIBILI. Estensione del modello IS-LM. Ci da informazioni precise su come funzionano i capitali in economia aperta con la bilancia di pagamento in pareggio. Ipotizza che vi sia perfetta mobilità dei pagamenti.

- Cambi fissi

a. POLITICA MONETARIA La politica monetaria in regime di cambi fissi è inefficace. Politica monetaria espansiva

1. aumento di Quantità di moneta => LM verso Dx

2. Diminuisce tasso d'interesse e aumenta il reddito => aumenta spesa per le importazioni dall'estero. Se diminuiscono i tassi d'interesse questo provoca un deflusso di capitale e un deprezzamento della valuta.

  1. Disavanzo della Bilancia di pagamento => banca centrale cede parte delle valute estere dalle proprie riserve ufficiali in cambio di valuta nazionale. =>Contrazione monetaria
  2. Avviene restrizione monetaria => si ritorna al punto di partenza

Politica monetaria restrittiva

  1. riduzione q di moneta => spostamento a SX della LM => aumentano tasso d'interesse afflusso di capitali e apprezzamento della valuta.
  2. Avanzo della bilancia di pagamenti e afflusso di capitali => eccesso di valuta nazionale => apprezzamento della moneta
  3. Banca centrale effettua intervento espansivo
  4. Alla fine del processo tasso d'interesse torna al valore iniziale

IN CAMBI FISSI L'OFFERTA DI MONETA È LEGATA A CIÒ CHE ACCADE SULLA BILANCIA DI PAGAMENTI.

b. politica fiscale IN CAMBI FISSI è efficace per aumentare il livello di reddito del paese. In quanto a seguito di un afflusso di capitali IS spostata verso DX si

avrà intervento della BC e quindi non vi sarà un'offerta spiazzamento. Nella rappresentazione grafica del modello IS-LM la manovra fiscale espansiva sposta la curva IS verso destra. L'equilibrio macroeconomico si sposta dall'equilibrio iniziale e0 all'equilibrio e1 ( fase 1 ) in corrispondenza di un maggiore livello di reddito ( y1 ) e del tasso di interesse nazionale ( i1 ). L'incremento del tasso di interesse determina un afflusso di capitale dall'estero, tale da portare in avanzo il saldo della bilancia dei pagamenti. Come si può facilmente notare sul grafico, il punto di equilibrio e1 si trova in una zona al di sopra della curva BP ossia in una situazione di avanzo della bilancia dei pagamenti. In regime di cambi fissi, in presenza di un avanzo della bilancia dei pagamenti la banca centrale deve intervenire sul mercato per mantenere il tasso di cambio costante al livello prefissato, acquistando la valuta estera in cambio della valuta nazionale.

Ciò si traduce automaticamente in un incremento della base monetaria e dell'offerta di moneta. La curva LM si sposta verso destra (fase 2) fino alla completa eliminazione della differenza tra il tasso di interesse nazionale e quello estero. Il processo di aggiustamento si conclude nel punto di equilibrio macroeconomico e3.

Cambi flessibili. Politica monetaria espansiva e restrittiva in cambi flessibili è efficace. Analizziamo politica monetaria espansiva:

  1. Il cambio fisso si aggiusta sul mercato => aumento offerta di moneta LM verso DX.
  2. Tasso interesse scendono (capitali stranieri fuggono) e quindi deprezzamento della valuta (eccesso di euro rispetto ai $) e quindi prodotti nazionali più competitivi => esportazioni nette migliorano quindi IS si sposta verso DX.
  3. Si raggiunge equilibrio a livello di produzione più elevato.

Politica fiscale espansiva e restrittiva sono inefficace in cambi flessibili.

Analizziamo politica fiscale espansiva: i. ho espansione fiscale mi porta fuori equilibrio bilancia di pagamenti => tasso d'interesse più elevato di quello mondiale ii. => ho afflusso di capitali => molta domanda della mia moneta rispetto alla domanda di moneta estera => apprezzamento tasso di cambio iii. Abbassamento di e quindi perdo competitività => saldo esportazioni nette peggiora iv. IS torna indietro al punto di partenza. CAP. 8 Immaginare equilibri domanda e offerta a schemi con prezzi flessibili. Entriamo nel medio periodo. Prima eravamo nel breve periodo. N.B. Formazione dei prezzi. I prezzi sono decisi dalle imprese ed essi sono minori del costo medio. Il costo medio è dato dal rapporto fra il salario nominale e la produttività media del lavoro. (C medio: costo del lavoro per unità del prodotto) Relazione Mark-up pricing che lega la produttività del lavoro ai salari e il tasso di profitto Z. Il mark up è una percentuale.ed è la differenza tra il prezzo di vendita di un bene e il suo costo di produzione. Il mark up fa in modo che vi sia un profitto netto. I prezzi vengono formati attraverso una relazione tra il costo medio + mark up. P = W/a (1+z) = P0. Analizziamo di nuovo il modello AD e AS. AS => quantità di prodotto che le imprese sono disposte a offrire ad ogni livello di prezzi. AS è orizzontale fino alla piena occupazione e poi verticale. La funzione di offerta aggregata è una relazione che ci dice che abbiamo una funzione di AS orizzontale non sensibile ai prezzi. Dal livello di produzione potenziale, AS diventa verticale. Appunti Politica Economica prof. Zoboli. AD => quantità di prodotto domandato in corrispondenza di ciascun livello dei prezzi. Ci indica il legame inverso tra i prezzi e il reddito. La curva di domanda aggregata deriva dall'equilibrio Is-Lm dati i prezzi. La relazione tra prezzi e reddito è inversa: più alti sono i prezzi, meno avremo profitto. Prezzi più bassi mi

daranno reddito più alto. AD è raffigurata come un’iperbole ed ha un asintoto che dipende dalle componentiesogene di parte reale. (Ā) AD casi particolari in quanto dipendono dai casi particolari della LM.

Caso keynesiano: AD verticale rispetto ai prezzi perché essi sono rigidi

Caso classico: non ho componenti esogene* Equilibrio AS-AD Punto fondamentale: raggiungere la piena occupazione quando AD interseca AS nell’Y*.

Due modalità per spostare AD: - Teorie keynesiane: politiche fiscali o monetaria riguardo alla domanda dunque sisposta AD - Teorie classiche: Aggiustamento basato sul lato dell’offerta: salari che si abbassanoe cambio anche prezzi. As si sposta verso il basso. (Due idee differenti: dibattito.)

Sintesi neoclassica: interazione continua

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
72 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlicePina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Zoboli Roberto.