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Platone

Platone fu un filosofo poco sistematico ed incline all'esperienza poetica - egli sente profondamente il fascino della poesia e ha ben presente il suo valore sul piano educativo.

Nella Repubblica la sottopone ad un severo esame critico che si conclude con la condanna della tradizione poetica da Omero alla tragedia del V secolo a.C., poiché si tratta di mimesi del mondo sensibile - lontana di tre gradi dalle realtà vera, ossia il mondo delle idee.

Platone dunque afferma l'inferiorità della poesia rispetto alla filosofia nell'"antica contesa": nella cultura orale-aurale che caratterizzava la società in cui viveva Platone, i poeti svolgevano la preminente funzione di educatori della polis e i filosofi lo contestavano.

Nonostante ciò, la poesia non viene bandita dallo Stato: conserva un ruolo importante per l'educazione dei cittadini. D'altronde, Platone fornisce un modello concreto dell'unica poesia.

ammissibile nei DIALOGHI. I dialoghi platonici possono essere definiti "mimesi scritta del dialogo orale socratico" -> sembra di cogliere una contraddizione, perché fa un'opera di mimesi che condannava nella Repubblica rispetto a quella poesia non ammissibile. In realtà, proprio in quanto Platone non condanna tutta la poesia in quanto tale, ma solo quella tradizionale (di cui conserva gli inni agli dei e gli encomi di uomini onesti), si può dire che il dialogo socratico non rientra in tale condanna. Inoltre, nel Fedro Platone condanna la scrittura, quindi sembrerebbe di trovarci di fronte ad una seconda contraddizione. In realtà, in linea con quanto dice nel Fedro, la parte più importante delle sue dottrine non è data allo scritto e si comunica solo per mezzo della parola parlata; le "dottrine non scritte" sono date alla discussione tra allievo e maestro, contatto che diventa strumento veicolare del messaggio filosofico. Ai

Il dialogo è a data la funzione di esortazione allo studio della filosofia, richiamando l'attenzione sull'insegnamento della propria scuola. Inoltre la forma dialogica è legata all'essenza della filosofia, intesa come indagine aperta, confronto di idee, ricerca in comune della verità.

Fedone: Un dialogo importante è il "Fedone", si tratta della rievocazione delle ultime ore di Socrate e della condanna a morte. Attorniato da alcuni discepoli, Socrate discute con loro riguardo la morte e la natura e l'immortalità dell'anima. Durante la vita, l'anima è impedita di raggiungere la pienezza della verità, poiché è mescolata con il corpo. Solo quando la morte libererà l'anima dal carcere del corpo, potrà raggiungere la pura verità. Per questo il filosofo desidera morire, e la vita non è altro che meditazione sulla morte ed esercizio di essa.

Fedone: Nel Platone antico, il dialogo "Fedone" è un importante testo filosofico.

“è dentro di noi un fanciullino che non solo ha i brividi [...] ma lagrime ancora etripudi suoi” (Fedone, 77d – 78b) -> Pascoli riprende quest’opera nell’elaborare la propria poetica del Fanciullino.

Dal punto di vista formale, i dialoghi sono suddivisibili in drammatici (diretti) e narrati (indiretti); entrambihanno nel dramma il genere più vicino, con cui condividono la tensione interna che li anima, frutto delconfronto – scontro di idee, l’ambientazione che fa da sfondo, la caratterizzazione etopoietica deipersonaggi (etopoiesis -> Lisia).

Platone è un grande artista per quanto riguarda i racconti mitici, che hanno la funzione di illustrareintuitivamente alcuni punti della sua dottrina. Essi sono distinti dal ragionamento dialettico, ma sono veritieriin quanto si basano sull’autorità di una tradizione o sono garantiti dall’indagine loso ca stessa. Ecco Repubblicaperché sono diversi dai miti tradizionali,

che sono invece condannati da Platone nella "Perché falsi e immorali" -> i miti platonici o sono proprio un modello di una nuova mitologia fondata sulla filosofia, dunque vera, sana ed utile all'educazione dei cittadini. Lingua e stile Sotto l'aspetto stilistico Platone è coinvolgente, anche se non sempre è raffinato o perfetto nel periodare: si lascia a volte trasportare dai pensieri che si rincorrono e si compenetrano, o inserisce correzioni, spiegazioni e digressioni rendendo il periodo più mosso ed articolato. La scala dei livelli di lingua è molto variegata, in corrispondenza con l'ampia gamma di registri che adotta nei dialoghi: - dalla commedia assorbe colloquialismi che creano il tono di una conversazione quotidiana, giochi di parole e proverbi, parole nuove di sapore comico e l'immediatezza delle battute di dialogo; - dall'epos, la lirica e la tragedia prende le voci poetiche, che inserisce quando il tono del discorso si fa più solenne e elevato.

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Publisher
A.A. 2020-2021
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher boycak3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia storica del mondo greco e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof D'Arcangeli Marco Antonio.