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QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO

composta tra fine ’28 e ’29 durante il soggiorno in Germania dove debutta nel gennaio del 1930 .

Come già detto il soggiorno in Germania è la conclusione dell’esperienza del teatro d’arte , che

andava dal ’25 al ’28 , e che costituisce un’esperienza di importanza capitale , dove si fa

capocomico , e viene coinvolto direttamente , non solo nella composizione dei testi , ma anche

nell’ideazione della scenografia , nell’organizzazione dello spazio scenico , nello studio degli effetti

spettacolari e soprattutto a quelli illuministici . L’esperienza del teatro d’arte fa maturare la

concezione del teatro di Pirandello come prodotto drammaturgico destinato alla scena e lo rende

consapevole della necessità che il testo trovi una traduzione anche differente dalla volontà

dell’autore sul palcoscenico . Dal punto di vista pratico l’esperienza del teatro d’arte è fallimentare ,

Pirandello si indebita per sostenere le spese di una compagnia , che aspirava ad una sovvenzione

dal governo fascista , che prima promette ma poi non eroga, così amareggiato deve chiudere e in

seguito alle necessità economiche e all’amarezza sceglie di andare in Germania , per trovare

nuovi ingaggi per i suoi testi e soprattutto di tramutarne alcuni in soggetti cinematografici , la

Germania è in questo momento ad uno dei livelli più avanzati . Berlino dove abita è un centro ricco

di proposte , anche per il teatro , lui arriva nell’autunno del ’28 , anno dell’opera da tre soldi di

Brecht , che dal ’27 , c’è aperto la Piscator buhne e che in questi teatri , la regia è una prassi

consolidata , quella berlinese è una civiltà più avanzata soprattutto nella parte della componente

spettacolare scenica dei codici visivi , sonori e attoriali , su queste premesse Pirandello riflette per

comporre la 3° parte della trilogia del teatro nel teatro , e possiamo dire 3° parte , perché in questi

anni comincia a pensare ad un progetto di testi che si richiami l’uno all’altro . Questo è un testo

poco rimaneggiato , perché nasce fin dalla progettazione in una prospettiva di una riflessione

meta teatrale sulle componenti dello spettacolo . Anche questo 3° testo è costruito con la tecnica

scrittoria del teatro nel teatro e ripresenta una situazione molto simile già affrontata nei 6

personaggi .

Anche qui esiste una cornice , una rappresentazione esterna , un livello esterno che prevede la

presenza di una compagnia di attori , guidata da un regista , intenti a creare una rappresentazione

sperimentale , che è il 2° livello quello della pieces interna che drammatizza la trama di una

novella pirandelliana dal titolo “Leonora addio “ , è incentrata sulle vicende della famiglia siciliana

La Croce composta da padre , madre e 4 figlie , la cui maggiore Mommina è dotata di un grande

talento lirico , in particolar modo per il personaggio di Leonora nel Trovatore , ma vede mortificata

questa sua aspirazione dall’ambiente chiuso in cui si trova e nella gelosia patologica del marito che

la chiude in casa fino a provocarne la morte .

In realtà , benché i piani esistano , le modalità di scrittura di un Pirandello maturo , monta e

rielabora i piani , per cui risulta difficile isolarli e individuarli , perché spesso si intersecano fra loro

da non distinguerli. I piano si sdoppiano e sovrappongono entro un dramma che adotta la

drammaturgia tedesca di quegli anni , difatti lo costruisce per quadri , vi è un prologo e 3 quadri ,

lunghissimi , intramezzati da un intermezzo , in cui Pirandello mette a frutto quella capacità di

scrittura che supera la tradizione , già vista in 2questa sera si recita a soggetto “ , quindi una serie

di battute tradizionali a cui si alternano notazioni , che non sono didascalie , che si aprono

all’improvvisazione, alla dimensione probabilistica e alla simultaneità . Ciò non si spiegherebbe se

non fossimo alla fine di un percorso dove Pirandello ha fatto esperienza , è passato attraverso un

tirocinio di scrittura che lo ha portato alla manipolazione dei piani , per esprimere contenuti legati al

fondamentale tema del rapporto fra testo e spettacolo , trattando questo rapporto dal punto di vista

della mediazione del regista , infatti il nucleo tematico più interessante di questa commedia è la

funzione del regista all’interno dello spettacolo .

Il regista come personaggio cardine per lo sviluppo dello spettacolo moderno , infatti il

personaggio demiurgico è un regista , il dott. Hinkfuss , che è a capo della compagnia degli attori e

uomo di grande consapevolezza artistica , lui è così sicuro e padrone delle tecniche di regia e delle

leggi dello spettacolo che ha deciso di creare sotto gli occhi del pubblico una recita a soggetto ,

partendo dalla rielaborazione di un testo , in questo caso una novella ,che lui stesso trasforma in

un canovaccio per dargli vita grazie all’improvvisazione dei suoi attori fatta alla vista del pubblico ,

improvvisazione che saprà guidare e stimolare creando atmosfere , situazioni , grazie al suo

grande talento registico . Il dott. Hinkfuss è un capo dispotico , autoritario e autorevole , che

rivendica a se stesso il suo ruolo di creatore dello spettacolo in tutte le sue componenti ,in quanto

ne ha creato anche il testo , perciò parte non da un testo drammatico ma da una novella , perché

sia più chiara la sua impronta creatrice , l’autore è solo l’ispiratore della storia che si pone a monte

dello spettacolo , ma il regista è il vero artefice della macchina scenica , è opportuno sottolineare la

differenza con i 6 personaggi , la critica ha osservato che la situazione di partenza è vicina , però il

contesto e le modalità di quella prova sono estremamente diverse , il contesto perché il

capocomico opera all’interno della routine di un teatro drammatico d’autore , mentre il dott.

Hinkfuss è il creatore di un progetto nuovo che lui stesso ha creato , anche il capocomico creava il

canovaccio , ma era portato dalle circostanze a farlo , il processo è subito dal capocomico , mentre

è provocato dal dott. Hinkfuss , il quale a monte ha costruito il suo progetto spettacolare a

prescindere da un testo esistente . Il dott. Inkfuss si trova all’interno di un contesto che domina

totalmente , vuole essere il creatore assoluto dello spettacolo , questa sarà la fonte dei suoi guai ,

perché nella 2° parte gli attori si ribellano e lo cacciano dal teatro .

E’ plausibile che qui ci sia un riferimento ironico , satirico , alla regia totalizzante che tendeva a

monopolizzare il lavoro della scena , soprattutto ai danni dell’attore, Pirandello invece si schierò

sempre come regista a favore dell’attore , riconoscendogli un peso preponderante nella creazione

dello spettacolo e quindi la cacciata di Hinkfuss possono essere lette come l’idea di una regia si

coordinatrice ma che avesse il limite di non aprirsi alla collaborazione con l’attore .

Questa sera si recita a soggetto si apre con una nota didascalica , simile a quella che nel ’33 sarà

quella di Ciascuno a suo modo , là c’era il giornale , qui un manifesta dove il drammaturgo prevede

che ci siano i nomi degli attori accanto ai personaggi , che verranno chiamati con il loro nome

biografico , quindi il pubblico deve essere informato di questa modalità in questo esperimento

drammaturgico , quando il pubblico entra in scena , lo spettacolo non inizia e dietro il sipario si

sentono rumori , voci , bisticci che vengono fermati dall’irruzione del dott. Hinkfuss , il quale

essendo un regista tedesco e un uomo che è passato attraverso l’esperienza delle avanguardie ,

entra dal fondo della platea , attraversa le poltrone e sale sul palco , inizia a spiegare lui quello che

il pubblico vedrà tra poco , a spiegare la sua idea di teatro e il suo rapporto creatore nei confronti

dello spettacolo . Questa parte , il dott. Hinkfuss , la chiama prologo involontario . Lo stesso

Pirandello mette il progetto di Inkfuss in relazione con le 2 precedenti commedie ,fa dire a Hinkfuss

che lui riuscirà dove i suoi 2 precedenti colleghi sono stati “imbrogliati “ dall’autore , e soprattutto

dice una cosa che non avrebbe potuto dire prima , ovvero che la rappresentazione scenica è altra

cosa rispetto al testo , il creatore dello spettacolo non è l’autore , il testo è il pre-testo , il punto di

partenza del suo progetto che è unico e differente , tant’è che lo stesso testo , messo in scena da

un altro regista , con altri attori , con un’altra scenografia , avrà risultati completamente differenti ,

Pirandello mostra di avere elaborato in se l’idea dell’autonomia dello spettacolo rispetto al testo e

di aver superato quell’idea , che c’era ancora nei 6 personaggi , del tradimento dell’opera

dell’autore , Pirandello era partito con una grande avversione per il teatro , perché riteneva che gli

attori , gli allestitori , fossero dei traditori dell’opera , arrivati al ’30 Pirandello diventa propugnatore

dell’idea dell’autonomia della scena rispetto al testo , punto di arrivo di grande maturità , la

consapevolezza che il testo , una volta in scena è cosa autonoma rispetto alla creazione

dell’autore , ma come vedremo nel finale , la necessità di un testo è che se vuole vivere deve

subire questa trasformazione , altrimenti resta una pagina morta .

Hinkfuss nella versione di Patroni Griffi è vestito con cappotto cammello ( come arrivava Luchino

Visconti alle prova ) introduce un altro vezzo , il bastone , perché la traduzione del nome Hinkfuss ,

significa piede zoppo , lo fa per riuscire a rendere la figura un po’ antifrastica con cui Pirandello

dipinge la figura di Hinkfuss .

Se scorriamo il testo ci rendiamo conto che Pirandello utilizza una prospettiva umoristica per

rapportarsi al suo personaggio , nelle prime pagine , al suo arrivo dal fondo della platea , rompe

continuamente la 4° parete con un atteggiamento estremamente irato e sovra tono che dimostra

tutta la stizza per i rumori dietro il sipario malgrado sia suonato il gong che indicava l’inizio dello

spettacolo . La didascalia è fortemente ironica , Hinkfuss ha fortissime ambizioni artistiche che

sono però depresse da un fisico minuto e sproporzionato , è quasi una caricatura, porta un abito

molto elegante (un frak ) , ma ha una fisicità modesta , quindi ego smisurato ma entità fisica

modesta e depressa, proprio questo fa dire che Pirandello volesse prendere in giro la regia

contemporanea , della professionalità degli eccessi del

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
24 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher delia.dovi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Drammaturgia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cambiaghi Mariagabriella.