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Pianificazione Economico Finanziario - Formulario Pag. 1
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Estratto del documento

GLO -> è un indicatore di struttura della gestione operativa di un'impresa, dato dal rapporto fra il reddito e il valore della produzione, con riferimento a uno specifico

investimento o a un insieme di attività. In particolare il grado di leva operativa indica la sensibilità del reddito alla variazione dei ricavi. Quanti più CF ci sono in

un’impresa, tanto più la leva operativa sarà alta; un’impresa senza CF ma solo CV non avrà effetto leva; è un numero secco che più elevato è più rischiosa è l’impresa, più

economie di scala può sfruttare, tanto più varia il RO al variare dei volumi di vendita. Più costi fissi ci saranno a parità di fatturato, più alta sarà la nostra leva operativa.

Maggiori saranno i nostri CF minore sarà il RO. Un’azienda con GLO più alto rispetto la concorrenza presenterà punti di debolezza nella gestione economica,

individuabili in una maggiore incidenza dei CF; o un minore livello di Margine di Contribuzione, dettato da un minor livello di attività, o in più bassi livelli di efficienza

( CV alti), o in più bassi livelli di prezzi spuntati.

RISCHIO ECONOMICO -> è la variazione del reddito operativo al variare dei volumi di vendita

RISCHIO FINANZIARIO -> è la variazione del reddito netto al variare del reddito operativo. Ruolo fondamentale è svolto dagli oneri finanziari che sono la componente

fissa nel passaggio da reddito operativo a reddito netto; i fattori che determinano la variazione del rischio finanziario sono il livello di indebitamento e il costo

dell’indebitamento (costo dei mezzi di terzi).

GLF -> è un indicatore utilizzato per misurare l’indebitamento di un’azienda; dipende dal rischio di credito, di tasso e di cambio. È la sensibilità del reddito netto al variare

del reddito operativo ed in base agli oneri finanziari presi, la sensibilità sarà diversa

EBIT -> reddito operativo

EBIT/OF - > il rapporto è particolarmente utile perché indica il grado di copertura che il reddito operativo è in grado di fornire al costo delle risorse finanziarie. Quanto più

il valore è elevato, tanto più in buone condizioni ci troviamo. È un rapporto che dipende dal GLO, perché in caso di GLO basso e di un calo del fatturato, il RO

diminuirebbe di poco, lasciando quasi invariato il rapporto EBIT/OF; invece, in caso di GLO alto e di calo di fatturato, restando immutati i CF il RO crollerebbe, facendo

così crollare anche il rapporto EBIT/OF.

Quando l'indice assume un valore inferiore a 1, la società è in perdita (perché i margini non sono in grado di sostenere il costo del debito); se inferiore a 2, ne consegue

che la società è in un equilibrio finanziario precario per il fatto di avere un debito troppo costoso per le prestazioni aziendali o debiti già molto consistenti; se è superiore

a 5, è chiaro che l'azienda ha un potenziale inutilizzato o capacità di ripagare il capitale esuberante.

Modello reddituale (G) -> si basa sulla crescita intesa come aumento del capitale investito, non del fatturato, e l’equazione base è che occorre bilanciare la crescita del

capitale investito con la capacità dell’autofinanziamento. Influenzano la crescita, l’apporto di nuovi mezzi propri (incrementando MP con NMP), migliorando il ROA,

abbassando gli oneri finanziari (se diminuiscono G aumenterà OF/D), innalzando D/MP, abbassando t, riducendo d.

Modello finanziario - > la crescita consiste nell’aumento del fatturato, non più del capitale investito. Equilibrio tra fabbisogno addizionale ed autofinanziamento, la

variabile chiave quindi è il Fabbisogno Finanziario Esterno;

il TSV -> (V’ – V°)/V° va ad indicarci il valore di crescita che avranno le nostre vendite ed è utilizzato nel modello di crescita finanziario come partenza per la definizione

di quanto fabbisogno finanziario genererà; tale valore dipenderà dall’intensità del capitale incrementale, dato da IC= (CI’ – CI°)/(V’-V°). Il FFAggiuntivo = IC x TSV x V°,

espresso in euro non in percentuali. L’FFesterno sarà dato quindi da FFA – AF. L’AF è dato dal MAF x V°; quindi FFE = V°x (IC x TSV – MAF).

se TSV> MAF/IC o IC x TSV – MAF > 0 o IC x TSV > MAF , l’impresa dovrà attingere da FFE ; se TSV< MAF/IC o IC x TSV – MAF < 0 o IC x TSV < MAF, FFE sarà negativo e

potrei ridurre la mia esposizione esterna; se TSV= MAF/IC o IC x TSV – MAF = 0 o IC x TSV = MAF, FFE= 0. Per raggiungere il tasso di crescita programmato, senza

aumentare l’indebitamento, riduco l’intensità del capitale incrementale, aumento il margine di auto finanziamento

FOCF -> free operating cash flow, definito free perché libero da vincoli gestionali tipici come gli investimenti.

FCFTE -> free cash flow to equity, è il prosieguo dello FOCF depurato dalla gestione finanziaria.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
3 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bertolucci52 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pianificazione economico finanziaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Cinque Ettore.