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ASA
• Strategie aziendali rivolte alla definizione dei fini della società (mission).
La strategia aziendale ha subito recentemente l’innesto della qualità totale (Giappone):
Orientamento al cliente con la sua massima soddisfazione
Just in time minimizzare gli sprechi di tempo lungo il ciclo di lavorazione e oneri aggiuntivi
di produzione, si tende quindi al miglioramento continuo nel lungo periodo
Impiego di tecnologie flessibili robotizzate
CIM computer integrated manufacturing integrazione sotto un controllo
o computerizzato di diverse funzioni come produzione, CAD, CAM, logistica e
gestione delle risorse umane.
Inversione della logica decisionale con avvio dagli ordini dalla clientela e trasmissione a
ritroso mediante processo kanban ai reparti di assemblaggio e produzione.
Riduzione e possibile eliminazione delle giacenze di magazzino
Versatilità delle competenze del personale
Approccio per processi attività tecnicamente omogenee.
Fidelizzazione cliente fornitore per stimolare comportamenti collaborativi
Kaizen filosofia manageriale tesa ad apportare se pur minimi graduali miglioramenti nel
prodotto e nel processo produttivo in genere attraverso creazione di circoli di qualità o
miglioramento del processo produttivo (just in time).
Catena del valore (Porter) vantaggio competitivo attraverso la ricerca dei fattori critici di
successo scomponendo i vari business in attività primarie e attività di supporto.
Progettazione strategica
Rapporto tra strategia e struttura aziendale :
• Integrazione orizzontale raggruppamento di organizzazioni che operano nello stesso
mercato o in mercati adiacenti al fine di espandere la propria quota di mercato a danno dei
concorrenti. Consente di beneficiare di economie di scala ovvero riduzione dei costi unitari
di produzione a seguito della crescita dimensionale dell’impresa. La struttura organizzativa
più idonea è quella a succursali per l’integrazione orizzontale.
• Integrazione verticale processo che consente all’impresa di assume il controllo di una fase
di produzione (a monte) o distribuzione (a valle) nel contesto in cui opera. Ha come
conseguenza principale un aumento del valore aggiunto ottenuto dall’ impresa. Altri
vantaggi sono le economie d’integrazione che riducono i costi di transazione, e economie di
qualità riducendo i costi per i difetti interni nei processi di approvvigionamento e di
distribuzione ed esterni percepiti dalla clientela.
• Strategie di diversificazione l’azienda si de specializza rinunciando alle economie di scala e
perseguendo invece le economie di scopo attraverso l’unione di attività dissimili non
correlate tecnicamente. Si ha una maggiore efficienza utilizzando risorse di tipo immateriali
come il marchio, know-how, capacità organizzativa. Se però la diversificazione è non
correlata si generano diseconomie di scopo tra le quali rientra la maggiore complessità
organizzativa. Struttura multi divisionale accompagna i processi di crescita per
diversificazione decentrando il potere dal general manager al manager specifico.
Formulazione delle strategie
I. Definizione della mission aziendale definizione dei macroobiettivi aziendali a 3 anni,
la mission si ispira all’oggetto sociale e allo statuto. Comprende la descrizione delle
attività e le aspirazioni dell’azienda, può essere una riconferma della precedente
oppure anche diversa.
II. Analisi dello scenario azienda come sistema aperto deve essere multidimensionale
studiando le caratteristiche dell’ambiente in cui opera (extra aziendali), può essere
arricchita da consulenze interne o esterne.
III. Swot Analisis analisi delle minacce ed opportunità e punti di forza e debolezza
dell’impresa attraverso un autodiagnosi mettendosi in termini comparativi con i
concorrenti.
IV. Analisi risorse interne orientamento strategico di fondo ovvero sistema di valori e
condizioni condivisi all’interno dell’azienda.
V. Gap Analisis divario fra le risorse valutazione quali-quantitativa del fabbisogno
necessario per attrezzare l’azienda affinchè possa risultare competitiva con eventuale
formulazione di alternative strategiche.
VI. Selezione strategie analisi degli obiettivi finali ed intermedi
VII. Piano strategico documento sistematico d’analisi,esplicitazione e valutazione
analitica delle strategie selezionate.
L’implementazione delle strategie richiede un controllo strategico che ha come compito quello di
assicurare il perseguimento degli obiettivi e dei contenuti formulati nel piano strategico e di
provvedere a revisioni del piano stesso a fine periodo. Il piano strategico è quindi un elemento
flessibile soggetto a modifiche e integrazioni. Diventa quindi fondamentale il controllo
dell’avanzamento attraverso obiettivi intermedi per giungere poi all’obiettivo finale.
Controllo direzionale
Attività svolta dalla direzione aziendale per assicurare, attraverso l’utilizzo di informazioni
rilevanti, l’efficienza ed efficacia integrando competenze professionali.
A supporto delle decisioni manageriali si propone il controllo direzionale, permette di sviluppare
decisioni orientate all’economicità aziendale. E’ uno strumento di responsabilizzazione formale di
autocontrollo da parte del managment.
Efficienza (input) capacità di utilizzare i fattori produttivi in una combinazione che permetta di
sostenere il minimo costo o sopportare il minore impiego di bene a parità di output.
Efficacia (output) qualità dei risultati con perseguimento degli obiettivi fondamentali dell’azienda.
Qualità ricerca della soddisfazione della clientela
Competitività per assicurare nel breve e brevissimo periodo l’affermazione dei vantaggi competitivi
dell’azienda.
La costruzione di un sistema di controllo strategico-direzionale rappresenta la condizione
necessaria per realizzare questi scopi. Il controller è un professionista nella progettazione e nel
funzionamento dei sistemi di pianificazione e controllo con particolare competenza sulle
metodologie d’analisi economico-finanziarie. E’ quindi un consulente aziendale che attraverso
l’attività di reporting si relazione sia con il vertice aziendale che fissa gli obiettivi sia con il
managment che attraverso il controllo direzionale persegue efficacia, efficienza e congruenza nelle
attività svolte.
La contabilità è quell’attività che media tra la gestione aziendale (fatti di gestione) e l’attività del
manager (decisioni) consentendo una forma di controllo numerico. Il controllo di gestione deve
avere una funzione di integrazione e coordinamento favorendo la circolazione delle informazioni
rilevanti a tutti i livelli.
Il controllo di gestione si interpone fra decisionale e operativo ha lo scopo di verificare le scelte
assunte dalla direzione aziendale valutando l’impatto sulla compagine aziendale e fornendo
elementi per l’assunzione di nuove decisioni. Si articola in tre fasi:
• Controllo antecedente finalizzato alla valutazione della bontà delle scelte della
programmazione aziendale
• Controllo operativo garantendo il raggiungimento degli obiettivi fissati
• Controllo susseguente finalizzato alla valutazione dell’efficienza interna ed esterna
Gli strumenti di cui si avvale il controllo di gestione sono contabilità generale e bilancio d’esercizio,
contabilità analitica, budget e analisi degli scostamenti.
Il controllo direzionale è un sistema formato da elementi in stretta correlazione:
• Stile di direzione
• Struttura organizzativa
• Struttura informativa
• Processi di controllo
Lo stile di direzione esprime la volontà del vertice aziendale circa le caratteristiche e finalità del
sistema di controllo direzionale e può essere :
Accentrato tenendo una salda unicità di comando e contenendo il processo di delega
Negoziale aprendo un dialogo tra i livelli organizzativi legittimando il concorso di molteplici
attori al costrutto della decisione aziendale. Ha come obiettivo quello di promuovere la
professionalità.
Partecipativo promuove un’elevata autonomia decisionale suscitando alti livelli di
coinvolgimento e motivazione nel managment.
La struttura organizzativa costituisce il riferimento fondamentale del controllo di gestione aperto
verso uno stile negoziale e/o partecipativo promuovendo un più ambio coinvolgimento e
responsabilizzazione sui risultati. Si attua quindi una responsabilizzazione formale portando
l’analisi dalla gestione oggettiva alla gestione soggettiva riferita ai manager.
1) Centri di responsabilità economica
- centri di costo unità di aggregazione intermedia prima dell’imputazione dei costi agli oggetti di
riferimento, a seconda che i centri di costo si identifichino in unità operative o non si determinano :
centri di costo effettivi (primari,ausiliari, di servizio) e standard.
- centri di spesa, centri di ricavo, centri di profitto, centri d’investimento
2) Organizzazione per processi
L’azienda si concentra su attività e processi da coordinare secondo logiche di qualità totale e
efficienza non solo produttiva ma anche organizzativa. La funzione dell’impresa diviene dunque
oltre alla produzione il coordinamento delle attività e dei processi (aggregato di attività).
La struttura informativa costituisce il supporto dei processi decisionali attraverso strumenti che
diano informazioni al managment che devono essere integrati e coordinati fra loro. L’informazione
aziendale rilevante per il managment riguarda valori economici, finanziari e patrimoniali oltre che
quello etico garanzia di comportamento trasparente.
Gli strumenti adottati sono :
- Contabilità generale e bilancio d’esercizio
Il bilancio d’esercizio è il tipico prodotto della contabilità generale e ha caratteristiche di neutralità
e trasparenza. Per procedere ad un’analisi più attenta occorre ricorrere però a:
• Conto economico riclassificato struttura a valore aggiunto e per funzioni
• Rendiconto finanziario cash-flow aziendale
• Stato patrimoniale riclassificato capitale investito netto
• Indici economico finanziarie
• Rappresentazioni grafiche di trend
Sistema duplice: rapporto esistente tra CO.GE e CO.A può essere :
• Sistema duplice contabile la CO.GE e CO.A sono tenute entrambe con il metodo della
partita doppia, i conti di collegamento collegano le due contabilità. La CO.A viene
direttamente alimentata dalla CO.GE che esprime l’origine dei valori più oggettivi possibile,
tuttavia potrebbero esserci ritardi n