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Estratto del documento

Costi Diretti

MATERIE PRIME XX

MANODOPERA XX

ALTRI COSTI DIRETTI XX

TOTALE COSTI DIRETTI XXXXXX

Si tratta di costi riferiti all'unità di prodotto mediante procedimento diretto, vale a dire valorizzando i consumi.

Nel caso in cui l'oggetto di calcolo non sia l'unità di prodotto, bensì un determinato volume di produzione ottenuto in un certo reparto o periodo di tempo, il direct costing impone di considerare anche i costi dei fattori produttivi di tipo strutturale utilizzati in via esclusiva per la produzione in questione (costi di organico, quote di ammortamento, spese di manutenzione e funzionamento di impianti, costi di strutture e spazi).

Si tratta di costi fissi "specifici" e, in quanto tale, riferibili nella loro totalità, e con metodo diretto, alla produzione in oggetto.

In una configurazione di direct cost, i costi fissi specifici non vanno mai riferiti all'unità di prodotto, in quanto questo passaggio imporrebbe il

ricorso al metodo indiretto di calcolo del costo, in contraddizione con la definizione data di costo specifico.

LA CONFIGURAZIONE A "DIRECT COSTING" EVOLUTO= Metodologia che include nel calcolo del costo di produzione, riferito determinato volume di attività, anche i costi fissi specifici totali

SCHEDA DI COSTO "TOTALE" DI PRODOTTO

Configurazione a direct costing "evoluto"

MATERIE PRIME XX

MANODOPERA XX

ALTRI COSTI DIRETTI XX

=COSTO DIRETTO UNITARIO XXXXXX

x Volumi di produzione= COSTO DIRETTO TOTALE XXXXXXX

DI 1° LIVELLO

COSTI FISSI SPECIFICI=COSTO DIRETTO DI 2° LIVELLO XXXXXXX

I costi fissi specifici sono quelli totali 57

Pianificazione e controllo, Lia Dal Cappello Le configurazioni a "direct costing": semplice ed evoluto

Semplice: Metodologia che include nel calcolo dei costi di produzione riferiti all'unità di prodotto e sui costi diretti unitari

LA CONFIGURAZIONE A "VARIABLE COSTING"=Metodologia in cui il

Il costo unitario di prodotto è costituito dal costo unitario variabile che comprende, oltre ai costi indiretti, anche i costi indiretti variabili.

SCHEDA DI COSTO UNITARIO DI PRODOTTO

Configurazione a variable costing

MATERIE PRIME XX
MANODOPERA XX
ALTRI COSTI DIRETTI (VARIABILI) XX
COSTI INDIRETTI VARIABILI XX
TOTALE COSTI VARIABILI XXXXXXXX

Si tratta di costi il cui consumo varia al variare dei volumi prodotti a prescindere dalla relazione, diretta o indiretta, col prodotto. È possibile configurare differenti livelli di costo variabile:

  • Il costo variabile di trasformazione, che include i costi di manodopera diretta e i costi indiretti variabili di produzione;
  • Il costo variabile industriale che considera, in aggiunta al costo variabile di trasformazione, i costi delle materie prime e dei componenti;
  • Il costo variabile aziendale, che comprende tutti i costi variabili aziendali, con l'inclusione di quelli commerciali o di altra natura, oltre a quelli industriali.
costi diretti e/o variabili unitari. Il margine di contribuzione unitario può essere espresso a livello unitario, complessivo o in termini percentuali, assumendo significati propri e un diverso valore informativo.e fissi specifici. Il margine di contribuzione totale di secondo livello si calcola sottraendo dai ricavi totali di vendita i costi diretti/variabili totali, i costi fissi specifici totali e i costi indiretti. Il margine di contribuzione totale è un indicatore importante per valutare la redditività di un'attività o di un prodotto. Rappresenta la parte dei ricavi che contribuisce a coprire i costi variabili e a generare un margine di profitto. Maggiore è il margine di contribuzione totale, maggiore sarà il contributo al profitto dell'azienda. Utilizzando i tag html, il testo formattato sarebbe il seguente:

Costi diretti e/o variabili unitari. Margine di contribuzione totale: è calcolato con riferimento a una determinato volume di produzione realizzati in un definito ambito spaziale e temporale. Quando il margine di contribuzione totale calcolato avvalendosi della metodologia del Direct costing semplice, esso assume la denominazione di margine di contribuzione totale di primo livello (ricavi totali di vendita meno costi variabili totali).

Margine di contribuzione totale di primo livello: configurazione parziale del risultato economico di prodotto che si calcola sottraendo dei ricavi totali di vendita i soli costi diretti/variabili totali (di fabbricazione e/o aziendali).

Quando invece il margine di contribuzione totale calcolato all'interno del Direct costing evoluto, l'attribuzione dei costi fissi specifici totali porta al calcolo del margine di contribuzione totale di secondo livello e si misura il valore economico che residua dopo la copertura di tutti costi diretti, indiretti e fissi specifici.

Il margine di contribuzione totale è un indicatore importante per valutare la redditività di un'attività o di un prodotto. Rappresenta la parte dei ricavi che contribuisce a coprire i costi variabili e a generare un margine di profitto. Maggiore è il margine di contribuzione totale, maggiore sarà il contributo al profitto dell'azienda.

economico aziendale si possono ricavare due importanti indicatori: il Conto economico a Costi diretti e a Margine di contribuzione. Il Conto economico a Costi diretti rappresenta una configurazione parziale del risultato economico di un prodotto. Si calcola sottraendo dai ricavi totali di vendita i costi diretti-variabili totali, che includono i costi di fabbricazione e/o aziendali. Il Margine di contribuzione totale di secondo livello è un indicatore che misura la redditività parziale di un prodotto. Esso rappresenta la differenza tra i ricavi totali di vendita e i costi diretti-variabili totali, oltre ai costi fissi specifici totali. Il Margine di contribuzione percentuale di prodotto è un indice relativo alla redditività di un prodotto. Esso permette di analizzare l'economia di un prodotto in termini relativi, ma non definisce un ordine di priorità per configurare il mix di produzione e vendita più conveniente. Tuttavia, è utile per valutare la capacità di generare la massima contribuzione in valore assoluto per coprire i costi fissi. Questo indicatore è anche chiamato indice di contribuzione (idc). La struttura del Conto economico aziendale a Costi diretti e a Margine di contribuzione fornisce informazioni importanti per valutare la performance economica di un'azienda e per prendere decisioni strategiche riguardo alla produzione e alla vendita dei prodotti.

economico aziendale a costo del …al Conto economico aziendale a margine divenduto… contribuzione

Ricavi di vendita Ricavi di vendita- Costo del venduto - Costi variabili aziendali= Margine industriale = Margine di contribuzione aziendale- Costi operativi gestione caratteristica - Costi fissi aziendali= Margine operativo lordo = Margine operativo lordo- Oneri finanziari - Oneri finanziari= Reddito operativo = Reddito operativo+/- oneri extra-gestione caratteristica +/- oneri extra-gestione caratteristica= Risultato netto = Risultato netto

59Pianificazione e controllo, Lia Dal Cappello

L’APPREZZAMENTO DELLE CONDIZIONI DI RISCHIO OPERATIVO

DEFINIZIONE: Il rischio operativo è il rischio che l’impresa corre di generare delle perdite, a livello direddito operativo, per effetto di variazioni nei livelli di attività connessi alla gestione caratteristica=> è il rischio un'azienda corre di subire una contrazione della propria redditività

per effetto di una contrazione dei livelli di attività (fatturato). È condizionato dalla struttura di costo (costi variabili in rapporto ai costi fissi) che l'azienda presenta. Pertanto, per apprezzare le condizioni di rischio operativo a cui un'azienda si espone in presenza di variazioni nei livelli di attività, è importante conoscere le relazioni che si instaurano tra i costi, i ricavi, i volumi e i risultati economici. => Il conto economico aziendale può essere riclassificato per porre in evidenza il comportamento dei costi in relazione ai volumi di attività e/o il comportamento dei costi all'interno di specifiche aree di business. Nel primo caso si parla di una struttura di conto economico aziendale a margine di contribuzione. Il secondo caso di una struttura di conto economico per aree di risultato (a margine di contribuzione o a costo del venduto). Per giungere a questa seconda struttura di conto economico ci si può valere

Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.

ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;

della tecnica della segment analysis. Si tratta di disaggregarei dati di bilancio, di riferire i valori di costo e di ricavo (tipici del conto economico), e/odegli impieghi e delle fonti (tipici dello stato patrimoniale), a singole combinazioniproduttive parziali (aree di risultato o aree di business).

CONDIZIONI DI APPREZZAMENTO: Per apprezzare le condizioni di rischio operativo cui un'aziendasi espone in presenza di variazioni nei livelli di attività è importante conoscere le relazioni che siinstaurano tra i costi, i ricavi, i volumi e i risultati economici => a questo fine ci sono degli algoritmiche vengono usati.

ALGORITMO: Sequenza logica di istruzioni elementari univocamente interpretabili che,eseguito in un ordine stabilito, permettono la soluzione di un problema in un numero finitodi passiTra di essi possono trovare gli ALGORITMI DI VALUTAZIONE; i più noti algoritmi di valutazione delrischio operativo sonola break even analysis (o BEP: Rappresenta

Il livello di attività (espresso in quantità o valore) in corrispondenza del quale i costi totali aziendali coincidono con i ricavi totali di vendita; per determinare il punto di pareggio occorre mettere in relazione tra loro i costi, ricavi, i volumi di attività; l'analisi del punto di pareggio è infatti altrimenti nota con il termine di analisi costi-volumi-risultati.

Il margine di sicurezza è la distanza che separa un determinato livello di attività, effettivo o previsto, espresso in quantità o valore, e il corrispondente punto di break even. Mi va a misurare la variazione % che il livello di attività di un'impresa può subire prima che la stessa maturi delle perdite.

La leva operativa è la misura della variazione % che subisce il reddito operativo (Ro) per effetto di una variazione % nei volumi di attività (Q) o nei valori di vendita (R); è dunque un moltiplicatore che determina la

La sensibilità del reddito operativo alle variazioni dei livelli di attività. La Break Even Analysis (BEA): definizione

In italiano si chiama: Il punto di pareggio (BEP= Break Even Point) rappresenta il livello di attività in corrispondenza del quale i costi totali aziendali coincidono con i ricavi totali di vendita.

Il livello di attività, nel punto di pareggio, può essere espresso in quantità (volumi di produzione/vendita) o in valore (ricavi di vendita).

Per determinare il punto di pareggio occorre mettere in relazione tra loro i costi, i ricavi, i volumi di attività e i risultati economici che ne scaturiscono.

L'analisi del punto di pareggio è altrimenti nota con il termine di analisi costi-volumi-risultati.

RISULTATO ECONOMICO = RICAVI TOTALI - COSTI TOTALI -> eq. del profitto

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
97 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lia_dk_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pianificazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Campedelli Bettina.