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CLASSE MYXINI: MISSINE
Le missine sono un gruppo esclusivamente marino e si nutrono di pesci morti, anellidi, molluschi e crostacei. Sono
orgsanismi saprofagi e predatori, non parassiti. La missina vive nelle acque profonde, presenti nell'Oceano Pacifico e
anche nel Mediterraneo occidentale forse fino al canale di Sicilia.
Sebbene siano quasi del tutto cieche, le missine riescono a individuare rapidamente il cibo grazie ai sensi dell'olfatto e
del tatto molto sviluppati.
Una missina entra in un animale morto o morente attraverso un orifizio o scavando nel corpo. Usando due piastre
cheratinizzate, provviste di denti e presenti sulla lingua che si piegano in un'azione a tenaglia, raspando brandelli di carne.
Per esercitare un ulteriore azione di leva,la missina forma un nodo attorno alla coda, che fa scorrere in avanti, fintanto che
non è ben pressata contro il corpo della preda.
Al contrario di qualsiasi altro vertebrato, i fluidi interni delle missine sono in equilibrio osmotico con l'acqua di mare.
Altra caratteristica è la bassa pressione del sistema circolatorio, che è servito da tre cuori accessori. Sono anche note per
la loro capacità di produrre enormi quantità di muco.
La biologia riproduttiva di questi organismi rimane ancora un mistero, si sa che sebbene nello stesso animale siano
presenti sia le gonadi maschili sia quelle femminili, solo un tipo di gonade diviene funzionante.
CLASSE PETROMYZONTIDA: LAMPREDE
Sono note 41 specie di lamprede, quella più conosciuta in Europa e nel Nord America è Petromyzon marinus con
capacità di attaccarsi con la bocca alle pietre per mantenere la posizione nella corrente.
In Europa ci sono 7 specie di lamprede, appartenenti a 4 generi.
Tutte le lamprede risalgono i fiumi e i torrenti per riprodursi. Le forme marine sono anadrome: lasciano il mare in cui
trascorrono la vita da adulti per risalire fiumi e torrenti al fine di deporre le uova.
Le lamprede marine e d'acqua dolce si riproducono tutte in inverno o in primavera nelle acque basse con fondo
ciottoloso dei ruscelli. Le uova vengono fecondate dal maschio dopo la deposizione a terra; gli adulti muoiono dopo la
deposizione dei gameti.
Le uova schiudono in circa 2 settimane, rilasciando piccole larve chiamate ammocete. La larva presenta una notevole
somiglianza con l'anfiosso e possiede le caratteristiche fondamentali dei cordati in modo semplificato. Le larve vivono di
particelle in sospensione, crescendo lentamente , in 3-7 anni o più, per poi metamorfosare in adulto.
Le lamprede parassite migrano vero il mare, se marine, oppure rimangono nell'acqua dolce, dove si attaccano a un
pesce mediante la bocca a ventosa, raschiandone la carne grazie ai denti cornei e succiandone i fluidi corporei. Per
favorire il flusso del sangue, la lampreda inietta un anticoagulante nella ferita. Quando è sazia la lampreda lascia la presa
ma al pesce rimane una larga e profonda ferita.
Le lamprede non parassite cessano di nutrirsi dopo la metamorfosi in adulto in quanto il loro canale alimentare
degenera in un filamento di tessuto non funzionale. Dopo essersi riprodotte muoiono.
Petromyzon marinus dopo l'ampliamento del Canale di Weland, arrivò nei grandi laghi nordamericani; successivamente
passò di lago in lago, fino al Lago Superiore, causando il collasso della pesca della trota e la perdita di milioni di dollari.
Il picco di abbondanza si raggiunse nel 1951 nel Lago Michigan e nel 1961 nel Lago Superiore. Successivamente
incominciarono a declinare, grazie alle misure di controllo messe in atto.
In Italia esistono 4 specie di lamprede: 2 migratrici anadrome e parassite di pesci, la lampreda di mare e la lampreda di
fiume. Le altre due specie presenti sono la lampreda di ruscello e la lampreda padana.
CLASSE CHONDRICHTHYES: PESCI CARTILAGINEI
Gruppo molto antico e omogeneo, con circa 970 specie viventi; quasi tutti i condritti sono marini, solo 28 specie vivono
prevalentemente in acqua dolce. Hanno organi di senso molto sviluppati, mascelle potenti e muscolatura adattata al
nuoto attivo. Questa combinazione ha permesso loro di occupare una nicchia trofica da predatore.
Possiedono scheletro cartilagineo, con alcuni casi di calcificazione ma mai ossificato.
Tutti hanno fecondazione interna: lo sperma viene introdotto nel corpo della femmina da una porzione modificata delle
pinne pelviche del maschio, detta clasper o pterigopodio.
Si dividono in 2 sottoclassi: sottoclasse Elasmobranchii (squali, razze e torpedini); sottoclasse Holocephala (chimere).
Sottoclasse Elasmobranchii (squali, razze e torpedini)
13 ordini di elasmobranchi viventi, contano circa 937 specie. Gli squali sono circa il 45% delle specie che compongono la
sottoclasse.
Sono quasi tutti specializzati nella predazione, mentre alcuni, sebbene di grandi dimensioni, hanno costumi planctofagi,
come lo squalo balena.
La forma del corpo è molto idrodinamica. Non dispongono di particolari accorgimenti per facilitare il galleggiamento. Per
non affondare passivamente, essendo più pesante dell'acqua, uno squalo deve nuotare in maniera attiva.
Davanti alla bocca ventrale c'è un rostro appuntito; la coda fornisce la spinta verso l'alto e in avanti è eterocerca,
asimmetrica: la colonna vertebrale si piega verso l'altro e si estende nel lobo superiore. Le pinne consistono di pinne pari
pettorali o pelviche, una o due pinne dorsali mediane e una pinna caudale mediana. Una pinna anale mediana è
presente nel palombo Mustelus. Nel maschio la parte mediana della pinna pelvica è modificata a formare un
pterigopodio che serve nell'accoppiamento.
Le narici pari, associate all'olfatto, sono ventrali e anteriori rispetto alla bocca. Gli occhi sono privi di palpebre e dietro a
ciascuno di essi c'è uno spiracolo per l'immissione dell'acqua. Cinque paia di fessure branchiali sono presenti su ciascuna
pinna pettorale. La spessa pelle coriacea è coperta da scaglie placoidi.
Sono in grado di rintracciare le prede grazie al sistema della linea laterale che è formata da speciali organi recettori
(neuromasti) sensibili a vibrazioni e cambiamenti nelle correnti d'acqua. Gli squali riescono anche a percepire il campo
elettrico e quindi a cacciare anche gli organismi nascosti sotto la sabbia, grazie alle ampolle di Lorenzini (situate sul
capo).
Internamente, lo scheletro cartilagineo è costituito da un condocranio, che contiene il cervello e gli organi uditivi e che
circonda parzialmente gli occhi e gli organi olfattivi.
Sia la mascella superiore sia quella inferiore sono provviste di numerosi denti aguzzi.
Il sistema digerente è costituito da uno stomaco a forma di “J” e una valvola a spirale. Assenti vescica natatoria e
polmoni, presenti rene opistonefrico e ghiandola rettale con cloaca. Il sistema circolatorio ha diverse paia di archi
aortici; circolazione semplice con un cuore dotato di sno venoso, atrio, ventricolo.
Gli elasmobranchi per impedire all'acqua di uscire fuori dal corpo osmoticamente, trattengono nel fluido extracellulare i
composti azotati, in particolare urea e ossido di trimetilammina (TMAO). Queste sostanze, combinate con i sali del
sangue, aumentano la concentrazione di soluti del sangue fino a superare lievemente quella dell'acqua di mare,
eliminando così il disequilibrio osmotico tra il corpo e l'acqua di mare circostante.
Molti sono ovipari, depongono le uova subito dopo la fecondazione e lo sviluppo embrionale può durare anche 2 anni.
Alcuni sono ovovivipari e partoriscono giovani individui già sgusciati.
Altri sono vivipari e ricevono nutrimento dalla madre attraverso una placenta o secrezioni uterine. Non ci sono cure
parentali dopo l'ovodeposizione o il parto.
Il 55% degli elamobranchi è specializzato per una vita di tipo bentonico con un corpo appiattito dorso-ventralmente e
con pinne pettorali modificate che permettono il movimento a onda delle “ali”.
In alcune specie le pinne caudali e dorsali scompaiono e la coda diviene sottile a frusta (razze).
In altre specie come le torpedini, i muscoli dorsali si modificano in potenti organi elettrici usati per la caccia e la difesa.
La torpedine del Mediterraneo, il pesce gatto elettrico del Nilo e l'anguilla elettrica del Sud America possono scaricare
elettricità sufficiente a stordire altri animali.
La corrente elettrica è prodotta attraverso il mantenimento di concentrazioni interne elevate di potassio e basse di sodio,
grazie all'azione della pompa sodio-potassio della membrana cellulare. Il voltaggio prodotto è relativamente basso, ma la
potenza sviluppata può essere di parecchi kW.
Sottoclasse Holocephali: chimere
Le chimere contano circa 33 specie, note anche con il nome di “pesci coniglio” e “pesci ratto”. Appartengono a un gruppo
antico che si separò precocemente dalla linea filetica ancestrale degli squali che ebbe origine almeno 380 milioni di anni
fa.
Le prime chimere fossili fecero la loro comparsa nel Mississippiano.
Si nutrono di alghe, molluschi, echinodermi, crostacei e pesci. Presentano dimorfismo sessuale.
Nel Mediterraneo è presente una sola specie Chimaera monstrosa di acque profonde.
Dal punto di vista anatomico presentano una commistura tra caratteristiche da squalo e caratteristiche da pesce osseo.
Scaglie assenti
–
Presenti 4 fessure branchiali coperte da un opercolo
Mascelle fuse con il cranio, denti a placche
Una sola apertura nasale
Organi copulatori presenti
OSTEICHTHYES: pesci ossei
Il termine Osteitti viene utilizzato per descrivere i vertebrati con endoscheletro ossei che di solito sono chiamati pesci.
Durante il Siluriano inferiore e medio, una linea filetica con endoscheletro osseo diede origine a un clado di vertebrati che
conta il 96%dei pesci viventi e tutti gli attuali tetrapodi. A metà Devoniano i pesci ossei avevano dato vita a una vasta
radiazione con 2 linee filetiche principali:
Classe Sarcopterygii (pesci a pinne lobate o carnose) da cui si originarono i tetrapodi
– Classe Actinopterygii (pesci a pinne raggiate)
–
CLASSE ACTINOPTERYGII
Sono un vasto gruppo con oltre 21000 specie. Le forme ancestrali, paleonisciformi, erano piccoli pesci ossei corazzati,
con scaglie ganoidi e pinna caudale eterocerca. Successivamente si differenziarono 2 gruppi principali: condrostei (con
caratteri più primitivi) e neopterigi (con caratteri meno primitivi)
I condrostei con caratteri più primitivi sono oggi rappresentati da 27 specie dulciacquicole e andarome, tra cui storioni,
pesci spatola e il relitto Polypterus dei fiumi africani.
I neopterigi, con caratteri meno primitivi, apparvero nel tardo Permiano e radiarono abbondantemente durante l'Era
Mesozoica.
In questo periodo diedero vita a 3 linee filetiche di neopterigi:
amiiformi
–
lepisosteiformi
teleostei, la principale linea filetica
Gli amiiformi comprende solo Amia calva, un relitto filogenetico presente nelle acque basse e ricche di