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TELEOSTEI

SARCOPTERIGI

Alcune specie erano fornite di diverticoli ventrali del faringe, o polmoni,

utili per la sopravvivenza nelle acque dolci del Paleozoico soggette a lunghi

periodi di siccità.

Nelle specie che invasero gli oceani, come latimeria, i polmoni si

trasformarono in riserve di grasso.

I Dipnoi attuali vivono in acque interne tropicali poco profonde, dove

spesso l'ossigeno scarseggia. Le specie africane e sudamericane nella

stagione secca sopravvivono al prosciugamento, infossati nel fango

respirando aria con i polmoni fino alla stagione delle piogge. In coincidenza

di questa, gli individui si riproducono e le uova si sviluppano, attaccate alle

piante acquatiche o in buche sabbiose.

Latimeria Dipnoo

ATTINOPTERIGI

Ci sono specie ovipare e vivipare. Nelle prime, di gran lunga le più

comuni, la fecondazione è esterna e lo sviluppo indiretto, con una fase

larvale. La produzione di uova è in molti casi notevole: una femmina di

olva molva

molva (M ) può deporre oltre 28 milioni di uova in ogni

stagione riproduttiva.

Nelle specie vivipare la fecondazione è interna, lo sviluppo è diretto.

La maggior parte delle specie non effettua cure parentali, ma tra gli

spinarelli il maschio appronta e sorveglia il nido; i maschi degli

ippocampi e dei pesci ago incubano le uova in una tasca ventrale; alcuni

Siluriformi (pesci gatto) trattengono le uova in bocca per tutto il

periodo dello sviluppo. Varie specie, come salmoni e anguille, compiono

migrazioni anche molto lunghe tra il mare e le acque dolci per

riprodursi.

Le anguille si riproducono in mare e le loro larve si portano nelle acque

dolci (specie catadrome).

I salmoni vivono in acque marine e ritornano nei fiumi per riprodursi

(specie anadrome).

Gli Osteitti o pesci ossei costituiscono i più diffusi Vertebrati acquatici attuali.

Scheletro ossificato.

Corpo rivestito da scaglie ossee di origine dermica che hanno la forma di placche ampie e spesse

nei gruppi più primitivi ma appaiono ridotte a sottili laminette sovrapposte (embricate) in quelli più

recenti (Teleostei). Le scaglie sono permanenti e aumentano di superficie all'accrescersi

dell'animale, formando tipici anelli dal cui numero si può stimare l'età.

Una o due pinne dorsali ed una anale.

Nei gruppi più primitivi la coda è eterocerca, ma nella maggior parte delle specie i due lobi hanno

lunghezza simile (omocerca).

Durante lo sviluppo embrionale, da una estroflessione della faringe si origina la vescica natatoria,

che può essere riempito di gas, ed espleta una funzione galleggiante.

CONDROSTEI

Attualmente rappresentati da Polipteri ed

Acipenseridi (Storioni).

Gli storioni hanno lo scheletro quasi totalmente

cartilagineo e la pelle è spesso rivestita da grosse

placche ossee. la testa è coperta da placche ossee

che si prolungano in un rostro terminante in una

piccola bocca protrattile, situata in posizione

ventrale e senza denti, ma provvista di alcuni bargigli

sensori per la ricerca del cibo; il corpo è percorso da

5 file di scudi ossei fra i quali ce ne sono altri più

piccoli, ma per il resto la pelle è nuda e liscia, priva di

scaglie Anche la pinna caudale, eterocerca, ha

caratteristiche che ricordano i pesci cartilaginei.

Vivono prevalentemente nelle acque costiere ma, da

adulti, si portano spesso nei fiumi o nei laghi per

riprodursi.

Acipenser sturio

Acipenser gueldenstaedtii

OLOSTEI Ne sopravvivono alcune specie nelle

acque dolci dell'America

centrosettentrionale e a Cuba, i

Lepisosteiformi (pesci dal becco) e

gli Amiiformi (Amia calva).

TELEOSTEI

I Teleostei rappresentano il gruppo di Vertebrati maggiormente diversificato, con circa

21.000 specie adattate agli ambienti più disparati.

Questo successo dipende da vari fattori, quali l'ampia versatilità alimentare, il miglioramento

delle tecniche di nuoto e il potenziamento dell'attività riproduttiva.

I teleostei hanno biologia ed ecologia estremamente varie. Molte specie marine nectoniche,

come tonni, sgombri e sardine, sono spesso gregarie, e compiono estese migrazioni a scopi

alimentari e riproduttivi. Formano enormi banchi da cui proviene la maggior parte del pescato

del mondo.

Le specie marine bentoniche, come cernie, bavose, scorfani, murene, ippocampi, vivono invece

in prossimità del fondo e nuotano lentamente, usando di frequente le pinne pari per la

locomozione; i Pleuronettiformi, passere di mare, rombi, sogliole sono appiattiti e si

mimetizzano sul fondo, assumendone il colore, e giacendo sempre su un fianco, il che ha

coinciso con lo spostamento di un occhio accanto all'altro sul lato opposto.

Le specie delle barriere coralline sono molto numerose e hanno livree estremamente

variopinte.

Numerose specie vivono nelle acque dolci.

CLUPEIFORMI (sardine, aringhe, acciughe, salmoni, trote, lucci, merlanghi)

MICTOFIFORMI (pesci di profondità: pesci lanterna, pesci lucertola)

SACCOFARINGIFORMI (pesci abissali)

CIPRINIFORMI (carpe, pesci rossi, cavedani, pesci gatto, tinche)

ANGUILLIFORMI (anguille, murene, gronghi)

NOTACANTIFORMI ( pesci di profondità con corpo anguilliforme)

BELONIFORMI (pesci volanti, aguglie)

CIPRINODONTIFORMI (gambusie, lebistes, gubbies ed altri pesci ornamentali)

FASTEROISTEIFORMI (cavallucci marini, pesci ago, pesci trombetta, spinarelli)

GADIFORMI (merluzzi, naselli)

LAMPRIDIFORMI

PERCOPSIFORMI

TELEOSTEI BERICIFORMI (soprattutto abissali: pesci sciattolo)

ZEIFORMI (pesci san pietro)

PERCIFORMI (perche, tonni, sgombri, spigole, scorfani, pesci luna, cernie, pesci serra, dentici, pesci

spada, triglie)

PEGASIFORMI (falene di mare, dragoni di mare)

PLEURONECTIFORMI (pesci piatti: halibut, sogliola, rombo)

ECHENEIFORMI (remore)

TETRODONTIFORMI (pesci palla, pesci balestra, pesci istrice, pesci luna)

GOBIESOCIFORMI

BATROCOIDIFORMI (pesci rospo)

LAFIIFORMI (rana pescatrice)

MASTACEMBELIFORMI

SINBRANCHIFORMI

Salmone (Salmo sp.)

Pesce spada (Xiphias gladius )

Pesce gatto (Ictalurus melas)

Murena (Murena helena)

Pesce luna (Mola mola)

Grongo (Conger conger)

Pesce volante (Exocoetus volitans)

Dettagli
Publisher
A.A. 2006-2007
53 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Dalaran191 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Santangelo Giovanni.