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Pertinenza Linguistica
11 maggio
La pertinenza (relevance)
Cfr. pp. 47 e seguenti, capitolo 2 della "Comunicazione verbale".
Il modello della Relevance è presentato in Dan Sperber – Deirdre Wilson, Relevance. Communication and cognition, Basil Blackwell, Oxford 1995 (I ediz. 1986).
Punto di partenza: uno sviluppo della nozione di pertinenza di Grice (massima di Relazione: Be relevant).
Contro Grice?
Grice ha colto l'importanza dell'implicito. Ma la spiegazione da lui proposta è troppo complessa (vi sono troppe massime: forse c'è qualcosa di più profondo, da cui promanano le massime?) esigenza di semplicità troppo semplice (non vi è solo cooperazione!) esigenza di completezza; p.es. non si considerano:
casi di comunicazione conflittuale e sensata (proteste, insubordinazioni, menzogne)
le differenze tra culture della testualità (discourse- cultures) (cfr. Michael Clyne 1994).
Sperber & Wilson
Relevance (Relevance- Theoretic account) è molto semplice e afferma di potere spiegare tutta la comunicazione sulla base di un semplice criterio. Centrale è la pertinenza: qs termine è vicino, per significato, a congruità usato in Rigotti – Cigada (rispondenza alle attese poste dal testo ai vari livelli – cfr. capitolo 4). È la base della sensatezza. È più profonda delle altre massime (che da essa derivano).
Congruità (v. cap. 4)
Quando si parla di sensatezza, di pertinenza, di congruità, non si fa riferimento a un’esigenza di cooperazione: se si è conflittuali, si deve essere pertinenti! Si fa riferimento a una “buona formazione” delle diverse componenti dell’evento comunicativo tutti i fattori della comunicazione sono uniti in un “intreccio”, nel quale un elemento corrisponde ai requisiti posti da altri elementi con cui si lega.
Relevance Theory – osservazione empirica
Ogni enunciato ha una varietà di interpretazioni possibili (Fa freddo); non tutte sono accessibili in qualsiasi occasione data [p.es. se voglio sapere che ore siano; chiedo: Sai che ore sono? – non ha senso considerare l'interpretazione "sbrigati!"; qs. Non è accessibile in quella situazione];
IPOTESI: gli ascoltatori sono provvisti di un solo criterio, molto generico, per valutare le interpretazioni.
Carattere dell'ipotesi
Questo criterio è potente abbastanza da escludere tutte eccetto una singola interpretazione possibile.
Così l'ascoltatore può assumere che la prima interpretazione che soddisfa il criterio è l'unica interpretazione che lo soddisfi.
Principio di pertinenza: l'informazione comunicata crea un'attesa di pertinenza. Da questa attesa di pertinenza si costruisce l'interpretazione.
È un principio di sensatezza
Questo principio è analogo al principio di carità enunciato
in Rigotti-Cigada, p 48: "Deve voler dire qualcosa!" "Il principio è talmente forte che siamo immediatamente disposti a cercare le interpretazioni più inverosimili, pur di non attribuire al nostro interlocutore la responsabilità di aver proferito un testo insensato" (p. 49): Che bello! Mi hanno investito sulle strisce. Mi sono rotto un braccio! [l'assicurazione pagherà]. È un principio adeguato alla natura della conoscenza umana. Questo perché il criterio si sviluppa da un'ipotesi di base sulla conoscenza umana. Per essa, la conoscenza umana è relevance-oriented. Prestiamo attenzione solo all'informazione che ci sembra pertinente. Qualsiasi atto di comunicazione inizia come richiesta di attenzione. Come risultato esso crea un'attesa di pertinenza. How to describe relevance Secondo S & W 1986, 1995, la pertinenza: (i) è direttamente proporzionale con gli effetti contestuali (change in the(i) Il senso di un testo dipende dal contesto (cognitive environment) di un messaggio;
(ii) è inversamente proporzionale alla fatica richiesta per interpretare il messaggio (processing effort).
Osservazione
Il contesto non è solo cognitivo. Il senso di un testo non incide solo nel sapere.
La comunicazione autentica deve "toccare e cambiare lo habit del destinatario" (p. 55).
Cambia lo habitus – il rapporto del soggetto con l'esperienza.
Senso = rapporto con il mondo; Senso del testo = capacità del testo di cambiare il rapporto del soggetto con il mondo.
Messaggio vs contesto
Gli effetti contestuali sono raggiunti quando la sequenza nuova interagisce con l'esperienza [cognitiva o esistenziale], e interagisce in uno di questi tre modi:
- rafforza un dato o un sapere del contesto [già noto oppure accessibile dalla situazione]
- elimina un un dato o un sapere del contesto
- si combina con un dato o un sapere del contesto.