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CASO CLINICO
La signora R. è stata inviata ad un centro di salute mentale dalla madre per assenza di interessi, amici, o attività piacevoli. La signora R. aveva vissuto con i genitori per anni dopo essere stata licenziata (lavorava in fabbrica). La paziente ammette di preferire di stare da sola, seppur negando che questo è un problema per lei. Crede che la madre sia preoccupata per lei a causa di ciò che potrebbe accadere alla paziente dopo la morte dei suoi genitori. La signora R. non era mai stata coinvolta in attività extrascolastiche. Non aveva mai avuto un appuntamento con un uomo. Trascorre ore nella sua stanza a leggere libri di astrologia e crea grafici per fare previsioni astrologiche. Appare più vecchia della sua età indicata, con i capelli arruffati e vestita in modo sciatto. Il suo discorso è monotono. Ha mantenuto scarso contatto visivo con l'esaminatore. Il suo pensiero è stato vago e tangenziale, e haEspresso la convinzione che il suo destino fosse scritto nelle stelle. Ha negato deliri specifici o anomalie percettive. La signora R. non mostra reazioni emotive, tranne che per un episodio di rabbia quando pensava che il terapeuta la stesse criticando.
[Per discriminare: Schizoide = isolamento dagli altri; Schizotipico = aspetti peculiari ed eccentrici molto forti]
Caratteristiche / Componenti del disturbo schizotipico:
- Rapporti interpersonali stretti
Evento trigger: Eccentrici, strani, bizzarri. Il loro discorso è decisamente peculiare.
- Stile di comportamento: preferiscono attività solitarie e soffrono di isolamento sociale
- Stile interpersonale: dispersivi e ruminativi, e sono caratterizzati dal deragliamento cognitivo. Fantasie bizzarre.
- Stile cognitivo: superstizioni, poteri magici, telepatia.
- Stile affettivo: freddi, distaccati, senza emozioni. Privi di senso dell'umorismo e difficili da agganciare nelle conversazioni. Spaventato-Evitante. Visione degli altri negativa.
Vedere se stessi come diversi o in sintonia col soprannaturale è comune per alcune persone. Spesso si sentono incapaci di capire la loro particolarità e per questo vedono gli altri come ostili o inaffidabili. La loro strategia di base è quella di coltivare l'aspetto insolito e i manierismi, mantenendo una distanza dagli altri e usando i loro doni speciali o poteri magici per proteggersi.
Gli schemi si sovrappongono con quello dello schizoide, ma la parte più evidente è quella connessa all'ipocondria e alle malattie/patologie, che porta a una vulnerabilità al pericolo o alle malattie. Ci si sente isolati dal resto del mondo, diversi o non ci si sente parte di alcun gruppo o comunità. Si aspetta instabilità, inaffidabilità o la perdita di persone che sentiamo vicine.
Ci si sente anche incapaci di gestire le proprie responsabilità quotidiane, portando a un senso di abbandono e instabilità.
conDipendenza/Incompetenza: competenza senza un notevole aiuto da parte degli altri. ci sentiamo sull'orlo di una catastrofe finanziaria, medica, naturale o Vulnerabilità al pericolo o alle malattie: criminale di grandi dimensioni, senza prove che supportino questa convinzione. Si potrebbe essere concentrati su una condizione medica, sulla perdita di controllo emotivo, o su un fattore esterno (disastri aerei, ascensori). 33 Disturbo paranoide di personalità Gli individui con personalità paranoiche sono isolati, emotivamente freddi, mostrano diffidenza ingiustificata, gelosia e paura di intimità. Inoltre, essi possono avere aspetti grandiosi, rigidi, contenziosi, e ipersensibilità, litigiosi. In genere le "false accuse" di tradimenti e la sfiducia del paranoide nei confronti delle persone con cui è in relazione portano a far accadere ciò che il paranoide teme: l'abbandono. Le persone, stanche dei litigi e delcaratteresospettoso lasciano il paranoide che vede però in queste azioni la conferma dei suoi sospetti e delle sue paranoie durate mesi. È un circolo vizioso. C'è molta rabbia in questi pazienti: reagiscono ai loro schemi mentali disadattivi e rispondono con rabbia - anche se incongruente con gli stimoli - alla sfiducia, all'ipotetico tradimento, a ciò che loro pensano siano prese in giro, ecc. I pazienti paranoidi fanno sentire i partner in colpa, in difetto, fino a farli convincere di ciò, a fargli lasciare gli amici e gli hobby fino ad arrivare ad una vita "di clausura". Tipico del rapporto interpersonale con il paranoico è quello di difenderlo, di comprenderlo; ma in realtà ciò che il paziente porta sono distorsione, bisogna prestare attenzione e non farsi coinvolgere. Tutto scaturisce dalle distorsioni rispetto a come questi pazienti vedono Sé e gli altri. I paranoidi non si fidano dinessuno; in genere hanno una storia di abusi psicologici e di accuse ingiustificate, magari anche umiliandoli, o tradendo la loro fiducia. Di conseguenza questi pazienti portano dentro di sé una sfiducia enorme e possono porre domande eccessive e inquisitorie anche senza conoscersi, come ad esempio chiamare il terapeuta e pensare che voglia "spennarlo", fregarlo clima di sfiducia a priori. Questi pazienti sono molto delicati: si fidano poco, quindi bisogna fare domande poco intrusive e non farli sentire attaccati. I pazienti paranoidi possono anche avere aspetti "grandiosi": sono sempre all'attacco perché si sentono attaccati e iniziano ad identificarsi con l'aspetto vendicativo e irriverente (un po' come il narcisistico e l'antisociale). Grandiosità e onnipotenza sono connessi anche alla prepotenza: una rabbia tipica del "tu non sai con chi hai a che fare, te la faccio vedere io!". I paranoidi sono molto rigidi:è meglio iniziare a lavorare sugli aspetti emotivi e del Sé, per poi sciogliere lo schema cognitivo e le distorsioni. Se si parte subito dalla loro cognizione distorta percepiscono il terapeuta come un nemico e si irrigidiscono ulteriormente, provando sfiducia e sentendosi accusati. L'aspetto contenzioso è abbastanza tipico: tipicamente i pazienti portano storie di avvocati, cause e contenziosi, problematiche legate all'agire rispetto al "tutti ce l'hanno con me". Infine, queste persone sono molto litigiose ed è facile che se la prendano con gli altri perché sono sempre sfiduciosi e leggono tra le righe anche aspetti inesistenti. Tutto viene interpretato, tutto è indice di sospetto perché gli schemi interpersonali di sé e dell'altro hanno la meglio: la percezione non è mai pura, è modificata dai modelli proiettivi della realtà presenti nel cervello. Se lo schema alla base è buono,la persona percepirà