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Estratto del documento

N.B. TUTTI I PUNTEGGI PRESENTATI SONO PUNTEGGI STANDARDIZZATI “T”

(MEDIA=50; DEVIAZIONE STANDARD=10) 2

1. Si descriva il profilo psicologico emerso da una prima valutazione di V.,

argomentando le informazioni derivanti dalle diverse misure. Si ponga inoltre

attenzione alle convergenze tra la valutazione dell’insegnante e quella del figlio.

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- Misura del profilo psicopatologico di Achebach:

Youth Self Report – YSR Teacher Report Form – TRF

(autovalutazione) (valutazione insegnante)

Ritiro 76,59 (alto) 42,72 (medio)

Somatizzazione 55,95 (medio) 47,19 (medio)

Ansia/Depressione 65,08 (medio – alto) 51,54 (medio)

Problemi di attenzione 57,11 (medio) 70,10 (medio – alto)

Comportamento di rottura delle regole 72,31 (alto) 78,26 (alto)

Comportamento aggressivo 69,92 (alto) 71,46 (alto)

- Profilo di personalità derivato dal Big Five Questionnaire per bambini:

Energia 35,92 (medio – basso)

Amicalità 46,36 (medio)

Coscienziosità 27,46 (basso)

Stabilità emotiva 61,20 (medio – alto)

Apertura mentale 49,63 (medio)

- Scale di autoefficacia

Autoefficacia sociale 29,68 (medio – basso)

Autoefficacia accademica 31,02 (medio – basso)

Autoefficacia regolatoria 44,09 (medio)

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Il profilo globale del soggetto sembra evidenziare una scarsa attenzione e superficialità

nell’eseguire dei compiti o nel rispettare gli impegni, aspetto evidenziato sia nelle autovalutazioni -

nel punteggio nella dimensione della Coscienziosità (27,46) e nell’Autoefficacia accademica

(31,02) – che nella valutazione dell’insegnante, come si evince in particolare dal punteggio nella

sottoscala dei Problemi di attenzione (70,10). Come risulta dal racconto, le insegnanti hanno infatti

segnalato V. in quanto non si impegna a scuola e tende a disturbare le lezioni. Questo aspetto viene

confermato dai punteggi nelle sottoscale di Comportamento di rottura delle regole e

Comportamento aggressivo, sia nell’YSR che nel TRF. Tuttavia, mentre in questo caso sembra

esserci una certa coerenza tra i risultati delle due valutazioni, per quanto riguarda altre sottoscale

non c’è accordo tra i due punteggi.

In particolare:

- per quanto riguarda la sottoscala del Ritiro (la quale valuta la tendenza del soggetto ad

isolarsi, la riservatezza, la chiusura sociale) c’è una notevole discrepanza tra il punteggio

evidenziato dall’insegnante, che risulta essere nella media (42,72) e quello emerso

dall’autovalutazione, che risulta essere medio-alto (76,59). Una possibile spiegazione

potrebbe essere data dal fatto che l’insegnante non abbia prestato particolare attenzione ai

rapporti sociali dell’alunno in quanto nel corso delle lezioni l’aspetto ad emergere

maggiormente è l’elemento di disturbo, o probabilmente è dovuto al fatto che nel corso delle

varie attività scolastiche gli insegnanti non sono presenti nei momenti di maggior

socializzazione da parte dei ragazzi, come ad esempio può essere la ricreazione o

l’intervallo tra le varie ore di lezione. Il soggetto invece nell’autovalutazione sembra

evidenziare di più questa sua chiusura, dato il punteggio abbastanza alto emerso da questa

sottoscala dell’YSR. Questo aspetto viene anche ulteriormente messo in luce dal punteggio

nell’Autoefficacia sociale (29,68) che possiamo definire medio-basso. Questa sottoscala

infatti misura quanto il soggetto si sente in grado di svolgere un ruolo attivo nei rapporti con

gli altri e in un gruppo. Anche il punteggio emerso nella sottoscala dell’Energia nel BFS

risulta essere medio-basso (35,92), ciò sembra confermare la tendenza del soggetto alla

riservatezza e a preferire attività solitarie.

- Anche nella sottoscala dell’Ansia/depressione sembrano esserci delle incongruenze, in

quanto nell’autovalutazione il punteggio risulta essere medio-alto (65,08) mentre

l’insegnante colloca lo studente nella media (51,54). Questa differenza potrebbe essere

ugualmente attribuita al fatto che l’insegnante si preoccupi prevalentemente degli aspetti

disfunzionali che vanno ad inficiare l’aspetto didattico piuttosto che del funzionamento

psicologico del ragazzo. Questa sottoscala infatti mira a valutare alcuni sintomi di tipo

depressivo come ad esempio l’umore triste, la bassa autostima o la percezione di non essere

amati. Il punteggio emerso dall’autovalutazione potrebbe essere quindi legato alla

separazione dei genitori, avvenuta relativamente di recente, e potrebbe avere a che fare

anche con lo scarso impegno scolastico riferito dagli insegnanti ed emerso anche dalle altre

valutazioni (a cui si è già fatto riferimento).

- Infine, nella sottoscala dei Problemi di attenzione troviamo un’ulteriore incongruenza, in

quanto dall'autovalutazione il punteggio del ragazzo sembra collocarsi nella media (57,11)

mentre secondo l’insegnante il punteggio è medio-alto (70,10). Questa discrepanza potrebbe

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essere causata da una mancanza di consapevolezza del ragazzo, che non sembra rendersi

conto della sua irrequietezza o incapacità di mantenere l’attenzione nel corso delle lezioni.

Per quanto concerne le altre sottoscale del profilo psicopatologico di Achenbach, sembra esserci

accordo tra le due valutazioni.

In particolare:

- Nella sottoscala della Somatizzazione entrambi i punteggi sembrano essere nella media

(rispettivamente 55,95 nell’autovalutazione e 47,19 nella valutazione dell’insegnante), ciò

sta ad indicare che il ragazzo non tende a manifestare l’ansia avvalendosi di disturbi fisici

(quali ad esempio mal di testa, nausea, dolori addominali).

- Nelle sottoscale di Comportamento di rottura delle regole e Comportamento aggressivo, i

punteggi risultano essere elevati sia nel caso della valutazione dell’insegnante

(rispettivamente 78,26 e 71,46), sia nell’autovalutazione (rispettivamente 72,31 e 69,92). I

punteggi in queste due scale destano particolare preoccupazione, in quanto mettono in

evidenza la possibile tendenza del soggetto a commettere atti delinquenziali come rubare,

fare uso di stupefacenti, dire bugie o essere particolarmente aggressivi nei confronti di

persone o cose. Il grado di accordo tra le due valutazioni ci mostra come V. sia consapevole

di questi suoi atteggiamenti, che potrebbero essere anch’essi legati alla separazione dei

genitori, alla percezione di non sentirsi amato emersa dal punteggio nella sottoscala della

Depressione e al bisogno di attirare l’attenzione dei genitori.

Tuttavia, quest’ultimo aspetto sembra contrastare con il punteggio nella scala di Autoefficacia

regolatoria, la quale fa riferimento alla convinzione di saper resistere alle pressioni trasgressive dei

compagni e al mettere in atto condotte antisociali. Un altro aspetto interessante è rappresentato dal

punteggio nella Stabilità emotiva che risulta essere medio-alto (61,20), ciò sta ad indicare un basso

livello di ansia e un buon controllo delle proprie reazioni emotive, punteggio che però va a

contrastare con quanto evidenziato precedentemente dai risultati dell’YSR nella sottoscala di

Ansia/depressione.

2. Si evidenzino le aree di funzionamento compromesse e le eventuali risorse

personali o relazionali di V., nonche' le aree che si ritiene necessario indagare

ulteriormente per ottenere tali informazioni.

Complessivamente, dai risultati emersi dalla somministrazione dei vari strumenti si potrebbe

evincere che il ragazzo sia alla ricerca costante di attenzioni da parte dei genitori e degli insegnanti.

Egli sembra manifestare dei problemi nel relazionarsi con i coetanei, difficoltà che potremmo

ipotizzare connessa alla separazione dei genitori e ad una conseguente perdita di fiducia nelle

relazioni scaturita da questo evento. Per una valutazione più completa sarebbe utile indagare se il

comportamento del ragazzo nel contesto familiare (e quindi la valutazione da parte della madre in

quanto convivente) è coerente con gli valutazioni riferite al comportamento del ragazzo nel contesto

scolastico. Sarebbe utile inoltre verificare se realmente ci sono dei problemi di socializzazione con i

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compagni di classe e se queste difficoltà sono state sottovalutate dai docenti, magari sottoponendoli

ad un’intervista mirata sull’argomento. Sarebbe molto utile anche sottoporre il ragazzo ad un

colloquio clinico e a dei questionari più mirati, come ad esempio il Children Depression Inventory

al fine di approfondire il punteggio medio-alto nella sottoscala della Depressione nell’YSR e di

indagare l’eventuale presenza di sintomi cognitivi, affettivi e comportamentali della depressione.

Infine, credo che un aspetto da non sottovalutare sia quello inerente alle sottoscale di

Comportamento di rottura delle regole e Comportamento aggressivo, in quanto mirano a misurare

l’eventuale presenza di comportamenti illegali o molto pericolosi per la salute del ragazzo, che

potrebbero far pensare ad un disturbo della condotta (DC).

Alcuni comportamenti tipici di questo disturbo sono:

- aggressioni a persone o animali: comportamenti da bullo, minacciosi nei confronti degli

altri, crudeltà nei confronti di animali o persone;

- distruzione di proprietà: ha appiccato il fuoco o distrutto proprietà in altro modo;

- menzogne o furti: si è introdotto in una casa o un’automobile altrui mediante scasso, truffa

gli altri per ottenere favori o evitare degli obblighi;

- gravi violazioni di regole: ha passato la notte fuori casa malgrado il divieto dei genitori o

marinato frequentemente la scuola prima di aver compiuto 13 anni.

Per una diagnosi di disturbo della condotta, almeno 3 di questi comportamenti devono essere

presenti nell’ultimo anno e almeno uno negli ultimi 6 mesi. Pur non avendo sufficienti dati a

disposizione per poter effettuare una diagnosi, è importante notare che questo disturbo può essere

legato anche ad alcune dinamiche familiari, nello specifico alla depressione nei genitori, al divorzio,

all’insoddisfazione coniugale e ai conflitti coniugali; in particolar modo al grado di conflitto a cui il

ragazzo ha assistito. Per questo potrebbe essere utile indagare il rapporto esistente tra i due genitori

ad oggi e in passato, come ha reagito il familiare convivente alla separazione, se il ragazzo ha

frequentemente assistito a discussioni e anche lo stile genitoriale che è stato impiegato nel crescere

il figlio.

Per quanto concerne gli aspetti da rafforzare, senza dubbio un aspetto importante su cui lavorare

potrebbe essere quello dell’autoefficacia sociale e dell’autoefficacia accademica: un aumento

dell’autoefficacia accademica potrebbe portare l’individuo a sentirsi meno in difetto rispetto agli

altri e quindi ad avere meno timore dei rapporti sociali, sentendosi di più al pari con i coetanei.

In

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Publisher
A.A. 2013-2014
8 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valiuz89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Personalità e Assessment e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Pastorelli Concetta.