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SOCIETA’= RISULTATO DI UNA CERTA SEDIMENTAZIONE NEL TEMPO DI ALCUNE

FORME DI AZIONE RECIPROCA.

Riassumendo, la sociologia è per Simmel una SCIENZA FORMALE: si occupa di

descrivere le forme che le relazioni di reciprocità assumono in situazioni e in

tempi differenti.

La vita è una costante produzione di forme, (istituzioni, simboli, idee…)cioè la

cultura sia nel suo aspetto materiale che in quello artistico e linguistico.

La comprensione del mondo avviene attraverso la costruzione di tali forme, che

in quanto tali sono una riduzione della vita, oltre che una sua espressione. Ciò

che possiamo osservare è, quindi, sempre meno di ciò che effettivamente

esiste.

UN SAPERE ESAUSTIVO E’ IMPOSSIBILE PER DEFINIZIONE. Asistematicità del

pensiero.

Testi di riferimento: “Filosofia del denaro” e “le metropoli e la vita dello spirito”.

IL CONCETTO DI MODERNITA’:

Ha alla base il mutamento: è crisi permanente.

Obiettivo: indagare le forme dell’esperienza moderna, la quale

fondamentalmente coincide con l’esperienza metropolitana.

Primo punto dell’argomentazione:

“la base psicologica su cui si erge il tipo delle individualità metropolitane è

l’intensificazione della vita nervosa, che è prodotta dal rapido ed ininterrotto

avvicendarsi di impressioni esteriori e interiori.”

RAGIONE: principio che dà ordine alle conoscenze empiriche in base a

domande che riguardano il loro senso.

INTELLETTO: facoltà sostanzialmente logico-combinatoria, eminentemente

orientata alla calcolabilità.

Nell’età moderna essa è ipertrofica: sviluppo di un atteggiamento strumentale

e calcolistico tanto nei confronti delle relazioni fra persone quanto nei confronti

della vita in generale.

Secondo punto dell’argomentazione:

corrispondenza fra le tendenze intellettualistiche e i caratteri tipici

dell’economia monetaria, che ha sede privilegiata nella metropoli.

“economia monetaria e dominio dell’intelletto si corrispondono profondamente.

A entrambi è comune l’atteggiamento della mera neutralità oggettiva con cui

trattano uomini e cose”.

Cardine dell’economia monetaria è il denaro, il quale è, come l’intelletto,

indifferente alla qualità dei beni di cui permette lo scambio, poiché basato sul

valore d’uso.

DENARO: equivalente universale, quanto più spesso si generalizza come

medium di tutti gli scambi, tanto più la sensibilità verso il valore

qualitativamente dissimile delle cose si attenua.

Sviluppo delle metropoli

+

Intellettualizzazione della vita

+

Diffusione del denaro

= produzione di un sistema di relazioni sociali contraddistinte da un notevole

grado di ANONIMITA’ e di PUNTUALITA’ come virtù pubblica.

Terzo punto dell’argomentazione:

rapporto tra la differenziazione sociale e l’aumento della libertà dell’individuo.

Cerchia sociale stretta, poco numerosa, indifferenziata al suo interno 

contenuti della coscienza dei suoi membri poco individualizzati.

Cerchia sociale concentrata, alta densità, massima differenziazione  massima

libertà di movimento e di espressione del singolo.

La libertà dell’individuo dipende, però, anche dal mondo di istituzioni, tecniche

e apparati che lo sovrastano: queste realizzazioni collettive si offrono ai singoli

quasi come protesi che ne ampliano le possibilità di azione, ma ciò rende anche

ciascuno sempre meno autosufficiente.

Diversità di contenuti fra spirito oggettivo e spirito soggettivo:

SPIRITO OGGETTIVO: cultura oggettivata nei prodotti dell’uomo  cultura

enciclopedica.

SPIRITO SOGGETTIVO: cultura del soggetto  ciò che l’individuo sa perché ne

ha fatto esperienza,ma ha i propri presupposti nella cultura oggettiva.

Nella modernità si assiste ad una sproporzione fra i due poli dello spirito: la

società moderna dispone di un sapere che sovrasta le capacità di elaborazione

di ogni singolo individuo.

Testo: “problemi fondamentali della sociologia”.

Dissidio ineliminabile tra società individuo  la società chiede all’individuo di

espletare compiti e ne limita la libertà.

Tensione che si realizza in modo esplicito nell’età moderna: sorge un

orientamento etico che tende ad enfatizzare più che mai prima la libertà

essenziale di ogni individuo, la sua unicità, e la sua responsabilità personale

nella definizione del proprio destino e nella realizzazione di sé.

Simmel si concentra sul concetto di individuo nel corso della storia e su come

esso sia mutato:

cultura europea del Settecento  principio di uguaglianza = gli uomini sono

tutti uguali fra loro

corso dell’Ottocento  gli individui sono eguali sul piano del diritto ma diversi

sul piano della interiorità. Ognuno di essi ha il compito etico di realizzare ed

esprimere la propria unicità.

INDIVIDUALISMO QUALITATIVO (O INDIVIDUALISMO DELL’INDIFFERENZA): è la

massima espressione della tensione fra individuo e società.

Tale individualismo, però, è difficile da realizzare in luoghi ad alta densità di

popolazione come le metropoli, spesso in tali città si risolve nell’essere una

parodia di se stesso ed è ancora più espressione del rapporto difficile ed

ambivalente fra individuo e società.

Esempio di ciò è LA MODA ( “saggio sulla moda” 1905)

Nella moda si esprime in modo perfetto la compenetrazione in un fenomeno

unico di due spinte contraddittorie:

La distinzione: esigenza di differenziarsi ed esprimere la nostra

- singolarità rispetto agli altri.

L’imitazione: bisogno di affermare la nostra partecipazione ad una

- cerchia sociale che riconosciamo autorevole in fatto di stile.

La moda consiste in un processo di mobilità apparente: l’individuo segue la

moda dei gruppi sociali dotati di prestigio maggiore, ma tende a vanificare ogni

sforzo nel momento in cui tutti fanno la sua stessa azione, eliminando di fatto il

fattore di distinzione.

La moda esprime, quindi, allo stesso tempo autonomia e obbedienza.

“l’essenza della moda consiste nel fatto di essere praticata solo da una parte,

mentre la totalità del gruppo si trova in cammino verso di essa. Non appena

tutti quanti sono resi partecipi di ciò ce prima facevano solo alcuni , non la si

definisce più moda. Ogni crescita conduce alla morte proprio perché annulla

ogni diversità".

Ruolo del pensiero di Simmel nella sociologia:

La sociologia inizia ad indagare riguardo i procedimenti conoscitivi che la

1. contraddistinguono.

Si presta maggiore attenzione al rapporto causa-effetto fra fenomeni in

2. base al principio di reciprocità e quindi secondo la retroattività che

caratterizza ogni legame causale.

Si ridefinisce il soggetto della sociologia, che è ora l’interazione: non è

3. più possibile concentrare l’attenzione su fattori isolati, ma è necessario

metterli in relazione.

La vita quotidiana entra nel campo d’indagine della sociologia.

4.

Karl Marx

Karl Marx nasce a Treviri nel 1818. Studiò filosofia a Berlino, poi si trasferì a

Parigi, dove conobbe Engels e con lui inaugurò una nuova fase di cooperazione

speculativa e di attivismo politico.

Dopo la fine dei moti rivoluzionari del 1848 si trasferì a Londra, dove morì nel

1883.

BIBLIOGRAFIA:

opera principale: “il Capitale”( 1867)

manifesto del partito comunista (1848)

per la critica dell’economia politica (1853)

manoscritti economico-filosofici del 1844 (1932)

ideologia tedesca (1845)

Punto cardine della sua riflessione è l’unità di teoria e prassi, cioè l’unità della

ricerca scientifica e dell’azione per trasformare il mondo. È l’unione anche di

un’intensa passione utopica con un’analisi che intendeva essere scientifica.

Il suo principale oggetto di riflessione è il movimento generale della società

sorta con la rivoluzione industriale, ed egli riteneva che il cuore dell’analisi di

tale movimento stesse nella critica dell’economia politica.

L’influenza di Hegel:

IL CONCETTO DI DIALETTICA: è un movimento, quello del pensiero o della

- realtà che, attraverso la negazione di una precedente affermazione,

conduce ad una sintesi che è il superamento di entrambe.

ALIENAZIONE: prodotto del lavoro in certe condizioni, ovvero quando il

- soggetto che produce non ha il possesso del frutto del proprio lavoro, in

quanto egli produce per un altro uomo. È in questo caso negazione

dell’uomo stesso.

La “riappropriazione” dell’oggetto deve avvenire attraverso una soluzione

pratica, una rivoluzione che restituisca a chi lavora il frutto del proprio lavoro.

IL MATERIALISMO STORICO:

testo: “Ideologia tedesca”.

Le concezioni filosofiche corrispondono alle condizioni in cui vivono gli uomini

in un tempo indeterminato, e le descrivono però come in uno specchio

deformato che trasforma la condizione storica concreta, in una situazione

“universale”, cioè eterna.

IDEOLOGIA: insieme di proposizioni che rappresentano il mondo in modo

parzialmente falsificato: una rappresentazione del mondo che descrive e

insieme occulta le sue condizioni reali e le sue contraddizioni. Funziona

ipostatizzando lo stato di cose presente come assoluto: nello scambiare cioè le

condizioni sociali dell’oggi come condizioni eterne, cioè giustificandole. È la

forma di pensiero delle classi dominanti di una società, il cui interesse è quello

di occultare i conflitti interni.

MATERIALISMO STORICO: modo di pensare che parte dall’analisi delle

condizioni materiali degli uomini, così come sono storicamente determinate.

Marx pone l’attenzione sulla storia dei modi in cui gli uomini si sono associati

per produrre, cioè per rapportarsi alla natura al fine di garantirsi la

sopravvivenza. In questa storia la divisione del lavoro gioca un ruolo rilevante,

tale divisione del lavoro, sembra essere fino ad oggi ineguale.

STRUTTURA: modi concreti in cui il lavoro viene diviso, insieme con i modi in

cui viene suddivisa la proprietà, e insieme con le tecniche di produzione che di

volta in volta sono storicamente disponibili, formano la base materiale di una

società.

SOVRASTRUTTURA: ambiti delle istituzioni giuridiche , rappresentazioni

religiose , della morale e della filosofia; esse non sono

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
51 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vi. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Rovati Giancarlo.