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ANALITICI SINTETICI

analisi= predicato implicito sintesi= predicato aggiunge

 

nel soggetto= principio di qualcosa di nuovo al

identità-> soggetto e soggetto non ricavabile

predicato hanno lo stesso dall’analisi

significato GIUDIZIO A

GIUDIZIO A

 POSTERIORI(metodo

PRIORI(metodo induttivo) viene dopo l

deduttivo)precede ed è ‘esperienza =viene e deriva

indipendente dall’ da questa

esperienza= basato su NO UNIVERSALE NO

regole logiche NECESSARIO No fare

UNIVERSALEvalido x

 esperienza di tutto e non

tutti in ogni tempo e luogo posso essere sicuro che le

NECESSARIO non puo’

 mie esperienze saranno

che essere cosi’ in ogni caso sempre uguali in ogni caso.

Non aggiunge niente di AUMENTA LA NOSTRA

 

nuovo a quanto già CONOSCENZA

sappiamo AUMENTA Si basa

NON 

LA NOSTRA CONOSCENZA l’EMPIRISMO=conoscenza

Si basa il a posteriori = dubitare

 possibilità di poter fare

RAZIONALISMO= possibile conoscenze universali e

conoscenza a priori delle necessarie.

cose sottovalutando il ruolo

dell’ esperienza

Di quali giudizi si deve avvalere la scienza? NE’ ANALITICI NE’ SINTETICI

GIUDIZI SINTETICI A PRIORI

Universali

Necessari

Capaci di incrementare la conoscenza(grazie all’ accolumalrsi delle esperienze)

Come sono possibili i giudizi sintetici a priori?:

“RIVOLUZIONE COPERNICANA DELLA GNOSEOLOGIA”

PrimaFino a Cartesio si era sempre supposto che fosse il soggetto conoscente a

doversi adeguare alla realtà che lo circondava

Ora Kant invece dice che noi conosciamo nel modo opposto, scopre che non è il

soggetto conoscente che deve adeguarsi al soggetto da conoscere ma al contrario è

l’oggetto regolato dal soggetto e che proprio in questa maniera viene

conosciuto. cosi’ come copernico rovescia da teoria geocentrica a eliocentrica

possibilità di conoscere deriva dal modo di funzionare del nostro intelletto,

questi modi di funzionare dell’intelletto sono priori, sono indipendenti

dall’esperienza, sono universali e necessari. Questi modi di funzionare non sono

fini a sé stessi ma la loro funzione è di essere applicati all’esperienza

(auentare conoscenza facendo nuove esperienze)

grazie a questo modo di funzionare del nostro intelletto è possibile avere un

giudizio sintetico a priori.

Modi di funzionare dell’ intelletto?: Conoscenza sensibile =

FORME PURE – A PRIORI: sensazioni no collegate

tra loto= spetta all’

CONOSCENZA SENSIBILEforme di sensibilità

 intelletto

CONOSCENZA INTELLETTIVAforme intelletto

 CONOSCENZA TRAMITE RAGIONEidee della ragione

CRITICA:

Divide in due parti: Trascendentale -> sinonimo di a priori, significa che

trascende(indipendente) l’esperienza.

ESTETICA LOGICA TRASCENDENTALE:

TRASCENDENTALE: “scienza che concerne regole del

“sensazione – forma trascendentale pensieroin generale”

della conoscenza sensibile=

conoscenza sensibile Modi studia i modi della conoscenza

 intellettiva, del pensiero in generale

in cui facciamo esperienza idee della ragione

E

sensibile= INTUITIVANO

COLLEGATA AI CONCETTI=

Conforme alle suddivide a sua volta:

PERCEZIONI(FENOMENI TRASCENDENTALE

ANALITICA :

FENOMENI:

PERCEPITI) scienza che studia i modi forme a

cio’ che ci appare mediante i priori (trascendentale indipendente

sensi = mutevoli e in da eesperienza ) della conoscenza

movimento costituiti Da :

 intellettiva mediante l’

MATERIA (ricava a

 intelletto(grado superiore alla

posteriori e riguarda i conoscenza sensibile).

fenomeni percepiti in No intuiitiva= perché avviene tramite

base all’ esperienza)

FORMA (modo in cui il l’intelletto:

 -organizzare

soggetto ordina e -collegare

organizza i dati -ordinare

sensibili= per dare senso -trasformare

all’ oggetto percepito)

lo fa mediante categorie:

- SPAZIO= successione delle Le sensazioni (dati dell’ esperienza)

cose CONCETTI:

per poi formare

- TEMPO= coesistenza ,

disposizione delle cose Puri

 Divisi in categorie (= forme a

Due intuizioni pure: a PRIORI=

trascendentali , univesali e priori del nostro intelletto= per

necessarie , indipendenti dall’ conoscere e ragionare) 12, le

esperienza ma che vengono applicate più importanti:

all’ esperienza. - Relazione

- Sostanza

È mediante queste due categorie che - Causa-effetto

funziona la conoscenza sensibile - Necessità

- Contingenza

Kant supera Hume(IMPOSSIBILE

CONOSCENZA SU NULLA) e dice che

POSSIBILE CONOSCENZA

 Riguardano i MODI IN CUI L

SINTETICA A PRIORI ‘INTELLETTO ORGANIZZA I DATI

DELLE SENSAZIONI (PER

Geometria: si basa su inutizione pura CONOSCERLI)

dello spazio Scienze fisiche e naturali = basano

Matematica: si basa sull’ intuizione su categorie a priori=scienze valide

pura del tempo((( scienze valide))) Come è possibile organizzare,

ordinare, mettere insieme categorie

per avere conoscenza specifica di un

fenomeno?:

IO PENSO= Modo di conoscere del

soggetto

Appercezione trascendente =

aucoscienza indipendente dall’

esperienza = MODO IN CUI AVVIENE

LA CLASSIFICAZIONE,

ORGANIZAZIONE…DI TUTTE LE

CATEGORIE.==> FUNIONE PIU’ ALTA

DEL NOSTRO INTELLETTO.

Costituita da autocoscienze

collettiveCOSTITUISCE IL SAPERE

GENERALE. TRASCENDENTALE:

DIALETTICA

idee della ragione

analisi indipendente dall ‘esperienza

“analisi dei ragionamenti a priori

svolti dalla ragione”.

Kant dice che questi ragionamenti

sono errati perché distingue tra

intelletto e ragione:

INTELLETTO modo in cui riusciamo

a fare esperienza

RAGIONE come oggetto non il finito

ma l’infinito, cioè il suo strumento

d’azione è la metafisica.

Ogni uomo andare oltre le cose

senza fermarsi soltanto

all’apparenza.

La ragione = conoscere quello di

cui si dovrebbe occupare la

metafisica, ma questa è

un’illusione trascendentale

perché l’uomo può solamente

conoscere il campo del

fenomeno.

pericoli di tutte quelle illusioni della

ragione che Kant considera come

ragionamenti difettosi

Sono principalmente tre le idee

sbagliate della ragione:

1. idea dell’anima: l’errore della

metafisica= concepire

l’anima non come un’attività

ma come una sostanza con

un’essenza in sé, un ente

realmente esistente

spirituale e immortale. (Le

categorie di Kant non sono

quelle di Aristotele perché

quest’ultime facevano parte

della metafisica e avevano

un’essenza propria. )

2. idea del mondo: percepire il

mondo non come una serie di

fenomeni ma cercare di

vedere un finalismo

all’interno delle cose. Non

ha senso la ricerca del

fondamento di tutte le cose

perché l’uomo può

conoscere sole i dati dei

fenomeni. È impossibile

conoscere il mondo e il cosmo

in sé.

3. idea di dio: non lo si può

dimostrare e nel dire questo

smonta le prove

dell’esistenza di dio.

la prova

Distrugge

cosmologica (san Tommaso),

distrugge anche la prova

teleologica (dio come causa

finale) ed infine la prova

ontologica (sant’Anselmo)

che dice che essendo perfetto

dio deve anche avere la

qualità dell’esistenza.

Anima, mondo e dio principali

oggetti della metafisica classica.

Il nostro intelletto= non può

indagare quella parte.

Kant dice che queste idee della

ragione non hanno alcun valore

conoscitivo scientifico, tuttavia

hanno un valore regolativo cioè

diventano norme di condotta

morale, cioè criteri per il nostro

modo di comportarci nel mondo.

CRITICA RAGION PRATICA: morale

l’uomo non è solamente fatto di intelletto ma anche di VOLONTA’l’ambito della

morale.

la scienza che studia il comportamento pratico dell’uomo proprio per indirizzarlo verso

ciò che è giusto, la volontà regolata dalla ragione.

Si divide in due parti fondamentali:

ANALITICA DELLA RAGION PRATICA: DIALETTICA DELLA RAGION PRATICA:

“massime e imperativi morali” contrapposizione tra virtù e la felicità

princìpi pratici princìpi che

quei legittimo aspirare alla felicità se ci si

regolano la volontà e si dividono : comporta bene.

massime

1. consigli che valgono

per i singoli soggetti= soggettive

imperativi

2. princìpi pratici che UOMO=si aspetta la felicità in risposta

valgono per tutti =oggettivi non alle proprie azioni morali

significa però che tutti si

comportano quel modo ma

significa che sono tali che si ammettere la sussistenza di TRE

imporrebbero a tutti se tutti POSTULATI, che garantiscono il

seguissero la ragione pratica. godimento della felicità in base alle

nostre azioni assurdo

sarebbe

si dividono in : comportarsi bene senza ricevere la

felicità in cambio. Questi postulati sono:

imperativi ipotetici esprimono

  le idee della ragione discussi nella critica

un comando al fine di raggiungere della ragion pura : anima , mondo , dio

uno scopo preciso.

imperativi categorici comandi

 che regolano la nostra volontà a

prescindere da qualsiasi scopo sono necessari per stimolare l’uomo ad

determinato, che prescrivono di agire secondo la legge morale

agire sempre secondo ragione=

agire liberamente senza sottostare LIBERO ARBITRIO (possiamo agire

ad un determinato obiettivo. moralmente solamente se ci

sentiamo liberi di farlo, la

morale non deve essere

Kant compie una RIVOLUZIONE imposta),

COPERNICANA anche nell’ambito IMMORTALITA’ DELL’ANIMA (è

della morale perché capovolge il ragionevole sperare

rapporto tra la morale e la religione la nell’immortalità dell’anima)

morale che fonda la religione. ESISTENZA DI DIO (è plausibile

 perché dio può concedere la

La regola base per il dovere per il dovere felicità come premio delle

è “non fare agli altri quello che non vuoi azioni morali).

sia fatto a te”importante la libertà

come condizio

Dettagli
A.A. 2017-2018
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vittoriafrisia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Zucchelli Giovanni.