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LE ASSERZIONI-BASE
Alla base del processo di falsificazione ci sono le asserzioni base: enunciati elementari intersoggettivamente controllabili e sulla cui accettazione esiste un accordo tra scienziati. Ma poiché la comunità dei ricercatori può sempre decidere di metterle di nuovo in discussione la base empirica del sapere risulta priva di assolutezza scienza come costruzione precaria.
Asserzioni base non sono base del sapere in senso cronologico (la conoscenza comincia da aspettative teoriche generali) o logico (non esistono nozioni semplici da cui derivare le altre), ma metodologico con una duplice funzione:
- le asserzioni base servono per stabilire carattere scientifico di una teoria (una teoria è falsificabile se esiste almeno un falsificatore potenziale)
- le asserzioni base accettate costituiscono punto di partenza del meccanismo di controllo di una teoria.
TEORIA DELLA CORROBORAZIONE
La superiorità epistemologica del principio di falsificabilità
Deriva dal fatto che miliardi di conferme non rendono certa una teoria, mentre un solo fatto negativo riesce a confutarla (cigni). Ciò che si impara da un'esperienza non è la verità di una teoria ma la falsità di un'ipotesi - la scienza non è il mondo delle verità certe, ma delle ipotesi non ancora falsificate. Le teorie possono essere corroborate: il grado di corroborazione non garantisce a una teoria la capacità di sopravvivere a controlli futuri, né significa che essa sia più vera di altre - la corroborazione è un criterio di scelta tra ipotesi rivali.
Osservazioni
Il criterio di falsificabilità è variamente discusso: se dal punto di vista logico la smentita di una teoria è un fatto definitivo, da quello metodologico nessuna smentita può considerarsi definitiva (sono falsificabili anche le più accreditate falsificazioni). Perché una teoria venga rifiutata occorre che se abbia a
disposizione una migliore (Kuhn e Lakatos: una teoria scientifica entra in crisi in seguito alla comparsa di teorie rivali). Da modello monoteorico (confronto bipolare teoria-esperienza) a modello pluralistico (confronto tra teorie rivali e l'esperienza). RIABILITAZIONE DELLA METAFISICA Il criterio di falsificabilità è un criterio di demarcazione per distinguere tra teorie significanti quelle scientifiche da quelle non scientifiche. La metafisica, non essendo falsificabile, non è una scienza, ma ciò non vuol dire che sia senza senso: funzione propulsiva esercitata nei confronto della scienza (ricerca empirica impossibile senza la fede in idee metafisiche generali) in alcuni casi, idee prima considerate metafisiche si sono trasformate in dottrine scientifiche dottrine metafisiche pur non essendo empiricamente controllabili sono razionalmente criticabili (lungi dal ridursi a semplici espressioni emotive e soggettive). CRITICA AL MARXISMO E ALLA PSICOANALISI Dubitascoperta. Nel contesto della scoperta, le teorie nascono da intuizioni e congetture audaci, mentre nel contesto della scoperta, le teorie vengono sottoposte a verifiche empiriche e possono essere confermate o smentite. Popper critica il concetto di verificabilità delle teorie scientifiche, sostenendo che non è possibile verificare completamente una teoria, ma è possibile confutarla attraverso l'osservazione empirica. Secondo Popper, una teoria scientifica deve essere falsificabile, cioè deve essere formulata in modo tale che sia possibile immaginare un esperimento che possa smentirla. Popper sostiene che il progresso scientifico avviene attraverso la falsificazione delle teorie esistenti e la formulazione di nuove ipotesi. Le teorie scientifiche, quindi, non possono mai essere considerate come verità assolute, ma solo come ipotesi che sono state confermate finora. In conclusione, Popper sostiene che la scienza non può fornire una conoscenza definitiva e assoluta, ma può solo offrire teorie che sono state sottoposte a verifiche empiriche e non sono state ancora smentite. La falsificabilità è quindi il criterio principale per distinguere la scienza dalle pseudoscienze.giustificazione.
Idee una volta trovate vanno provate (principio di falsificabilità).
Convinto dell’inesistenza di un metodo capace di trovare le teorie, crede in un metodo per controllare le teorie, consistente in tre passi:
- inciampiamo in qualche problema (problemi)
- tentiamo di risolverlo con qualche nuova teoria (teorie)
- impariamo dai nostri errori (critica)
procedimento per prova ed errore: rispondere ad errore con ipotesi poi sottoposta a esperienza
Metodo per congetture ed ipotesi sorta di prolungamento culturale del meccanismo dell’evoluzione biologica e del processo di adattamento della specie (tra Einstein e un’ameba non esiste differenza se non che il primo ha un atteggiamento critico di fronte agli errori, mentre l’ameba e dogmatica).
errore fa parte del sapere scientifico.
RIFIUTO DELL’INDUZIONE
Tradizionalmente la scienza si fonda su induzione.
L’induzione come procedimento di giustificazione delle teorie non esiste:
numerose osservazioni singolari non possono produrre teorie universali impotenza strutturale dell'induzione (tacchino induttivista di Russell). Le teorie non vengono ricavate da un procedimento che va dai fatti alle teorie, ma con uno che va dalle teorie al loro controllo tramite i fatti (il punto di partenza è l'ipotesi da cui viene dedotto). Sua dottrina epistemologica come sintesi tra l'orientamento logico-deduttivistico del razionalismo e l'empirismo. Rifiuto dell'osservazionismo (osservare senza ipotesi precostituite): la nostra mente è un deposito di ipotesi alla luce delle quali percepiamo la realtà. È stato accusato di aver ridotto l'induzione a induzione per enumerazione semplice dimenticando l'induzione eliminatoria (una prova sostiene l'ipotesi se la conferma confutando le rivali). SCIENZA E VERITÀ La scienza non è episteme (sapere certo) ma le sue dichiarazioni sono doxa (ipotesi). La scienza non ha aChe fare con la verità ma con semplici congetture: le teorie non sono mai verificate ma solo temporaneamente non falsificate.
Rifiuto fondazionalismo e giustificazionismo (scienza insieme di verità certe): il nostro sapere è problematico e incerto. La scienza possiede fallibilità e autocorreggibilità. Il problema di come possiamo giustificare la nostra conoscenza risulta privo di senso. All'uomo non compete il possesso della verità (connessione popperismo e socratismo).
Lo scopo della scienza non è la verità (pura idea regolativa), ma il raggiungimento di teorie sempre più verosimili (una teoria è migliore di un'altra quando appare più vicina alla verità). Nell'ambito della scienza esiste un criterio generale di progresso (non possiamo avere argomenti per pretendere di avere raggiunto la verità ma possiamo averli per preferire una teoria).
Problema tra preferenza teoria in due
sottoproblemi: preferenza tra teorie scientifiche e non scientifiche: teorie scientifiche preferibili perché possono essere sottoposte al metodo falsificazionista preferenza tra teorie scientifiche: di una teoria t2 possiamo dire che ci sembra migliore di una teoria t1 tende di offrire una definizione della verosimiglianza. L'affermazione è vera solo se: a) il contenuto di verità di t2 supera quello di t1; b) il contenuto di falsità di t1 supera quello di t2. la verosimiglianza di una teoria A è: Vs(A) = Ct (A) – Ct (A) (misura di verità e di falsità) Tale definizione si è rivelata inesatta e Popper ne ha riconosciuto l'insostenibilità. la valutazione di una teoria come migliore è un'analisi razionale delle ipotesi in gioco presupponendo che le teorie rivali siano confrontabili. REALISMO Rifiuto essenzialismo (teorie scientifiche descrivono natura essenziale della realtà) e instrumentalismo(teorie scientifiche strumenti di previsione).Vs esistenzialismo: la scienza non può mai raggiungere una spiegazione definitiva della realtà.
Vs strumentalismo: teorie scientifiche sono enunciati descrittivi che ci informano della realtà e che possono essere veri o falsi.
ripresa del realismo: teoria realistico-obbiettivistica basata sulla definizione della realtà come corrispondenza tra proposizioni e fatti.
Ipotesi realistica unica in grado di ricordarci che le nostre idee possono essere errate. Realismo né confutabile ne dimostrabile. Sola ipotesi credibile.
Un aspetto è teoria dei 3 mondi:
Mondo 1: delle cose
Mondo 2: delle esperienze soggettive (dei pensieri e sentimenti)
Mondo 3: delle teorie (contenuti del nostro pensiero)
Il mondo 3 è stato associato al mondo platonico ma qui le teorie sono connesse alla storicità propria del mondo umano.