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Esami di laboratorio, strumentali e trattamento terapeutico del DARP
Per quanto riguarda gli esami, sono estremamente limitati. È quindi più che mai fuori luogo buttarsi a fare grandi esami RX di fronte alla vostra diagnosi, perché abbiamo fatto una diagnosi in positivo. Quindi credo che l'emocromo con formula leucocitaria, la VES, sangue occulto nelle feci, l'esame delle urine (eventualmente con urinocoltura e con una determinazione della calciuria), l'eco-addome, l'esame parassitologico delle feci. Io credo che siano più che sufficienti a dare un orientamento e a permettervi di arrivare alla vostra diagnosi. In sostanza abbiamo visto che questa malattia è estremamente frequente. Abbiamo visto che l'atteggiamento, la filosofia attuale, è di fare una diagnosi in positivo. E questa viene fatta sulla base del tipo di sintomatologia, sull'analisi della famiglia, sull'analisi della personalità del malato.
sull'analisi degli eventi che hanno condotto a questo quadro. Però logicamente non possiamo esimerci dal considerare lo spectrum delle malattie, sia frequenti che rare, che hanno in comune questo quadro per poterle escludere una per una. Però non facendo come tanti medici che chiedono gli esami a priori, senza seguire un criterio. Queste cose non le facciamo. Chiediamo un ECG quando riscontriamo che il paziente ha quei sintomi neurologici che vi ho detto. Facciamo un esame per la porfiria quando vediamo anche là i sintomi neurologici abbinati ai sintomi gastrointestinali. Insomma facciamo primariamente un ragionamento clinico e poi gli esami. E veniamo al trattamento. Direi che il trattamento discende come corollario da quanto vi ho detto prima e cioè: prima di tutto grande importanza ha la diagnosi positiva. Voi non potete dire che il dolore addominale è di origine sconosciuta, perché sennò questo malato pensa che siete voi che non lo avete capito.e si rivolge a mille altri medici. Invece voi dovete essere positivi e dire: "dolori addominali ricorrenti", ma è un'espressione tautologica perché non vuol dire niente. Si usa l'aggettivo "funzionale", ma va comunque spiegato alla famiglia nel modo che io vi ho detto. Questo è un dolore vero. E va detto, perché sennò create problemi come quelli che dicono: "Ma no che non ce l'hai il dolore." Una pacca sulla spalla e via. Il dolore invece c'è e nasce con questo meccanismo e voi spiegate. E non solo, ma alla famiglia parlate delle altre malattie. Dite che la stessa sintomatologia può essere provocata da tutte le malattie che vi ho detto. Fate vedere anche la lista dicendo: "Io le ho considerate tutte, però non reputo che vi siano da fare esami ulteriori perché le ho escluse per questi."