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Eziopatogenesi

Non esistono fattori eziologici certi. L'insorgenza della malattia è stata imputata a fattori vari quali episodi di stress neonatale manifesti o misconosciuti spesso correlati o conseguenti a procedure rianimatorie (exsanguinotrasfusione, inserzione di catetere ombelicale eccetera), infezioni batteriche o virali (soprattutto da Rotavirus, Clostridia, Klebsiella, eccetera). È stato osservato che spesso la malattia compare con l'inizio dell'alimentazione con latte artificiale.

La malattia rappresenta presumibilmente lo stadio finale di una serie di fenomeni ipossici, ipotermici ed ipovolemici di varia origine cui fa seguito uno stato di ischemia intestinale per sottrazione di sangue dal distretto splancnico a favore di altri distretti (il cosiddetto "riflesso d'immersione"). L'ischemia a sua volta determina lesioni della mucosa che non è più in grado di mantenere la flora batterica confinata.

entro il lume intestinale: ne conseguetraslocazione batterica nel contesto della parete, ulcerazione con sviluppo di gas intramurale (pneumatosi intestinale) ed infine necrosi, perforazione, peritonite e morte.

Quadro Clinico

La malattia esordisce improvvisamente nelle primissime settimane di vita. I primi sintomi sono costituiti da letargia, anoressia cui fase seguito vomito biliare, distensione addominale, sangue NEC sospetta occulto nelle feci ( ); più tardi compaiono edema della parete addominale, bradicardia e bradipnea, ipotensione, acidosi e shock NEC certa ( ). Nei casi non adeguatamente trattati, collasso cardiovascolare, coagulazione intravascolare disseminata (CID), rettorragia massiva, perforazione NEC avanzata intestinale con pneumoperitoneo ( ).

Diagnosi

Gli esami di laboratorio evidenziano piastrinopenia, anemia, leucopenia (in caso di sepsi da gram negativi), acidosi. La diagnosi viene confermata sulla base di radiografie dirette in ortostatismo dell’addome, ripetute a distanza di

orecosì da controllare l'evoluzione dellamalattia. Diagnosi Da "Dionigi" - Chirurgia - Masson Terapia Il trattamento medico intensivo nelle forme non complicate (digiuno assoluto, aspirazionenasogastrica, nutrizione parenterale totale, antibiotici, trasfusioni di plasma e sangue) instaurato precocemente, anche se la diagnosi è solo presuntiva, consente la guarigione nella maggior parte dei casi. L'evoluzione della malattia va tenuta costantemente sotto controllo mediante ripetuti radiogrammi dell'addome ed esami di laboratorio (in particolare piastrine ed equilibrio acido-base). Terapia Nei casi immediatamente complicati (shock, CID, acidosi, perforazione) ed in quelli in cui malgrado il trattamento la situazione tende a peggiorare è necessario intervenire chirurgicamente. Il tipo di intervento varia a seconda delle condizioni generali del bambino e di quelle dell'intestino. Se queste sono buone e la lesione è chiaramente delimitata,La terapia ideale è costituita dalla resezione del tratto di intestino colpito seguita da anastomosi primaria.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
10 pagine
SSD Scienze mediche MED/38 Pediatria generale e specialistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nolyta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pediatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Chiarelli Francesco.