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ORIGINI E FONTI
Convergenze
Accade che alcune persone impegnate nell’ascoltare comunicazioni verbali di qualche estensione
esibiscano momenti di caduta di attenzione e di smarrimento del senso, brevi interruzioni di
comprensione cui fanno seguito tentativi di rientrare nel flusso comunicativo, dall’esito piuttosto
incerto. Ciò si configura come un disturbo specifico, ovvero primario o essenziale, definito
Sindrome di Jack, prendendo a prestito l’immagine del racconto “Jack Frusciante è uscito dal
gruppo” di Enrico Brizzi.
La reale sinergia tra le conoscenze relative ai processi adattivi umani e la pratica dell’osservazione e
dell’interazione con le diverse fasce dell’infanzia, da parte di insegnanti, genitori, pedagogisti ed
altri operatori professionali, ha consentito di isolare, descrivere e interpretare una classe di
comportamenti disadattavi cui si attribuisce rilievo crescente, principalmente a carico del
rendimento scolastico.
Opzioni epistemologiche
Clinicità quale piattaforma tutta epistemologica che segnala una modalità di lavoro connotata dagli
attributi di sensibilità alla individualità dei casi, alla natura empirica delle rilevazioni ed alla
vocazione ecologica del globale approccio ai casi.
L’approccio fa proprio il motivo della transdisciplinarità.
Centralità del dominio di lavoro e delle opzioni epistemologiche appartiene agli studi di caso
condotti come osservazione e valutazione globale sia sincronica che diacronica dello stato
funzionale di oltre 300 soggetti, per lo più in età scolastica (5-18 anni) analizzati singolarmente,
nonché una grande quantità di esperienze massive condotte nelle scuole e nelle sedi formative anche
di adulti (esplorazione condotta in forma longitudinale rispetto all’età).
L’attenzione ai fenomeni qualitativi con l’assunzione di procedure qualitative di analisi
costituiscono indicatori essenziali del lavoro dal momento che ci si riferisce a un profilo
comportamentale connotato da diversità più che da minorità.
Il fenomeno a cui ci si riferisce non costituisce una patologia bensì un disordine funzionale che
rende il comportamento meno efficiente.
Indicatori epistemologici:
∼ ∼
Clinicità Transdisciplinarità
∼ ∼
Individualità Studi di caso
∼ ∼
Empiricità Massive esperienze osservative
∼ ∼
Quotidianità Confrontazione scientifica
∼ ∼
Ecologia Riferimento ai fenomeni qualitativi
∼ ∼
Longitudinalità Ricorso a procedure qualitative
Fonti e sinergie
Pluralità di fonti professionali e di esperienze cliniche:
a) Prolungate osservazioni cliniche nelle situazioni sia strutturate che spontanee, scolastiche e extra-scolastiche
b) Informazioni da genitori e insegnanti
c) Studi di casi
d) Ricerche scientifiche di settore sui processi psichici connessi alle funzioni esecutive ed alla loro declinazione
nel tempo e nello spazio e ad un regime di velocità
e) Elaborazione comparativa di riscontri sindromici con alcune condizioni patologiche (ritardo mentale, l’autismo
ed altre forme di disturbo generalizzato dello sviluppo, patologie neuro-motorie, l’afasia ed altre logopatie,
Disturbi Specifici di Apprendimento o Disturbo di Attenzione e Iperattività) 2
f) Studi sul cervello e sulla mente, di natura neurobiologica, neuropsicologica
g) Studi e ricerche su domini ampiamente affini come quelli inerenti ai processi mentali della lettura, della
scrittura, del calcolo e della risoluzione dei problemi matematici unitamente ai lavori sulle loro difficoltà
h) Contributi scientifici meno recenti in materia di neuromotricità, neurolinguistica, teorie della letto-scrittura
i) Studi sulla musica e sulle pratiche musicali dal punto di vista funzionale e neuropsicologico
DEFINIZIONE E DESCRIZIONE: IL QUADRO SINDROMICO
Lo smarrimento
Antefatto alla definizione del disturbo è la sua collocazione nell’ambito delle funzioni esecutive le
quali sostengono e coordinano gran parte delle condotte umane e ne garantiscono la migliore
qualità.
Estesa pluralità di forme comportamentali, principalmente connotate da discontinuità esecutiva e da
insufficiente coordinamento dell’agire, cui conseguono interruzioni dell’attenzione nelle più
svariate situazioni, cioè ricorrenti stati di smarrimento cognitivo. Per rientrare nelle situazioni si
possono attivare svariate condotte, riconducibili a 2 grandi tendenze opposte o diadi funzionali (o si
infastidisce o appare distaccato). Precario attaccamento cognitivo.
Definizione sintetica ed inclusiva della condizione di smarrimento cognitivo nella comunicazione
sequenziale incapacità di inseguire ordinatamente la comunicazione verbale.
Gli indicatori
L’insieme
Indicatori primari ( ) e indicatori secondari (
perdersi nel flusso della comunicazione indizi presenti nelle diverse
) possono essere raccolti per aree e comporre il quadro generale di significativi tratti di
aree di funzioni
personalità.
Unità bio – psico – operante:
Dim. operativa – area operativa( )
f. comportamentali, adattive, pratiche, operative, organizzative
Dim. Psicologica – aree: sociale( ), linguistica(f
f. comunicative, interattive . verbali, non verbali,
), intellettiva( ), attenzione, affettiva( ), interesse,
pragmatiche f. logiche, creative f. affetti/motivazioni
emotiva( ), percettiva( )
f. emozioni/sentimenti f. percezioni esterne/interne
Dim. Corporea o biologica – area motoria( )
f. motorie, psicomotorie
Le aree di descrizione
Tratto dominante appare lo smarrimento cognitivo nella comunicazione sequenziale. La perdita del
controllo del processo della successione si declina in alcune essenziali funzioni-base, sedi dello
smarrimento e che costituiscono i sintomi secondari della sindrome, le quali si rinvengono a carico
di: ∼ ∼
Organizzazione spaziale Processi generali della successione
∼ ∼
Organizzazione temporale Controllo delle sinestesie
∼ Controllo della velocità esecutiva
generale
L’attivazione della memoria rappresenta un’ulteriore pista scivolosa: s’incontra qualche difficoltà
nell’evocare il materiale in maniera temporalmente ordinata, cioè nella memoria d’ordine o
sequenziale.
Sinestesie = forme di coordinamento interfunzionali.
Situazioni o attività in cui si esercita il disordine della successione sono individuate in modo
parzialmente pervasivo, estendendosi ad aree funzionali: 3
Area motoria [ schemi motori completi con qualche impaccio e lentezza; frequenti disprassie motorie;
incerta discriminazione/esecuzione di ritmi; lateralità tipica; scarsa coordinazione motoria e generale
]
disorientamento e disorganizzazione spazio temporale; esitazioni o precipitazione
Area percettiva [ normale discriminazione percettiva e memoria; incerta discriminazione/esecuzione di ritmi
]
e di figure in una sequenza; difficoltà nel colpo d’occhio
Area emotiva [ ]
possibile instabile controllo della sequenza di emozioni
Area affettiva [ ]
diversi comportamenti diadici
Area intellettiva [ incertezze nelle strutture temporali e sequenziali; normale sviluppo logico/intellettivo;
]
tendenza all’intuitività
Area linguistica e comunicativa [ ]
interruzioni di inseguimento nelle sequenze comunicative lunghe
Area sociale [ ]
normale disponibilità alle relazioni umane e alla collaborazione
Apprendimenti [ ]
qualche lentezza o disturbo nelle azioni apprenditive di base
Situazioni ludiche [ difficoltà nei giochi di squadra, di memoria e in situazioni elevatamente
]
strutturate/programmate
Situazione scolastica [ rendimento variamente interessato dalle disfunzioni coordinative e dalla difficoltà a
]
seguire messaggi verbali prolungati; con personali abilità di compensazione
Situazione familiare [ attenzione discontinua nelle relazioni familiari; scarsa adattabilità di fronte alle
]
situazioni nuove
Le prestazioni matematiche
Esitazioni nelle seguenti prestazioni:
a) Si muove male nella linea del tempo k) Si smarrisce nelle espressioni
b) Si muove male nella linea dei numeri l) Comprende poco o niente il testo del
c) Fa fatica nella costruzione del numero problema di matematica
d) Lavora male nel calcolo orale m) Fatica a comporre le figure
e) Compie errori nella scritturazione dei geometriche
numeri n) Esegue i calcoli con strategie del tutto
f) Incolonna male le operazioni personali
g) Compie errori nel calcolo scritto o) Lento e impacciato in prestazioni
h) Si smarrisce nelle numerazioni quali: maneggio del denaro, uso
i) Molta fatica nell’imparare le tabelline dell’orologio, ecc.
j) Si smarrisce nelle equivalenze p) Tende a rifiutare i compiti matematici
Le situazioni critiche
1) Discesa delle scale 13) Narrazioni
2) Attraversamento della strada 14) Riassunti, riscritture, parafrasi
3) Giochi di gruppo 15) Declinazioni di verbi
4) Sport di squadra ed alto livello 16) Traduzioni da lingua straniere
coordinativo 17) Ricerca nel vocabolario
5) Percorsi e dettati motori 18) Calcolo orale
6) Controllo delle sinestesie 19) Calcolo scritto
7) Balli di gruppo coordinati 20) Risoluzione di problemi con due o più
8) Lezioni scolastiche quesiti
9) Lavori di gruppo 21) Maneggio del denaro
10) Scrittura da dettato 22) Giochi delle carte e alcuni giochi da
11) Copiatura di testi tavola
12) Resoconto storico 23) Giochi di memoria 4
24) Azioni della vita quotidiana 27) Accesso allo strumento musicale
25) Esecuzione di più consegne 28) Adattamento a situazioni nuove
26) Resoconto ordinato di eventi personali improvvise
Il tempo e la personalità
Con l’esperienza temporale, connessa alla percezione del movimento nel tempo e con la sua
elaborazione cognitiva, evento psichico variamente menzionato come tempo
psicologico/vissuto/percepito, l’uomo costruisce una fondamentale componente della propria
personalità e perviene alla migliore definizione della dimensione soggettuale che lo
contraddistingue e rende tipico. L’insufficiente vissuto temporale può avere effetti di ordine
psicologico. Carenze nelle funzioni temporali e spaziali possono indurre a personalità mal
strutturate e a disturbi psicomotori, fonti di svantaggio sociale.
LA DIAGNOSI/VALUTAZIONE
Diagnosi e screenings
Diagnostica pedagogica e tempestività
È intorno ai 5 anni che diventa credibile condurre valutazioni pertinenti. La valutazione tempestiva
consente una pluralità di guadagni formativi:
Precoce discriminazione delle difficoltà
Allertamento degli insegnanti
Tempestività dell’intervento educativo