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L’EZIOLOGIA
Storia dell’autismo
-Sante De Santis (1906, 1925)= demenza precocissima
-Heller (1909)= demenza di Heller o psicosi disintegrativa (a eziologia organica)
-Bleuler (1911)= autismo, rinchiudersi in sé (matrice psicoanalitica)
-Litz (1930)= schizofrenia infantile
-Congresso di psichiatria, Parigi (1937)= psicosi infantile
-Kanner (1943)= autismo infantile precoce
Sintomi rilevati:
• Mancato sviluppo relazioni sociali
• Isolamento estremo
• Avversione ai cambiamenti
• Comparsa entro i 2 anni di vita
Malintesi:
• Nelle classi sociali elevate
• Cattiva relazione madre-bambino
-Asperger (1943)= psicopatia autistica
Rilevazione di caratteri simili a quelli di Kanner. Nessun disturbo dell’eloquio. Isole di abilità e
abilità da idiot savant.
-Goldstein (fine anni ’50)= interpretazione biologica proiettata nello psichico.
Presenza deficit organici percepiti, che danno angoscia e insopportazione autoesclusione come
di difesa.
meccanismo
-Bettelheim = autismo come profonda alterazione degli stati dell’Io in senso emotivo-affettivo, da
ricondurre alla relazione con la madre (madri frigorifero).
-Creak (1961)= 9 voci diagnostiche per l’identificazione della sindrome schizofrenica infantile
confusione.
più
-Anni ’60 e ’70 = principali approcci interpretativi:
• Visione organicistica (causa nella disorganizzazione neurologica)
• Visione psicogena o psicoanalitica [Bettelheim]
• Visione etologica (disturbi della comunicazione)
-Tinberger (1972)= origine psicologica dell’autismo (nella sfera emozionale e dei conflitti interiori,
dovuti a un legame comunicativo anomalo con la madre).
-Rutter (’70 e ’80)= tratti della condizione autistica: evitamento, assenza o deficit del linguaggio,
rifiuto cambiamenti, stereotipie.
-Lorna Wing = 2 fasi evolutive:
1. 0-2 anni: bambini che rifiutano il contatto e la comunicazione; bambini che restano isolati.
2. 2-5 anni: incremento condotte autistiche specifiche.
Triade dei deficit nell’interazione sociale:
• Riconoscimento sociale
• Comunicazione sociale
• Comprensione sociale e immaginazione 4
-DSM III (1980)= autismo fra le forme di psicosi infantile.
-Lelord, Sauvage (’80)= autismo come deficit neuro psicofisiologico
-Uta Frith (1989)= assunzione interpretativa dell’autismo entro il paradigma della teoria della
mente.
-Simon Baron-Cohen = cecità mentale o cecità sociale.
-Oggi = autismo come disturbo generalizzato dello sviluppo.
Ipotesi eziopatogenetiche
-Ozonoff = disfunzione a livello prefrontale, con esiti negativi per le funzioni esecutive.
-Strutture biochimiche che regolano il funzionamento corticale.
-Campo genetico.
-Principali ipotesi:
1) Errore elaborazione genetica
2) Squilibrio emotivo costituzionale
3) Intolleranza alimentare
4) Danni alla trasmissione sensoriale
5) Disturbi dell’integrazione delle informazioni a livello dei lobi frontali
6) Danni organici centrali
7) Danni alla sostanza reticolare e corticale
8) Disfunzioni cerebrali
9) Disfunzioni cognitive
Stato a eziologia multipla.
Ambiti di possibili fattori eziopatogenetici:
• Biogenetico
• Organico
• Psicogeno e ambientale
• Mentale
Ipotesi psicogena
-Mahler (1946)= correlazione tra i processi di strutturazione dell’Io e quelli delle normali fasi dello
sviluppo psicologico umano.
Primi 3 anni:
1) Fase autistica (primi mesi) fase autistica normale
Fase simbiotica (fino all’8° mese)
2)
3) Fase di individuazione-separazione (dai 12 mesi)
2 tipologie di psicosi infantili:
1) Autismo infantile (prolungamento della fase autistica)
2) Psicosi simbiotica (si dissolve o incrina il legame essenziale con la madre)
-Bettelheim (’60)= contrazione precoce di un senso di sofferenza e di solitudine rispetto al mondo.
Madri frigorifero. Vita psichica come fortezza vuota. L’inattività psichica e motoria incrementa la
destrutturazione dell’Io. Trattamento psicoterapico.
-Winnicott = Ruolo della madre; processo di non-integrazione primaria, di ansia di andare a pezzi
spazio transazionale.
= conflitti motivazionali. Eventi autismo geni in esperienze pre-natali e post-natali. Via
-Tinberger
di trattamento plurale, psicoterapico, che privilegia la struttura della holding e la comunicazione. 5
-Meltzer = scarso adattamento allo spazio e al tempo dell’ambiente circostante processo di
smallentamento della realtà. Soggetto non capace di contenere l’ambiente.
-Tustin = relazione con figura materna; interazioni con la dimensione biologica e le condizioni
ambientali.
Bilateralità della relazione madre/figlio e condizione subita dalla madre.
4 tipi di sindrome autistica:
1) Autismo primario normale (prime settimane di vita)
2) Autismo primario anormale o APA (prolungamento del normale; infanzie difficili o disturbi
organici)
3) Autismo secondario incapsulato o ASI.
4) Autismo secondario regressivo o ASR.
Anni ’90 = natura organica e neurobiologica; psicogeno solo l’autismo residuale.
-Anne Freud = bambini sopravvissuti ai lager nazisti senza stati autistici (≠Bettelheim).
LA DIAGNOSI
Criteri diagnostici
Criterio sintomatologico diagnosi funzionale.
Precocità atto diagnostico essenziale.
2 livelli di screening:
1) Indagine alla ricerca delle situazioni di rischio
2) Esame mirato ai casi di rischio individuati
Esigenza di una diagnosi longitudinale che rilevi: la comparazione o la conferma di condotte
specifiche; l’evoluzione o l’alternanza dei sintomi.
Processo diagnostico = insieme sequenziale di atti conoscitivi dei tratti primari e di quelli secondari,
delle relazioni esterne e degli adattamenti, della storia clinica e della situazione familiare.
Tre assi della diagnosi: anamnesi, esame clinico, restituzione.
Sintomi
Sensorialità
Forte esposizione agli stimoli ambientali nella forma di ipo o ipersensibilità eccessivo contatto o
in sopportazione delle situazioni di sovraccarico percettivo.
rifiuto
Alterata elaborazione delle percezioni => iperselettività degli stimoli.
Tendenze:
• Insofferenza al sovraccarico percettivo
• Deficit di attenzione percettiva
• Mancata discriminazione tra stimoli esterni e interni
• Percezione selettiva di aspetti inusuali o irrilevanti; di dettagli o frammenti.
• Ricerca di auto stimolazione sensoriale specifica
• Rifiuto della percezione del viso e dello sguardo
• Forte abilità discriminativa visuo-spaziale
Comunicazione
Diversità di modi e di significati. Difficoltà in: simbolizzazione, forza pragmatica,
contestualizzazione. Disturbate tutte le forme comunicative interumane.
Gesto 6
Comunicazione gestuale lenta, equivoca e inespressiva; non riesce a compensare le insufficienze
verbali. Penalizzata l’intenzione dichiarativa rispetto a quella richiestiva. Sufficiente o normale
utilizzo del gesto strumentale, deficitario il gesto espressivo.
Socialità
Comportamento relazionale deficitario e disviante, ma c’è la percezione dell’adulto e la risposta alla
sua presenza. Da rifiutare il paradigma della fortezza vuota.
Spettro autistico
Sintomi accessori che differenziano i casi. Necessario quadro di riferimento diagnostico.
Intelligenza
Qualità o quantità di
Strumenti e concetti psicometrici e misurativi inefficaci e privi di credibilità,a causa degli stati
alterazione emozionale e motivazionale e della scarsa comprensione delle consegne verbali.
Possibile presenza di isole di abilità.
Complessità => azioni diagnostiche di tipo idiografico (sincronia e diacronia) singolarità del
caso.
Simbolizzazzione e generalizzazione
Sviluppo adeguato del pensiero senso-motorio; difficoltà nel pensiero rappresentativo, legato alla
funzione simbolica. Incapacità nella teoria della mente.
Disfunzione simbolica (ipotesi):
-tratto primario della sindrome
-causato dal ritardo mentale
-causato dalla rigidità del pensiero
Repertorio ristretto e ripetitivo di condotte. Irregolarità e diversità delle funzioni intellettive
nell’autismo.
Il linguaggio verbale
Ritardo nella comparsa e/o nello sviluppo. Assenza della prosodia.
Realismo linguistico
Adesione al primo e più concreto significato delle parole. Incomprensione dello stato mentale
precaria appropriazione del senso delle cose. Scarsa flessibilità linguistica e comunicativa.
Espressioni idiosincratiche (non contestualizzate).
Inversione pronominale
[Ambito psicoanalitico] mancata o insufficiente identificazione con il sé.
[Peeters] mancata esposizione del bambino allo specifico e intenzionale insegnamento della
relazione io-tu (serve un’azione educativa mirata).
Memoria linguistica
Quella uditiva a lungo termine è alterata. Eccezionalmente forte la memoria visiva generale e la
percezione di comunicazione gestuale di altri.
Il linguaggio eco
Tendenza a ripetere parole brevi o enunciati propri o uditi ecolalia (immediata o differita)
Deficit globali
Comunicazione verbale disturbata sui piani fonologico, semantico e pragmatico, nella produzione e
nella ricezione; può presentarsi come totale assenza di linguaggio o audio- mutismo.
Strumenti diagnostici
Diagnosi precoce 7
Raccomandata la precocità dell’osservazione. 2 criteri osservabili:
1) Ritardo evolutivo (che riguarda principalmente la comunicazione e il linguaggio verbale)
2) Condotte tipiche precoci di natura autistica
Test CH.A.T (Checklist for Autism in Toddlers) = consente a una pluralità di figure professionali e
ai genitori di rilevare sintomi in vario modo significativi (a 18 mesi).
Altri test:
• Esame funzionale generale dello stato autistico
• Indicatori per la diagnosi funzionale precoce
• Esame funzionale delle condotte linguistiche autistiche
Diagnosi differenziale
Distinzione diagnostica nei confronti di:
-Sindrome di Asperger (nessun ritardo linguistico, ma povertà sintattica e semantica; normali
condotte adattive)
-Sindromi borderline dell’autismo
-Disturbo di Rett (malattia neuro-degenerativa infantile, tipicamente femminile, con tratti analoghi a
quelli autistici che però tendono a scomparire con lo sviluppo)
-Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza (regressione evolutiva, perdita del linguaggio e delle
abilità sociali e motorie)
-Disturbo generalizzato dello sviluppo Non Altrimenti Specificato (autismo atipico)
-Schizofrenia (con esordio nella fanciullezza)
-Disturbo della Espressione del Linguaggio e Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione
del Linguaggio
-Disturbo da movimenti stereotipati
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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