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Gli psicologi di un tempo distinguevano nettamente la realtà della vita e i fattori psicologici
facendone due poli distinti, ma i moderni hanno scoperto che l'inconscio e i fattori biologici
possono essere messi sullo stesso piano di quello dei fattori biologici e che la mente è
un'unità indivisibile che non può essere scomposta in facoltà mentali separate.
L'educazione montessoriana si occupa principalmente di tre fattori mentali :
1. Elemento vitale: ha il potere di conservare una parte di tutte quelle esperienze
attraverso cui è passato l'individuo e non è solo umano ma è proprio di tutti gli
esseri viventi. La memoria ci viene incontro per aiutarci a ricordare ma solo
l'inconscio riesce a memorizzare tutto. La memoria del subconscio conserva ogni
cosa. Esiste quindi una memoria legata alla specie con la quale gli uomini si
riproducono e tramandano particolari abitudini. Essa prende il nome di mneme.
Solo una piccola parte della mneme penetra oltre ai limiti della coscienza e prende
il nome di memoria.
2. Impulso ad agire in vista di uno scopo. Esso spinge i bambini a lavorare
spontaneamente ripetendo la stessa esperienza fino a quando non sono soddisfatti.
Esso esiste in ogni essere vivente e gli psicologici lo chiamano ormé. Gli esseri
umani possono essere costretti ad agire dall'ormé senza che la volontà entri
coscientemente in azione.
3. Associazione di idee: formazione di sequenze di pensiero. Attorno a una certa idea
iniziale è possibile raccogliere altre idee in armonia con essa oppure opposte. Ma
gli psicologi moderni attribuiscono a questo fattore un'importanza secondaria,
danno maggiore pesi agli engrammi che si associano nel subconscio ogni volta
che l'interesse si concentra su qualche cosa. Questa associazione è spontanea e
agisce con molta maggior forza e durata di qualsiasi catena di idee provocata
dall'esterno.
Il bambino dovrebbe amare tutto ciò che studia perchè il suo sviluppo mentale è collegato
a quello sentimentale. Tutto quello che gli viene presentato deve essere reso bello e
chiaro in modo da colpire la sua fantasia. Un volta avvenuto ciò le difficoltà relative
all'educazione scompariranno.
L'amore per argomenti astratti e per il lavoro intellettuale deve essere unito all'amore per il
prossimo che nasce solo nel momento in cui il bambino fin dai primi anni di vita è messo in
rapporto con l'umanità. Bisognerà anche mettere in grado il bambino di conoscere come si
è arrivati a certe scoperte e come l'uomo ha contribuito portando l'attenzione sull'umanità
stessa. Non serve un sentimento caritatevole verso l'umanità ma il riconoscere la sua
dignità e del suo valore.
Capitolo 4. L'universo presentato all'immaginazione del bambino: per interessare i
bambini all'universo non dobbiamo cominciare dai dati elementari ma dalle nozioni più
complesse di natura filosofica esposte in modo comprensibile dal bambino. Utile sarà
ricorrere a miti e favole ma che non siano completamente fantastici perchè devono
simboleggiare la verità naturale. La terra è descritta avente tre involucri: uno solido, uno
liquido e uno gassoso. Ne ha anche un quarto che prende il nome di biosfera. La vita è
una delle forze creative del mondo, è un'energia con leggi proprie che vengono studiate
dalla biologia. Gli esseri viventi hanno l'impulso all'attività e a ricordare. La vita è un
agente cosmico e per incuriosire il bambino si possono citare cifre sulla popolazione nei
paesi in quanto esso genera ammirazione.
Capitolo 5. Il dramma dell'oceano: la creazione non è stato un atto istantaneo di Dio ma
si è svolta con continuità nel tempo e non è ancora stata compiuta. Dal giorno in cui la
terra e l'acqua si separarono e la terra fu solcata da corsi d'acqua che la drenarono, i fiumi
hanno portato all'oceano una quantità di materiale calcareo sufficiente ad avvelenarlo e
allora la terra e l'acqua si sarebbero di nuovo amalgamate. Questo processo è stato
impedito dalla collaborazione di creature e in particolare grazie ai protozoi che avevano il
potere di filtrare l'acqua e depurarla.
Le età passavano e la terra continuava a emergere dalle acque e ad asciugarsi. La
Montessori afferma di appoggiare maggiormente la visione dei geologi riguardo
all'evoluzione rispetto a quella dei biologi. Infatti i primi concepivano la vita in modo
dipendente e mostrano come si parte dagli animali marini invertebrati ai vertebrati, agli
anfibi, agli animali a sangue caldo e agli uccelli.
Un aspetto dell'evoluzione riguarda la soddisfazione di esigenze vitali: la difesa, la
sopravvivenza della specie e lo sviluppo tramite modificazioni per raggiungere la
perfezione. Un altro aspetto importante riguarda la funzione cosmica di ogni essere
vivente e anche degli oggetti inanimati che lavorano insieme per raggiungere lo scopo
della vita. Tutte le creature lavorano per se stesse ma non hanno coscienza dello scopo
reale della loro esistenza.
Anche l'uomo ha due scopi: uno cosciente e uno inconsapevole. L'uomo ha il compito di
soddisfare i suoi bisogni e quelli della famiglia ma anche quello di lavorare assieme agli
altri uomini per il bene dell'ambiente e dell'universo.
Le specie che hanno adempito al loro compito spariranno.
Capitolo 6. Come è stata creata la Madre Terra: la terra ha subito grandi e profonde
trasformazioni. Un tempo pianure e montagne erano sotto al mare e poi gli animali
collaborarono per innalzarle. L'acqua è l'artefice di tutte le bellezze e i tesori. Essa non
ruba mai ma restituisce tutto ciò che ha raccolto. L'acqua è il grande solvente in grado di
sciogliere tutto. Ha un'energia indomabile, sempre in movimento.
Con la fantasia è possibile vedere una terra primordiale, fatta di rocce dure, dove risuona il
rumore delle cascate.
La terra era abitata solo da creature marine, vegetali, insetti striscianti e volanti.
Il vero lavoro per l'ecosistema è stato fatto dalle piante.
Possiamo dire che da qui si comprende come il lavoro sia una necessità vitale e una gioia.
Se ci si tira indietro si arriva all'estinzione.
Capitolo 7. Una primordiale titanica guerra: la Terra non sopporta più di venire ricoperta
d'acqua forma delle barriere di catene montuose sulle coste. La terra catturò l'acqua e la
purificò dal sale per permettere lo sviluppo di nuove forme di vita. In questo periodo si
sviluppano anfibi e rettili. I grandi sauri mangiavano grandi quantità di foglie ed erano poco
intelligenti.
A questo punto l'evoluzione più continuare più velocemente e possono comparire nuove
forme di vita più evolute.
Capitolo 8. Il periodo cretacico: avviene l'estinzione dei sauri. Il motivo si pensa sia
dovuto al fatto che non si prendevano cura delle nuove generazioni infatti deponevano
poche uova e le abbandonavano. Questi esseri quindi non avevano più alcun tipo di utilità.
I successori furono mammiferi e uccelli, più deboli fisicamente, ma in loro era più saldo il
senso materno. L'amore si è rivelato essere una forza potente. La terra adesso è abitabile,
il clima è mite e possiede tutte le risorse per accogliere nuove forme di vita.
Capitolo 9. La nuova fatica della Terra: la terra offrì all'uomo una vita difficile e dedita al
lavoro. Vi sono numerose tavole che permettono al bambino di farsi un'idea della natura e
del ritmo con cui la vita ha progredito, ma la Montessori non chiede di ricordare a memoria
date o nomi ma un'interesse verso l'evoluzione infatti il bambino non può interessarsi a un
ammasso caotico di dati da studiare a memoria. Grazie all'interesse vi può essere una
crescita naturale e libera. Il bambino non è molto interessato ai fatto quanto al modo in cui
sono stati scoperti per questo è facile far interessare il bambino alla storia delle conquiste
dell'uomo.
Capitolo 10. I primi uomini : quando arrivò l'uomo egli si distinse da tutti gli altri esseri
viventi. Egli si servì di attrezzi come non aveva mai fatto nessun animale. L'uomo ha
relativamente poche forze, non ha pelliccia, è fisicamente inferiore agli altri mammiferi ma
compensa il tutto con l'intelligenza che è la sua arma principale. L'uomo è il principale
agente di Dio sulla terra. Non deve esibire la sua superiorità, ma deve essere umile. Con il
tempo l'uomo imparerà a realizzare pellicce e strumenti sempre più funzionali alle sue
esigenze. Vivrà di agricoltura e allevamento.
Capitolo 11. Nomadi contro stanziatl: fin dall'inizio l'uomo fu cacciatore per difendersi
dagli animali feroci e in seguito lo fu per procurarsi il cibo. Dopo imparò anche ad
addomesticare gli animali. Nell'uomo vi sono due istinti contrastanti: uno lo spinge a
vagabondare e l'altro a fermarsi in un luogo fisso. Tra sedentari e nomadi c'è sempre stata
una forte rivalità, i primi producono con fatica mentre i secondi arrivano e prendono tutto.
I nomadi però risultano essere molto più progrediti dal punto di vista morale rispetto agli
stanziali infatti il loro modo di vivere richiedeva una ferrea disciplina, coraggio,
collaborazione con gli altri membri della tribù e rispetto per il capo. È importante l'unione
tra gli uomini. Le religioni e le lingue separano gli uomini me tre le scienze e i prodotti
dell'industria li uniscono. Le barriere cadranno solo grazie a una reciproca comprensione.
Capitolo 12. L'uomo che crea e scopre: se ci è stato possibile ricostruire con la fantasia
il passato del nostro pianeta e dei suoi abitanti lo si deve alle scoperte di uomini di genio.
Queste scoperte però non sono il frutto della sola intelligenza priva di aiuto ma
dell'intelligenza sostenuta dalla scienza organizzata. Tutto quello che abbiamo oggi lo
dobbiamo grazie a uomini che prima di noi hanno lavorato e superato ostacoli per
ottenerlo. È nostro compito far ammirare ai bambini gli uomini responsabili di queste
scoperte. Capire il ruolo scolto dall'umanità e quello che essa dovrà ancora svolgere eleva
lo spirito.
Capitolo 13. Le prime grandi civiltà.
Capitolo 14. L'egitto attraverso i tempi: la civiltà egiziana nacque nell'era paleolitica e
ha dato origine, tramite ai greci, a grand parte delle civiltà europee. L'Egitto era un
ambiente perfetto per lo sviluppo. Una delle invenzioni più portentose degli egiziani fu
l'irrigazione e anche l'uso del rame. L'anima dell'Egitto trova espressione nella bellezza.
Gli egiziani