vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
3 LA PEDAGOGIA SOCIALE DI DEWEY
Il mondo attuale ha portato l'uomo a chidersi ad isolarsi occorre che l'educazioni porti alla
formazioni di teste ben fatte non do teste di mandarino bsogno saper pensare' occore aeducare alla
socializzazione . Borghi in tal senso ripercorre il pensiero del DEWEY che ogni azione sociale deve
vedere il coinvolgimento di tutte le forze sociali occorre infatti che la scuola si apra a tutte le
fornme che sono del tessuto della comunità non solo una semplice dichiarazione di intenti ciò che è
necessario occorre vedere quali sono le esigenze del territorio in cui la sciola opera redigere un
acarta dei servizi e vedere quali sono gli attori che operano in essi famiglia, fabbrica, chiesa
l'amministrazioe pubblica etc non solo educazione nelle aule scolastiche ma anche fuori nella
società
4 LA CRISI SILENZIOSA
abbiamo visto che siao sempre in un contesto semple più fluido e pericoloso che disorienta i
guovani per il loro futuro ma nachegli adilti mentre i 1 sono come canne al vento di Deledda gli
altri sono a decidere in un mondo che non capiscono. Occorre auspicare una cambiamento nella
scuola uncambiamento del pensiero
occore rimettersi in gioco ogni volta che sarà necessario, per formare teste in grado di orientarsi in
un mondo di incertezze noccorre dare un grande importanza alle scienze umanistiche che seve ad
impareare a vivere. L'impegno di MORIN ripreso da NUSBAUM nel suo libro dedicato alla nuova
crisi dell'istruzione umanistica . Non si deve trascurare le disciline umanistiche per conceere più
spazio alle scoenze esse servono per dare un fornmazione valore educativo e formativo esse
consente all'individuo di sapersi orientare senza smarrire il valore UMANO .
LETTURA la crisi non è solo economica è di valori è una crisi silenziosa è come un cancro
dannosa per il futuro e per la democrazia. È la crisi mondiale dell'istruzione senpre più proietattate
verso il profitto sarà una società che produrrà persobe che non penseranno con la propria testano
roflessive non critiche gli studi umanidtici vengono ridemensionati visti come orpelli e fronzoli
Occire che la scuola educho persone riflessive rsponsabili, autonome, con capacità di pensare
come cittadini del mondo con uana storia del mondo con la possibilità di realziobnasrsi con
divverse oèonioni con diverse etnie, capocitaà di colticare la capacità di immagimnazione
simpatetica cioè i bambini hanno la garnde caacità di immedesimarsi negli altri ma ciò va
coltivato rendendoli capaci di stare fuori dal loro circolo ed interagire con etnie diverse con
pensieri diversi.
5 FORMAZIONE CRESCITA APPRENDIMENTO COLTIVAZIONE E CURA
GRANESE aveva avvertto i primi segnali del disagio in un saggio del 1993 sulla peda critica. Eglia
veva compreso il disagio davanti allavanzemro tecnologico e la eduzazione e la pedagogia avevano
un ruolo imporatnete in un contesto sociale aperto, alla comunicazione planetaria egli formula 3
ipotesitra educazione e formazione.
1 ipotese intercambiabilità dei 2 termini educazione e formazione dove la formazione sopratutto
quella professionale (medico magistrato operatore turistici) ha poco di pedagogico e si caratterizza
per le finalità pratiche
2 ipotesi considera la formazione una attività di coltivazione e cura ma ha obiettivi minori della
educazione
3 ipotesi è il rapporto tra essere foramati e formarsi in modoa autonomo. Granese evidenzia pesudo
permissività . Questo poi con il fatto che la situazione va verso uno scenario in cui la tecnologia da
strrumenti per appagare situazioni volutuarie disorientano l' uomo e creano un senso di
smarrimento.Occorre una riflessione sul ruolo della scuola e di tutte le istituzioni in campo
educativo. Gramese evidenzia che la scuola oltytea a dare la formazione culturale deve guidare i
giovani a cambiare e seguire i caambiamenti della società. Con un orientamento morale un compito
quello dell'educatore non disgiunto da quello della fanigkia un docente sempre presente capace di
reinvenarsi e mettersi in diuscussione ogniu volta
L'educazione connota l'individuo è carattertica del formarsi dell'umano occorre avere un modello
educativo concreto ci sono tanti approfondimenti spetaccolari ma privi di conseguenze pratiche
LETTURA
tre concetti di educazione che altro non è che un modo della formazione più in generale
6. Aspetti e STRUMENTI DELLA LIBERTA? D?INSEGNAMENTO
la societa attuale è in comtinuo evolversi. L'impegno dellascuola è qulello di far si che il soggetto in
erà evolutiva possa avere le capacità e possibilità di affrontare lo tsunami che spingono l'uomo ad
avere comportamenti passivi e a volte ad eclissarlo complrtamente. La risposta è nelle istituzioni
scolastiche LAPORTA è unaa voce altisonante. L'obiettivo educativo e formativo di 1 persona senza
escludere l'altro si attua nel momento in cui la scuola si fa palestra di una continua esplorazione e
ricerac dei bisogni del ragazzo. L'itimerario educativo è quelo di ricercare i bisogni mutevoli senza
farli perdere come lui afferma nel bosco. In tutto ciò è molto impoartante metodo, stile
comunicazione lingia modo operandi dell'inseganante e delle sue espressioni. Le sue straegie tutto è
scelto dall'insegnante in piena libertà. Il corpo decenre è responsabile delll'apprendimento del b.
come per costruire un edifioci si rispottoano le geologia e la geografia del tereno, così l'insegante
deve tenere conto sia del gruppo che dei singoli caratteristiche e peculiarotà del b ovvaimente il
docente qualora dovesse accorgersi di correzioni deve sempre essere prontoa a rivedee
limpostazione del progetto. Nulla deve essere dato per scontato ma tutto verificato e valutato . In
questo percorso l'insegnate deve mantere un buona comunicazione un buon clima di fiducia e di
stima recoproca
egli ovviamente deve risprrate i processi le fasi le evoluzioni i ritmi di apprendimento. La liberta
intesa anche in riferimento all'aalunno . La libertà piena comporta una forma di permissivismo che
non ha nulla a che fare con l'apprendimento essa ha portato frammentarismo didattico. Occore che
la libera del docenre e dell'alunno deve troavre spaio in un rapporto collaborativo e di cooperazione
per dare impulso ad un impegno comune per cui sapere organizzare il lavoro scolasrico xsnon è solo
far conoscere ma far capire l'orientamento fornire gli strumenti per orientarsi nelle sfide che il
futuro attende occorre far capire il concetto di libertà visto come un paradgma che dispone l'uomo a
capire l'aktro ad accompaganrlo a proteggerlo se necessario, un esercizio di libertà nellae aule
scolastiche che allonatana l'uomo dal richio misolamento e lo aiuta a capire che è importanyte
conoscere ---(citare Gerge Orwell)
lettura
L'ipmportanza che sottolinea LaPorta è la partecipazione degli studenti la libertà di esprimere il
loro parere la loro opinime come quando okkupano lecscuole non in senso di sdegno ed irriverenza
per la scuola e i loro insegnanti ma perchè dal sistema pretendono che possa loro formare e dare
un contributo alla loro evoluzione non solo culturale ma anche etica/ compoartamentale credono in
alcuni valoro e credono nelle parole dei doventi alle quali parole dovrebbero seguire i fatti. Se un
tempo i ragazzi seguivano cecamernte i propri insegnantu convependo la scuola come un
ibernazione oggi i ragazzi la okkupano. Che cosa occorre insegnare loro? Nel modo e nello stile
nel modo collaboratico e cooperativo occorre che la scuola valorizzi il ragazzo nelle sue pine
possibilità. Non c'è mai stata questa preparazione ma solo corsi di aggiornamento ci hanno
formato con corsi di NON Formazione si ascolta e si applude ma non si interviene in modo
sperimentale e collaborativo.
Capitolo terzo
capitolo quarto
Narratività storie di vita e narrazione
1) INTRO si perde nella notte dei tempi l'attitudine dell'uomo a narrare alle generazioni più giovani
la propria vita. Le imprese gli atti e le invenzioni fantastiche hanno trovato la loro corposità nelle
forme di comunicazione orale scritta frafica musicale e pittorica. É il mezzo comunicativo piàù
efficiente ed emotivamente impattante. La narrazione è la forma più efficace della comunicazione
essa crea phatos entra nella mente e fa romanere indelebile il contenuto. Cia iuta a superare gli
smarrimenti dell'inatteso così come sono utili per superare la noia della quotidianità. Aiutano per i
disorientamento. La narrazione serve a ricostruire il nostro passato ed a costruire il nostro futuro
importante nella fornazione è il modello dell'auato formazione cioè il metodo biografico Importante
è lo spazio che viene dato alla cultura della memorie perche attrverso il passato persomale e del
gruppo di appartenza si possono stabilire integrazioni. L'evocazione dela propria storia alimenta
tolleranza e accettazione reciproca consente di capitre che le storie sono molto vice alle ns La
narrazione è un processo pedagogico attuale sia nelle tradioni orali scritte nelle consuetufdini e
riteniamo molto importante ridare spazio ad esse con conseguente ascoloto a scula in famiglia ed in
altri mabiti educativi educare all'ascolto. Valorizzare la memoria e l'ascolto.
2 Perche la narratività ?
Il pensiero come dice Bruner* è sempre narrativo ed è comune atutti ed ogni educatore dovrebbe
tenerne conto.
La narrazione non è solo cosa piacevole ma anche logica in quanto il narrante deve tenere in m ente
una sequenza logica e sopratutto molto attente. Le storie rendono l'inaspettato meno sorprendente.
Addomesticano l'imprevisto . Essa conquista il senso d'identità e di autostima. Narrare storie ai
giovani generazioni creano profonde conoscenze del tessuto sociale per eseere pronte a conoscerlo e
magari rinnovarsi qualora il tessuto bcambi e lo richieda. É opportuno afferma Bruner che i b.
acquistano dimestichezza con miti leggende fibe popolari come è altrttanto importante sapere
costruire delle storie come esrrcizio dell'immaginazione. Queste servono anche a facilitare
l'integrazione tra diverse culture. Nella sociretà che si fa sempre più muktietinca occorre conoscere
le tradixioni delle diverse etnie come peculiarità come ricchezzae la scuola e l'agenzia educaticva
dovrenbbe promuivere ciò ma ciò non avviene anzi nellle scuola la narrazione è un apratica scontata
e svolta fuori dalle aule la potenza della narrazione non ha eguali sia nel processo conoscitivo che
nella sintonia tra docente ed alunno . Crea empatia sollecita la curiosità. Un avalore importan