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BISOGNI FISIOLOGICI

Rogers: atteggiamento del terapeuta: totalmente coinvolto dai pazienti + accettazione calda e

positiva che incoraggia gli atteggiamenti di autoaccettazione e maggior tolleranza verso gli altri.

La natura umana è costituita da impulsi positivi, salutari e costruttivi. L’educazione è trarre

fuori le disposizioni naturali che ciascuno ha in sé.

I contributi della filosofia e dell’antropologia

Filosofia: ha riconosciuto e compreso il problema pedagogico partendo dal presupposto che l’uomo

è un essere impegnato a conquistare se stesso gradualmente; l’attività educativa permette di

raggiungere uno sviluppo ottimale e adeguato di quelle caratteristiche personali, sociali, relazionali

tipiche dell’uomo. Educare l’umanità significa sviluppare una natura non biologica, ma fatta di

coscienza, volontà, libertà, progettualità. Non è una semplice acquisizione di un sapere ma un

prendere forma.

Il paradigma aristotelico : problema pedagogico in relazione allo stato e vita morale;

• l’educazione è paideia (formazione generale dell’uomo e cittadino): sviluppare in relazione

alle varie età la ragione e il pensiero + solo vivendo nello stato e x lo stato l’uomo può

attuare tutto il suo valore di uomo. L’educazione è una funzione dello stato e ha il compito

di formare l’anima alla pratica della virtù (autentica e specifica attività dell’uomo). Si

tratta di naturalismo: ognuno deve essere educato misurandosi unicamente su ciò che gli è

possibile e conveniente x sua natura (seguire l’ordine naturale) + finalismo (visione

deluniverso fortemente unitaria dove ogni cosa ha una posizione e a cui deve

necessariamente tendere). L’uomo ha la propria perfezione nell’attività intellettuale. Deve

agire secondo la sua natura intellettuale (scarsa autonomia dell’educando:asimmetria)

Il principio del metodo educativo (Comenio ): riflessione pedagogica medievale:

• insegnamento in funzione della trasmissione dei contenuti di fede, esigenza di

un’istruzione religiosa. Comenio: riordina le concezioni religiose, morali, politiche, naturali

e filosofiche in una sintesi pedagogica secondo il concetto di metodo educativo che permette

di istruire un maggior numero di persone con un profitto + alto e maggior piacere). Elabora

una riforma dell’educazione su 2 principi fondamentali: inesauribile perfettibilità umana e

infinito potere che l’educazione corretta ha su uomo e società. Esiste nella nuova figura di

uomo contemporaneo l’origine divina e la natura razionale; la natura da cui ricavare la

conoscenza pedagogica è spiritualizzata: l’educazione si pone al servizio della natura

umana x svolgere con m,massima perfezione i semi che dio vi ha posto. Il metodo è

caratterizzato da: gradualità (l’educazione deve riconoscere e adattarsi ai vari gradi dello

sviluppo mentale dei giovani) + ciclicità (al bambino si insegna fin dal principio un po’ di

tutto in modo adatto al suo momento di vita, gli stessi argomenti saranno ripresi + volte e

approfonditi)

Vico : 1700 – esigenza anticartesiana di riconoscere la verità umana non riducibile

• all’evidenza razionale o ragione geometrica, esiste anche il verosimile (fantasia) che

caratterizza x eccellenza la verità umana (impossibile tradurre il criterio di certezza

assoluta nel campo delle conoscenze umane). L’uomo è un intreccio di razionalità e

fantasia. Il processo storico è la risultante dell’azione divina e umana, bisogna

comprendere il ruolo civilizzante della fantasia che può creare e dare un nuovo e originale

ordine al corso della storia. Educazione è un processo creativo che non può sottomettersi a

modelli precostituiti, non educare solo l’intelligenza ma anche l’intuizione, creatività…

Rousseau : 1700 – la formazione deve essere sottratta dai condizionamenti della vita

• sociale, l’educaizone non + affidata alla parola, ma all’azione. Nulla può esser insegnato

perché tutto deve essere scoperto dal soggetto in formazione: l’educatore interviene

unicamente x impedire qualsiasi ostacolo al libero sviluppo nel totale rispetto della

spontaneità. È necessario rispettare le naturali differenze. L’infanzia ha modi di vedere,

sentire, pensare esclusivamente suoi. La finalità educativa è la libera e spontanea

espressione della natura umana la quale è intrinsecamente buona, tendente alla perfezione,

capace di sviluppo autonomo. Necessità di un ritorno alla natura (contro ogni forma di

automatismo, imposizione). Riconoscere la libertà e le forze proprie dell’uomo. Non si

tratta di una libertà in cui si fa ciò che si vuole (l’uomo è libero ma di divenire ciò che è

naturale aldilà dei condizionamenti socioculturali). Principio di negativismo: l’uomo si

forma spontaneamente con la propria esperienza. L’obiettivo è determinare la natura

umana nella sua spontaneità originaria x poi proiettarla in uno spazio socialmente

rarefatto, senza le resistenze e condizionamenti dei meccanismi sociali del suo tempo. Non

vuole negare la società ma riconoscere i requisiti necessaria alla socialità x accrescere

l’originaria spontaneità dell’uomo. Il limite è l’ottimismo pedagogico che riguarda l’allievo

isolato; necessità di promuovere forme di convivenza realmente democratiche.

Hegel : l’individuo ha significato solo perché strumento che attua i fini della provvidenza

• storica. L’uomo deve ripercorrere i gradi della formazione dello spirito universale

(formazione spirituale + identificazione della coscienza nella Coscienza assoluta).

Necessità di studi umanistici: solo frequentando i classici dell’antichità è possibile

estraniare l’uomo da se stesso (cultura classica = rinuncia all’immediatezza delle proprie

opinioni e comprensione del pensiero altrui). La scuola: il compito è di preparare la

gioventù al mondo reale e appartenere alla vita pubblica. I singoli valgono solo se si

misurano e comportano compatibilmente all’universale. Non c’è un margine di formazione

lasciata all’iniziativa del soggetto, la natura umana scompare perchè identificata con una

realtà assoluta.

Crisi e critica della pedagogia : finora diverse visioni del mondo ma con un disegno comune:

• l’esistenza ha un significato e fine universale e necessario (uomo, natura e società

appartengono a un unico sistema in cui tutto funziona secondo la legge della necessità

causale). Poi decade l’idea di un unico sistema votato al progresso: XX secolo disincanto:

non si tratta di scoprire una nuova idea del mondo ma negarne la stessa possibilità. Per es.

Nietszche denuncia l’autenticità dell’esistenza l’unica verità possibile è la libera e

personale costruzione, qualcosa d creare che appartiene al futuro e non al passato. Tutto

ciò che si offre di volta in volta come verità non è altro che il risultato provvisoriamente

stabile di modelli estranei alla vita. L’esistenza è un evento unico e irripetibile. Affermare

se stessi attraverso una vita che si immerge nell’essere, senza pregiudizi, aperta al mondo.

Elude la possibilità di esser orientata secondo qualsiasi valore pedagogico tradizionale

(smaschermaneto).

L’antipedagogia : si mette in discussione il principio dell’educabilità dell’uomo. La

• pedagogia non può essere pensata come progetto autonomo, non esiste + un dover essere a

cui educare, l’unico senso possibile dell’educazione sarà quello di liberare l’originalità e

creatività dell’uomo da ogni forma di costrizione/condizionamento. La pedagogia è da

negare perché è un meccanismo di alienazione. L’unico sapere possibile è tratto

dall’intuizione immediata della vita, saprà accogliere il desiderio di sperimentare qualcosa

da se stesso e di sentire crescere in se stesso un sistema di esperienze proprie. L’uomo è

misura del suo essere e della sua educazione.

L’antropologia : accoglie la maggiore richiesta di scientificità. Per es. Levi Strass: x spiegare

• antropologicamente l’uomo si pone lo scopo di costruire modelli x spiegare alcune costanti

universali delle diverse manifestazioni del sociale (strutture: non è solo uno strumento

concettuale m ala forma stessa della realtà). Bisogna riconoscere l’esistenza di strutture

profonde e inconsce. La storia è una serie di variazioni contingenti all’interno di una serie

di possibilità risultanti da strutture costanti che sono comuni e inconsce in tutti gli uomini.

Ragione filosofica e discorso di senso

Da sempre l’educazione è stata pensata come la modalità + efficace x realizzare quell’ideale che

esprimeva la verità dell’uomo. L’azione pedagogica ha il compito di provare e verificare la validità

delle teorie sull’uomo. Oltre le diverse rappresentazioni, ogni immagine dell’umano è rimasta fedele

all’intento filosofico: il senso ultimo dell’educazione è realizzare l’autentica natura dell’uomo.

La questione educativa non può esaurirsi solo in aspetti metodologici/operativi, implica

inevitabilmente un discorso di senso e significati che si compie sul piano dell’universalità.

Condizioni per l’educabilità

La riflessione pedagogica può definire l’uomo secondo un'unica formula: essere in divenire (proprio

nella carattere temporale si riconosce la condizione primaria dell’educabilità dell’uomo), è lo spazio

in cui si svolge l’azione pedagogica.

Sviluppo: integrazione di fasi e strutture secondo un ordine, costruzione progressiva della persona che combina

inclinazioni naturali e stimolazioni ambientali

Prendere forma: percorso orientativo verso una forma esemplare, è un appello che chiede all’uomo di impegnarsi a

realizzare nella sua storia valori significativi e ricchi di senso

Il prendere forma si svolge all’interno di un processo relazionale (il soggetto in formazione

incontra sempre e comunque un insieme di fattori che necessitano un governo esterno: dialogo,

sollecitazione, incoraggiamento all’educatore). L’educabilità non prevede uno svolgimento

autoreferenziale, ma comprende necessariamente la dimensione dell’incontro e scambio tra tutti i

soggetti dell’evento educativo.

Crescere e divenire (duplice forma della natura umana)

L’uomo si trasforma s

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Publisher
A.A. 2006-2007
44 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Chiosso Giorgio.