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Giuseppe Lombardo – Radice; essi condividono gli stessi ideali e impostazione di lavoro.
Michele Crimi è stata una figura di grande rilievo, infatti nell’Agosto del 1925 al 3° congresso della “Lingue peur l’Education Nouvelle“ rappresenta l’Italia.
Michele Crimi nasce a Trapani nel 1875. Appena conseguito il diploma liceale, nel 1894 si iscrive alla Facoltà di Filosofia della R. Università di Napoli e contemporaneamente vince un concorso nel Comune di Trapani, iniziando così l’attività di maestro elementare. Nel 1894 insegna a Mazara me dal 1896 al 19209 insegna a Trapani. Maestro sensibile, attento ai bisogni degli allievi. Intraprende un’attività di ricerca e nel 1902 frequenta il I° corso di Pedagogia Sperimentale Pizzoli. Compaiono 102 partecipanti provenienti da diverse regioni italiane. Pizzoli nel 1901 nella qualità di Regio Delegato Scolastico del mandamento di Crevalcore.
Si fa interprete presso il Ministero della proposta di un Istituto Magistrale per preparare gli insegnanti, annesso al laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Dal 1909 al 1903, Crimi, mantiene contatti con l Movimento di orientamento socialista l'Unione Femminile "che ha sede a Milano. Due dei suoi primi articoli di denuncia furono:
- il lavoro dei fanciulli in Trapani
- un contratto
L'Unione Femminile sorge nel 1899 per iniziativa di Ersilia Majno Bronzini (Ada Negri, si diffonde presto in Italia prefiggendosi difondatrice e presidente) e di CRIMI - BRONZINI, salvaguardare le operaie, le impiegate e le insegnanti. Condividono gli stessi ideali e hanno una stima reciproca. La documentazione riportata in questi articoli - denuncia fa riferimento soprattutto alla situazione dell'Agro Ericino e alla provincia di Trapani, dove i minorenni venivano impiegati con danni per la salute come pastori nomadi manodopera nelle 39 saline negli stabilimenti enologici, nel zolfare.
nelle fabbriche di calce. Crimi osserva l'insufficenza di tutti i progetti di legge per lo sfruttamento d'infanzia. Oltre allo sfruttamento dei minori emerge anche quello della frequenza degli alunni a scuola. In Sicilia l'obbligo toccava spesso il 50% degli obbligati. Ma Crimi osservò che la scuola disattendeva al proprio compito non facendosi carico di un servizio di anagrafe scolastica e per di più allontanava i fanciulli. Dal 1905 al 1907 Crimi soggiorna a Napoli; frequenta i corsi universitari. Nel corso degli studi a Napoli a modo di seguire delle lezioni di Alessandro Chiappelli e Igino Petrone docenti di storia della filosofia e filosofia morale. Nel 1907 presentando una tesi su Kant, Crimi consegue la laurea di filosofia, e dopo qualche anno il diploma di magistero in filosofia e anche l'abilitazione all'ufficio didattico. In un primo momento Crimi privilegia una riflessione sul primo criterio a cui deve ispirarsi un maestro nel corso delIl mio proprio lavoro è nella scelte che opera. In tale contesto vanno letti il saggio su l'etica di Kant e il suo valore educativo e il Discours de la method. Il primo lavoro appare una lettura della critica della ragion pratica che vorrebbe alla ricerca di basi più complete per intraprendere una struttura dei principi pedagogica condivisi. In questo contesto Crimi afferma che la scuola vuole essere la chiesa, il tempio che accoglie tutti senza chiedere il certificato dello stato civile, deve insegnare a creare se stessi ecc. il secondo lavoro è la traduzione dell'opera "il discorso del metodo", Crimi lo introduce nelle classi di tirocinio per guidare la mente di quanti sono impegnati sul fronte dell'apprendimento. Dopo la laurea Crimi inizia a prestare servizio come insegnante di pedagogia e filosofia presso il R.Liceo di Girgenti (1909 – 1910) e presso la R.Scuola normale di Assisi (1910 – 1911). A quest'ultimo istituto viene associato.
Il manoscritto propone alle allieve di ricordare i mezzi disciplinari adottati dalle insegnanti durante la loro infanzia e di descriverli. Il testo sembra anticipare le tecniche della metodologia della ricerca educativa, dalle risposte delle allieve - maestre emerge un quadro triste, ovvero la crudeltà presente nei mezzi disciplinari diffusi in Sicilia nell'800. Il problema del metodo rimarrà presente nella vita di Crimi. Nel 1911, per nomina del ministro Credaro, Crimi ricopre fino al 1923 le funzioni di direttore presso il Regio Ginnasio Magistrale di Marsala. Chiamato da Credaro per fronteggiare la crisi magistrale, con il riposo dei vecchi maestri e la fondazione di nuove scuole, non era più sufficiente il numero dei licenziati della scuola normale e parecchie scuole erano state affidate a maestre già in pensione. Il ministro voleva creare dei vivai di maestri dove i Regi Ginnasi isolati continuavano a licenziare gli studenti.
alunni che non riuscivano a continuare gli studi; voleva accogliere questi elementi, prepararli alla carriera magistrale. Per l'accesso bisogna essere in possesso della licenza della V classe ginnasiale. Al primo corso si iscrivono 40 allieve. La scuola aveva sede in un convento dove vi era già una scuola elementare composta da 5 classi maschili e 5 classi femminili. Il numero dei R. Ginnasi Magistrali in Sicilia sale a 43 nel 1916 ed è la regione che conta il maggior numero di sedi. Dopo un anno dall'attivazione dei corsi nascono una serie di pubblicazione, bollettini; tra questi "la voce dei corsi magistrali" dove trovano spazio dati relativi all'attività interna e ai contributi nelle diverse scuole. Grande importanza riserva Crimi ai programmi del corso che secondo lui era stato iscritto con eccessiva fretta. La relazione di Crimi sui programmi dei R. Corsi Magistrali presentata al secondo convegno di Roma nel 1917 è individuato come
L'acquisto di materiale scientifico.
EDUCATORIO- RICREATORIO: Risponde alla necessità di non abbandonare i ragazzini dopo l'orario scolastico e di tenerli occupati in funzioni formative. Questa idea nasce dal bisogno che i bambini avevano il bisogno di creare qualcosa con le loro mani. Nasce così nel 1912 l'educatorio-ricreatorio Garibaldi concentrandosi nella promozione di attività funzionali alla crescita dei fanciulli. Crimi prende in affitto con i contributi personali, privati e dell'A. Comunale un terreno di 8372 mq suddividendolo in piccole aiuole affidandole alle cure dei singoli ragazzi perché piantassero grano, fiori e ortaggi e ogni anno veniva premiata l'aiuola più produttiva. In questo campo vennero attivate la sperimentazione di un corso popolare. Il corso popolare di Marsala presentava tre percorsi formativi: agricoltori, operai presso stabilimenti enologici, pescatori. L'educatorio Garibaldi, le classi all'aperto,
Le colonie marine, la colonia alpina richiedevano finanziamenti sempre più numerosi somme che andavano oltre a quelle concesse dal Min.Publ.Istr. Per provvedere a tale necessità Crimi si fa promotore della "pro infantia" (ente di tutela e assistenza dell'infanzia) che offre partecipanti un contributo di 660 lire. Grazie a questa società Crimi potrà riscattare il terreno creato dal ricreatorio quando l'amministratore tentò di riprenderselo. Tra le pagine dei periodici siciliani "Il vomere" viene illustrata e promosse iniziative e scopi festa degli alberi e lo schedario dell'attività della scuola come ad esempio l'annuale degli obbligati (lotta contro l'analfabetismo), un'anagrafe dell'obbligo che diventerà ufficiale nel 1918; vennero istituite delle classi speciali per i ritardatari. L'esperienza dei R.Ginnasi Magistrali si conclude nel 1923 in conseguenza della riforma.
Gentile. Nominato nel 1923 Primo Regio Ispettore Scolastico della Circoscrizione di Trapani, continuando a promuovere un modello di scuola per tutti. Numerosi riconoscimenti giungono Crimi per l'attività prestata a Trapani: da parte del Ministero, dell'Amministrazione locale Italiana per l'Igiene nel 1926 per l'attività igienica svolta dalla scuola gli attribuisce un Diploma di speciale benemerenza. Nel 1927 Crimi subisce il provvedimento di trasferimento d'ufficio a Legnano (trasferimento per il rifiuto da parte di Crimi di far cantare ai bambini "giovinezza" per la chiusura dell'anno scolastico. A distanza di qualche mese Crimi proverà a far ritorno in Sicilia senza alcun risultato. Ciò non gli permette di continuare ad operare a favore della scuola attiva, delle scuole - laboratorio, delle scuole campo, delle colonie per fanciulli bisognosi ecc. A Lanciano sarà ispettore Scolastico in Abruzzo dal 1927 al 1939.
Tra i suoi scritti più importanti in questo periodo: - I campi scolastici; - I programmi dei miei maestri; - Contributo della scuola alla redazione del latifondo siciliano. Gli ultimi anni li trascorre a Pescara, collaborando con la presidenza dell'Ente Asili Rionali del quale diverrà commissario Straordinario. Chiamato per il servizio alla fine della II guerra mondiale. Muore nel 1963 CAPITOLO 6 Nel 1909 viene pubblicato un volumetto intitolato "L'etica di Kant e il suo valore" di Michele Crimi. Nell'opera Michele Crimi: un manager della scuola, educativo viene accennato il ruolo che Kant e Pestalozzi hanno esercitato come punti ideali entro cui si sarebbe snodata la vicenda intellettuale dell'educatore trapanese. La figura di Pestalozzi ha costituito un polo di riferimento. La lettura e lo studio della filosofia di Kant hanno avuti un peso determinante nel periodo della sua formazione culturale. Il titolo del volumetto appare come un vero e proprio saggio sull'etica kantiana e sul suo valore.proprio “ saggio di pedagogia